La regressione: manifestazioni, cause e approcci terapeutici

La regressione è un fenomeno psicologico in cui si verifica il ritorno a comportamenti o modelli di pensiero immaturi o meno adatti all'età attuale. Questo può manifestarsi attraverso desideri di attenzione, comportamenti impulsivi o il ripresentarsi di schemi relazionali precedenti.

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regressione e tornare bambini

Tra i numerosi argomenti oggetto di studio della psicologia, la regressione spicca come un meccanismo di difesa degno di attenzione. In questo articolo, ci immergeremo nell'esplorazione della regressione, scoprendo i suoi intricati meccanismi neurocognitivi, le sue diverse manifestazioni e le strategie per affrontarla con efficacia.

Cos'è la regressione?

La regressione, meccanismo di difesa psicologico classificato da Sigmund Freud come processo inconscio, comporta il ritorno a uno stadio precedente di sviluppo, spesso legato all'infanzia. È comunemente osservata nel linguaggio quotidiano quando una persona adotta comportamenti infantili per affrontare situazioni di stress o conflitto, offrendo temporaneamente un sollievo dal senso di responsabilità emotiva e aiutando a gestire i conflitti interiori.

regressione nell'infanzia

Questo fenomeno può presentarsi in vari contesti, sia in bambini che adulti, e può coinvolgere individui con patologie mentali come nevrosi o psicosi, così come individui con comportamento normale. Può essere interpretato come un adattamento a situazioni stressanti o conflittuali. Ad esempio, comportamenti ossessivo-compulsivi o fobie possono essere considerati manifestazioni di regressione in individui patologici, mentre nelle situazioni più comuni può essere osservato in risposta a eventi traumatici o in contesti di forte pressione emotiva.

Etimologia

Il termine "regressione" ha origini latine, derivando dal verbo "regredi," che si traduce come "tornare indietro" o "ritirarsi." Mentre la razionalizzazione come meccanismo di difesa implica la giustificazione logica delle azioni o dei pensieri per ridurre l'ansia, la regressione implica il ritorno a comportamenti o modelli di pensiero meno maturi rispetto all'età attuale.

Cause della regressione

La regressione può essere causata da una serie di fattori di rischio, nonché malattie e disturbi psicologici che influenzano il funzionamento cognitivo e emotivo di un individuo. Vediamo le cause principali:

Fattori di rischioDescrizione
Stresseventi traumatici, stress emotivo;
Cambiamenticambiamenti significativi nella vita, come la nascita di un fratellino, cambi di scuola, cambiamenti nella routine quotidiana;
Malattie fisichemalattie croniche, traumi, condizioni neurologiche, disturbi cognitivi, lesioni cerebrali;
Malattie mentalidisturbi dell'umore, disturbi d'ansia, disturbi dello sviluppo, disturbi dissociativi;
Dipendenzedipendenza da sostanze, dipendenze comportamentali;
Eventi traumaticitraumi emotivi, abusi, eventi stressanti significativi;
Problemi socialiproblemi relazionali, isolamento sociale.

Tra le principali malattie che possono causare la regressione gli esperti includono:

  • disturbi neurologici:
    • demenza
    • malattia di Alzheimer
    • lesioni cerebrali traumatiche
    • tumori cerebrali
  • disturbi dello sviluppo:
    • autismo
    • disturbo disintegrativo dell'infanzia (CDD)
  • disturbi dell'umore e ansia:
    • depressione maggiore
    • disturbo d'ansia generalizzato
    • disturbo bipolare
  • disturbi dissociativi:
    • disturbo dissociativo dell'identità (DID)
    • disturbo dissociativo dell'infanzia (CDDNOS)
    • amnesia dissociativa
  • disturbi psicotici:
    • schizofrenia
    • disturbo schizoaffettivo
  • condizioni mediche:
    • epilessia
    • sclerosi multipla
    • encefalite
    • malattie metaboliche
    • malattie autoimmuni

È fondamentale evidenziare che la regressione può derivare da una varietà di influenze, incluse mancanza di soddisfazione dei bisogni di sicurezza o di amore e appartenenza (come descritto nella gerarchia di Maslow), dinamiche biologiche, psicologiche ed ambientali. Pertanto la diagnosi e il trattamento richiedono l'intervento di professionisti esperti e qualificati.

Autismo regressivo e disturbo disintegrativo dell'infanzia

L'autismo regressivo rappresenta un fenomeno complesso in cui i bambini sembrano perdere abilità sociali e linguistiche precedentemente acquisite, nonostante un inizio apparentemente normale dello sviluppo. Questo tipo di regressione si manifesta di solito tra i quindici e i trenta mesi di età, spesso associato a cambiamenti nella routine del bambino, come un cambiamento nella figura della tata o l'ingresso nella scuola materna. Tuttavia, mentre le cause specifiche dell'autismo regressivo rimangono oggetto di studio, si riconosce che tale condizione richiede un'attenta valutazione e intervento professionale.

Il Disturbo Disintegrativo dell'Infanzia (CDD) è un'altra condizione caratterizzata da comportamenti regressivi, ma con un inizio più tardivo e repentino. Nei bambini colpiti da CDD, che sembrano seguire una normale traiettoria di sviluppo, si verifica un'improvvisa regressione delle abilità sociali, linguistiche e motorie, tipicamente intorno ai quattro anni di età.

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Manifestazioni della regressione

La regressione può manifestarsi in diversi contesti, ad esempio:

  • nell'infanzia, eventi traumatici o stressanti possono scatenare comportamenti regressivi come il succhiare il pollice o bagnare il letto;
  • quando un bambino più grande mostra comportamenti infantili dopo la nascita di un fratellino, come fare pipì a letto, per richiamare l'attenzione dei genitori;
  • in età adulta, la sessualizzazione può rappresentare segno di regressione;
  • la regressione può essere osservata anche nei sogni, dove si ritorna a uno stato infantile caratterizzato da pensiero egocentrico e ricerca di soddisfazione immediata. L'ipnosi, ad esempio, può indurre una regressione nelle persone per lavorare su conflitti e traumi non risolti del passato;
  • comportamenti come masticare il tappo di una penna per l'agitazione;
  • condizioni di malattia che portano a una perdita di autonomia possono includere segnali di regressione come rabbia, elogi eccessivi o critiche ingiustificate rivolte al medico, oltre a una dipendenza eccessiva da quest'ultimo.

Uno studio ha cercato di capire come la suggestione ipnotica possa influenzare il modo in cui le persone pensano alle loro vite passate. Hanno coinvolto alcune persone e, usando l'ipnosi, hanno fatto credere loro di essere persone diverse in una vita precedente. Sorprendentemente, molte persone hanno cominciato a credere davvero di essere queste persone.

Anche se il contesto è diverso dalla regressione psicologica, mostra come l'influenza esterna, come l'ipnosi, possa modellare il modo in cui le persone ricordano e interpretano gli eventi precedenti. Questa ricerca suggerisce che anche nella regressione psicologica, fattori esterni o suggestioni possono giocare un ruolo nel modellare i ricordi e il comportamento delle persone.

Meccanismi neurocognitivi

Lo stress può avere un impatto significativo sulla manifestazione della regressione a livello neurocognitivo, così come anche per la proiezione. Quando un individuo è sottoposto a stress o disagio emotivo, ciò può causare un'iperattivazione delle regioni cerebrali coinvolte nell'elaborazione emotiva, come l'amigdala. Questa iperattivazione può superare le capacità di controllo cognitivo della corteccia prefrontale, che è responsabile della regolazione delle emozioni e del pensiero razionale.

Di conseguenza, l'individuo potrebbe essere meno in grado di controllare i propri impulsi e reazioni emotive, e potrebbe essere più incline a ricorrere a comportamenti appresi in passato, che potrebbero essere stati efficaci nel mitigare lo stress o nel procurare sollievo.

zone neurali nella regressione

Allo stesso tempo, durante periodi di stress, può verificarsi una riduzione dell'attività cerebrale nelle regioni coinvolte nella consapevolezza di sé e nella riflessione critica. Questo significa che l'individuo potrebbe essere meno consapevole delle proprie azioni e delle conseguenze di esse, e potrebbe avere difficoltà a riflettere in modo razionale sulle proprie esperienze e decisioni.

Diagnosi

La scissione dell'io, che implica una separazione tra aspetti contrastanti della propria identità o emozioni, può manifestarsi insieme alla regressione, aggiungendo ulteriori complessità alla comprensione del comportamento umano.

La diagnosi dei comportamenti regressivi, sebbene non supportata da molti studi, è possibile con un'attenta valutazione anamnestica del medico, includendo storia medica, sociale, psichiatrica, farmacologica e sull'abuso di sostanze. Esami di laboratorio consigliati includono emocromo completo, pannello metabolico, analisi delle urine e screening tossicologico; in casi sospetti di malattie neurologiche o altre patologie, ulteriori indagini diagnostiche potrebbero essere necessarie. La collaborazione con terapeuti specializzati può essere utile, ed è importante che ogni clinico valuti tempestivamente il paziente, poiché alcuni problemi potrebbero richiedere un trattamento urgente.

diagnosi della regressione

Approcci terapeutici per affrontare la regressione

Per affrontare la regressione in modo efficace, è fondamentale individuare tecniche di gestione dello stress adatte alle esigenze individuali. Pratiche come la meditazione, la respirazione profonda e lo yoga possono contribuire a mantenere la calma e la stabilità emotiva anche durante periodi di tensione. Sono consigliate anche in caso di introiezione psicologica. Inoltre, coltivare relazioni significative e disporre di un solido supporto sociale può offrire un sostegno prezioso durante momenti difficili, riducendo il senso di isolamento.

Essere consapevoli dei propri stati emotivi e saper riconoscere i segnali di stress consente di intervenire precocemente per affrontare le emozioni prima che diventino sopraffacenti. Se senti il bisogno di supporto psicologico, Serenis può fornirti l'aiuto necessario tramite la psicoterapia online con uno dei nostri professionisti altamente qualificati. In qualità di centro medico autorizzato, ci impegniamo a rendere il benessere mentale un'alternativa accessibile, offrendo servizi di consulenza di alta qualità per aiutarti a superare le sfide emotive.

Altre forme di meccanismi di difesa psicologici sono:

FONTI:

Pyun YD. Creating past-life identity in hypnotic regression. Int J Clin Exp Hypn. 2015;63(3):365-72.

Corradi, Richard B. "Regressione psicologica con malattia". Psicosomatica 24.4 (1983): 353-362.

Lingiardi, Vittorio. "Meccanismi di difesa." Dizionario storico di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze . Einaudi, 2006. 323-329.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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