Sindrome di Cockayne: sintomi e cura
La sindrome di Cockayne è una malattia genetica rara che colpisce la crescita e lo sviluppo neurologico, causando invecchiamento precoce. Per comprendere a fondo di cosa si tratta e chi sono le persone a rischio, ne esploreremo le cause, i sintomi e le possibili terapie.

Punti chiave
- Cos’è la sindrome di Cockayne: è una malattia genetica rara trasmessa in modo autosomico recessivo, causata da mutazioni nei geni ERCC6 o ERCC8 che impediscono la riparazione del DNA, provocando danni cellulari progressivi con conseguenze gravi sulla crescita, sullo sviluppo neurologico e sull’invecchiamento.
- Sintomi: i sintomi compaiono nei primi anni di vita e comprendono ritardo della crescita, microcefalia, difficoltà motorie, declino cognitivo, perdita della vista e dell’udito, fotosensibilità e invecchiamento precoce, con una gravità variabile in base alla forma clinica della sindrome (tipo I, II o III).
- Cura: non esiste una cura definitiva, ma il trattamento è sintomatico e include fisioterapia, logopedia, protezione dai raggi UV e supporto psicologico. L’obiettivo è di rallentare il peggioramento dei sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente e della sua famiglia.
Cos'è la sindrome di Cockayne
La sindrome di Cockayne (CS) è una malattia genetica rara caratterizzata da gravi problemi di crescita, ritardo nello sviluppo neurologico e invecchiamento precoce. La patologia prende il nome dal medico britannico Edward Alfred Cockayne, che per primo la descrisse nel 1936.
Appartiene al gruppo delle malattie associate a un difetto di riparazione del DNA, ovvero condizioni in cui le cellule del corpo non riescono a correggere i danni al materiale genetico. Quanto detto causa una serie di problemi di sviluppo e degenerazione cellulare, con conseguenze potenzialmente devastanti. Questa sindrome ha un decorso progressivo e i bambini che ne sono affetti spesso non raggiungono l'età adulta. Tuttavia, l'aspettativa di vita può variare in base alla gravità della condizione e alla gestione dei sintomi.
Trasmissione della sindrome di Cockayne
La sindrome di Cockayne è una malattia ereditaria trasmessa con modalità autosomica recessiva. Ciò vuol dire che un bambino deve ereditare due copie mutate del gene responsabile della malattia (una da ciascun genitore) per sviluppare i sintomi.
I geni coinvolti sono ERCC6 (CSB) e ERCC8 (CSA), entrambi responsabili della riparazione del DNA. Quando questi geni presentano mutazioni, le cellule del corpo non riescono a correggere i danni subiti dal DNA, portando alla progressiva degenerazione cellulare e ai sintomi tipici della sindrome di Cockayne. I genitori dei bambini affetti da CS sono generalmente portatori sani della mutazione genetica e non manifestano alcun sintomo correlato alla malattia.
Tuttavia, quando due portatori sani hanno un figlio, vi è una probabilità del 25% che il bambino erediti le copie mutate del gene e sviluppi la sindrome.

Cause della sindrome di Cockayne
La sindrome di Cockayne è una patologia assai rara, per la quale è difficile persino calcolare la prevalenza (in base alle fonti, si stimano da 1 caso ogni 200.000 nati fino a 2-3 casi per milione). Quel che è certo è che si tratta di una malattia genetica, causata da alterazioni del DNA.
Le cause della sindrome di Cockayne risiedono in mutazioni nei geni ERCC6 e ERCC8, che regolano la riparazione del DNA danneggiato. Questi geni svolgono un ruolo fondamentale nella correzione degli errori che si verificano nel DNA a causa di fattori esterni, tra cui i raggi ultravioletti o altre fonti di stress cellulare.
Quando la riparazione del DNA non avviene correttamente, le cellule subiscono danni progressivi, con effetti particolarmente gravi sui tessuti a rapida proliferazione, come il sistema nervoso e la pelle. Questo spiega molti dei sintomi della sindrome di Cockayne, tra cui ritardo della crescita, deterioramento neurologico e fotosensibilità.
Sintomi della sindrome di Cockayne
I sintomi della sindrome di Cockayne si manifestano fin dai primi anni di vita e peggiorano progressivamente nel corso del tempo. Esistono diverse forme della malattia, classificate in base alla loro gravità:
- Cockayne Sindrome Tipo I. La forma classica è accompagnata da sintomi che tendono a manifestarsi entro i primi due anni di vita. Nella CS di tipo 1 la morte del paziente sopraggiunge entro la seconda decade, a causa di una degenerazione neurologica progressiva
- Cockayne Sindrome Tipo II. Questa è senza dubbio la forma più grave, con sintomi presenti fin dalle prime settimane di vita
- Cockayne Sindrome Tipo III. La variante meno grave tende a manifestarsi in età più avanzata rispetto alle altre. Generalmente, i pazienti con CS di tipo 3 vivono fino al raggiungimento dell'età adulta.
Ma cosa comporta la sindrome di Cockayne? Ecco i sintomi più comuni:
- Ritardo della crescita. I bambini che ne sono affetti presentano un marcato deficit di crescita sia in termini di altezza che di peso
- Microcefalia. Il cranio è più piccolo rispetto alla norma
- Fotosensibilità. Sensibilità eccessiva alla luce del sole, che può causare ustioni e danni cutanei di una certa rilevanza
- Perdita dell'udito. Sordità progressiva nel corso del tempo
- Deterioramento della vista. I pazienti possono sviluppare disturbi visivi come la cataratta precoce e la degenerazione retinica
- Difficoltà motorie, che si manifestano attraverso evidenti problemi di coordinazione e movimento
- Invecchiamento precoce. Segni di senilità tendono a manifestarsi già in età infantile
- Problemi cognitivi quali ritardo mentale, deficit di apprendimento e declino neurologico.
Diagnosi della sindrome di Cockayne
Come si scopre la sindrome di Cockayne? La diagnosi della malattia si basa su una serie di test clinici e genetici, tra cui l'esame obiettivo, che consiste in una valutazione dei segni tipici della sindrome. A questo può far seguito un test genetico, ovvero l'analisi molecolare necessaria per identificare le mutazioni nei geni ERCC6 e ERCC8.
Un altro esame spesso utilizzato è la risonanza magnetica cerebrale (RMN), in grado di rilevare eventuali anomalie nel cervello. Col passare del tempo, quando i sintomi cominciano a diventare più evidenti, il medico può procedere sottoponendo il paziente a test audiologici e oftalmologici, necessari per valutare la progressione della perdita di udito e vista, e a test cutanei, utili a verificare i livelli di sensibilità ai raggi UV e la capacità di riparazione del DNA. Vale la pena sottolineare come una diagnosi precoce sia fondamentale per gestire al meglio la malattia e migliorare la qualità di vita del paziente.

Terapia per la sindrome di Cockayne
Attualmente non esiste una cura definitiva per la sindrome di Cockayne. Il trattamento è di tipo sintomatico e il suo obiettivo è migliorare la qualità della vita del paziente. Le principali terapie includono la fisioterapia, in grado di prevenire dolorose contratture muscolari, e la logopedia, necessaria per supportare lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione. È fondamentale anche una protezione costante dalla luce solare: i pazienti devono evitare l'esposizione diretta ai raggi UV e utilizzare protezioni elevate.
Inoltre, il supporto psicologico è essenziale sia per il paziente che per la sua famiglia. Un aiuto concreto a tutti coloro che soffrono di questa sindrome e ai loro caregiver lo offriamo anche noi di Serenis, attraverso percorsi di psicoterapia online. La psicoterapia può aiutare le famiglie ad affrontare le sfide emotive e pratiche legate alla gestione della sindrome di Cockayne, migliorando il benessere psicologico e la qualità della vita dei pazienti e dei loro cari. Per poter ottenere un primo colloquio gratuito ti basta compilre il nostro questionario. Successivamente le sedute individuali costano 49 € l'una.
Fonti
- Autosomal recessive Disorder. (n.d.). Genome.gov.
- Sindrome di Cockayne - Malattie Rare. (n.d.).
- Fuggetta, F. (n.d.). Sindrome di Cockayne: il fattore prognostico più importante è la presenza di cataratta precoce. Osservatorio Malattie Rare.
- Laugel, V. (2024, August 29). Cockayne Syndrome. GeneReviews® - NCBI Bookshelf.
- Cockayne Syndrome. (2025, January 1). PubMed.
- Wilson, B. T., Stark, Z., Sutton, R. E., Danda, S., Ekbote, A. V., Elsayed, S. M., Gibson, L., Goodship, J. A., Jackson, A. P., Keng, W. I. T., King, M. D., McCann, E., Motojima, T., Murray, J. E., Omata, T., Pilz, D., Pope, K., Sugita, K., White, S. M., & Wilson, I. J. (2015). The Cockayne Syndrome Natural History (CoSyNH) study: clinical findings in 102 individuals and recommendations for care. Genetics in Medicine, 18(5), 483–493.