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Suicidio: cause e prevenzione

Affrontare il tema del suicidio richiede una comprensione approfondita delle sue cause, dei segnali di rischio e delle strategie di prevenzione.

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Cause di suicidio

Il suicidio rappresenta un fenomeno molto complesso ed è una delle principali cause di morte a livello mondiale, nonché conseguenza di diversi disturbi dell'umore.

Il comportamento suicidario

Il comportamento suicidario può essere il risultato dell'interazione tra vari fattori che riguardano la neurobiologia, la storia personale e familiare, la presenza di disturbi mentali come la depressione, eventi stressanti e caratteristiche dell'ambiente socioculturale.

Anche il modo in cui si parla dei suicidi in televisione o sui social può avere un certo impatto sulla popolazione generale e in particolare sugli adolescenti. Una ricerca pubblicata sulla rivista americana Annals of the New York Academy of Sciences punta il dito contro l'impatto significativo che hanno i mass media sul fenomeno del suicidio. Questa revisione prende in considerazione il modo in cui la segnalazione di storie di suicidio possa influenzare i comportamenti delle persone spingendole a forme di comportamento imitativo. Per contrastare il rischio del cosiddetto contagio suicida è necessario che i media adottino un approccio di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui rischi legati ad esso (Gould, 2001).

Come si arriva a un suicidio?

Il percorso che porta una persona al suicidio è molto complesso ed estremamente soggettivo. Nell’ultimo secolo abbiamo riconosciuto il ruolo svolto dai fattori psicologici nel comportamento suicidario individuando che l'elemento chiave è la presenza di un dolore mentale insopportabile per il soggetto. Secondo questa teoria il suicidio può essere visto come un comportamento motivato dal desiderio di fuggire da una sofferenza psicologica immensa.

Questo tipo di dolore psicologico è spesso uno dei sintomi più noti della depressione ma anche i fattori sociali possono svolgere un ruolo determinante in molti casi di suicidio. Tra queste condizioni ci sono la disoccupazione, la perdita del lavoro, una crisi finanziaria o problemi di adattamento al contesto sociale. Talvolta si arriva al suicidio per aver sottovalutato alcuni rischi legati alla salute mentale, dopo un evento particolarmente traumatico come il divorzio o un lutto molto doloroso oppure a causa dell'isolamento sociale che porta il soggetto a vivere una condizione di profonda solitudine. Il suicidio è il risultato di un prolungato stato di sofferenza psicologica che porta il soggetto a non vedere altre vie d'uscita.

Pensieri suicidi e grave depressione

Quando si parla di comportamento suicidario si fa riferimento a 3 possibili condizioni:

  • atto suicidario compiuto: è il gesto estremo volontario ed intenzionale che ha come conseguenza la morte della persona che lo compie;
  • tentato suicidio: atto di autolesionismo con l'intenzione di togliersi la vita ma che non ha come esito il decesso;
  • ideazione suicida: pensieri rivolti alla morte, pianificazione di modi e tempi per compiere il gesto suicida.

Il fatto che non sempre i tentativi di suicidio o pensare al suicidio abbiano come conseguenza il suicidio rende questi comportamenti particolarmente utili ai fini della prevenzione. Spesso si tratta di sintomi associati alla grave depressione femminile e maschile ma possono anche essere presenti in altri disturbi mentali come il disturbo bipolare o la depressione bipolare.

La malattia mentale non va confusa con i semplici sbalzi d'umore che tutti possiamo sperimentare. La depressione è una patologia che può alterare la percezione della realtà di una persona, generare apatia e portarla a credere che il suicidio sia l'unica via d'uscita dal dolore insopportabile. Se alla depressione sono associati anche disturbi d'ansia, abuso di alcol e di sostanze il rischio suicidario aumenta ulteriormente. Per questo è importante identificare tempestivamente l'ideazione suicidaria e intervenire in modo appropriato con farmaci antidepressivi come la fluoxetina presente nel prozac e con un trattamento di psicoterapia per superare la depressione e tenere sotto controllo quando migliora.

Cosa vuol dire atto anticonservativo?

L'atto anticonservativo è qualsiasi comportamento intenzionalmente proteso a farsi del male o mettere in pericolo la propria vita. Questo termine include tutte le forme di atti autolesionistici che non culminano nel suicidio ma comprendono tagli, graffi o bruciature sul corpo. Gli atti anticonservativi sono segnali di grave sofferenza psicologica soprattutto quando la tristezza è eccessiva e richiedono un'attenta valutazione perchè nel lungo periodo sono fattori di rischio suicidario.

Quante persone si tolgono la vita ogni giorno?

Secondo le stime globali ogni giorno circa 2.200 persone muoiono per suicidio nelle diverse parti del mondo. Solo negli Stati Uniti si verificano quotidianamente circa 132 suicidi. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) in Italia le persone che si tolgono la vita ogni giorno sono circa 10 con un tasso di mortalità superiore nelle persone che abitano nelle regioni del Nord.

Cause più comuni di suicidio in Italia

In Italia le cause di suicidio variano in base all'età, al sesso e alla regione. Secondo i dati dell'epicentro dell'ISS tra le cause più comuni dei casi totali di suicidio ci sono i disturbi mentali ma anche problemi legati a fattori socioculturali come una crisi economica che può colpire la società. Le ricerche mostrano anche che stanno diventando più numerosi i casi di istigazione al suicidio aggravati dall'uso dei social media e da fenomeni di cyberbullismo così come i casi di omicidio-suicidio talvolta collegati al fenomeno del femminicidio.

Cause del suicidio negli adolescenti

Le cause del suicidio negli adolescenti riguardano in primo luogo il periodo dello sviluppo in cui si trovano. L'adolescenza è infatti un periodo in cui si è particolarmente vulnerabili a causa della pressione scolastica, delle difficoltà nelle relazioni interpersonali e dell'incertezza nel futuro. A questi fattori si aggiungono fenomeni come il bullismo e l'aumento di disturbi mentali tra i giovani che si sentono spesso tristi e depressi e hanno bisogno di aiuto psicologico. In Italia in caso di necessità è possibile rivolgersi al numero verde prevenzione suicidio attivato dalle singole regioni.

Suicidio in carcere

Il suicidio in carcere è un problema spesso legato alla mancanza di supporto psicologico adeguato e alle difficili condizioni di vita. I detenuti possono sperimentare un senso di disperazione amplificato dalla privazione della libertà, dall'isolamento e dalle dinamiche di potere all'interno delle strutture penitenziarie. Le persone in carcere hanno un rischio suicidario molto alto e per questo è necessario mettere in atto interventi specifici di supporto per i detenuti.

Suicidio assistito: cos'è e dove farlo

Il suicidio assistito è un processo in cui una persona con una malattia terminale riceve aiuto per porre fine alla propria vita in modo dignitoso. Questo tema è molto controverso e regolamentato diversamente in vari paesi. In un articolo del British Medical Journal si pone in rilievo il fatto che nella maggior parte dei Paesi in cui è consentito il suicidio assistito o l’eutanasia deve essere coinvolto un medico per assicurare la tutela necessaria al paziente. Nel caso della Svizzera invece è legalmente possibile che il suicidio assistito sia eseguito da soggetti non medici come ad esempio un familiare. Infatti secondo il diritto svizzero il suicidio assistito non è un reato se è motivato da considerazioni altruistiche (Hurst, 2003).

Eutanasia e suicidio assistito: differenze e legge italiana

L'eutanasia è la sommistrazione di un farmaco letale da parte di un medico ad un paziente sulla base di una richesta libera e consapevole. Nel caso del suicidio assistito invece è il paziente stesso che assume la sostanza letale. La legge italiana vieta sia l'eutanasia che il suicidio assistito anche se è in corso un dibattito acceso sulla questione della regolamentazione del fine vita.

Impatto sulle famiglie

Il suicidio ha un impatto devastante sulle famiglie configurandosi come un trauma che può avere effetti a lungo termine sulla loro salute mentale. È importante offrire supporto psicologico per aiutare le famiglie a rielaborare il lutto.

Prevenzione del comportamento suicidario

La prevenzione del comportamento suicidario richiede un approccio multidisciplinare che comprende educazione e sensibilizzazione nelle scuole, accesso libero e facilitato ai servizi di salute mentale, sostegno psicologico. Un recente articolo pubblicato nella rivista Nature Reviews afferma che la prevenzione è fondamentale per ridurre il numero di morti per suicidio e gli sforzi di prevenzione devono coinvolgere iniziative coordinate di salute pubblica e sociale (Turecki et al., 2019) .

L'importanza del supporto psicologico

La possibilità di parlare con professionisti qualificati può fare la differenza per chi pensa al suicidio. Serenis è una piattaforma che offre psicoterapia online rendendo la terapia accessibile a chiunque abbia bisogno in qualsiasi momento, fornendo un'opportunità preziosa per ottenere aiuto in modo discreto e di facile accesso.

Fonti:

  • Turecki, G., Brent, D. A., Gunnell, et al. (2019). Suicide and suicide risk. Nature Reviews. Disease Primers, 5(1);
  • Gould, M. S. (2001). Suicide and the media. Annals of the New York Academy of Sciences, 932(1), 200–224;
  • Hurst, S. A. (2003). Assisted suicide and euthanasia in Switzerland: allowing a role for non-physicians. BMJ. British Medical Journal, 326(7383), 271–273.
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