Stereotipi di genere e influenza nella società
Gli stereotipi di genere sono rappresentazioni semplificate e statiche delle differenze tra uomini e donne, che influenzano le aspettative sociali e i ruoli assegnati ai vari generi, contribuendo a perpetuare disuguaglianze e discriminazioni.

Punti chiave:
- Definizione: gli stereotipi di genere sono generalizzazioni rigide sui ruoli e le caratteristiche di uomini e donne. Queste credenze influenzano la distribuzione di potere e opportunità nella società, creando disparità nei ruoli sociali e lavorativi.
- Formazione degli stereotipi di genere: gli stereotipi di genere si sviluppano nell’infanzia attraverso la famiglia, l’educazione e l’osservazione sociale. Teorie psicologiche evidenziano come i bambini interiorizzino ruoli e aspettative di genere in base alle esperienze e ai modelli culturali.
- Conseguenze: gli stereotipi di genere rafforzano disuguaglianze come il gender pay gap, il soffitto di vetro e il carico mentale femminile. Inoltre, possono favorire fenomeni di violenza di genere e discriminazione sociale, limitando le scelte e le opportunità individuali.
Stereotipi di genere: definizione e significato
Lo stereotipo di genere è una rappresentazione mentale semplificata della realtà che, attraverso generalizzazioni categoriche, assume una connotazione statica. Tali generalizzazioni creano e mantengono differenze o ineguaglianze di valori, poteri e benessere tra gruppi socialmente costruiti attraverso un denominatore comune, come razza, sesso, religione, ecc. Tra questi, gli stereotipi di genere sono tra i più rilevanti, generando l'idea che esistano ruoli sociali distinti per uomini e donne.
Gli stereotipi di genere si riferiscono alle conoscenze che abbiamo riguardo a caratteristiche, attributi, ruoli e attività che immaginiamo essere tipici di uomini e donne, così come di bambini e bambine.
Ad esempio, si usano stereotipi di ruolo quando diciamo che "i camionisti sono principalmente uomini" e stereotipi psicofisici quando affermiamo che "gli uomini sono più robusti e forti". Questi stereotipi servono a rendere accettabili e plausibili le divisioni di ruoli, competenze, occupazioni e tempo libero.
Gli stereotipi di genere più diffusi in Italia
Secondo un'indagine Istat (2023), gli stereotipi di genere più comuni in Italia includono: “gli uomini sono meno adatti delle donne a occuparsi delle faccende domestiche” (21,4%), “una donna per essere completa deve avere dei figli” (20,9%), e “è compito delle madri seguire i figli e occuparsi delle loro esigenze quotidiane” (20,2%). Questi stereotipi, sebbene in diminuzione rispetto al passato, riflettono ancora una società patriarcale e datata.
Da cosa nascono gli stereotipi di genere?
Gli stereotipi di genere nascono da un mix di cultura, educazione e tradizioni radicate nella società. Fin dall’infanzia, bambini e bambine vengono indirizzati verso ruoli, comportamenti e aspettative differenti, spesso trasmessi da famiglia, scuola e media. Queste idee si rafforzano nel tempo, influenzando le scelte personali e professionali.
Teorie sull'origine degli stereotipi di genere
Le teorie più rilevanti sull'origine degli stereotipi di genere includono:
- teoria di Kohlberg: Identifica fasi di sviluppo cognitivo in cui i bambini apprendono che il genere è una caratteristica stabile nel tempo e non cambia indipendentemente dalle attività o dall'aspetto.
- teoria dello Schema di Genere di Bem (1981): Suggerisce che gli stereotipi di genere emergano dall'osservazione, dove i bambini apprendono ruoli e attributi di genere tramite le esperienze quotidiane e costruiscono schemi cognitivi che influenzano le loro scelte future.
- teoria del Ruolo Sociale di Eagly e Wood (2011): Propone che i ruoli sociali di uomini e donne siano strutturati secondo credenze sulle caratteristiche di genere, influenzando i preconcetti di genere e le aspettative sui ruoli sociali.
Il ruolo della famiglia nella formazione dello stereotipo di genere
La famiglia gioca un ruolo cruciale nella formazione degli stereotipi di genere. Ricerche indicano che i figli delle madri con atteggiamenti stereotipici tradizionali tendono a utilizzare etichette di genere prima degli altri, mentre i figli di famiglie con una divisione dei compiti più egalitaria iniziano a utilizzare queste etichette più tardi. Gli stereotipi di genere vengono trasmessi attraverso comportamenti, stili narrativi e comunicazioni familiari, influenzando precocemente i bambini.
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Esempi e conseguenze degli stereotipi di genere
Gli stereotipi di genere alimentano fenomeni sociali come il soffitto di vetro, il gender pay gap, il carico mentale femminile e la segregazione formativa. Questi fenomeni dimostrano come le disuguaglianze di genere influenzino la distribuzione delle risorse e delle opportunità.
Stereotipi di genere e soffitto di cristallo
Come riporta l’Enciclopedia Treccani, con l’espressione “soffitto di cristallo” si intende “l’insieme di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone come un ostacolo insormontabile, ma all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità di fare carriera nel campo del lavoro per categorie storicamente soggette a discriminazioni.”
Il concetto di soffitto di cristallo viene dall’inglese glass ceiling, termine composto da: glass (ovvero ‘vetro’) e ceiling (ovvero ‘soffitto’).
Gender pay gap
Il gender pay gap rappresenta la differenza media tra i salari di uomini e donne. Secondo la Commissione Europea, le donne guadagnano in media il 13,0% in meno all'ora rispetto agli uomini.
Questo divario è influenzato da diversi fattori, tra cui:
- Soffitto di cristallo: le barriere invisibili che limitano l'accesso delle donne a posizioni di leadership e ruoli ben retribuiti.
- Segregazione settoriale: la tendenza delle donne a essere impiegate in settori con salari medi più bassi.
- Disparità tra lavoro retribuito e non retribuito: le donne dedicano più tempo al lavoro domestico e di cura, spesso non retribuito, che contribuisce al divario complessivo.
- Discriminazione salariale: in alcuni casi, le donne percepiscono salari inferiori rispetto agli uomini per lo stesso lavoro o per mansioni di pari valore, nonostante il principio della parità di retribuzione sia sancito dall'articolo 157 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) sin dal 1957.
Segregazione formativa
Con “segregazione formativa” si intende il fatto che il nostro sistema scolastico presenta una divisione di genere che indirizza gli studenti verso percorsi considerati tradizionalmente maschili, come le materie tecnico-scientifiche, e le studentesse verso indirizzi ritenuti femminili, come le materie umanistiche.
Stereotipi e violenza di genere
Gli stereotipi di genere possono anche contribuire a fenomeni di violenza, come l'omofobia, la bifobia, e la transfobia. La violenza di genere, che può manifestarsi in forme psicologiche, fisiche, istituzionali, sessuali ed economiche, spesso è alimentata dalla percezione di subordinazione delle donne rispetto agli uomini.
Decostruire e contrastare gli stereotipi di genere
Per decostruire gli stereotipi di genere, è fondamentale educare i bambini a seguire le proprie passioni senza limitazioni di genere e promuovere narrazioni e modelli che sfidano gli stereotipi tradizionali. Per gli adulti, è essenziale riconoscere e affrontare gli stereotipi, condividere equamente le responsabilità domestiche e sensibilizzare la comunità sui temi di parità di genere.
Fonti:
- Abbatecola, E., & Stagi, L. (2017). Pink is the new black. Stereotipi di genere nella scuola dell’infanzia. Rosenberg & Sellier Editori.
- Bombelli, M. C. (2000). Soffitto di vetro e dintorni. Il management al femminile. Etas.
- Carraro, L., Castelli, L., Matteoli, S., Pascoletti, E., & Gawronski, B. (2011). Di padre in figlio. La trasmissione degli stereotipi di genere all’interno della famiglia. Rivista di psicologia sociale, 2.
- Cristofaro, T. N., & Tamis-Lemonda, C. S. (2008). Lezioni sulle narrazioni personali madre-figlio e padre-figlio nelle famiglie latine. In McCabe, A., Bailey, A. L., & Melzi, G. (Eds.), Narrazione e alfabetizzazione in lingua spagnola: cultura, cognizione ed emozione (pp. 54–91). Cambridge University Press.
- Fagot, B. I., Leinbach, M. D. (1995). Gender knowledge in egalitarian and traditional families. Sex Roles, 32.
- Fagot, B. I., Leinbach, M. D., & O'Boyle, C. (1992). Gender labeling, gender stereotyping, and parenting behaviors. Developmental Psychology, 28.
- Ghigi, R. (2019). Fare la differenza: educazione di genere dalla prima infanzia all’età adulta. Il Mulino.
- Stereotipi di genere e immagine sociale della violenza - primi risultati. https://www.istat.it/comunicato-stampa/stereotipi-di-genere-e-immagine-sociale-della-violenza-primi-risultati/
- The gender pay gap situation in the EU. (n.d.). European Commission. https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/policies/justice-and-fundamental-rights/gender-equality/equal-pay/gender-pay-gap-situation-eu_en