Violazione di domicilio: gli effetti psicologici di un'intrusione
Vediamo cosa si intende per violazione di domicilio e che conseguenze psicologiche può avere l'intrusione in casa propria da parte di un estraneo.
La violazione di domicilio è un'azione che fa tipicamente parte del ciclo della violenza, e di una più ampia dinamica di abuso e violenza che può riguardare le relazioni romantiche. Può avere effetti gravi sulla psicologia e la salute mentale della vittima, che può sperimentare ansia, attacchi di panico e malessere di fronte all'azione criminale.
Ne parleremo più nel dettaglio nel corso dell'articolo, indagando il significato della violazione di domicilio e dell'intrusione.
Violazione di domicilio: che cos'è?
La violazione di domicilio è un reato. Avviene quando una persona, estranea ad un domicilio, si introduce in esso senza un previo consenso del proprietario.
Negli ultimi anni, hanno fatto scalpore i casi di ex-coniugi che sono entrati senza permesso a casa dell'ex partner. Queste azioni violente, hanno alle spalle motivazioni variegate, che possono comprendere la vendetta personale e la voglia di instillare il terrore nella vittima.
La violazione di domicilio può avvenire anche in altri contesti. Ad esempio:
- quando una persona estranea si introduce in un garage, in un magazzino, in un giardino, senza il previo consenso del proprietario.
Ad esempio, molti vagabondi che cercano riparo per la notte, possono sfruttare luoghi caldi e di fortuna commettendo violazione di domicilio.
Le cause che possono spingere a questo gesto sono dunque molteplici:
- violenza contro un ex coniuge;
- stalking;
- ricerca di un riparo;
- tentativo di furto.
Nel caso del furto, la violazione di domicilio funziona come un'aggravante della pena e dell'azione criminosa.
Violazione di domicilio nel Codice Penale
La violazione di domicilio è un reato punito dal Codice Penale (art.614):
Questo reato, può avvenire per cause molto diverse tra loro: ultimamente, hanno fatto scalpore i casi di coniugi separati che si sono introdotti a casa dell'ex partner.
Violazione di domicilio e conseguenze psicologiche: il PTSD
Il disturbo da stress post traumatico, è una condizione di intenso disagio psicofisico che si manifesta come risposta ad un trauma. Viene anche chiamato "nevrosi da guerra", poiché ha per secoli riguardato i soldati che tornavano da spedizioni e battaglie, e che dovevano tornare alla vita sociale dopo aver assistito ad omicidi, devastazioni e altre azioni violente.
Questa condizione può, ad esempio, presentarsi dopo:
- abusi;
- molestie;
- guerre;
- incidenti stradali;
- stalking.
Il PTSD comporta una serie di sintomi psicosomatici, che possono prodursi in seguito all'esperienza traumatica e alla violazione di domicilio.
Chi ha subito questa violenza, può ad esempio sperimentare:
- flashback relativi all'accaduto;
- incubi notturni;
- sudorazione;
- ansia;
- attacchi di panico;
- amnesia dissociativa;
- sviluppo di fobie.
Per il trattamento del PTSD, in seguito ad una intrusione, è necessario affidarsi al parere di un esperto e ad un percorso di terapia cognitivo-comportamentale. Questo modello terapeutico si rivela particolarmente efficace nel trattamento dei traumi, che dipendono da una risposta disfunzionale ad uno stimolo ansiogeno.
Attraverso metodi all'avanguardia come la desensibilizzazione sistematica, è possibile risolvere in tempi brevi la sintomatologia legata all'evento traumatico.
Il terapeuta si farà raccontare dal paziente l'accaduto. In seguito, lavorerà con lui per strutturare una risposta emotiva più funzionale allo stimolo ansiogeno. Questo può avvenire anche online, ad esempio con Serenis.
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Stalking e violazione di domicilio
Lo stalking è un problema sempre più urgente, in un contesto sociale e culturale dove troppo spesso le vittime di stalking non sono protette come dovrebbero.
Per stalking, si intendono delle azioni intrusive e minacciose, che vanno a ledere una vittima. Lo stalking può riguardare telefonate compulsive, atteggiamenti persecutori (un ex partner che segue, quotidianamente, la propria vittima) e altre azioni violente.
Lo stalking è in genere una fase di passaggio, segnata dalla violenza psicologica e dalla manipolazione, e preclude alla violenza fisica vera e propria. Per questo ragione, in caso di stalking, è necessario rivolgersi il prima possibile alle forze dell'ordine.
Fin troppi casi, negli ultimi anni, hanno raggiunto l'opinione pubblica. Casi di stalking che hanno poi portato a femminicidi e a violenze di genere.
Nel contesto dello stalking, può appunto prodursi intrusione o violazione di domicilio. Un ex coniuge, per ottenere potere e manipolare la propria vittima, si introduce allora nell'abitazione dell'ex partner, per instillare terrore e ottenere controllo sulla sua vita personale.
L'effetto di questa intrusione può essere devastante: le vittime di stalking e violazione di domicilio coniugale possono testimoniare ansia, attacchi di panico, PTSD (Post Traumatic Stress Disorder). Possono anche sviluppare paura di uscire di casa, fobia sociale e altre dinamiche dettate da un profondo malessere interiore.
Fonti:
- Grieco, A. (2016). Lo stalking da un punto di vista psico-giuridico Stalking by a psycho-legal point of view. UALE, 14.
- Art. 614 codice penale - Violazione di domicilio. (n.d.). Brocardi.it.