Depressione: cosa è
Quando parliamo di questo disturbo, spesso lo facciamo chiamandolo semplicemente depressione. Ma, secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM), dovremmo usare l’espressione “disturbi depressivi”: si tratta di un insieme di disturbi «caratterizzati da tristezza tanto grave o persistente da interferire con il funzionamento, l’interesse e il piacere che di solito proviamo nello svolgimento delle attività che ci stanno a cuore».
La parola “depressione” viene spesso utilizzata per riferirsi genericamente ad una serie di disturbi depressivi. Insieme ai disturbi bipolari, i disturbi depressivi rientrano nella categoria dei disturbi dell’umore.
Secondo un’indagine recente dell’Istituto Superiore di Sanità, sei persone su cento in Italia lamentano sintomi depressivi. Numero che sale a nove fra gli anziani. Oltre a loro, le persone più esposte sono quelle con problemi economici, quelle con un basso livello di istruzione, quelle con un lavoro precario e le donne. Sempre secondo la stessa indagine, il 28% della popolazione adulta con sintomi depressivi non chiede aiuto (e quasi il 40% di quella anziana).
Quali sono i sintomi della depressione?
Secondo l'ultima edizione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V), chi soffre di depressione maggiore presenta, quasi ogni giorno per almeno due settimane, umore depresso o perdita di piacere per le attività quotidiane.
Ma ci sono anche altri sintomi-spia del disturbo, ai quali dobbiamo prestare attenzione.
Sintomi emotivi:
- Sentimenti di tristezza profonda, vuoto o disperazione
- Sentimenti di colpa, inutilità o inadeguatezza
- Irritabilità o frustrazione, anche per piccole cose
- Sensazione di ansia o preoccupazione costante
Sintomi cognitivi:
- Difficoltà di concentrazione, attenzione o memoria
- Difficoltà a prendere decisioni, anche su questioni semplici
- Pensieri ricorrenti di morte o suicidio
- Autocritica eccessiva o pensieri negativi costanti
Sintomi fisici:
- Fatica e mancanza di energia, anche dopo un'attività leggera
- Cambiamenti nel sonno, come insonnia o dormire troppo (ipersonnia)
- Cambiamenti nell'appetito e nel peso, sia aumento che diminuzione
- Dolori fisici, mal di testa o problemi digestivi senza cause mediche apparenti
Sintomi comportamentali:
- Isolamento sociale o ritiro dalle relazioni interpersonali
- Diminuzione delle prestazioni lavorative o scolastiche
- Evitare attività o responsabilità quotidiane
- Aumento dell’uso di alcol, droghe o altri comportamenti di dipendenza
Sintomi psicotici (nelle forme più gravi):
- Allucinazioni (vedere o sentire cose che non esistono)
- Deliri (credenze false e irrazionali, come sentirsi perseguitati o in colpa per cose che non si sono fatte)
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Quali sono le cause della depressione?
La depressione è un disturbo complesso e multifattoriale, che può derivare da una combinazione di fattori genetici, biologici, psicologici e ambientali. Alcune cause della depressione possono essere:
- Genetiche: Le persone con una storia familiare di depressione sono più predisposte a sviluppare il disturbo. Secondo una ricerca pubblicata nel Journal of Psychiatry & Neuroscience, i geni che influenzano i neurotrasmettitori, come la serotonina, giocano un ruolo importante nella predisposizione alla depressione .
- Biologiche: Uno dei principali fattori biologici della depressione riguarda lo squilibrio dei neurotrasmettitori nel cervello, in particolare della serotonina, noradrenalina e dopamina. Questi neurotrasmettitori regolano l'umore, il sonno e l'appetito. Una carenza o uno squilibrio in queste sostanze chimiche può contribuire allo sviluppo della depressione. Studi di neuroimaging hanno evidenziato anche alterazioni nella funzionalità di alcune aree cerebrali, come l'ippocampo e la corteccia prefrontale, coinvolte nella regolazione delle emozioni .
- Psicologiche: aver fatto esperienze traumatiche, aver avuto conflitti o cambiamenti importanti nella propria vita, possono essere dei motivi che portano ad uno stato depressivo.
Quante tipologie di depressione esistono?
Esistono diversi tipi di disturbi depressivi: ecco una lista parziale.
Perché si parli di depressione maggiore, devono essere presenti almeno cinque o più sintomi elencati nel DSM-5 per almeno due settimane, senza episodi maniacali o ipomaniacali.
- Distimia
Definita anche depressione cronica, la distimia presenta sintomi depressivi più lievi rispetto a quelli “tradizionali”: questi però si cronicizzano nel tempo. Senso di inadeguatezza, bassa autostima e scoraggiamento accompagnano a lungo la tristezza e gli altri sintomi specifici della depressione maggiore. Secondo il DSM V, per diagnosticare la distimia è necessario sperimentare i sintomi per almeno due anni.
- Depressione con manifestazioni psicotiche
Si tratta di un disturbo difficile da diagnosticare: ai sintomi depressivi si aggiungono allucinazioni - vedere cose che le altre persone non vedono - e/o deliri - credere a cose non vere - che spesso fanno sì che la depressione venga scambiata con la schizofrenia.
Le cause della depressione psicotica possono essere psicologiche (schizofrenia, forte ansia e stress, disturbo bipolare), fisiche (Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, epilessia, disturbi metabolici o neurovegetativi), farmacologiche (può svilupparsi cioè dopo l’assunzione di sostanze presenti in alcuni farmaci o di stupefacenti come l’ecstasy, le metanfetamine o gli acidi).
Depressione: cura
La depressione viene trattata principalmente tramite la terapia farmacologica e la psicoterapia
La terapia farmacologica prevede l’uso di antidepressivi che agisce sui sintomi. Questa terapia diventa di fondamentale importanza nel caso in cui i sintomi inibiscono lo svolgimento della vita quotidiana, sociale, lavorativa.
La psicoterapia cognitivo comportamentale viene generalmente considerata la più efficace per il trattamento della depressione.
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C'è un test per scoprire se si soffre di depressione?
In ambito clinico si usa un test chiamato PHQ-9. Introdotto nel 2001, si è dimostrato efficace per valutare la presenza e la gravità della depressione.
Ma non è uno strumento di autovalutazione: per avere valore diagnostico, deve essere esaminato da psicologi, psicoterapeuti, psichiatri o altri medici. Se lo farai in autonomia, non scoprirai se soffri di depressione: avrai solo un'indicazione dell'eventuale presenza di alcuni sintomi, che potrebbero dipendere da cause del tutto diverse.
Se vuoi avere delle informazioni in più, il test PHQ-9 è stato analizzato da questo e questo studio di Kroenke, Spitzer & Williams.
Bibliografia
- World Health Organization. (2021). Depression: Key facts.
- Rainone, A., & Mancini, F. (2018). La mente depressa. Comprendere e curare la depressione con la psicoterapia cognitiva.
- Watkins, E. R. (2018). La terapia cognitiva focalizzata sulla ruminazione per la depressione.