Trattamento del silenzio: di cosa si tratta e come difendersi

Scopri in questo articolo come riconoscere, sostenere e gestire il trattamento del silenzio, in una relazione “punitiva” e priva di interazione.

|
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito
Trattamento del silenzio

Il "trattamento del silenzio“ è una forma di comunicazione passivo-aggressiva in cui una persona interrompe deliberatamente il contatto verbale o emotivo con un'altra, ignorandola o rifiutando di rispondere alle sue comunicazioni. 

Questa strategia viene spesso utilizzata per punire, manipolare o controllare l'altro, e può manifestarsi in diversi contesti, come relazioni personali, lavorative o familiari. Vediamo quali sono le sue caratteristiche.

Cos'è il trattamento del silenzio

Il trattamento del silenzio può essere visto come una forma di manipolazione emotiva. Un comportamento che può manifestarsi in diverse situazioni, nelle relazioni personali, familiari o professionali, spesso utilizzato come strategia per esprimere disappunto, rabbia o per punire l'altra persona. 

Le persone che lo utilizzano possono farlo per vari motivi, tra cui:

  • Punizione: Per far sentire l'altra persona in colpa o per vendicarsi di un comportamento ritenuto inaccettabile.
  • Controllo: Per mantenere il potere in una relazione, forzando l'altra persona a "chiedere scusa" o a modificare il proprio comportamento.
  • Evitamento: Per evitare conflitti diretti o discussioni scomode. 

Cause del trattamento del silenzio

Quali siano le cause posso essere diverse, sicuramente una forma di frustrazione e alienazione da quella che può essere una relazione affettiva o almeno desiderosa di uno scambio relazionale funzionale.

Alcune delle cause più comuni possono essere:

  • un conflitto non risolto: Spesso, il silenzio è una reazione a un conflitto o a una delusione che non è stata affrontata.
  • difficoltà comunicative: Alcune persone possono avere difficoltà a esprimere i propri sentimenti e ricorrono al silenzio come forma di difesa.
  • desiderio di controllo: Il silenzio può essere utilizzato come strumento di manipolazione per ottenere il potere nella relazione.

Rispondere dopo ore tattica

Esempi di trattamento del silenzio

Il silenzio può essere espresso in vari modi, a seconda del contesto e dell'intento comunicativo. 

Ecco alcuni esempi di come il silenzio può essere utilizzato e interpretato in diverse situazioni e rimanere congelati e incastrati in queste dinamiche difficili da gestire e da cui svincolarsi. 

Il Silenzio Punitivo

  • In Famiglia: Un genitore decide di non parlare con un figlio che ha trasgredito una regola della casa. Questo silenzio viene utilizzato come punizione per far capire al figlio che il suo comportamento non è stato accettabile con tutte le conseguenze di colpa e frustrazione interiore che ne consegue per il ragazzo.
  • Nelle Relazioni: Un partner smette di comunicare con l'altro dopo un litigio, usando il silenzio come mezzo per far sentire l'altro in colpa e per costringerlo a chiedere scusa.
  • Nel Lavoro: Un “Senior” ignora un dipendente che ha commesso un errore, non fornendo feedback o supporto, come forma di punizione per non aver rispettato le aspettative e la gerarchia all’interno dell’azienda.

Il Silenzio Controllante

  • In Famiglia: Un genitore utilizza il silenzio per controllare le decisioni del figlio. Quando il figlio esprime un'opinione che non è in linea con i desideri del genitore, quest'ultimo tace, creando un clima di tensione che costringe il figlio a conformarsi.
  • Nelle Relazioni: In una relazione narcisista abusante , uno dei partner utilizza il silenzio come strumento di controllo, negando comunicazione e affetto per manipolare l'altro e mantenere il potere nella relazione.
  • Nel Lavoro: Un manager evita di fornire informazioni importanti ai membri del team, utilizzando il silenzio per mantenere il controllo sulle dinamiche di lavoro e sulle decisioni.

Il Silenzio Evitante

  • In Famiglia: Un membro della famiglia evita di affrontare argomenti delicati, come problemi finanziari o di salute, rimanendo in silenzio per non dover affrontare situazioni scomode.
  • Nelle Relazioni: Una persona evita di discutere di questioni importanti, come il futuro della relazione, rimanendo in silenzio per non dover affrontare la possibilità di un conflitto.
  • Nel Lavoro: Un dipendente ha paura di esprimere le proprie idee o preoccupazioni durante le riunioni, quindi rimane in silenzio, evitando di partecipare attivamente per timore di critiche o rifiuti.
Hai una relazione che è anche un problema?

Lavoraci con uno psicoterapeuta specializzato nei rapporti di coppia.

  • Centro medico autorizzato
  • 100% professionisti qualificati
  • Primo colloquio gratuito

Differenza tra “prendersi una pausa” e trattamento del silenzio

Come rendersi conto se questa relazione da una restituzione non verbale rappresenta e si trasforma in una situazione disfunzionale 

Quando si parla di prendersi una pausa si riferisce a un momento di distacco volontario da una situazione o da una relazione, con l'intento di riflettere, ricaricarsi o chiarire le proprie emozioni senza puntare al mettere l’altro in difficoltà o a ferirlo. Può essere visto come un modo sano per affrontare tensioni o conflitti, permettendo a entrambe le parti di avere spazio per pensare e ritrovare equilibrio. 

Il trattamento del silenzio al contrario, è una forma di comunicazione passivo-aggressiva in cui una persona ignora o esclude deliberatamente un'altra persona come forma di punizione o disapprovazione. Non si tratta di una pausa costruttiva, una scelta reciproca magari o al meno comunicata ma piuttosto di un comportamento che può causare confusione, frustrazione e dolore emotivo, in quanto non offre l'opportunità all’altro di chiarire, confrontarsi o risolvere i problemi. 

Il trattamento del silenzio

Quali possono essere le conseguenze (psicologiche) sulla vittima del trattamento 

Nel trattamento del silenzio, noto anche come "silent treatment", è una forma di comportamento una persona manipolata, ignorata intenzionalmente un'altra può subire diverse conseguenze psicologiche, tra cui:

  • l’instaurarsi sempre più di una bassa autostima: La vittima può iniziare a dubitare del proprio valore e della propria personalità, portando a sentimenti di inadeguatezza.
  • il formarsi di quote d’ansia e stress: L'incertezza e la mancanza di comunicazione possono generare ansia. La vittima può sentirsi preoccupata per il motivo del silenzio e temere di aver commesso un errore.
  • il generarsi di forme depressive: L'isolamento emotivo e la sensazione di essere rifiutati possono contribuire a sintomi depressivi. La vittima può sentirsi triste, sola e senza speranza.
  • rabbia e risentimento: La persona può provare risentimento nei confronti dell'aggressore, che può sfociare in conflitti futuri o in una rottura della relazione.
  • l’incapacità di generare e di crearsi nuove relazioni: Le esperienze di trattamento del silenzio possono portare a una diffidenza nelle relazioni future, con la vittima che potrebbe temere di essere nuovamente ignorata o rifiutata.
  • uno stato di confusione e disorientamento: La mancanza di comunicazione può portare la vittima a sentirsi confusa riguardo alla situazione e alle emozioni dell'altra persona, rendendo difficile capire cosa stia accadendo.
  • problemi di comunicazione: L'esperienza del trattamento del silenzio può influire sulla capacità della vittima di comunicare apertamente in futuro, portando a comportamenti passivo-aggressivi o a difficoltà nell'esprimere i propri sentimenti.
  • sensazione di impotenza: La vittima può sentirsi impotente e non avere il controllo sulla situazione, il che può contribuire a una sensazione generale di vulnerabilità.

Affrontare queste conseguenze richiede spesso supporto emotivo, sia da parte di amici e familiari che da professionisti della salute mentale. È importante che le vittime di questo tipo di comportamento riconoscano la loro esperienza e cerchino modi per ristabilire la loro autostima e le loro capacità comunicative.

Come reagire al trattamento del silenzio

Affrontare il trattamento del silenzio non è semplice ma è importante reagire. Per farlo, è necessario:

  • rimanere calmi: È importante non reagire impulsivamente con rabbia o frustrazione. Cercare di mantenere la calma può aiutare a gestire la situazione in modo più efficace.
  • riflettere sulla situazione: Prendersi del tempo per riflettere su cosa possa aver causato il silenzio dell'altra persona. Considerare se ci sono stati conflitti recenti o malintesi.
  • iniziare una comunicazione: Se ci si sente pronti, provare a rompere il silenzio avviando una conversazione. Essere aperti e onesti riguardo ai propri sentimenti e chiedere chiarimenti sull'atteggiamento dell'altra persona.
  • stabilire dei limiti: Se il trattamento del silenzio diventa un comportamento abituale, è importante stabilire dei limiti chiari. Comunicare che questo tipo di comportamento non è accettabile e che si preferirebbe affrontare i conflitti in modo costruttivo.
  • cercare supporto: Se la situazione diventa insostenibile, potrebbe essere utile cercare supporto da amici, familiari o professionisti che possono offrire una prospettiva esterna e assistenza. Può essere utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per un percorso individuale o di coppia. Con Serenis, puoi fare psicoterapia online sia individuale che di coppia. In entrambi i casi avrai un colloquio gratuito e le sedute successive costeranno 49 euro per il percorso individuale o 59 euro per il percorso di coppia.
  • prendersi cura di sé: concentrarsi sul proprio benessere emotivo è fondamentale. Fare attività che portano gioia e relax può aiutare a gestire lo stress causato dal trattamento del silenzio.
Hai mai pensato alla terapia di coppia?

Potrebbe aiutarvi a capire dove state andando e perché. 

  • Centro medico autorizzato
  • 100% professionisti qualificati
  • Primo colloquio gratuito

Consigli pratici

Superare il trattamento del silenzio può essere difficile e frustrante. Ecco però alcuni consigli pratici che possono aiutarti a affrontare questa situazione:

  1. Riconosci i tuoi sentimenti: È importante riconoscere come ti senti riguardo al trattamento del silenzio. Prenditi del tempo per riflettere sulle tue emozioni e su come questa situazione ti sta influenzando.
  2. Non prenderlo sul personale: Spesso, il trattamento del silenzio è più riflesso delle emozioni o dei problemi della persona che lo applica, piuttosto che una valutazione di te. Cerca di non interpretarlo come un attacco personale.
  3. Fai il primo passo: Se ti senti a tuo agio, prova a contattare la persona che ti sta ignorando. Puoi farlo con un messaggio o una telefonata, esprimendo il tuo desiderio di chiarire le cose.
  4. Sii diretto e onesto: Quando parli con la persona, cerca di essere diretto riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. Usa frasi come "Mi sento ferito quando non rispondi" per comunicare come ti senti senza accusare l’altro.
  5. Ascolta attivamente: Se la persona decide di rispondere, ascolta attentamente ciò che ha da dire. Potrebbe avere delle ragioni valide per il suo comportamento, che potrebbero aprire la strada a una comunicazione più aperta.
  6. Stabilisci dei confini: Se il trattamento del silenzio continua e ti fa stare male, potrebbe essere utile stabilire dei confini. Fai sapere all'altra persona che hai bisogno di una comunicazione più aperta e onesta.
  7. Cerca supporto: Parlare con amici fidati o un professionista può aiutarti a gestire le emozioni legate al trattamento del silenzio. A volte, avere una prospettiva esterna può offrire nuove intuizioni.
  8. Prenditi cura di te stesso: Concentrati sul tuo benessere emotivo e fisico. Pratica attività che ti rendono felice e rilassato, come lo sport, la meditazione o hobby che ti appassionano.
  9. Valuta la relazione: Se il trattamento del silenzio è un comportamento ricorrente e non cambia, potrebbe essere il momento di valutare se la relazione vale la pena. A volte, allontanarsi da dinamiche tossiche è necessario per il proprio benessere.
  10. Sii paziente: Cambiare dinamiche relazionali richiede tempo. Sii paziente con te stesso e con l'altra persona mentre cercate di affrontare la situazione.

Fonti

  • Engel, B. (2023). The emotionally abusive relationship: How to stop being abused and how to stop abusing. John Wiley & Sons.
  • Lerner, H. (2021). La danza della rabbia: Trasformare la forza distruttrice della rabbia in energia positiva. Tea.
  • Rosenberg, M. B. (2018). Le parole sono finestre (oppure muri): introduzione alla Comunicazione Nonviolenta. Edizioni Esserci.
  • Demetrio, N. J. (2004). The silent treatment, Authorhouse
  • Goleman, D. (2011). Intelligenza emotiva. Che cos'è e perché può renderci felici. Bur.

 

Il nostro processo di revisione
Scopri di più
Approfondimento
Coinvolgiamo nella stesura dei contenuti clinici terapeuti con almeno 2.000 ore di esperienza.
Verifica
Studiamo le ricerche sul tema clinico e quando possibile le inseriamo in bibliografia.
Chiarezza
Perfezioniamo gli articoli dal punto di vista stilistico privilegiando la comprensione del testo.
Validano gli articoli
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
Leggi la biografia
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Trova un terapeuta
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito