Cos'è una fobia?
Cercheremo di spiegarti cosa sono, quali forme assumono, come possono interferire nella vita quotidiana e come possono essere gestite.
Una fobia è un disturbo d'ansia caratterizzato da una paura intensa e irrazionale verso uno specifico oggetto, situazione o attività, che porta a evitare lo stimolo fobico o a sopportarlo con forte disagio. La paura è sproporzionata rispetto alla reale minaccia rappresentata dall'oggetto o dalla situazione, e interferisce significativamente con la vita quotidiana della persona.
Possiamo distinguere le “fobie specifiche”, cioè lo stato d’ansia viene causato da una ragione ben identificabile, e le “fobie aspecifiche”, per cui le cause scatenanti possono essere diverse.
Come capire se si ha una fobia?
Quando una persona fobica si trova davanti - o anche solo a pensare - alla sua fobia, si innescano tutta una serie di reazioni che coinvolgono i pensieri, il corpo e i comportamenti.
Tra i sintomi più comuni delle fobie ritroviamo tachicardia, nausea, vertigini, paura intensa,pensieri, irrazionali e repulsione.
I sintomi fisici ed emotivi appena citati di solito si sperimentano quando ci si trova davanti alla fobia, quindi sono circoscritti a quella situazione. Ma le fobie possono condizionarci anche in altri momenti: per esempio, una persona fobica verso gli insetti - si chiama “entomofobia” - potrebbe decidere di non andare a una festa che si tiene in campagna. Una vera propria forma di evitamento.
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Qual'è la differenza tra paura e fobia?
Anche se possono sembrare la stessa cosa, paura è fobia sono molto diverse.
La paura è un’emozione cosiddetta “primaria” e la proviamo quando ci troviamo davanti a una situazione potenzialmente pericolosa: si tratta di una risposta che permette al nostro corpo di prepararsi all’azione di attacco o fuga, utili alla sopravvivenza.
Le fobie sono caratterizzate da una paura intensa e immotivata da eventi reali. La paura è tale da essere accompagnata da profonda ansia, volta a evitare in qualsiasi modo l'oggetto della fobia. Un esempio è la fobia sociale, in cui la paura delle persone diventa debilitante e incide profondamente sulle relazioni interpersonali.
A cosa sono dovute le fobie?
Le fobie possono essere causate da una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici. Alcuni studi suggeriscono che eventi traumatici o esperienze negative associate allo stimolo fobico possano essere alla base dello sviluppo della fobia. Inoltre, fattori genetici e predisposizioni biologiche all'ansia possono giocare un ruolo importante.
Quali sono le fobie più comuni?
A oggi sono state identificate oltre 500 diverse fobie più comuni. Tra le quali troviamo:
Belonefobia
Detta anche “tripanofobia”, è la paura degli aghi. Fare un controllo di routine del sangue può diventare un’esperienza terribile.
Emetofobia
Si tratta della paura del vomito e di vomitare, quindi si potrebbero evitare eventi in cui è presente del cibo.
Cinofobia
Questa fobia riguarda le persone che hanno paura dei cani, che potrebbero decidere di evitare alcuni luoghi per evitare di incontrarne uno.
Coulrofobia
Anche se vorrebbero far ridere, i clown possono essere la causa scatenante di una fobia caratterizzata dalla paura dei clown.
Agorafobia
Conosciuta come “la paura delle piazze”, ma più in generale, l'agorafobia è il terrore di ritrovarsi in un luogo dove non c’è una via di fuga agevole.
Sessuofobia
La sfera sessuale è importante per molte persone, ma per altre tutto ciò che la riguarda scatena la fobia del sesso.
Terapia per la fobia
Fra le terapie per la fobia, troviamo la terapia cognitivo comportamentale e terapia di esposizione.
La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare tramite tecniche come:
- Esposizione graduale: La CBT spesso utilizza l’esposizione graduale, che prevede l'esposizione controllata e progressiva allo stimolo fobico per ridurre l'ansia associata. Questo approccio aiuta a desensibilizzare la risposta fobica.
- Ristrutturazione cognitiva: Mira a identificare e modificare i pensieri disfunzionali e irrazionali associati alla fobia. Aiuta a cambiare la percezione dello stimolo fobico e a ridurre la paura.
La terapia di esposizione, può aiutare il paziente tramite tecniche come:
- Esposizione in vivo: Coinvolge l'esposizione diretta e graduale allo stimolo fobico nella vita reale, per ridurre l’ansia attraverso la familiarità.
- Esposizione immaginativa: La persona immagina situazioni che evocano la paura, mentre utilizza tecniche di rilassamento per gestire l’ansia.
Bibliografia
American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
Paul, G. L. (1966). Treatment of Anxiety and Phobias. American Psychological Association.