Tiroide e attacchi di panico: qual è il legame?

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Tiroide e attacchi di panico

Gli attacchi di panico e i disturbi della tiroide sono strettamente collegati, poiché la funzione della tiroide influenza direttamente vari aspetti della salute mentale e fisica attraverso la regolazione degli ormoni.

La tiroide è una ghiandola endocrina, che rilascia nel sangue alcuni ormoni responsabili del corretto funzionamento dei tessuti e degli organi vitali. Questa ghiandola, ha un ruolo fondamentale nel benessere cardiaco, nello sviluppo organico infantile, nella regolazione della temperatura corporea e del metabolismo. La ricerca scientifica ha da tempo dimostrato che un malfunzionamento della tiroide può causare effetti anche a livello nervoso, con sintomi che comprendono stanchezza cronica, sbalzi d'umore, irritabilità, diminuzione della libido e del desiderio sessuale.

Tiroide e stress: quale correlazione?

La tiroide regola molti processi vitali nel corpo attraverso l'ormonazione. Alterazioni come ipertiroidismo (eccesso di ormoni) e ipotiroidismo (carenza di ormoni) possono influenzare l'equilibrio emotivo e comportamentale di una persona, spesso manifestandosi con sintomi simili all'ansia o agli attacchi di panico.

L'ipertiroidismo consiste in una produzione eccessiva di ormoni da parte della tiroide. Si tratta di una condizione che può causare effetti non dissimili da quelli del disturbo d'ansia generalizzata, con conseguente tensione nervosa, stress acuto o cronico, irritabilità, stanchezza, nei casi più gravi attacchi di panico.

Già nel XIX secolo, alcuni studiosi avevano rilevato il collegamento tra la tiroide e la sintomatologia nervosa. Parliamo ad esempio di C.H. Parry, che nel 1825 aveva sottolineato la possibile correlazioni tra problematiche tiroidee e iperattività del sistema nervoso.

Queste ipotesi sono state confermate da recenti studi, effettuati in ambiente protetto nel contesto di un laboratorio.

Così, uno studio portato avanti da Juliya Onofriichuk, del Kiev City Clinical Hospital, Ucraina, ha confermato che i disturbi della tiroide possono causare ansia e attacchi di panico. Andando a lavorare sugli stati infiammatori della tiroide, si potrebbero alleviare anche i sintomi legati all'ansia da ipertiroidismo. In questo caso, sono consigliati farmaci antinfiammatori come il paracetamolo. Agendo sull'infiammazione, si agisce per vie trasverse sulla sintomatologia nervosa.

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Quali sono i disturbi della tiroide che causano disagio mentale?

Ipertiroidismo

L'ipertiroidismo è un disturbo della tiroide, caratterizzato da un'eccessiva produzione ormonale (tiroxina,T4 e triiodotironina, T3). Questa condizione interessa in maggior grado gli individui di sesso femminile, con conseguenze che non riguardano solo l'ansia e gli attacchi di panico, ma anche disfunzioni metaboliche di rilevanza clinica.

A livello metabolico, possono ad esempio prodursi:

  • calo ponderale;
  • eccessiva sudorazione;
  • difficoltà nella digestione e problematiche gastrointestinali.


Ricordiamo che l'ipertiroidismo ha cause variegate, che possono comprendere:

  • tiroidite;
  • noduli tiroidei;
  • morbo di Graves;
  • abuso di farmaci.

Disturbi alla tiroide

Ipotiroidismo

Al contrario, l'ipotiroidismo riguarda una produzione inferiore alla norma degli ormoni tiroidei. Questa condizione ha effetti contrari rispetto all'ipertiroidismo, essendo causa di:

  • stanchezza cronica;
  • stipsi;
  • debolezza fisica e mentale;
  • aumento di peso.

Agire sulla tiroide

Trattamento per l'ipertiroidismo


Gran parte della popolazione mondiale, tra i 26 e i 60 anni, sperimenta almeno una volta nella vita ansia e attacchi di panico. Si tratta di condizioni che possono influenzare negativamente la qualità della vita, ma che sono molto più comuni di quello che si potrebbe credere.

Di fronte ad un paziente con sintomatologia ansiosa, il medico effettua una prima diagnosi generale, per comprendere le cause profonde alla base del disturbo e agire di conseguenza. Tra i principali sintomi di ansia, ricordiamo:

  • eccessiva agitazione;
  • inquietudine;
  • insonnia o ipersonnia;
  • problemi di concentrazione;
  • irritabilità;
  • tensione muscolare;
  • stanchezza.


Questi sintomi possono avere cause ambientali (come ad esempio una storia di traumi, abusi o molestie sessuali); caratteriali e biologiche (esiste infatti una componente genetica nello sviluppo dell'ansia e degli attacchi di panico). Se il medico esclude le cause ambientali, può indicare al paziente dei test da effettuare per il controllo della tiroide. A questo punto, se i test si rivelano positivi, ha inizio la cura per l'ipertiroidismo.

L'ipotiroidismo, solitamente trattato con levotiroxina, è stato gestito in un caso clinico mediante la Neuro-Emotional Technique (NET), un intervento mente-corpo. Una donna di 28 anni con ipotiroidismo e stress prolungato ha visto miglioramenti dopo 12 settimane di NET, con i livelli di TSH e T4 tornati nella norma e un miglioramento del benessere psicologico. I risultati suggeriscono che NET potrebbe aiutare nella gestione dell'ipotiroidismo, riducendo lo stress attraverso il modello psico-immuno-neuroendocrino (PINE).

Trattamento dell'ipertiroidismo


Per il trattamento dell'ipertiroidismo, esiste oggi una grande varietà di interventi con effetti benefici già nel breve periodo. Nella maggior parte dei casi, vengono somministrati al paziente dei farmaci antitiroidei, che servono a controllare la produzione ormonale contrastando i sintomi tipici del disturbo.

Anche i farmaci cortisonici possono risultare utili al trattamento. In alternativa, in casi molto gravi con possibilità di recidiva, viene praticata la tiroidectomia che consiste nella rimozione chirurgica della tiroide.

Rimedi per la tiroide

Prendersi cura della tiroide è fondamentale per mantenere un buon equilibrio psico-fisico. Una dieta che supporta la salute tiroidea dovrebbe includere alimenti ricchi di iodio, come cereali, crostacei e pesce di mare. È importante consumare anche proteine di alta qualità, come quelle delle uova, e grassi sani provenienti da fonti come l'olio di avocado e la farina di cocco. Inoltre, i semi, come quelli di girasole, e la frutta secca, come mandorle, noci e nocciole, sono particolarmente benefici.

Per chi soffre di ipertiroidismo, è utile limitare l'assunzione di sostanze stimolanti come caffè, tè e alcolici, poiché possono esacerbare i sintomi.

Incorporare tecniche di respirazione e rilassamento, insieme alla pratica della mindfulness, può aiutare a gestire l'ansia. L'ansia, a sua volta, può influenzare la produzione di ormoni tiroidei e causare effetti collaterali indesiderati come disturbi digestivi e alterazioni del ciclo mestruale.

Gestire gli attacchi di panico e l'ansia causati dalla tiroide


Se gli attacchi di panico sono causati dalla tiroide, è bene cominciare subito un trattamento per la cura della sintomatologia e della causa sottostante. Durante un attacco di panico, il corpo rilascia adrenalina e cortisolo, intensificando la reazione di "lotta o fuga". Queste risposte fisiologiche possono essere accentuate da disfunzioni tiroidee, contribuendo a sintomi fisici come aumento della frequenza cardiaca e sudorazione.

Ricordiamo che gli attacchi di panico possono essere invalidanti nel contesto della vita quotidiana, e che possono produrre sensazioni somatiche e psicologiche come:

  • respiro corto;
  • tachicardia;
  • paura di morire;
  • sensazione di asfissia;
  • vertigini;
  • capogiri.

Se invece sono causati da una problematica ansiosa, è bene rivolgersi ad un terapeuta per comprendere la causa profonda del disagio e agire di conseguenza. La tiroide produce ormoni come T4 e T3 che sono cruciali per il metabolismo e influenzano anche l'umore e la risposta emotiva. Fluttuazioni in questi ormoni possono portare a cambiamenti significativi nello stato mentale di una persona, contribuendo a sintomi di ansia o depressione. Studi hanno dimostrato una significativa comorbidità tra disturbi d’ansia e disturbi della tiroide. Ad esempio, la tiroidite autoimmune è associata a un aumento del rischio di depressione e ansia (Fountoulakis et al., 2020; Brandt et al., 2020).

Per il trattamento della problematica ansiosa, sono consigliati interventi di natura cognitivo-comportamentale, che possano insegnare al paziente a rapportarsi in maniera funzionale ai momenti di crisi che spesso accompagnano il disturbo. Gli psicoterapeuti online di Serenis possono aiutarti a gestire l'ansia, grazie a più di 10 anni di esperienza.

Fonti:

  • Fountoulakis, K. N., et al. (2020). "Autoimmune thyroiditis and its association with depression and anxiety." Journal of Affective Disorders, 263, 160-165. https://doi.org/10.1016/j.jad.2019.11.005.
  • Brandt, F., et al. (2020). "Thyroid autoimmunity and risk of mood disorders." Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, 105(8), 1-8. https://doi.org/10.1210/clinem/dgaa272.
  • Bablis P, Day RR, Bablis S, Pollard H. Treatment of Hypothyroidism and Stress Using Neuro-Emotional Technique (NET): A Case Study. Cureus. 2024 Apr 14;16(4):e58231. doi: 10.7759/cureus.58231. PMID: 38745794; PMCID: PMC11092426.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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