Genitorialità e psicologia: quali conseguenze?
La genitorialità è un percorso pieno di responsabilità e sfide, ma anche di grandi soddisfazioni. Questo articolo esplora le funzioni principali dei genitori, le difficoltà della genitorialità moderna e il suo impatto sulla salute mentale.
Cosa si intende per genitorialità?
Fare il genitore è un lavoro a tempo pieno: è una frase che si sente spesso perché è indiscutibilmente vera. Crescere un essere umano - fino a quando non diventa più o meno autonomo - è uno degli impegni più grandi che ci si possa assumere. Crescere un bambino è una grande responsabilità, piena di sorprese e sfide divertenti, come gestire l'enuresi con pazienza e fiducia.
Per questo si parla di “genitorialità” (in inglese parenting): è l’insieme delle interazioni, dei comportamenti, delle emozioni, delle competenze, delle credenze, degli atteggiamenti e delle pratiche associate all’accudimento di una persona. Quando si parla di genitorialità, si parla anche di caregiver, cioè chi accudisce qualcun altro, che spesso corrisponde al genitore biologico, ma non sempre. Diversamente invece per quanto riguarda i siblings.
Lo stile di genitorialità non dipende solo dall'individuo è influenzata da diversi fattori, tra cui cultura, educazione, esperienze personali e contesto socioeconomico. Spesso le aspettative sociali e le norme culturali possono modellare le interazioni tra genitori e figli. Ad esempio, in alcune culture, è normale vedere i bambini coinvolti in attività familiari sin da piccoli, mentre in altre, l'indipendenza è incoraggiata.
Anche se pensiamo possa essere una cosa che viene “naturale”, essere un neogenitore richiede una preparazione adeguata, perché non possiamo prevedere tutte le situazioni che si presenteranno durante il percorso.
Possono esserci anche diverse situazioni complicate, come nel caso di una famiglia arcobaleno o una famiglia omogenitoriale.
Genitorialità: quali funzioni?
I genitori svolgono molte funzioni essenziali per rendere possibile uno sviluppo equilibrato dei propri figli. Ecco le nove funzioni principali individuate da Visentini:
- Funzione Protettiva: Implica l’adozione di comportamenti che garantiscano la sicurezza fisica del bambino. Questa funzione si manifesta attraverso la presenza fisica dei genitori e la partecipazione attiva nella loro vita quotidiana.
- Funzione Affettiva: I genitori che condividono emozioni sane con i loro figli favoriscono lo sviluppo di un sano approccio ai rapporti interpersonali del bambino.
- Funzione Regolativa: Si riferisce alla capacità dei genitori di fornire risposte adeguate ai bisogni del bambino. Può essere iperattivata, situazioni in cui i genitori non lasciano spazio al bambino per esprimere le proprie emozioni, o ipoattivata, in cui vi è invece una mancanza di risposte.
- Funzione Normativa: I genitori devono essere capaci di stabilire un sistema di regole flessibile che permetta ai loro figli anche di sbagliare e sperimentare. Se questo avviene, si pongono le basi per l’autonomia sociale e comportamentale del bambino.
- Funzione Significante: Riguarda l’assegnazione di significati alle percezioni e sensazioni del bambino. Questo permette ai bambini di capire al meglio sé stessi, i propri bisogni e il mondo circostante.
- Funzione Predittiva: Rappresenta la capacità del genitore di adattare il modo di relazionarsi con il figlio in base alle diverse fasi della crescita, in modo da poter dare un supporto adeguato.
- Funzione Rappresentativa e Comunicativa: Riguarda l'abilità di comunicare in modo chiaro e coerente con il bambino, in modo da favorire il suo lo sviluppo cognitivo e relazionale.
- Funzione Fantasmatica: Fa riferimento alla capacità dei genitori di stimolare le fantasie dei bambini su sè stessi e sulla conoscenza della realtà. Questa funzione è fondamentale per la costruzione dell'identità.
- Funzione Triadica: Questa funzione enfatizza l’importanza di una cooperazione tra i genitori, in modo da creare un ambiente familiare positivo, che favorisca lo sviluppo del bambino.
In sintesi, un genitore deve essere un porto sicuro, in tutti casi in cui si ha l'affido di un figlio: se una figlia o un figlio hanno problemi a navigare nel mondo, devono sapere di poter sempre contare su di noi.
Sfide della genitorialità moderna
Un genitore deve affrontare numerose sfide che possono rendere difficile svolgere i propri compiti in maniera impeccabile. Tra queste, ce ne sono alcune che sono tipiche del nostro tempo, tra cui:
- Pressioni sociali. L'esposizione costante a standard di comportamento sui social media può generare ansia e insicurezza nei genitori, che possono sentirsi obbligati a seguire ideali spesso irraggiungibili. Questa continua comparazione può portare a sentimenti di inadeguatezza e stress, influenzando negativamente il loro approccio alla genitorialità.
- Evoluzione delle dinamiche familiari. Famiglie formate da un solo genitore, famiglie ricostituite o famiglie con genitori dello stesso sesso sono sempre più comuni. Queste dinamiche possono comportare sfide uniche, come la necessità di affrontare pregiudizi esterni. I genitori devono navigare in queste complessità mantenendo un ambiente positivo per i propri figli.
- Difficoltà economiche. La crescente incertezza economica può influenzare la capacità di garantire un ambiente familiare stabile, limitando anche l'accesso a opportunità educative e ricreative, fondamentali per lo sviluppo del bambino.
Ma con l'aiuto di un professionista puoi superare molti ostacoli che hai sempre dato per scontati.
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Come essere buoni genitori: il parent training
Parlando di come si può fare il genitore, la psicologa Diana Baumrind ha suggerito che esistono tre stili genitoriali, quello autorevole, quello permissivo e quello autoritario. Successivamente ne è stato aggiunto uno, lo stile trascurante, da Eleanor Maccoby e John Martin.
Ma come si può cercare di mantenere l’equilibrio come genitore?
Uno dei modi è il parent training, un percorso tenuto da persone esperte come uno/una psicoterapeuta, per supportare genitori e caregiver a sviluppare le abilità genitoriali e le strategie mirate per cercare di migliorare la relazione genitore-figlio/a, ma anche per imparare a leggere e interpretare in maniera corretta i comportamenti che possono sembrare “difficili” o “sfidanti”.
È naturale che - specialmente nel periodo adolescenziale - ci siano spesso dei conflitti: il modo in cui un genitore reagisce fa una grossa differenza, influendo, in modo positivo o meno, non solo sul comportamento dei figli e delle figlie, ma anche sul rapporto con loro.
Alcune delle attività principali del parent coaching sono: imparare a gestire lo stress, sviluppare una comunicazione efficace e la psicoeducazione, cioè una formazione psicologica per comprendere e affrontare le situazioni in cui possono ritrovarsi i genitori.
Facciamo una precisazione: per essere un buon genitore non è necessario intraprendere un percorso come il parent training, ma può essere uno strumento utile per acquisire delle competenze per migliorare le abilità genitoriali.
Genitorialità e salute mentale
La genitorialità ha un impatto significativo sulla salute mentale dei padri e delle madri. Le responsabilità e le pressioni associate alla cura dei figli possono portare a livelli elevati di stress e ansia. Tuttavia, il rapporto tra genitorialità e salute mentale è bidirezionale: un legame positivo e sano con i propri figli può contribuire al benessere emotivo dei genitori, ma allo stesso tempo, la salute mentale dei genitori influisce profondamente sullo sviluppo emotivo e psicologico dei figli.
Una ricerca dell’Unicef ha dimostrato che chi ha un genitore con un disturbo ansioso ha sei volte più probabilità di sviluppare gli stessi disturbi.
Genitorialità: i disturbi psicologici più frequenti
- Ansia e stress. La gestione delle attività quotidiane, il bilanciamento tra lavoro e famiglia e le preoccupazioni economiche possono accumularsi, esponendo il genitore ad una quantità eccessiva di stress. È fondamentale che i genitori riconoscano questi segnali e trovino modi per affrontarli, come praticare la meditazione, fare esercizio fisico o intraprendere un percorso di psicoterapia.
- Burnout genitoriale. Si tratta di uno stato di esaurimento fisico ed emotivo che può nascere a causa dello stress prolungato ed eccessivo che può essere causato dai doveri di genitore o stili di attaccamento.
- Depressione post partum. È un tipo specifico di depressione che può verificarsi nelle madri a circa due settimane dopo il parto.
Benefici della genitorialità positiva
Nonostante le sfide, la genitorialità può avere effetti positivi sulla salute mentale. Un legame affettivo forte con i figli può migliorare l'autostima e fornire un senso di scopo e soddisfazione. I genitori che stabiliscono relazioni sane e comunicative con i propri figli tendono a sentirsi più realizzati e soddisfatti della loro vita. La gioia di vedere i propri figli crescere e prosperare può contribuire notevolmente al benessere psicologico.
Fonti
- McLanahan, S., & Adams, J. (1987). Parenthood and Psychological Well-Being. Annual Review of Sociology, 13(1), 237–257. https://doi.org/10.1146/annurev.so.13.080187.001321
- Parenthood: Its psychology and psychopathology. (n.d.). https://psycnet.apa.org/record/1971-07954-000