Psicologia del lutto: che cos'è e come superarlo
Il lutto è una risposta naturale alla perdita di una persona cara, un processo emotivo che coinvolge dolore, tristezza e disorientamento. L'elaborazione del lutto richiede tempo e spesso il supporto di un aiuto psicologico per riuscire a gestire il complesso insieme di emozioni e pensieri che la perdita scatena.
Cosa significa “essere in lutto”?
Dopo la perdita di una persona cara ogni persona reagisce a suo modo. C’è chi si chiude nel proprio guscio, c’è chi preferisce condividere il proprio dolore con le altre persone. Purtroppo, alcune persone possono anche ammalarsi dopo un lutto. Anche se le reazioni sono diverse, tutte servono per elaborare il lutto in maniera più o meno efficace.
Si può perdere una persona amata, ma anche uno scopo importante in cui si è investito tempo ed energia, un traguardo desiderato, oppure un ideale in cui si credeva. In ogni caso si parla di “lutto”.
Questa espressione racchiude l’insieme di sentimenti, pensieri, comportamenti, sintomi fisici ed emozioni che si presentano dopo la perdita di una persona o di qualcosa di estremamente importante.
Per quanto doloroso, il lutto è la risposta naturale ad una perdita, ed è un processo che coinvolge diverse fasi di adattamento emotivo e psicologico, che variano da persona a persona.
Il lutto e la morte
La morte è un fenomeno naturale, ineluttabile. Eppure, da sempre, ha costituito uno scoglio enorme nella vita degli esseri umani: accettare di perdere una persona cara, o di non esistere più nelle vite delle persone che amiamo, è una delle cose più difficili da affrontare. Per questo motivo bisogna prestare attenzione nel rivolgersi alle persone in lutto.
Esistono differenze individuali importanti nel modo di affrontare la morte, o anche solo la sua idea. La cultura, la religione, le esperienze infantili, la storia di vita, il temperamento e la personalità possono influenzare il modo con il quale ci rapportiamo alla morte in tutti i suoi aspetti: in special modo quanto ci è stato insegnato a temerla e considerarla la fine di qualunque aspetto della nostra vita o di chi amiamo. Bisogna dire che ci sono anche diverse fasi di elaborazione del lutto.
La morte influenza la psiche in molteplici modi; il solo pensiero della morte può generare un'angoscia profonda. La paura della morte è una delle ansie più comuni, e non riguarda solo la possibilità di morire personalmente, ma anche la paura della perdita degli altri. Questo tipo di ansia può scatenare crisi esistenziali, sentimenti di impotenza e una costante preoccupazione per il futuro.
Il Lutto anticipatorio e successivo
Il lutto non inizia necessariamente con la morte vera e propria. Esiste un tipo di lutto chiamato lutto anticipatorio, che si verifica quando ci si prepara psicologicamente e emotivamente alla perdita di una persona cara. Questo accade spesso quando qualcuno è affetto da una malattia terminale. Anche se la persona è ancora viva, il processo di elaborazione della perdita inizia già nella mente di chi l'assiste, provocando angoscia e dolore.
Il lutto successivo, che è quello che tutti conosciamo, invece si manifesta dopo la perdita effettiva. È un processo naturale, necessario per integrare l'esperienza della morte e riadattarsi alla vita senza la persona amata. Il lutto, in questo contesto, è generalmente diviso in quattro fasi (Bowlby, 1980):
- Shock e stordimento: Inizialmente, la persona può negare la realtà della perdita, come una forma di protezione emotiva.
- Rabbia: Una volta che la realtà inizia a farsi strada, si possono provare sentimenti di rabbia, unita alla ricerca della persona cara scomparsa.
- Tristezza e disperazione: Questa fase è caratterizzata da una profonda tristezza e apatia. Spesso la persona tende ad isolarsi, allontanandosi da amici e parenti.
- Accettazione: Col tempo, si giunge a un’accettazione della perdita e si inizia a trovare un nuovo equilibrio nella propria vita.
Quando il Lutto Diventa Patologico? Il Lutto Complicato
Come detto, il lutto è una reazione fisiologica ad un evento sconvolgente ma purtroppo inevitabile. Nonostante questo, non tutti riescono a elaborare il lutto in modo naturale. In alcuni casi, il dolore diventa eccessivo e persistente, trasformandosi in quello che viene chiamato lutto complicato o lutto patologico. Questo accade quando la persona non riesce a superare la perdita e resta intrappolata in uno stato di sofferenza cronica. I sintomi di un lutto complicato perdurano per più di 12 mesi dall'avvenimento e possono includere:
- pensieri ossessivi nei confronti della persona defunta
- incapacità di accettare la realtà
- senso di colpa riguardo alle circostanze della morte
- sensazione di vuoto e disperazione
Il lutto complicato può condurre a maggior rischio di problemi medici, disabilità, ospedalizzazioni e tentativi di suicidio.
Per questo motivo quando un lutto interferisce in modo significativo con la capacità della persona di vivere la propria vita quotidiana, è necessario un intervento terapeutico.
Ma se hai l'impressione che non tornerai mai la persona di prima, parlane con un professionista.
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Somatizzazioni e Disturbi annessi al Lutto
Il lutto non si manifesta solo a livello emotivo, ma può avere un impatto profondo anche sul corpo e sulla mente. Tra i problemi associati al lutto troviamo:
- Somatizzazioni: Il dolore emotivo può essere "tradotto" in sintomi fisici, come mal di testa, dolori muscolari, stanchezza cronica e disturbi gastrointestinali.
- Sintomi depressivi: La depressione è una risposta comune al lutto, specialmente nelle fasi più intense del dolore. In alcuni casi, però, questa può persistere e trasformarsi in depressione clinica.
- Pensieri intrusivi e ossessioni: Pensieri costanti riguardanti la persona defunta possono impedire alla persona di concentrarsi su altre attività.
- Disturbo post-traumatico da stress (PTSD): Soprattutto quando la morte è stata improvvisa o violenta, possono svilupparsi sintomi di PTSD, come flashback, incubi e ipervigilanza.
- Fobie specifiche: Alcune persone sviluppano paure irrazionali legate alla morte o alla malattia dopo la perdita di una persona cara.
Superare il Lutto con il Sostegno Psicologico
Il processo di elaborazione di un lutto può essere estremamente difficile da affrontare da soli. Il sostegno psicologico può giocare un ruolo fondamentale nell'aiutare una persona a superare il lutto. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è uno degli approcci più efficaci per trattare il lutto complicato. Attraverso tecniche come la ristrutturazione cognitiva, il terapeuta aiuta la persona a reinterpretare il significato della perdita in modo più costruttivo e meno doloroso.
Un altro approccio ampiamente impiegato è quello sistemico-relazionale, che si concentra sugli schemi familiari alterati dal lutto. Questo metodo lavora sulla riorganizzazione delle dinamiche interne, aiutando i membri della famiglia a ristabilire connessioni e a creare nuovi equilibri relazionali, adattandosi al cambiamento e ricostruendo i legami in modo più funzionale.
Superare il lutto non significa dimenticare la persona amata, ma imparare a convivere con la perdita e ritrovare un senso di stabilità emotiva e relazionale. Il percorso può essere lungo e complesso, ma grazie al sostegno psicologico le persone possono imparare a gestire il dolore e, gradualmente, ritrovare un equilibrio.
Fonti
- Granek, L. (2010). Grief as pathology: The evolution of grief theory in psychology from Freud to the present. History of Psychology, 13(1), 46–73. https://doi.org/10.1037/a0016991
- Archer, J. (2003). The nature of grief: The evolution and psychology of reactions to loss. Routledge. https://doi.org/10.4324/9780203360651
- Shackleton, C. (1984). The psychology of grief: A review. Advances in Behaviour Research and Therapy, 6(3), 153–205. https://doi.org/10.1016/0146-6402(84)90015-8