Vomiting: cos'è, sintomi e cura

Il vomiting, o sindrome da vomito, è stato confuso a lungo con altri disturbi alimentari ma è in realtà un disturbo a sé stante in cui il vomito diventa un rituale gratificante. Vediamo insieme i sintomi, le cause e le differenze rispetto ad altri disturbi del comportamento alimentare.

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vomiting

Il vomiting, o sindrome da vomito, è stato confuso a lungo con altri disturbi alimentari, come l'anoressia o la bulimia con condotte di eliminazione. Le ricerche innovative di Giorgio Nardone e del suo team (Nardone e colleghi, 1999) hanno permesso di individuare le dinamiche specifiche di questo disturbo, differenziandolo in maniera netta e puntuale dagli altri DCA. Oggi sappiamo che il vomiting rappresenta un disturbo del comportamento alimentare a sé stante, con meccanismi e caratteristiche peculiari.

Cos'è il vomiting?

La pratica del vomiting è caratterizzata da una dinamica complessa da comprendere ma soprattutto da individuare: inizialmente, il vomito può essere innescato dalle preoccupazioni legate al peso corporeoall'alimentazione tipiche della bulimia (abbuffate compulsive) e dell'anoressia (restrizione alimentare). Nel corso del tempo però, questo comportamento si trasforma in una strategia autonoma indipendente dal disturbo alimentare di partenza. 

Il vomito diventa uno strumento per conciliare il desiderio di mangiare con la paura di ingrassare e offre una soluzione apparentemente efficace a breve termine sulla base della convinzione che vomitare fa dimagrire.

Il ciclo ripetitivo di abbuffate e purghe porta rapidamente allo sviluppo di una dipendenza psicologica che trasforma il vomito in un rituale gratificante, piacevole e difficile da interrompere (Nardone, Verbitz & Milanese, 1999).

Differenza tra vomiting e bulimia

Il vomiting e la bulimia nervosa, pur condividendo alcuni tratti comuni come le abbuffate e il vomito autoindotto, presentano differenze sostanziali nella motivazione e nell'esperienza soggettiva.

Nella bulimia nervosa, il vomito è un mezzo per compensare le abbuffate e per controllare il peso. Nel vomiting, il piacere è strettamente legato all'atto stesso del vomitare, che diventa un obiettivo e un traguardo a sé stante; questo comportamento, come abbiamo visto, regala una sensazione gratificante e di reale appagamento.

Nel vomiting prevale la ricerca del piacere e delle sensazioni forti: procurarsi il vomito dopo mangiato è parte di un comportamento che può essere percepito come liberatorio. La bulimia nervosa è dominata dalla preoccupazione per il peso e l'immagine corporea e il vomito è vissuto con sensi di colpa e vergogna.

Infine, la percezione del corpo è diversa nei due disturbi. Nel vomiting, l'immagine corporea può essere distorta, ma il focus è sul piacere del vomito stesso. Nella bulimia nervosa, invece, c'è una forte insoddisfazione per il proprio corpo, spesso associata a una percezione alterata della propria fisicità.

Caratteristiche del vomiting

Il vomiting è caratterizzato da un rituale che attraversa tre fasi:

  1. fase eccitatoria: il desiderio di mangiare attiva fisiologicamente l'organismo;
  2. fase consumatoria: è il momento dell'abbuffata incontrollata fino al raggiungimento di un senso di sazietà estrema.
  3. fase liberatoria: il vomito rappresenta il momento di liberazione.

Una volta instaurato questo pattern comportamentale, il problema non è più legato al controllo del cibo, ma alla compulsione che ci porta a ripetere questo rituale. Mangiare e vomitare si trasformano in una modalità per ottenere un piacere immediato. Capire come indurre il vomito diventa un preludio di benessere.

Questo circolo vizioso non deve stupirci. La ripetizione di un comportamento, anche se inizialmente avverso, può trasformarsi, secondo il premio Nobel Laborit, in un atto gratificante. Nel caso della sindrome da vomito, dopo un periodo relativamente breve, la sequenza alimentare-purgativa si consolida come un vero e proprio rituale.

sindrome da vomito

I sintomi del vomiting

Vomitare diventa l'obiettivo della giornata; è un atto che toglie spazio, tempo e desiderio a qualsiasi altra attività.

Tra i sintomi più comuni ricordiamo:

  • ciclo di abbuffate e vomito: il vomiting spesso è preceduto da episodi di abbuffate, durante i quali grandi quantità di cibo vengono ingerite rapidamente;
  • il piacere del vomito: il vomiting regala un piacere intenso e soddisfazione nell'atto di liberarsi del cibo ingerito. Questa sensazione di sollievo e piacere agisce come un rinforzo positivo, alimentando il ciclo compulsivo delle abbuffate e dei comportamenti compensatori;
  • assenza di nausea: mentre nella bulimia il vomito è preceduto da nausea e conati, nel sindrome da vomito l'individuo non necessariamente sperimenta questi sintomi. Il desiderio di vomitare è motivato principalmente dalla ricerca di piacere;
  • assenza della preoccupazione per il peso: sebbene il vomito ricercato possa essere utilizzato come mezzo per controllare il peso, chi ne soffre non è eccessivamente preoccupato per la forma fisica o il peso corporeo;
  • autolesionismo: esiste una forte correlazione tra il vomito autoindotto e i comportamenti autolesionistici; queste condotte, apparentemente opposte, rispondono a un bisogno profondo di gestire emozioni intense e di trovare un modo per sentirsi "vivi".

Cause del vomiting

Il vomiting spesso non nasce come un disturbo a sé stante, ma si sviluppa nel tempo, in concomitanza con altre problematiche alimentari. Spesso, chi soffre di sindrome da vomito ha in precedenza sperimentato anoressia, binge eating o bulimia nervosa.

Il vomiting può però essere causato da sofferenze psicologiche più profonde. Eventi traumatici come lutti, abusi o abbandoni possono scatenare un disagio emotivo intenso, che l'individuo cerca di gestire attraverso il vomito.

Cura e trattamento del vomiting

Non è semplice trattare il vomiting perché è un disturbo che si basa sul piacere e sulla soddisfazione; possono passare mesi prima di accorgersi che questo comportamento influisce negativamente sul nostro benessere psico-fisico. Con l’aiuto di un professionista della salute mentale o rivolgendosi a uno dei centri DCA presenti sul territorio nazionale, è possibile però comprendere e trattare questo comportamento disfunzionale.

La psicoterapia breve strategica si rivela uno strumento prezioso per superare il vomiting. Questo approccio ci permette di modificare la percezione del problema ma anche quella che nutriamo nei confronti di noi stessi. Attraverso un linguaggio evocativo e domande precise, il terapeuta guida il paziente verso nuove prospettive e lo invita a esplorare diverse interpretazioni del suo problema, aiutandolo a uscire da schemi di pensiero rigidi e limitanti.

La psicoterapia strategica permette di ottenere risultati significativi in tempi relativamente brevi, concentrandosi specificamente sul problema del vomito e incoraggiando il paziente a utilizzare le proprie risorse interne. Inoltre, le tecniche utilizzate aiutano a superare le resistenze al cambiamento, facilitando il processo terapeutico.

Un valido strumento complementare alla terapia è rappresentato dal mindful eating. L'alimentazione consapevole è una pratica che ci invita a prestare piena attenzione all'atto del mangiare, senza distrazioni e con una profonda connessione con il nostro corpo e le nostre sensazioni.

Serenis può aiutarti

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Fonti:

  • Nardone, G., & Barbieri, R. B. (2010). Advanced Brief Strategic Therapy: An overview of interventions with eating disorders to exemplify how theory and practice work. European Journal of Psychotherapy & Counselling, 12(2), 113–127. https://doi.org/10.1080/13642537.2010.482743
  • Al di là dell’amore e dell’odio per il cibo. (n.d.). Google Books. https://books.google.it/books?hl=it&lr=&id=BYxaAQAAQBAJ&oi=fnd&pg=PT58&dq=sindrome+da+vomito+nardone&ots=wItbV4Yt30&sig=XKtvsj-bgdxXABubHqjA2M2Bi00&redir_esc=y
Ultimo aggiornamento: 27 settembre 2024
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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