Vandalismo e adolescenza: il ruolo dell'influenza sociale

Vediamo cos'è il vandalismo, come è regolato a livello legale e qual è il suo legame con l'adolescenza.

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Vandalismo

In questo articolo indaghiamo il fenomeno psicologico del vandalismo con particolare riferimento agli adolescenti

Cos'è il vandalismo: definizione e origine del termine

Il termine vandalismo risale ai tempi della Rivoluzione Francese. Nel 1794, un abate descrisse con questo termine il comportamento dei soldati repubblicani, che erano soliti danneggiare chiese e altri monumenti. Quel comportamento, ricordava appunto quello dei vandali, popolazione germanica a lungo capeggiata da Genserico.

Ad oggi, con il termine vandalismo, si descrive il comportamento di chi danneggia beni pubblici o privati. Il più delle volte, questi beni sono strutture con una certa funzionalità estetica, come statue, chiese o palazzi.

Il vandalismo può avere varie forme: presentarsi ad esempio come atto vandalico distruttivo, o come atto volto a macchiare la memoria di un individuo o un monumento.

Il vandalismo non ha età, a mutare, è semmai la motivazione dell'atto vandalico, che può comprendere ragioni politiche, personali o di semplice "divertimento". Tuttavia sembra che il vandalismo sia più diffuso durante l'adolescenza, quando la ribellione a regole e principi è più forte.

Vandalismo adolescenza.jpg

Aspetti legali del vandalismo

Il vandalismo è regolato dall'art. 639 del Codice Penale che regola il deturpamento e l'imbrattamento di cose altrui e recita:

Chiunque, fuori dei casi preveduti dall'articolo 635, deturpa o imbratta cose mobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 309.
Se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro. Se il fatto è commesso su teche, custodie e altre strutture adibite all'esposizione, protezione e conservazione di beni culturali esposti in musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente e istituto pubblico, si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro.
Nei casi di recidiva per le ipotesi di cui al secondo comma si applica la pena della reclusione da tre mesi a due anni e della multa fino a 10.000 euro.

Vandalismo e adolescenza

L'adolescenza è il periodo privilegiato del vandalismo: forse perché in questa fase si percepisce, con più forza, un senso di opposizione contro il mondo circostante e contro coloro che posseggono autorità.

L'adolescenza è un periodo complicato, in cui ai cambiamenti psicologici si affiancano quelli organici e prettamente somatici. Durante l'adolescenza, i ragazzi possono sperimentare rabbia incontrollata, sbalzi d'umore, depressione, e proprio in virtù di quei cambiamenti ormonali che accompagnano questa fase e quella della pubertà.

Se, durante la pubertà, i cambiamenti sono perlopiù organici, durante l'adolescenza si assiste ad una metamorfosi generale del modo di pensare. I giovani cominciano a sentirsi più responsabili o, in alternativa, a percepire il desiderio di entrare in contrasto con l'autorità (sia essa genitoriale o politica).

Questa fase è particolarmente delicata, perché è proprio adesso che cominciano a venire fuori i primi sintomi espliciti di un dolore emotivo vissuto durante l'infanzia. Non si tratta di una regola generale: già durante la pubertà, alcuni giovani possono mettere in pratica bullismo o altri comportamenti dannosi che testimoniano profonda sofferenza emotiva.

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Cause psicologiche del vandalismo

Le cause del vandalismo sono variegate. Tra esse possiamo ricordare:

  • desiderio di rivalsa e/o ribellione all'autorità;
  • desiderio di essere notati;
  • mancanza di empatia;
  • eccesso di impulsività e mancanza di autocontrollo.

Nel primo caso, ci troviamo il più delle volte dinanzi ad adolescenti che hanno vissuto rapporti difficili con le figure genitoriali. Queste figure, erano forse molto severe e poco attente ai bisogni emotivi del bambino. In alternativa, potrebbero essere figure assenti o altalenanti nelle loro effusioni d'affetto.

Il bambino, invece di collegare il riconoscimento emotivo all'amore, ha così compreso che solo agendo contro le regole è in grado di attirare l'attenzione di quelle stesse figure. Ecco che, durante l'adolescenza, agisce contro l'autorità per un desiderio apparentemente di ribellione; cercando in realtà un riconoscimento emotivo che non è in grado di chiedere altrimenti.

Altre volte, il gesto vandalico è causato da una mancanza di empatia e dalla difficoltà di gestire i propri impulsi distruttivi. Già alcuni allievi di Freud, avevano parlato dell'impulso di morte come di un impulso fondamentale dell'essere umano.

Questo impulso ci spinge a godere della distruzione, della morte e dell'annichilimento del mondo circostante.

Il desiderio di morte appare tanto più forte, quanto meno il soggetto è in possesso di un'intelligenza verbale in grado di discernere il giusto dallo sbagliato. In tal senso, il vandalismo è sempre una forma di "acting out": la tendenza a esprimere tramite gesti fisici componenti emotive e/o verbali del vissuto profondo e interiore.

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L'impatto dell'influenza sociale

Anche l'influenza del gruppo può costituire un fattore importante negli atti vandalici. Non di rado, gli adolescenti si lasciano infatti coinvolgere dal gruppo per un bisogno di riconoscimento culturale e sociale.

L'influenza sociale non riguarda solo gli adolescenti, ma che è una costante del comportamento del singolo di fronte alla maggioranza. Alcuni esperimenti del secolo scorso, ad esempio, hanno dimostrato la naturale tendenza umana ad accordare la propria opinione (corretta) a quella del gruppo (anche se sbagliata).

Gli adolescenti bisognosi di attenzione e riconoscimento, potrebbero quindi perpetrare questi gesti violenti sotto l'influsso del gruppo o per apparire più grandi e maturi.

Il vandalismo può portare a conseguenze legali anche severe. Per questa ragione, i genitori dovrebbero sempre monitorare il comportamento dei figli per scorgervi i primi segni di malessere emotivo e mentale.

 

Fonti:

  • Art. 639 codice penale - Deturpamento e imbrattamento di cose altrui. (n.d.). Brocardi.it.
  • Maggiolini, A., & Riva, E. (2003). Adolescenti trasgressivi. Le azioni devianti e le risposte degli adulti (Vol. 6). FrancoAngeli.
  • Manca, G. (2011). Il vandalismo adolescenziale: ipotesi interpretative e possibili risposte educative. MINORIGIUSTIZIA, (2011/4).
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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