Stress in gravidanza: cause ed effetti

Questo articolo parla di stress in gravidanza. Se ti senti così, non preoccuparti, non sei sola. Cercheremo di spiegarti le cause.

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stress in gravidanza

Durante la gravidanza, avvengono molteplici cambiamenti a livello psicofisico che possono causare crisi di pianto, nervosismo, stress, sbalzi d'umore e addirittura attacchi di panico. Questi stati d'agitazione non sono rari durante la gestazione e, talvolta, possono sommarsi a preoccupazioni di tipo economico, relazionale, familiare e personale.

In questo articolo vedremo che cos'è lo stress da gravidanza, da che cosa è causato e come imparare a gestirlo.

Cause biologiche dello stress in gravidanza

Nella fase della gestazione, importanti cambiamenti ormonali interessano il corpo femminile. Per esempio, l'organismo subisce degli sbalzi ormonali per quel che riguarda il progesterone, la gonadotropina, gli estrogeni e la prolattina. Questi cambiamenti ormonali possono poi dare vita a sensazioni spiacevoli come i classici sbalzi d'umore in gravidanza.

Verso il primo mese di gravidanza, l'aumento della produzione ormonale causa una sindrome non dissimile da quella premestruale (PSM), con forte irritabilità, particolare sensibilità alle emozioni e agli stimoli esterni, crisi di pianto.

Anche la stanchezza cronica è un problema che colpisce molte donne nella fase della gestazione. La causa è subito detta: per gestire la gravidanza, l'organismo lavora a pieno ritmo sia durante il giorno che durante la notte, portando spesso la donna incinta a sentirsi esausta, priva di energia e demotivata.

Alla stanchezza si aggiunge la nausea mattutina, di cui è responsabile l'ormone HCG, che entra in sovrapproduzione già all'inizio della gravidanza. Ecco che, il sommarsi di tutti questi elementi, che apportano sensazioni di malessere e spossatezza, possono dar vita allo stress da gravidanza: stato di tensione cronica che può a sua volta causare problematiche gastrointestinali, insonnia notturna, attacchi di panico e avere conseguenze negative sulla nascita del bambino.

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Effetti e conseguenze per il feto

Ad oggi, è noto che lo stress in gravidanza può avere effetti negativi sul feto e sulla sua salute futura. Lo stress è in genere accompagnato da un aumento nella produzione di cortisolo, che ha effetti sul sistema immunitario della donna incinta; tali effetti possono aumentare la probabilità di incorrere in un parto pretermine.

Tra gli altri effetti dello stress sulla gravidanza, ricordiamo:

  • basso peso del neonato alla nascita: Il consumo materno di acidi grassi essenziali durante la gravidanza è collegato al minor peso alla nascita e al decremento delle funzioni cognitive e motorie, mentre l'esposizione fetale ai PCB e al metilmercurio, attraverso i frutti di mare nella dieta delle donne, è collegata a deficit neurocognitivi (Perera F., 2006);
  • preeclampsia;
  • morbilità neonatale.

Ma lo stress ha anche effetti collaterali sulla donna:

  • invecchiamento precoce;
  • alterazione del sistema immunitario;
  • vuoti di memoria;
  • psicosi post partum;
  • depressione post partum
  • problemi cardiaci;

Le ultime scoperte sugli effetti dello stress da gravidanza

Alcuni studi clinici collegano l'esposizione delle donne incinte a una serie di fattori di stress traumatici, nonché cronici e comuni (ad esempio lutti, problemi quotidiani e terremoti), ad alterazioni significative nello sviluppo neurologico dei bambini, compreso un aumento del rischio di manualità mista, autismo e disturbi affettivi e ridotta capacità cognitiva (Talge Mn., 2007).

È stato inoltre scoperto (Van den Bergh BR, 2004) che l'impatto dell'ansia (e/o della depressione) delle donne durante la gravidanza si estende all'infanzia e all'adolescenza del figlio, predicendo i sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

correlazione stress da gravidanza e depressione

Come ridurre lo stress in gravidanza

Alcuni studi condotti su un campione di genitori tra i 18 e i 35 anni, hanno mostrato che, durante la gravidanza, il 67,8% soffriva di stress. Lo studio ha messo in luce che la pianificazione della gravidanza aiuta a prevenire lo stress genitoriale, in quanto lo stress gestazionale e quello genitoriale nel primo mese di vita del bambino erano correlati (Ribeiro CSZ, 2023).

Tuttavia, nei casi in cui la gravidanza non sia pianificata, diviene necessario capire come trattare e nel migliore dei casi prevenire lo stress della gravidanza. Si possono ad esempio praticare tecniche di respirazione consapevole, che aiutano ad aumentare la quantità di ossigeno presente nel sangue andando a diminuire la quantità di anidride carbonica.

Ciò consente di ottenere un rapido e immediato sollievo dalle sensazioni di angoscia che spesso accompagnano la gravidanza.

Altri studi (Epifanio MS, 2015) hanno mostrato una scarsa attenzione sui disturbi dell’umore dei padri e all’associazione tra depressione e ansia. Riconoscere e includere il padre nel processo del parto è un compito importante per le ostetriche al fine di promuovere il coinvolgimento emotivo tra padre e bambino.

Consigliamo di rivolgersi ad un esperto terapeuta, che possa accompagnare entrambi i genitori nella fase della gestazione con un percorso fatto su misura.

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Fonti

  • Lo stress in gravidanza lascia un segno nel cervello del nascituro. Aumenta il rischio depressione, aprile 2024, La Repubblica.
  • Ribeiro CSZ, Gondim EC, Scorzafave LGDS, Gomes-Sponholz FA, Santos DDD, Mello DF. Parental stress during pregnancy and maternity. Rev Esc Enferm USP. 2023 Mar 31;57:e20220351. doi: 10.1590/1980-220X-REEUSP-2022-0351en. PMID: 37011287; PMCID: PMC10081624.
  • Henriksen RE, Thuen F. Marital Quality and Stress in Pregnancy Predict the Risk of Infectious Disease in the Offspring: The Norwegian Mother and Child Cohort Study. PLoS One. 2015 Sep 30;10(9):e0137304. doi: 10.1371/journal.pone.0137304. PMID: 26422017; PMCID: PMC4589358.
  • Perera F, et al. Ricerca sulla salute ambientale dei bambini: punti salienti del Columbia Center for Children's Environmental Health. Ann NY Acad Sci. 2006; 1076 : 15–28.
  • Talge NM, Neal C, Glover V. Stress materno prenatale ed effetti a lungo termine sul neurosviluppo infantile: come e perché? J Psichiatria psicologica infantile. 2007; 48 (3–4): 245–61.
  • Van den Bergh BR, Marcoen A. L'elevata ansia materna prenatale è correlata ai sintomi dell'ADHD, ai problemi esternalizzanti e all'ansia nei bambini di 8-9 anni. Sviluppo bambino 2004; 75 (4): 1085–97.
  • Epifanio MS, Genna V, De Luca C, Roccella M, La Grutta S. Paternal and Maternal Transition to Parenthood: The Risk of Postpartum Depression and Parenting Stress. Pediatr Rep. 2015 Jun 24;7(2):5872. doi: 10.4081/pr.2015.5872. PMID: 26266033; PMCID: PMC4508624.

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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Jacopo RizzutiPsicologo e Psicoterapeuta
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Sono psicologo e psicoterapeuta. Dopo la laurea in psicologia dinamico-clinica mi sono specializzato in psicoterapia psicoanalitica. Nella mia attività clinica do pari priorità sia all'ascolto attento ed empatico del paziente e del suo mondo interno, sia alla costruzione di un intervento efficiente e utile al benessere del paziente stesso. Queste penso che siano le colonne portanti per arrivare ad un vero cambiamento interno.