Combattere lo stress da lavoro: a chi rivolgersi?
Esplora strategie pratiche per gestire lo stress e migliorare il benessere mentale e fisico e scopri a che figure professionali puoi rivolgerti.

Lo stress lavorativo è una realtà sempre più diffusa, con effetti negativi su salute e produttività.
Sentirsi sopraffatti da ansia, stanchezza e tensione costante può portare a conseguenze anche gravi sul proprio benessere mentale. Per questo motivo è fondamentale sapere a chi rivolgersi per trovare supporto.
In questo articolo vediamo a quali figure professionali ci si può rivolgere se si soffre di stress lavoro correlato.
Stress da lavoro: a chi rivolgersi?
Se stai vivendo un periodo di particolare stress lavorativo, la prima cosa che puoi fare è parlarne con qualcuno che possa aiutarti nella tua azienda. Puoi provare a parlarne con i tuoi colleghi, direttamente con il tuo superiore oppure, se la realtà in cui lavori mette a disposizione questo servizio, puoi parlare con uno psicologo aziendale.
Se non dovesse esserci un riscontro o se ritieni che l’ambiente in cui lavori sia ostile, ti consigliamo di iniziare un percorso per il tuo benessere mentale al di fuori del posto di lavoro.
Le principali figure professionali a cui ci si può rivolgere sono:
- psicologo;
- psicoterapeuta;
- coach;
- psichiatra (nel caso in cui lo stress lavoro correlato determini conseguenze psichiche più gravi).
Se stai pensando di rivolgerti ad una figura professionale per affrontare lo stress lavorativo, puoi valutare i servizi di Serenis: siamo un centro medico autorizzato e sulla nostra piattaforma ci sono servizi di vario tipo.
Offriamo infatti percorsi di:
Potrai completare il questionario e svolgere un primo colloquio gratuito con uno o una psicoterapeuta e, se lo troverai utile, potrai continuare con le sedute successive.
È importante intervenire il prima possibile se credi che lo stress lavorativo stia diventando difficile da sopportare, anche per evitare che lo stress sfoci in qualcosa di più grave, come la sindrome da burnout.
Come combattere lo stress da lavoro: tecniche di gestione dello stress lavorativo
L'articolo di Tetrick e Winslow (2015) evidenzia l'importanza di un approccio stratificato nella gestione dello stress sul posto di lavoro, attraverso l'implementazione di interventi primari, secondari e terziari. Questi interventi sono progettati per affrontare lo stress a vari livelli, dalla prevenzione alla riabilitazione, sottolineando la necessità di un approccio olistico al benessere dei dipendenti.
Interventi primari
Gli interventi primari sono descritti come misure proattive e preventive che si rivolgono all'intera forza lavoro. L'obiettivo di questi interventi è di ridurre le fonti di stress lavorativo alla radice, modificando gli aspetti dell'ambiente di lavoro che possono contribuire allo stress. Questo può includere:
- miglioramenti nell'organizzazione del lavoro, come l'introduzione di pause regolari o la ridistribuzione del carico di lavoro;
- miglioramenti nelle condizioni ambientali, come l'ottimizzazione dell'illuminazione o del rumore.
Gli interventi primari mirano a creare un ambiente di lavoro che promuova il benessere e prevenga l'insorgenza dello stress.
Interventi secondari
Gli interventi secondari si concentrano su dipendenti o gruppi di dipendenti che sono stati identificati come a rischio di stress. Questi interventi mirano a intercettare lo stress nelle sue fasi iniziali, fornendo ai dipendenti le competenze e le strategie necessarie per gestire efficacemente lo stress.
Ciò può includere la formazione sulla gestione dello stress, che insegna tecniche di rilassamento e strategie di coping, e il supporto psicologico, come l'accesso a consulenza o a gruppi di supporto. Attraverso questi interventi, l'obiettivo è di minimizzare l'impatto dello stress sul benessere dei dipendenti e sulla loro produttività lavorativa.
Interventi terziari
Infine, gli interventi terziari sono diretti a dipendenti che stanno già sperimentando sintomi significativi di stress, incluso il burnout. Questi interventi sono di natura reattiva e mirano alla riabilitazione del dipendente. Possono includere:
- la consulenza individuale, dove i dipendenti possono discutere le loro sfide e imparare strategie di coping personalizzate;
- terapie specifiche per affrontare i sintomi dello stress.
L'obiettivo è di supportare il recupero del dipendente e facilitare il suo ritorno a un livello ottimale di funzionamento sia in ambito lavorativo che personale.
Gestire lo stress da lavoro attraverso la psicoterapia
La psicoterapia può rivelarsi uno strumento fondamentale nella gestione dello stress lavoro correlato.
Alcuni approcci e orientamenti possono essere più adatti ad affrontare questa problematica. Vediamoli nel dettaglio.
La terapia interpersonale per lo stress da lavoro
In uno studio recente (Schramm e colleghi., 2020) hanno testato la Psicoterapia Interpersonale focalizzata sul contesto lavorativo (W-IPT) per combattere la depressione causata dallo stress sul lavoro. Rispetto al solito approccio, che può includere consigli generali o medicine, questa terapia specifica ha mostrato risultati migliori. Le persone che hanno seguito questa terapia di gruppo per 8 settimane si sono sentite meno depresse e più capaci di gestire lo stress al lavoro.
I partecipanti hanno anche riferito di stare meglio sul lavoro e di avere un migliore equilibrio tra lo sforzo che mettevano e le ricompense che ricevevano. Hanno apprezzato molto la terapia e molti avrebbero voluto che durasse di più.
Questo studio suggerisce che affrontare direttamente i problemi di lavoro può essere molto efficace per aiutare le persone a sentirsi meglio, sottolineando l'importanza di ricevere il tipo giusto tipo di supporto per la salute mentale.
La terapia cognitivo-comportamentale e la terapia orientata alla relazione
Lo studio di Firth e colleghi (1986) ha valutato l'efficacia di due forme di psicoterapia individuale per i lavoratori di professioni manageriali/professionali che cercavano aiuto per gravi distress legati al lavoro. I 40 partecipanti hanno ricevuto otto sessioni di:
- terapia cognitivo-comportamentale (CBT)
- terapia orientata alla relazione
Tre mesi dopo il trattamento, i risultati hanno mostrato una riduzione del distress entro i limiti normali in tre quarti dei clienti. La CBT ha mostrato una maggiore efficacia nella riduzione dei sintomi generali, ma non sono state riscontrate differenze significative tra le terapie per quanto riguarda il sollievo dai problemi legati al lavoro.
Fonti
- Tetrick, L. E., & Winslow, C. J. (2015). Workplace stress management interventions and health promotion. Annu. Rev. Organ. Psychol. Organ. Behav., 2(1), 583-603.
- Schramm, E., Mack, S., Jenkner, C., & Elsaesser, M. (2020). Interpersonal psychotherapy vs. treatment as usual for major depression related to work stress: A pilot randomized controlled study. Frontiers in Psychiatry, 11, 510450.
- Firth, J., & Shapiro, D. A. (1986). An evaluation of psychotherapy for job‐related distress. Journal of Occupational Psychology, 59(2), 111-119.