Risorse personali: come sfruttarle per raggiungere i propri obiettivi

Per sviluppare le proprie risorse personali è importante dedicare tempo alla consapevolezza, stabilire obiettivi chiari, creare un piano d'azione, monitorare i progressi e ricevere supporto.

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risorse personali

Cosa sono le risorse personali?

Le risorse possono essere definite come gli interessi, i talenti o le attitudini che ognuno di noi possiede e che ha la possibilità di utilizzare quando il contesto lo richiede.

Le risorse personali ci risultano infatti di particolare utilità, soprattutto di fronte a momenti critici e delicati, che ognuno di noi si trova a fronteggiare nel corso della vita.

Risorse interne ed esterne

Le risorse vengono generalmente suddivise in due categorie, ossia le risorse interne e le risorse esterne.

Quando parliamo di risorse interne ci riferiamo ad abilità e competenze legate alla nostra personalità, che vanno a definire anche il nostro senso identitario.

Spesso, a questo tipo di abilità, ne corrispondono altrettante che prendono il nome di risorse esterne.

Si tratta nella pratica di quei fattori esterni che ci consentono di sviluppare e allenare le nostre risorse interne.

Quali sono le risorse interne?

Le risorse interne rientrano in quattro di categorie di elementi, che sono gli interessi, le attitudini, le abilità e le competenze.

Alcune risorse interne possono essere:

  • relazionali: senso di valore personale in ambito sociale, consapevolezza che gli altri possano essere una risorsa;
  • somatiche: capacità di connessione con il corpo e con le proprie sensazioni, postura equilibrata;
  • emotive: avere accesso alle emozioni positive, tolleranza della frustrazione e delle emozioni negative in generale;
  • intellettuali: abilità nella risoluzione dei problemi, capacità di provare piacere nell’apprendere e nel comprendere concetti complessi;
  • artistiche e creative: accedere ai propri processi creativi attraverso l’arte, come la danza, la poesia e la musica;
  • materiali: capacità di guadagnare uno stipendio, abilità nel creare una situazione di sicurezza finanziaria;
  • psicologiche: senso di competenza personale, avere una buona autostima;
  • spirituali: capacità di entrare in contatto con la propria spiritualità, percezione della propria natura spirituale;
  • naturali: capacità di connettersi alla natura e apprezzarla, saper godere delle attività in ambienti naturali.

Quali sono le risorse esterne?

Così come possediamo delle risorse interne, ne possediamo altrettante di esterne che possono essere particolarmente utili nel poter sviluppare quelle interne:

  • relazionali: avere amici stretti oppure familiari, frequentare attività di gruppo;
  • somatiche: frequentare club o palestre per la salute fisica, partecipare a lezioni di yoga, danza o pilates;
  • emotive: avere accanto persone o animali domestici dai quali poter ricevere un sostegno di tipo emozionale, essere circondati da persone che attivano una ricchezza di emozioni;
  • intellettuali: frequentare scuole, lezioni oppure istituti di formazione; biblioteche o gruppi di studio;
  • artistiche e creative: avere delle persone con cui condividere le attività creative, poter avere accesso a materiali creativi per lo svolgimento dell’attività;
  • materiali: avere un lavoro, una casa e possedere degli oggetti che semplificano la vita quotidiana;
  • psicologiche: avere la possibilità di rivolgersi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta, terapie di gruppo, seminari e gruppi di supporto;
  • spirituali: partecipazione a comunità spirituali, a gruppi di condivisione e cerimonie;
  • naturali: poter accedere a luoghi aventi elementi naturali, come laghi, montagne e passeggiate o escursioni;
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Risorse creative e risorse di sopravvivenza

La psicoterapeuta Pat Ogden, che si occupa di psicologia somatica, ritiene che una classificazione più completa delle risorse debba includere un’ulteriore suddivisione delle stesse, ossia le risorse creative e le risorse di sopravvivenza.

Quali sono le risorse creative?

Si tratta di una categoria di risorse che si riconoscono nei propri talenti, punti di forza e spesso nelle attività considerate piacevoli da praticare.

Risorse di questo tipo ci aiutano ad allenare le nostre abilità naturali e ad avere esperienze gratificanti e soddisfacenti nella vita quotidiana. Coltivarle aumenterà la sensazione di benessere percepito, ma anche l’autostima.

Alcuni esempi di risorse di questo tipo possono essere:

  • cucinare;
  • leggere;
  • disegnare;
  • utilizzare in modo agevole degli specifici programmi per il computer.

Quali sono le risorse di sopravvivenza?

Infine, un’ultima categoria sono le risorse di sopravvivenza. Si tratta nella pratica di modalità o comportamenti che assumiamo quando ci troviamo a contatto con dei contesti che percepiamo particolarmente difficili.

Abbiamo sviluppato queste risorse sin dall’infanzia per poterci adattare a situazioni angoscianti o garantirci l’amore dell’altro e la sua approvazione.

La loro utilità è stata quella di aiutarci a tollerare la frustrazione e fronteggiare gli eventi negativi, trasformandosi in seguito in abitudini.

Si tratta di abilità che hanno sicuramente portato a benefici in tempi passati, in quanto se no non sarebbero state utilizzate per anni. Tuttavia, non sempre e necessariamente sono di aiuto e risultano funzionali nel momento presente.

Alcune risorse di sopravvivenza sono:

  • essere in allerta;
  • isolarsi di fronte alle difficoltà;
  • anticipare i bisogni dell’altro;
  • rifugiarsi nei libri, nell’arte o nella musica.

Come poter sviluppare le proprie risorse personali?

Lo sviluppo delle proprie risorse richiede una serie di requisiti quali la pianificazione e la consapevolezza delle stesse.

Alcuni dei modi possibili per poterle sviluppare e allenare sono:

  • dedicare del tempo a prendere consapevolezza: innanzitutto è importante dedicare del tempo in cui poter riflettere sulle proprie risorse, chiedendosi quali potrebbero richiedere una maggior attenzione;
  • obiettivi chiari: potrebbe essere utile prestabilire degli obiettivi, definendo che cosa si desidera raggiungere;
  • piano personale: creare un piano che contenga delle azioni concrete per lo sviluppo delle risorse;
  • monitoraggio: tenere traccia dei propri progressi per poter vedere i risultati raggiunti;
  • supporto: risulta particolarmente utile sentirsi supportati in questo percorso, sia da professionisti che da amici e familiari.

Come si possono bilanciare le risorse personali?

Per ottimizzare l’utilizzo delle proprie risorse personali, esse dovrebbero essere bilanciate tra loro.

Come suggerisce lo psicologo Abraham Maslow, è importante dedicare tempo ed energie a ogni area delle risorse personali, spartendo in modo più o meno equilibrato il tempo a disposizione.

Un equilibrio sano tra le proprie risorse contribuirà notevolmente al raggiungimento di una vita soddisfacente.

Viene infatti generalmente sconsigliato il sovraccarico e l’iperinvestimento in una specifica categoria di risorse, che vada a discapito del tempo dedicato alle altre.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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