Come rimettere peso dopo l'anoressia

La malnutrizione prolungata causa complicanze fisiche e psicologiche, rendendo spesso necessario il ricovero in centri specializzati per la stabilizzazione medica e il ripristino nutrizionale. Il recupero del peso è un processo complesso, che richiede un approccio multidisciplinare per riattivare il metabolismo e affrontare le difficoltà psicologiche legate alla paura di ingrassare, con l'obiettivo di una guarigione completa.

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L'anoressia nervosa è un disturbo alimentare complesso che può portare a una significativa perdita di peso e a gravi problemi di salute. Le persone che soffrono di disturbi alimentari come anoressia e bulimia o anoressia atipica hanno uno dei tassi di mortalità più alti tra le patologie psichiatriche. Periodi prolungati di assunzione nutrizionale inadeguata o sbilanciata determinano lo sviluppo della sindrome da fame e delle sue conseguenze intrinseche tra cui perdita di produttività e isolamento sociale. Per aiutare una persona anoressica che presenta un rischio medico più elevato spesso si raccomanda il ricovero ospedaliero in un centro di trattamento specialistico multidisciplinare per la stabilizzazione medica, il ripristino nutrizionale e per apportare un cambiamento psicologico. 

Riprendere peso dopo l’anoressia

Il percorso di cura per affrontare l’anoressia prevede diversi passaggi che devono portare al graduale ripristino di un peso corporeo adeguato. Tuttavia rimettere peso dopo l'anoressia non è un compito facile e richiede molta pazienza, impegno e un approccio integrato tra medici, nutrizionisti e psicologi. Ricominciare a mangiare dopo l’anoressia è infatti un processo che va ben oltre la semplice assunzione di nutrienti essenziali. Il disturbo ha un impatto significativo sul metabolismo, sui livelli ormonali e sul funzionamento generale di tutti gli organi del corpo che rendono più difficile il recupero del peso e della massa muscolare persa. 

Diventa importante in primo luogo risvegliare il metabolismo dopo l’anoressia tenendo conto del fatto che il corpo ha rallentato il consumo calorico imparando a conservare energia come risposta alla restrizione calorica prolungata. Questo rallentamento può continuare anche quando si ricomincia a mangiare rendendo più difficile ingrassare velocemente dopo l'anoressia. Il processo di recupero dall'anoressia prevede di seguire un piano alimentare personalizzato che favorisca il recupero della massa muscolare persa e il risveglio del metabolismo senza trascurare l'importanza del supporto psicologico. Affrontare la paura di ingrassare e accettare i cambiamenti del proprio corpo sono aspetti altrettanto importanti per arrivare ad una guarigione completa. In questo articolo esploreremo le difficoltà legate al recupero del peso dopo l’anoressia e il supporto necessario per superare questa fase delicata del processo di guarigione.

Difficoltà nel recupero del peso dopo l'anoressia

Le difficoltà nel recupero del peso dopo l'anoressia sono legate alle caratteristiche della persona, al suo complessivo stato di salute e allo stadio della malattia. Il fisico anoressico si trova in uno stato di grave deperimento con una perdita significativa di massa muscolare e grasso corporeo. Ricominciare a mangiare dopo l'anoressia può scatenare una serie di sintomi sgradevoli tra cui gonfiore, dolori addominali e problemi digestivi che possono scoraggiare il processo di recupero. Inoltre la paura di ingrassare troppo velocemente o in modo incontrollato può alimentare resistenze psicologiche rendendo difficile seguire un piano alimentare adeguato. 

Una nutrizione regolare e bilanciata è necessaria per apportare un graduale aumento di peso e limitare il fenomeno dell’extreme hunger dopo l’anoressia che consiste nel bisogno corporeo di assumere quantità di cibo molto superiori rispetto a quelle a cui era abituato durante la malattia. Gli effetti della fame sul cervello durante la fase di recupero possono portare ad un aumento dell'appetito che può essere psicologicamente difficile da affrontare. Le attuali linee guida per la rialimentazione delle persone malnutrite con anoressia femminile ed anoressia maschile raccomandano di iniziare con bassi apporti energetici e di aumentarli con cautela. Uno studio condotto di recente ha analizzato l’impatto di questo modello di recupero osservando che tra i suoi effetti ci sono una fame prolungata e la necessità di ricorrere a lunghi ricoveri ospedalieri. Di recente sono stati sperimentati protocolli di rialimentazione ad alto contenuto energetico per il ripristino nutrizionale che hanno dimostrato di essere sicuri ed efficaci per adolescenti e giovani adulti con grave malnutrizione. Il modello di rialimentazione più rapida che utilizza protocolli di rialimentazione ad alto contenuto energetico sta diventando una pratica standard per il trattamento dell’anoressia in queste fasce d'età (Salter et al., 2024).

Quanto tempo ci vuole a riprendere peso?

Le testimonianze di persone con anoressia rendono evidente la grande differenza individuale nei tempi di recupero. Per qualcuno è possibile ingrassare velocemente dopo l’anoressia mentre per altre persone la ripresa del peso è molto lenta e altalenante. Non è possibile stabilire con esattezza dopo quanto tempo il peso si stabilizza per via delle diverse caratteristiche del metabolismo dopo l’anoressia. I fattori che incidono sui cambiamenti del peso nell’anoressia sono la durata e la gravità del disturbo, l'età, il sesso, il livello di attività fisica e la velocità con cui avviene il recupero della massa muscolare dopo l’anoressia. In generale il processo di recupero del peso può richiedere diversi mesi o addirittura anni e necessita di un adeguato supporto psicologico che nei giovani pazienti include anche il coinvolgimento della famiglia e in particolare della madre. È difficile segnare un prima e dopo l’anoressia in quanto il recupero spesso non è lineare e può essere accompagnato da periodi di oscillazione o di stallo in cui il peso rimane stabile nonostante l'aumento dell'apporto calorico. Il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti e per recuperare la massa muscolare persa. 

Uno studio longitudinale condotto su donne adolescenti e adulte ricoverate per il trattamento dei disturbi alimentari ha analizzato il tasso di recupero del peso nei pazienti ricoverati come predittore dell'esito dell'anoressia nervosa. Questa analisi ha esaminato diversi parametri di ripristino del peso come predittori del deterioramento clinico dopo la dimissione tra le pazienti con anoressia nervosa. Dai risultati è emerso che il tasso di aumento di peso durante il trattamento ospedaliero era un predittore significativo di un esito clinico positivo a breve termine dopo la dimissione. Non è ancora chiaro se il tasso di aumento di peso sia la causa diretta di questa più rapida guarigione o se debba semplicemente essere considerato un segnale che indica una maggiore capacità di tollerare l’aumento di peso e di impegnarsi nel processo di recupero da parte delle pazienti in fase di guarigione (Lund et al., 2008).

Come riprendere peso dopo un dimagrimento?

Riprendere peso dopo un forte dimagrimento è un'operazione che richiede un approccio graduale e pianificato. Non si tratta solo di aumentare le calorie ma di trovare il giusto apporto calorico che permetta di recuperare la massa muscolare persa e di stabilizzare il metabolismo. Un piano alimentare ben strutturato e la reintroduzione graduale dell'attività fisica possono aiutare a ristabilire una condizione fisica sana e funzionale. Uno studio pubblicato sulla rivista International Journal of Eating Disorders ha determinato gli esiti del ripristino del peso e delle complicazioni legate alla rialimentazione nei pazienti affetti da anoressia nervosa trattati in un programma integrato per disturbi alimentari in regime di ricovero. 

La rialimentazione dei pazienti con anoressia mediante un protocollo comportamentale ospedaliero può essere eseguita in modo sicuro e più rapidamente di quanto generalmente riconosciuto ripristinando il peso della maggior parte dei pazienti al momento della dimissione (Redgrave et al., 2015). Tra i fattori che contribuiscono ad un rapido aumento di peso e un ripristino del peso nella maggior parte dei casi vengono indicati:

  • la struttura integrata e graduale del programma;
  • l'approccio multidisciplinare del team che enfatizza la terapia di gruppo per ottenere un cambiamento comportamentale;
  • un attento monitoraggio medico e di ricovero parziale.

L'importanza del supporto psicologico

Il recupero dall'anoressia non è solo una questione fisica ma richiede un lavoro intenso anche sul piano psicologico. Affrontare la paura di ingrassare, accettare i cambiamenti del proprio corpo e sviluppare un rapporto sano con il cibo sono sfide che non possono essere superate senza un adeguato supporto psicologico. Serenis offre la possibilità di accedere a professionisti specializzati nel trattamento dei disturbi alimentari adattando la terapia alle esigenze diverse specifiche. Il lavoro terapeutico si concentra soprattutto sulla ricostruzione dell'autostima, sull'elaborazione delle emozioni legate alla malattia e sulla prevenzione delle ricadute.

Fonti:

  • Lund, B. C., Hernandez, E. R., Yates, W. R., et al. (2008). Rate of inpatient weight restoration predicts outcome in anorexia nervosa. International Journal of Eating Disorders, 42(4), 301–305;
  • Redgrave, G. W., Coughlin, J. W., Schreyer, C. C., et al. (2015). Refeeding and weight restoration outcomes in anorexia nervosa: Challenging current guidelines. International Journal of Eating Disorders, 48(7), 866–873.
     
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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