Cos'è l'adolescenza?

L'adolescenza è un periodo di crescita e ricerca di sé, ma anche di incertezze e sfide, dove i giovani si confrontano con le aspettative sociali e il desiderio di autonomia. Questo articolo invita a riflettere su questa fase complessa e affascinante, esplorando i cambiamenti che la caratterizzano e offrendo spunti su come affrontare al meglio questa delicata tappa della vita.

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che cos'è l'adolescenza

L'adolescenza è un periodo della vita caratterizzato da tanti cambiamenti e un po' di confusione. Possiamo dividerla in tre momenti: durante la prima fase, che va dai 10 ai 12 anni, ha inizio lo sviluppo puberale; in un secondo tempo, compreso fra i 13 e i 15 anni, cominciano i contrasti con il mondo degli adulti, si ha un consolidamento della vita di gruppo e i comportamenti "a rischio" entrano nella vita dell'adolescente (alcol, fumo, rapporti sessuali occasionali); durante la terza fase, che va dai 16 ai 20 anni, l'adolescente riduce i momenti di trasgressione e comincia a preoccuparsi per il proprio futuro e la propria indipendenza economica.

Adolescenza: quando inizia?

Possiamo definire l’adolescenza come un periodo di transizione: racchiusa fra la pubertà e l’inizio dell’età adulta, accompagna ciascuno e ciascuna di noi dalle prime trasformazioni corporee fino al pieno raggiungimento della maturità. 

Ma a che età comincia l’adolescenza? Non c’è un’età precisa: l’inizio di questo periodo può variare da persona a persona, così come varia da maschio a femmina. 

Per i ragazzi i primi cambiamenti corporei compaiono fra i 9 e i 14 anni - peluria pubica e ascellare, aumento del volume del pene e dei testicoli - mentre per le ragazze avvengono tra gli 8 e i 13 anni - peluria pubica e ascellare e ingrossamento del bottone mammario.

Le trasformazioni fisiche che seguono sono molte, ma quella più importante riguarda il cervello: alcuni studi effettuati attraverso risonanza magnetica funzionale hanno mostrato come due processi intervengano modificando la struttura e l’efficienza cerebrale. Il primo si chiama pruning sinaptico e rappresenta una sorta di potatura dei circuiti neuronali in surplus e poco percorsi: in questo modo il cervello si sveltisce e diventa più funzionale. Il secondo processo ha come protagonista la mielina, una sostanza che arricchisce le fibre che collegano le aree del cervello: durante l’adolescenza la quantità di questa sostanza raddoppia, velocizzando la propagazione dei messaggi nervosi. 

e quando finisce?

Possiamo collocare la fine dell'adolescenza tra i 18 e i 21 anni, anche se non esiste un momento preciso per tutti. Il termine di questo periodo può variare a seconda della persona e del contesto in cui vive. Fattori come lo sviluppo fisico, le esperienze personali e le influenze culturali e sociali possono allungare o accorciare questa fase. In alcune società, l’ingresso nell’età adulta avviene attraverso riti o tappe specifiche, mentre in altre il passaggio è più graduale. In ogni caso, la fine dell’adolescenza segna l'inizio della maturità emotiva e mentale, quando si acquisiscono maggiori responsabilità e consapevolezza di sé.

Cosa succede durante l'adolescenza

Il corpo comincia la propria trasformazione, che per i maschi si concluderà attorno ai 18/21 anni, mentre per le femmine avrà fine fra i 16 e i 18 anni.

Cambiamenti fisici maschili

  • Le ghiandole sudoripare cominciano a produrre sudore dall’odore più acre
  • Le ghiandole surrenali influiscono sulla crescita dei peli, che sorgono più robusti e scuri nella zona del pube, sotto le ascelle e sul viso
  • La pelle si fa più grassa e può comparire l’acne
  • L'ormone della crescita causa un repentino aumento dell’altezza e del volume della muscolatura
  • Le ghiandole sessuali si attivano causando il fenomeno della polluzione notturna (la perdita incontrollata di liquido seminale)
  • Il testosterone aumenta, così come la lunghezza delle corde vocali, dando il via alla muta vocale: il timbro della voce si fa più basso e profondo

Cambiamenti fisici femminili

  • La crescita in altezza avviene prima rispetto a quella maschile, quando verso i 9 anni il seno inizia a svilupparsi
  • La pelle ingrassa e può comparire l’acne
  • Il sudore, anche in questo caso, assume un odore diverso, più intenso
  • Cambia il tono della voce, anche se in maniera meno evidente rispetto a quello dei ragazzi
  • Cominciano a crescere i peli pubici e ascellari
  • Ha inizio la prima mestruazione


La velocità, la sequenza e l'intensità di questi cambiamenti varia da adolescente a adolescente: per intenderci, non c'è nulla di preoccupante in una barba che si rifiuta di spuntare, o in un seno che non vuole saperne di crescere. La mappa delle piccole cose perfette è un film del 2021 che rappresenta in maniera realistica i cambiamenti tipici di questa fase evolutiva.

Adolescenza: cambiamenti psicologici ed emotivi

Abbiamo parlato di trasformazioni fisiche, ma i cambiamenti che l’adolescenza porta con sé sono anche di natura emotiva e psicologica

Il sistema limbico del cervello, legato agli istinti e all’elaborazione delle emozioni, si sviluppa prima e più velocemente rispetto alla corteccia prefrontale, coinvolta invece nel controllo degli impulsi e nel pensiero razionale. È per questo motivo che spesso gli (e le) adolescenti sembrano comportarsi in maniera pericolosa e/o irragionevole

E non aiuta la pressione sociale esercitata dai coetanei: da qui la sperimentazione di alcool e droghe, il sesso occasionale, le sfide pericolose che sembrano create ad hoc per farsi male. 

Questo avviene perché il cervello adolescente non è ancora in grado di pensare sul lungo termine: la corteccia prefrontale si svilupperà solo durante la tarda adolescenza (entro i 24 anni).

Nel mentre impara però a pensare in modo astratto e a vedere (metaforicamente) più sfumature tra il bianco e il nero, riuscendo a formulare giudizi critici più complessi.

L’identità e la personalità cominciano a consolidarsi, dopo un periodo di ricerca di sé.

L'adolescenza a volte fa paura

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Adolescenza e ricerca dell'identità: come divento io?

Durante il periodo adolescenziale la personalità trova il terreno necessario per fiorire: ragazzi e ragazze possono attraversare fasi molto diverse tra loro per gusto estetico, moralità, obiettivi. Un giorno ci si può sentire un/un’adolescente emo, il giorno dopo si può diventare paladini e paladine dell’ambiente; oggi potrebbe essere un ottimo giorno per imparare a suonare uno strumento, mentre domani ecco presentarsi il desiderio di diventare medico. In questa ricerca l’adolescente si allontana dai genitori per avvicinarsi ai coetanei, che potrebbero essere una buona fonte di ispirazione: del resto, il gruppo sociale è il perfetto luogo in cui testare il consenso e l’approvazione generale di determinate strade o atteggiamenti. E così si perdono i punti di riferimento infantili: ci si allontana dal nido e dalle sue certezze. Ma lo si fa in un momento incerto, quando una nuova identità non la si è ancora trovata: potremmo paragonare l’adolescente in cerca di sé a un paguro senza conchiglia. 

Giovanna Racchetti, la psicologa autrice del libro “Il genitore nascosto” parla di questo tema: l’adolescente si ritrova a dover elaborare il lutto nei confronti della propria infanzia e delle figure genitoriali. Deve distaccarsi da loro per trovarsi, ma allo stesso tempo desidera il riconoscimento dei genitori. È per questo motivo che l’adolescente è contraddittorio per natura: moti rivoluzionari di indipendenza e ribellione si scontrano con delle richieste di aiuto e attenzione - più o meno chiare, più o meno eclatanti.

Le relazioni e la sessualità durante l'adolescenza

Se la ricerca di un’identità e la sperimentazione fanno parte dell’adolescenza, allora le relazioni extrafamiliari e la sessualità rappresentano un grande capitolo di questo periodo delicato della vita. Mediamente gli adolescenti e le adolescenti italiane hanno il loro primo rapporto sessuale a 17,5 anni. Ecco alcuni dati, ricavati dall’indagine HBSC 2022 dell’Istituto Superiore di Sanità:

Le ragazze fra i 15 e i 17 anni usano il coito interrotto come principale modalità anticoncezionale: lo pratica il 60% di loro. Il secondo anticontraccettivo più diffuso fra le adolescenti è il preservativo (59,2%), seguito dal calcolo dei giorni fertili (27,5%), dall’uso della pillola (15,3%) e dalla contraccezione di emergenza (9%).

I ragazzi fra i 15 e i 17 anni preferiscono usare il condom: dichiara di farlo il 67,7% degli adolescenti. Il secondo anticoncezionale più diffuso fra loro è il coito interrotto (54%), seguito dal calcolo dei giorni fertili (22%) e dalla contraccezione di emergenza (12,5%).

In Europa, quasi il 70% delle infezioni da Clamidia è contratto da giovani di età compresa fra i 15 e i 24 anni, così come il 37% di quelle da Gonorrea, quasi il 15% di quelle da Sifilide e l’11% dei casi di HIV. Nonostante questo, però, solo il 15,3% dei giovani e delle giovani italiane si dichiara preparato/a sulle malattie sessualmente trasmissibili: secondo il CENSIS, quasi il 20% di loro ritiene che la pillola anticoncezionale impedisca di contrarne una. 

 

Adolescenza e cultura di gruppo

Per chi vive questo momento di cambiamenti tumultuosi, rimanere da soli (o da sole) è impensabile: l’aggregazione è necessaria per riuscire a “sopravvivere” all’adolescenza. Anche perché la propria identità si costruisce per identificazione (essere uguali a) e per differenziazione (essere diversi da).

Il gruppo aiuta anche a separarsi più facilmente dalla nicchia affettiva primaria (la famiglia): al suo interno l’adolescente vive l’autonomia e, soprattutto, la parità. E queste due cose non le può trovare fra le mura domestiche.

Inoltre il gruppo “cresce” insieme: chi lo compone vive gli stessi anni, le stesse esperienze, la stessa quotidianità. E anche le stesse difficoltà: si capiscono, si accolgono, si proteggono. Il gruppo diventa così anche una bussola morale che aiuta a dare una direzione al proprio comportamento, proprio nel momento in cui sembra più difficile capire cosa fare e come muoversi nel mondo. Insomma, farne parte rende la vita più facile. Ma facilita anche il conformismo giovanile, che può aiutarci a trovare un posto nel mondo, ma può anche prendere una deriva antisociale.

 

Fonti

  • Blos, P. (1993). L'adolescenza come fase di transizione. Aspetti e problemi del suo sviluppo. Armando Editore.
  • Crosnoe, R., & Johnson, M. K. (2011). Research on adolescence in the twenty-first century. Annual review of sociology, 37(1), 439-460.
  • Sawyer, S. M., Azzopardi, P. S., Wickremarathne, D., & Patton, G. C. (2018). The age of adolescence. The lancet child & adolescent health, 2(3), 223-228.
  • Coleman, J. C. (2011). The nature of adolescence. Routledge.
  • Jones, E. (1922). Some problems of adolescence. British Journal of Psychology, 13(1), 31-47.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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