Cos'è un disturbo del comportamento?

Un disturbo del comportamento è una condizione psicologica caratterizzata da modelli di comportamento problematici.

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disturbi del comportamento

Un disturbo del comportamento, noto anche come disturbo comportamentale, è una condizione psicologica in cui una persona mostra modelli di comportamento problematici, disfunzionali o inappropriati.

Nel DSM-5, si parla di disturbi del comportamento dirompente, esplosivo intermittente e della condotta, per riferirsi ad una famiglia di disturbi in cui sono prevalenti le componenti comportamentali dell’aggressività e della violazione delle norme.

Questi modelli comportamentali possono verificarsi in una varietà di contesti, come a casa, a scuola o sul posto di lavoro, e possono causare problemi significativi nella vita quotidiana dell'individuo.

In genere si iniziano a notare durante l’infanzia o l’adolescenza, quindi nei periodi della crescita e dello sviluppo.

Come riconoscere i disturbi del comportamento?

Questi sono alcuni dei pattern che potrebbero essere dei campanelli di allarme per un disturbo del comportamento:

  • Persistenza e frequenza dei comportamenti problematici: Comportamenti aggressivi, oppositivi o disfunzionali si ripetono nel tempo e in diversi contesti, come casa, scuola e relazioni sociali.
  • Violazione continua delle regole sociali: Il bambino o adolescente ignora costantemente le norme condivise, mostrando disobbedienza e mancanza di rispetto per l'autorità.
  • Impulsività e incapacità di pianificare: Agisce in modo impulsivo, senza considerare le conseguenze delle proprie azioni.
  • Reazioni emotive sproporzionate: Risponde con rabbia o frustrazione eccessiva di fronte a piccoli ostacoli o critiche.
  • Comportamenti aggressivi e distruttivi: Danneggia oggetti, entra in conflitti verbali o fisici, anche in situazioni non provocatorie.
  • Mancanza di empatia: Mostra scarsa sensibilità o indifferenza verso i sentimenti degli altri, spesso con atteggiamenti freddi o distaccati.

È importante notare che non tutti i comportamenti disfunzionali indicano necessariamente la presenza di un disturbo. Se questi comportamenti si verificano in diversi contesti (famiglia, scuola, relazioni) e persistono nel tempo, è consigliabile consultare uno psicologo o un neuropsichiatra infantile per una valutazione approfondita.

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Che differenza c’è tra comportamenti disfunzionali e disturbo del comportamento?

La differenza principale sta nella durata e nella persistenza dei comportamenti problematici.

I comportamenti disfunzionali possono essere reazioni temporanee a situazioni specifiche, mentre i disturbi del comportamento implicano modelli di comportamento persistenti e cronici che richiedono un trattamento più mirato.

A cosa sono dovuti i disturbi del comportamento?

Le cause dei disturbi del comportamento non sono ancora del tutto note.

Spesso, sono il risultato di una combinazione di: fattori biologici e autonomici (come bassi livelli di serotonina, alti livelli di cortisolo e bassa frequenza cardiaca a riposo), deficit neurocognitivi (come deficit nelle funzioni esecutive), vulnerabilità temperamentali (ridotta regolazione emotiva, impulsività), stile educativo genitoriale impositivo, stile di attaccamento insicuro o disorganizzato tra bambino e adulto di riferimento, conflitti all’interno del contesto familiare o esposizione ad atti violenti, maltrattamenti o situazioni di abuso.

Quali sono i disturbi del comportamento più comuni?

Questi sono i disturbi del comportamento più comuni:

  • Disturbo esplosivo intermittente:  caratterizzato da esplosioni di aggressività impulsiva generate da rabbia che si scatenano in modo rapido e incontrollato. Si verificano in risposta a provocazioni di scarsa entità, sono sproporzionate, non premeditate ed in genere di breve durata (meno di 30 minuti). Queste esplosioni possono comportare litigi verbali, danneggiamento di oggetti e persino aggressioni fisiche. Insorge nelle tarda infanzia e nell’adolescenza.

     

  • Disturbo della condotta: persistente e ripetitivo modello di comportamento in cui le norme sociali e i diritti degli altri sono sistematicamente violati. Viene manifestata aggressività in diverse forme, spesso coinvolgendo violenza fisica, danni materiali, minacce, e talvolta persino comportamenti criminali. Si manifesta in genere prima dei 16 anni.

     

  • Disturbo oppositivo-provocatorio: caratterizzato da umore collerico, ostilità verso le autorità e le regole, comportamento polemico e vendicativo, spesso manifestando irritabilità e litigi frequenti per motivi futili. Le interazioni problematiche sono più comuni in ambiente familiare, ma in casi gravi possono verificarsi in più contesti. Insorge tipicamente in età evolutiva.

Come si affronta un disturbo del comportamento?

Affrontare un disturbo del comportamento richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge professionisti della salute mentale, familiari e la persona coinvolta nel disturbo. L’approccio può comprendere una psicoterapia combinata con interventi comportamentali, tutto supportato dalla famiglia e dalla società.

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Bibliografia

Bongers, I. L., Koot, H. M., van der Enden, A. L., & Verhulst, F. C. (2003). The importance of the family context in the development of disruptive behavior in childhood. Journal of Abnormal Child Psychology, 31(2), 127-138.

American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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