DOC: cos'è il disturbo ossessivo compulsivo

Il disturbo ossessivo compulsivo (o DOC) è un disturbo capace di interferire con la vita quotidiana e limitarne le scelte. Vediamo cos'è, da cosa può essere scatenato e come riconoscerne i sintomi per capire come guarire. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

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Disturbo ossessivo compulsivo

Cos'è il Disturbo Ossessivo Compulsivo

Secondo la classificazione del DSM V, il disturbo ossessivo compulsivo (o DOC) è un disturbo caratterizzato da pensieri ossessivi capaci di portare il soggetto a mettere in atto azioni ripetitive definite compulsioni con l'intento di ridurre l'ansia. Al contrario, queste compulsioni interferiscono con la vita quotidiana, compromettendo il funzionamento normale della persona.

Un esempio di disturbo ossessivo compulsivo può essere quello dell'escoriazione compulsiva o quello della tricotillomania.

Quanto è diffuso il DOC?

Il DOC colpisce circa il 2-3% della popolazione mondiale: in Italia si stima che siano presenti circa 800 mila persone che soffrono di questo disturbo. L’incidenza è simile negli uomini e nelle donne.

Questo disturbo si manifesta tipicamente tra i 15 ai 25 anni, nonostante molti soggetti riferiscano un inizio dei sintomi intorno ai 10 anni.

L'esordio precoce rende evidente la necessità di un intervento terapeutico immediato, che scongiuri la cronicizzazione del problema. È particolarmente indicato un trattamento psicoterapeutico cognitivo comportamentale.

Ossessioni e compulsioni nel DOC

L'OCD è caratterizzato dall'instaurarsi di un circolo vizioso tra:

  • ossessioni, ovvero pensieri intrusivi ricorrenti che causano una profonda incertezza e ansia;
  • compulsioni, dette anche rituali, ovvero azioni ripetute con il fine di ridurre la sensazione di ansia scatenata dalle ossessioni. 

Le tipologie di ossessioni più frequenti sono:

  • paura della contaminazione di germi o della sporcizia;
  • dubbi e difficoltà a gestire l'incertezza;
  • bisogno di ordine ed equilibrio;
  • paura di perdere il controllo, fare del male a se stessi o agli altri.

Le compulsioni si presentano quando compare un pensiero ossessivo e vengono messe in atto nel tentativo di trovare sollievo dalla sensazione negativa che esso provoca. 

Le compulsioni più frequenti sono:

  • lavarsi e pulire;
  • controllare;
  • contare;
  • ordinare;
  • seguire routine precise e rigorose.

Una persona affetta da DOC potrebbe ad esempio lavarsi ossessivamente le mani, controllare ripetutamente porte o fornelli per verificare che siano chiusi o spenti oppure ripetere silenziosamente una parola o una frase per un determinato numero di volte. 

Esiste la possibilità che il soggetto sperimenti solo una delle due condizioni (ossessioni o compulsioni), ma nell'80% dei casi sono presenti in maniera simultanea.

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Sintomi del DOC

Alcune ossessioni e compulsioni si manifestano in ogni tipologia di disturbo ossessivo compulsivo, ma tante altre sono specifiche di una determinata tipologia di DOC. 

Tipologia di DOCOssessioniCompulsioni
DOC da controllo o iper controllo
  • paura per la sicurezza e il benessere dei propri cari;
  • timore di aver lasciato aperta la porta di casa, l'auto o il fornello del gas;
  • ansia di smarrire il telefono, il portafoglio o un oggetto di valore;
  • contattare ripetutamente i propri cari per accertarsi che sia tutto sotto controllo.
  • controllare ripetutamente i fornelli o la porta prima di uscire di casa;
  • controllare in continuazione all'interno di borsa o zaino per assicurarsi che telefono e portafoglio siano presenti;
DOC da contaminazione
  •  paura per sé e per gli altri di contrarre o aver contratto malattie gravi attraverso il contatto con oggetti contaminati.
  • lavarsi ripetutamente le mani;
  • gettare via tutto ciò che non si può pulire a fondo.
DOC da ordine e simmetria
  • paura di non dire le cose in modo corretto;
  • paura di non esprimersi in modo perfetto.
  • rituali di riordino e sistemazione;
  • continua rilettura o riscrittura.
DOC da accumulo
  •  bisogno di conservare gli oggetti ad ogni costo;
  • incapacità di gettare via i propri oggetti.
  • accumulo di oggetti nei propri spazi al punto che questi limitano la vita quotidiana e le azioni dell'individuo.
DOC di ripetizione e conteggio
  • ripetizione continua di un determinato gesto o azione;
  • bisogno ineludibile di contare oggetti, parole o pensieri;
  • esecuzione di una determinata azione in un certo modo e per un numero irrazionale di volte;
  • contare i semafori rossi incontrati lungo un tragitto;
  • contare ogni cosa si incontri.
DOC da superstizione eccessiva
  • paura che possano capitare a sé o agli altri negativi, come malattie e incidenti
  • rituali specifici (es. toccare oggetti in un ordine preciso) per evitare la sfortuna
  • evitare luoghi o situazioni che sembrano portare sfortuna
DOC da ossessioni relative a pensieri tabù
  • paura di avere desideri sessuali o identità ritenute inaccettabili (es. paura di essere pedofili, omosessuali)
  • evitare certi pensieri o situazioni che potrebbero far emergere questi timori
  • ripetizione di frasi rassicuranti

Cause del disturbo ossessivo compulsivo

Le ricerche hanno identificato dei fattori che possono predisporre al DOC. Fra questi ci sono:

  • un ambiente familiare autoritario e giudicante, che dà troppa attenzione alle norme morali;
  • l’iperprotezione e la deresponsabilizzazione, che rendono il sentimento di colpa intollerabile;
  • degli standard severi e perennemente irraggiungibili, accompagnati da critiche costanti.

Si può guarire dal DOC?

Il DOC è un vero e proprio disturbo che può interferire pesantemente con la vita quotidiana. La psicoterapia è un percorso che può aiutare a gestire questo disturbo. Il senso non è smettere di avere pensieri intrusivi, normali per ognuno di noi, ma smettere di “prendere provvedimenti”, attraverso le compulsioni, che alimentano il senso di allarme e peggiorano la qualità della vita.

Per questo peggioramento della qualità di vita, è possibile anche richiedere la legge 104 per il disturbo ossessivo compulsivo.

Trattamento

La terapia cognitivo-comportamentale è oggi il metodo più utilizzato per trattare il disturbo ossessivo compulsivo; se i pensieri intrusivi compromettono il lavoro terapeutico, può essere accompagnato da una cura farmacologica. L’obiettivo è riuscire ad affrontare le paure generate dalle ossessioni senza ricorrere ai rituali compulsivi, accettando il rischio di provare colpa e ansia, attraverso una graduale esposizione chiamata ERP (Esposizione con Prevenzione della Risposta). Le percentuali di guarigione variano tra il 50 e l’85% dei casi. Se pensi di averne bisogno, chiedi un aiuto professionale – sul nostro sito o altrove.

Terapia farmacologica

Al percorso di psicoterapia viene spesso affiancata una terapia farmacologica. Attualmente soltanto cinque antidepressivi sono stati approvati in numerosi paesi per il trattamento del DOC. Vediamoli nella tabella.

FarmacoNome commercialeCome agisce?
clomipraminaAnafranil®permette di contrastare i comportamenti tipici del DOC aumentando l’attività cerebrale di determinate molecole
fluvoxaminaFevarin®, Dumirox®, Maveral®è un SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitor) che agisce ripristinando l’equilibrio dei livelli cerebrali del neurotrasmettitore serotonina. 
fluoxetinaDiesan®, Fluoxeren®, Fluoxetina Sandoz®, Prozac®, Xeredien®è un SSRI che aumenta le quantità di serotonina.
sertralinaZoloft®, Tatig®, Tralisen®è un SSRI che aumenta le quantità di serotonina.
paroxetinaDaparox®, Dapagut®, Dropaxin®, Eutimil®, Sereupin®, Seroxat®, Stiliden®è un SSRI che aumenta le quantità di serotonina.

A chi mi rivolgo?

Se ritieni di avere i sintomi elencati sopra, puoi pensare di rivolgerti ad un professionista della salute mentale.

Per un primo passo, puoi completare il test per il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e scoprire se i tuoi sintomi potrebbero essere legati a questo disturbo.

Serenis ti permette inoltre di rispondere al questionario per fare il primo colloquio gratuito con un/una terapeuta e fare tutte le domande che ti passano per la testa.

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FONTI:

  • Mancini, F., & Perdighe, C. (2005). Il disturbo ossessivo-compulsivo. Manuale di Psicoterapia Cognitiva (Seconda Edizione). Bollati Boringhieri Editore, Torino.
  • Balestrini, V., Barcaccia, B., & Saliani, A. M. (2011). Relazione terapeutica, motivazione al trattamento e cicli interpersonali: un caso di disturbo ossessivo-compulsivo. Psicoterapia cognitiva e Comportamentale, 17(2), 251-268.
  • Rigardetto, S., Albert, U., De Cori, D., & Maina, G. (2011). Caratteristiche sociodemografiche e cliniche del disturbo ossessivo-compulsivo in comorbilità con il disturbo bipolare. Quaderni Italiani Di Psichiatria, 30(2), 75–82. https://doi.org/10.1016/j.quip.2011.04.002
  • Maina, G. (2012). Il disturbo ossessivo-compulsivo nel DSM-V. Journal of Psychopathology, 18(3), 193-195. 
Alcune domande che potresti avere
  • Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo a decorso cronico: il tasso di remissione spontanea è minimo. Questo significa che nella maggior parte dei casi, se non viene trattato, il DOC persiste (e a volte peggiora). Per il 5% degli individui il DOC si presenta in maniera episodica, ma per il 15% dei casi si verifica un progressivo peggioramento delle relazioni e della vita lavorativa, che potrebbe portare a un eccessivo isolamento e all’interruzione delle normali attività quotidiane.

  • I sintomi del disturbo ossessivo compulsivo tendono ad aggravarsi in contesti particolarmente stressanti, soprattutto in situazioni in cui ci si ritrovi a gestire grandi responsabilità.

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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Agnese CannistraciPsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in Psicologia Clinica a Roma, mi sono specializzata in Gruppoanalisi e ho conseguito certificazioni in Psicodiagnostica Giudiziaria e Clinica, Tecniche Psicodrammatiche e Formazione alle Dinamiche Istituzionali. Credo che nel mio lavoro sia fondamentale generare uno spazio relazionale in cui la persona si senta vista e ascoltata, sia dal terapeuta che da se stessa, motivo per cui ho svolto un master in Sustainability Management, con l'intento di integrare gli aspetti clinici con un approccio volto alla promozione di benessere e sostenibilità individuali, organizzativi e sociali.
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