Tricotillomania: cos’è, cause e come smettere di strapparsi i capelli

La tricotillomania è un disturbo molto comune, ma di cui si parla ancora poco. Come affrontarlo e a chi chiedere aiuto

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Tricotillomania

Punti chiave:

  • Cos'è la tricotillomania: la tricotillomania è un disturbo ossessivo-compulsivo che porta al bisogno irresistibile di strappare capelli, sopracciglia o peli. Questo comportamento può causare danni permanenti, come diradamento o cicatrici.
  • Cause della tricotillomania: le cause non sono del tutto chiare, ma si ipotizzano fattori genetici e ambientali. Ansia, depressione e stress possono contribuire allo sviluppo del disturbo.
  • Cura e trattamento: il trattamento include terapia comportamentale per ridurre il gesto compulsivo e la terapia farmacologica in casi gravi. Farmaci come antidepressivi e antipsicotici possono aiutare a controllare i sintomi.
 

Cos'è la tricotillomania: definizione e significato

La tricotillomania (TTM) rientra tra i disturbi di tipo ossessivo-compulsivo, ed è caratterizzata dal bisogno irrefrenabile di tirare oppure strappare ripetutamente i capelli, le sopracciglia o i peli del corpo

Il termine tricotillomania deriva dal greco thrìx, ossia capello, tìllō, ovvero strappare, e manìa. È stato utilizzato per la prima volta nel 1889 dal dermatologo francese François Henri Hallopeau, che usò questa parola per descrivere la condizione di un giovane paziente che si era strappata numerose ciocche di capelli. 

Chi soffre di tricotillomania non si limita solo a tirare i capelli, ma potrebbe strappare anche ciglia, sopracciglia, barba e peli in altre zone del corpo. Questo comportamento nel tempo può portare a un diradamento dei capelli e alla formazione di macchie. Solitamente questo disturbo si sviluppa nel corso dell’adolescenza e, una volta iniziato, può continuare a manifestarsi per diversi anni sino all’età adulta. 

In alcune persone questa attività diventa un automatismo, altre invece ne sono consapevoli, ma non riescono comunque a evitarla. In ogni caso la compiono per affrontare le emozioni negative o le situazioni di disagio, ad esempio stress, ansia, tensione o frustrazione.

Questo gesto non è indotto da dubbi od ossessioni riguardo l’aspetto, ma è preceduto da un’intensa ansia che viene alleviata tirando i capelli: l’atto infatti porta una sensazione di momentaneo appagamento. 

Cos'è la tricotillomania: sintomi.

Sintomi della tricotillomania

I sintomi della tricotillomania includono gesti ripetuti in modo ossessivo e sono:

  • strappare i capelli;
  • spezzare ciocche di capelli;
  • mangiare i capelli (tricofagia);
  • avvertire un forte sollievo dopo aver strappato i capelli.

Non solo i capelli, chi soffre di tricotillomania potrebbe strapparsi anche sopracciglia, ciglia, barba o peli pubici.

Se il disturbo diventa cronico le persone affette da tricotillomania possono manifestare sintomi quali:

  • prurito o formicolio nell’area in cui sono stati tirati i capelli;
  • zone calve;
  • diradamento dei capelli;
  • irritazioni cutanee;
  • ansia sociale.

Possibili complicazioni della tricotillomania

Fra le complicanze maggiormente diffuse delle tricotillomania, gli esperti individuano cicatrici e perdita permanente dei capelli. Questo fenomeno è più comune nelle persone che soffrono del disturbo dall’infanzia fino all'età adulta. In alcuni casi chi ha questo disturbo può arrivare anche a mangiare i capelli, una condizione chiamata tricofagia

Cause del disturbo

Le cause della tricotillomania a oggi non sono ancora chiare, e sul tema sono stati realizzati diversi studi, che hanno portato a valutare sia fattori ambientali, che ragioni genetiche. Quest’ultime sono state individuate grazie a una ricerca di Stephan Züchner del Duke Center for Human Genetics. 

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Tricotillomania e altri disturbi

Dopo aver strappato peli o capelli dal cuoio capelluto, una persona si sente meno ansiosa o stressata. In alcuni casi chi soffre di tricotillomania non si accorge di tirarsi i capelli. La consapevolezza di ciò che sta facendo inoltre può portare all’emergere di sentimenti di vergogna e imbarazzo. Ciò provoca un circolo vizioso di ansia in cui la persona si strappa i capelli, trova un sollievo temporaneo e, non appena avverte di nuovo l’ansia, riprende a strapparsi di nuovo i capelli.

La tricotillomania presenta comorbilità con:

  • ansia;
  • depressione;
  • autismo;
  • disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Fattori di rischio della tricotillomania

La tricotillomania può colpire gli adulti di entrambi i sessi, ma anche bambini e adolescenti. Tende a presentarsi più spesso nelle donne rispetto agli uomini, in un rapporto 9 a 1.

I fattori di rischio associati alla tricotillomania sono:

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Come guarire dalla tricotillomania: cura e rimedi

Il trattamento della tricotillomania è legato alla gravità dei sintomi. Esistono dunque diversi trattamenti applicabili a seconda dei casi. 

La terapia comportamentale può contribuire a:

  • aumentare la consapevolezza della persona riguardo i sintomi e i fattori scatenanti la tricotillomania;
  • aiutare a sostituire il gesto di strapparsi i capelli con un altro comportamento;
  • mettere in pratica le nuove abilità apprese in diverse situazioni.

Il controllo dello stimolo permette di identificare le situazioni e i fattori che portano alla scelta di strappare i capelli e, in un secondo momento, ridurre o eliminare tali situazioni. 

La tricotillomania si può affrontare anche grazie a una terapia focalizzata sulla regolazione emotiva. L’obiettivo in questo caso è imparare a gestire emozioni – come paura, ansia o tristezza – che creano la voglia di strappare peli e capelli. Comprendere e accettare queste emozioni può aiutare a cambiare la risposta a esse.

Rimedi per la tricotillomania: farmaci e integratori.

Cure farmacologiche e rimedi naturali per il tricotillomania

La tricotillomania viene diagnosticata prendendo in considerazione la storia medica della persona e i sintomi riscontrati, usando i criteri presenti nella nuova edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. 

Secondo il DSM-5 un soggetto è affetto da tricotillomania nel caso in cui:

  • strappa i capelli in modo ricorrente con una conseguente caduta;
  • ha tentato più volte – senza successo – di interrompere questa ossessione;
  • strapparsi i capelli gli provoca un disagio significativo, andando a compromettere la vita sociale e lavorativa;
  • strapparsi o perdere i capelli non è attribuibile a un'altra condizione medica.

La terapia farmacologica viene consigliata nei casi più gravi di tricotillomania: riducendo l'ansia e la depressione, alcuni farmaci, in particolare gli antidepressivi e gli antipsicotici, possono avere effetto sulla tricotillomania.

La psicoterapia per la tricotillomania

La tricotillomania è spesso sottodiagnosticata. Le persone che hanno i sintomi del disturbo infatti possono provare imbarazzo e paura a parlarne con qualcuno. A complicare la situazione c’è inoltre il fatto che i sintomi possono comparire solamente per pochi mesi, oppure presentarsi a intermittenza per anni. 

Se una persona manifesta i sintomi della tricotillomania, è fondamentale comunicare con essa evitando frasi come:

  • "Perché non smetti di strapparti i capelli?". Probabilmente è la stessa cosa che quella persona si chiede ogni giorno e rimproverarla non farebbe altro che aumentare il senso di colpa e vergogna.
  • "Trova solo un altro modo per affrontare lo stress”. Di sicuro avrà provato a farlo centinaia di volte. Potrebbe essere più costruttivo provare a parlarci e chiedergli di raccontare ciò che prova. 

Intervenire sulle emozioni negative che innescano la tricotillomania può aiutare a contrastare questo disturbo. In questi casi dunque la terapia è fondamentale per gestire l’impulso di strapparsi i capelli. 

Su Serenis, ad esempio, è possibile trovare un supporto psicologico grazie a un team di psicoterapeuti online pronti a fornire nuovi strumenti per guarire dalla tricotillomania, ma anche da altri disturbi ossessivi come la dermatillomania o la dismorfobia.

Serenis è il centro medico che si occupa di psicoterapia online con solo psicologi qualificati. Il primo colloquio è gratuito e le sedute successive, se deciderai di continuare, costeranno 49 euro l'una

 

Fonti:

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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Susanna FerreliPsicologa e Psicoterapeuta
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Sono la Dott.ssa Susanna Ferreli, sono laureata in Psicologia clinica e sono specializzata in psicoterapia rogersiana, orientamento fenomenologico esistenziale. Nella pratica professionale, mi ritengo un compagno di viaggio che guida la persona verso l'autorealizzazione, in termini di trovare o ritrovare la propria salute psichica, favorire il cambiamento, raggiungere gli obiettivi, conoscersi e/o approfondire la conoscenza di sé, affrontare e superare i momenti critici del ciclo di vita.
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