Educazione alimentare: come creare abitudini sane e durature

Vediamo cos'è e come si svolge il percorso di rieducazione alimentare e quali figure professionali intervengono nel suo svolgimento.

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rieducazione alimentare

Cosa si intende con educazione alimentare?

Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicato nel 2016, oltre 650 milioni di adulti nel mondo soffrono di obesità, un dato che purtroppo continua a crescere nel tempo. Le conseguenze dell’obesità sono numerose in quanto è una condizione associata a numerose patologie mediche come il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari, l'ipertensione e alcuni tipi di cancro (Guh, D. P., Zhang,. e colleghi, 2009)

Per affrontare questa situazione così preoccupante, è fondamentale elaborare a livello globale delle strategie per prevenire e trattare l'obesità.

Uno degli approcci più efficaci è rappresentato dall'educazione alimentare che consiste nell’insieme di quelle strategie che ci spingono a scegliere cibi sani e ad adottare comportamenti alimentari corretti.

Questo processo, che coinvolge individui, comunità e istituzioni, va oltre la semplice trasmissione di conoscenze nutrizionali perché ha l'obiettivo di promuovere un cambiamento duraturo nelle nostre abitudini alimentari, di migliorare la salute di tutti e garantire un futuro sostenibile attraverso diverse attività di sensibilizzazione e alfabetizzazione alimentare (Isobel Contento, Pamela Koch, 2020).

L'educazione alimentare non si limita a fornire le informazioni nutrizionali di cui abbiamo bisogno per stare bene ma comprende anche gli aspetti psicologici e sociali che influenzano le nostre scelte alimentari. Attraverso programmi educativi personalizzati, è possibile promuovere comportamenti alimentari sani e sostenibili a lungo termine.

Chi si occupa di educazione alimentare?

I professionisti che si occupano dell’educazione alimentare sono:

  • il dietologo: le sue competenze includono la diagnosi delle patologie, la prescrizione di piani dietetici, l'indicazione di eventuali farmaci.
  • il dietista: è un professionista sanitario che deve elaborare piani alimentari e diete cliniche che sono state prescritte dal medico, nell'ambito della nutrizione clinica. Può operare autonomamente con soggetti sani, promuovendo corrette abitudini alimentari. Tra le sue responsabilità figurano anche il controllo dell'igiene degli alimenti, l'educazione alimentare, la partecipazione a progetti di ricerca scientifica, e la collaborazione con le aziende.
  • il biologo nutrizionista: questo professionista è coinvolto nell'educazione alimentare e può lavorare nella ristorazione collettiva, incluse mense scolastiche sia pubbliche che private. È in grado di elaborare diete per i propri pazienti, fornire consulenze nutrizionali e prescrivere integratori naturali, ma non farmaci.
  • l'educatore alimentare: il suo compito è promuovere stili di vita sani attraverso l'educazione alimentare. Non si occupa di diagnosi o trattamento di patologie legate all'alimentazione, ma forniscono supporto educativo e consulenze basati su evidenze scientifiche.

Quali sono le corrette abitudini alimentari?

Per quanto riguarda la scelta degli alimenti e delle abitudini alimentari da adottare, è consigliabile fare riferimento alle linee guida per una sana alimentazione. Tra le raccomandazioni più importanti troviamo:

  1. mantenere un peso corporeo adeguato: il mantenimento di un peso corporeo adeguato è fondamentale per il nostro benessere. Dieta equilibrata, uno stile di vita attivo e allenamento regolare sono gli step essenziali per stare bene;
  2. consumare più frutta e verdura: questi alimenti apportano acqua, vitamine, fibre e minerali, e aiutano a ridurre la densità energetica della dieta, grazie al loro basso contenuto di grassi e al loro elevato potere saziante;
  3. mangiare più cereali integrali e legumi: cereali e legumi sono fondamentali per una dieta sana perché forniscono amido, fibra, vitamine, minerali e proteine. I cereali integrali, rispetto a quelli raffinati, offrono un apporto nutrizionale maggiore e possono aiutarci a prevenire alcune patologie come il diabete di tipo 2;
  4. bere molta acqua: l'acqua rappresenta la principale componente del corpo umano e partecipa a tutti i processi fisiologici. È coinvolta, tra le altre cose, nella digestione, assorbimento, trasporto e utilizzo dei nutrienti, oltre che nell'eliminazione delle scorie metaboliche;
  5. limitare i grassi saturi e preferire quelli sani: i grassi sono essenziali per l'organismo ma devono essere consumati nelle giuste quantità. Si consiglia di limitare l'uso di grassi di origine animale o ad alto contenuto di grassi saturi, preferendo invece quelli di origine vegetale, ricchi di grassi insaturi, come l'olio extravergine di oliva;
  6. ridurre zuccheri, dolci e bevande zuccherate: il fabbisogno calorico di zuccheri può essere soddisfatto con frutta, verdura e latte, il consumo di dolci e bevande zuccherate dovrebbe essere occasionale;
  7. moderare il consumo di sale: è sufficiente il sodio naturalmente presente negli alimenti per soddisfare il fabbisogno corporeo, senza ulteriori aggiunte.Per gli adulti, l'apporto giornaliero dovrebbe essere inferiore a 5 grammi;
  8. limitare l'alcol: l'abuso di bevande alcoliche può causare danni a diversi sistemi del corpo (sistema nervoso, apparato digerente e cardiovascolare) e gravi carenze nutritive;
  9. variare l'alimentazione: nessun alimento contiene tutte le sostanze nutritive necessarie nelle giuste quantità. Questo è il motivo per cui una dieta sana e bilanciata deve includere una varietà di alimenti, ognuno con specifiche proprietà nutrizionali.

Come si costruisce un corretto regime alimentare?

Per vivere al meglio, il nostro corpo ha bisogno di tutti i macronutrienti ovvero di carboidrati, proteine e lipidi. Ognuno di essi svolge un ruolo fondamentale ma ricordiamo che è importante consumarli nelle giuste proporzioni.

Secondo le linee guida della SINU, una dieta equilibrata dovrebbe prevedere:

  • 45-60% di carboidrati
  • 20-35% di lipidi

Per le proteine dobbiamo invece calcolare all'incirca 1 grammo per peso corporeo.

Per costruire un corretto regime alimentare, non dobbiamo dimenticare i micronutrienti che, pur essendo necessari in quantità minori rispetto ai macronutrienti, svolgono un ruolo fondamentale in numerosi processi biologici.

In alcuni casi, come durante la gravidanza, l'allattamento o in presenza di particolari condizioni di salute, potrebbe essere necessario integrare la dieta con vitamine e minerali. Ricordiamo però che è sempre consigliabile consultare il proprio medico o un nutrizionista

Quali sono gli obiettivi dell'educazione alimentare?

Le nostre abitudini alimentari sono il risultato di una complessa interazione tra fattori psicologici, sociali e culturali. Per cambiarle, è necessario un approccio capace di tener conto sia della nostra soggettività che del contesto in cui viviamo.

L'educazione alimentare deve aiutarci a comprendere le motivazioni profonde delle nostre scelte alimentari e a sviluppare le competenze necessarie per adottare comportamenti più sani, anche in presenza di un ambiente complesso e sfidante.

L'educazione alimentare, per raggiungere il suo scopo, deve tener conto di questi aspetti, aiutandoci a superare le barriere psicologiche che ci impediscono di cambiare.

Rieducazione alimentare per perdita di peso

L'obesità è una malattia cronica che richiede un approccio terapeutico a lungo termine. Perdere peso è senza dubbio il primo passo ma mantenere i risultati ottenuti nel tempo è una sfida altrettanto importante perché riacquistare i chili persi è altrettanto facile se non si attuano cambiamenti duraturi nelle proprie abitudini alimentari.

Un percorso di dimagrimento efficace deve necessariamente includere una fase di rieducazione alimentare che permetta di acquisire gli strumenti necessari per mantenere un peso sano nel lungo periodo.

Capire le ragioni psicologiche dell'obesità è indispensabile perché non sono soltanto le abitudini alimentari o fattori genetici a farci ingrassare ma anche tutte quelle emozioni che non riusciamo a gestire o a controllare.

Stressansia, depressione e bassa autostima possono causare la nascita di un rapporto disfunzionale con il cibo che si trasforma in un meccanismo di coping che usiamo per gestire il disagio emotivo. 

Se vogliamo rendere ancora più efficace il trattamento per l'obesità, non dobbiamo trascurare questi fattori psicologici: affrontarli vuol dire sia introdurre cambiamenti duraturi nel nostro stile di vita che prevenire eventuali ricadute. Per questo motivo è fondamentale affiancare ad un percorso di rieducazione alimentare con un medico, un percorso di psicoterapia, anche online, ad esempio attraverso centri medici autorizzati come Serenis.

La rieducazione alimentare è fondamentale anche nel percorso di guarigione dai DCA. Disturbi come l’anoressia, la bulimia, il binge eating ma anche l’ortoressia e la vigoressia, sono la spia di un rapporto disfunzionale con il cibo. La rieducazione alimentare in questo caso, soprattutto se effettuata in un centro DCA, può aiutarci a riconoscere i segnali di fame e sazietà, a scegliere gli alimenti in modo consapevole, a eliminare comportamenti restrittivi o compulsivi e a ridurre il senso di colpa associato al mangiare.

Qui di seguito trovi i migliori centri per il trattamento dei DCA in alcune delle principali città italiane:

La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un approccio psicologico che si è dimostrato efficace nel trattamento dei disturbi alimentari e nella gestione del peso. La CBT aiuta a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti negativi legati al cibo, favorendo l'adozione di abitudini alimentari più sane e sostenibili nel tempo.

 

Fonti:

  • Guh, D. P., Zhang, W., Bansback, N., Amarsi, Z., Birmingham, C. L., & Anis, A. H. (2009). The incidence of co-morbidities related to obesity and overweight: A systematic review and meta-analysis. BMC Public Health, 9(1). https://doi.org/10.1186/1471-2458-9-88
  • Nutrition Education: linking research, theory, and practice. (n.d.). Google Books. https://books.google.it/books?id=qLD_DwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false
  • Della Salute, M. (n.d.). Linee guida per una sana alimentazione. https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?id=2915
  • Laitinen, A. L., Antikainen, A., Mikkonen, S., Kähkönen, K., Talvia, S., Varjonen, S., Paavola, S., Karhunen, L., & Tilles-Tirkkonen, T. (2022). Implementation of food education in school environments improves pupils’ eating patterns and social participation in school dining. Public Health Nutrition, 25(12), 3548–3558. https://doi.org/10.1017/s1368980022002154
  • Linee guida CREA per una sana alimentazione: revisione e aggiornamento. (n.d.). CREA. https://www.epicentro.iss.it/alcol/apd2024/5%20APD%20LRossi%20APD%202024.pdf
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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