Disregolazione emotiva: come comprendere i segnali

La disregolazione emotiva si verifica quando una persona ha difficoltà nel gestire le proprie emozioni, portando a reazioni e comportamenti sproporzionati rispetto alla situazione. Tra le cause principali, rientra il contesto familiare e lo sviluppo emotivo durante l'infanzia.

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disregolazione emotiva cos'è

Punti chiave

  • Cos'è la disregolazione emotiva: la disregolazione emotiva è la difficoltà nel gestire le emozioni, con reazioni intense e sproporzionate agli eventi. Può derivare da fattori genetici, esperienze infantili o contesti familiari disfunzionali. È spesso associata a disturbi come ADHD, disturbo borderline e ansia.
  • Sintomi della disregolazione emotiva: i sintomi includono sbalzi d'umore improvvisi, impulsività, irritabilità e difficoltà nel controllare la rabbia. Possono manifestarsi comportamenti dannosi come autolesionismo, abuso di sostanze e disturbi alimentari.
  • Cura della disregolazione emotiva: il trattamento include la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e la terapia dialettico-comportamentale (DBT), che insegnano strategie per gestire le emozioni. Anche il supporto familiare e ambientale è fondamentale. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per stabilizzare l'umore.

Cos'è la disregolazione emotiva?

La disregolazione emotiva è un'alterazione nella gestione delle emozioni, che porta a reazioni intense, impulsive e sproporzionate rispetto agli eventi. Chi ne soffre ha difficoltà a modulare rabbia, tristezza, ansia o frustrazione, passando rapidamente da uno stato emotivo all’altro. 

È un aspetto che può far parte del nostro temperamento: alcune persone sono naturalmente più inclini a reagire in modo intenso o impulsivo, mentre altre riescono facilmente a mantenere la calma e ad avere autocontrollo.

Queste differenze personali nella regolazione delle emozioni possono essere influenzate da vari fattori, tra cui:

Quando la disregolazione emotiva influisce sulla nostra vita quotidiana, rendendoci incapaci di reagire come vorremmo o dovremmo, si tratta di una condizione patologica.

Quali sono i sintomi della disregolazione emotiva?

La disregolazione emotiva si manifesta attraverso diversi sintomi che possono essere:

  • difficoltà nel gestire le proprie emozioni;
  • fluttuazioni improvvise dell'umore e instabilità dell'umore;
  • impulsività e risposte inappropriate;
  • episodi di mania o ipomania;
  • tendenza a perdere la pazienza facilmente e facile frustrazione per piccoli inconvenienti o fastidi;
  • iperattività;
  • tensione muscolare;
  • volontà di fuggire;
  • rigidità espressiva;
  • irritabilità o rabbia persistente, spesso senza una causa apparente.

Questi sintomi di disregolazione emotiva possono essere accompagnati da comportamenti dannosi per sé stessi, come:

  • abuso di sostanze;
  • autolesionismo;
  • pensieri suicidi;
  • disturbi alimentari come bulimia e binge eating.

Nel corso del tempo, questa condizione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita della persona, compromettendo le sue relazioni sociali, professionali e personali.

Anche le persone razionali possono sperimentare la disregolazione emotiva quando le loro emozioni diventano troppo intense e difficili da gestire con intelligenza emotiva. Questo può accadere in situazioni stressanti o traumatiche, portando a reazioni emotive intense e comportamenti irrazionali, anche se di solito sono abituate a pensare in modo logico.

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Regolazione emotiva: quando impariamo?

Numerosi studi evidenziano il ruolo importantissimo che gli adulti hanno nell'aiutare i bambini a sviluppare la regolazione emotiva, poiché queste abilità si formano principalmente all'interno delle relazioni familiari e sociali. Il bambino impara a riconoscere e gestire le proprie emozioni dopo che l'adulto lo ha supportato nel sperimentare le sue prime emozioni, sotto la sua guida (Lazarus e Folkman, 1984).

Inoltre, il bambino è un grande osservatore, impara a controllare le sue emozioni osservando i comportamenti emotivi degli altri, comprendendo la causa della reazione e riconoscere quell'azione come corretta, se viene indicata così dall'adulto o se non riceve alcuna informazione a riguardo.

Tuttavia, alcuni bambini possono incontrare difficoltà nel controllare le proprie reazioni emotive, a causa di fattori come traumi infantili o mancanza di un ambiente familiare favorevole. Queste difficoltà possono influenzare negativamente lo sviluppo emotivo e comportamentale del bambino, con possibili conseguenze a livello sociale e cognitivo.

quando impariamo la regolazione emotiva

Quali sono le cause della disregolazione emotiva?

La disregolazione emotiva, secondo il modello dello sviluppo biosociale, è il risultato di una combinazione di predisposizione biologica (tra cui ereditarietà, malattie e traumi neurologici) e contesto ambientale, che si rinforzano reciprocamente nel tempo.

Il contesto familiare influisce notevolemente sullo sviluppo emotivo del bambino. Se i genitori tendono a invalidare le emozioni del bambino, a rispondere in modo imprevedibile o inadeguato, o se non riescono a soddisfare le necessità emotive e i bisogni del bambino, si crea un ambiente che rinforza l'attivazione emotiva disfunzionale.

Ad esempio, immagina un bambino che, di fronte a una situazione stressante come il primo giorno di scuola, esprime ansia e paura. Se il genitore risponde con frasi come "Non essere stupido, non c'è niente di cui avere paura", il bambino impara che le sue emozioni non sono valide e inizia a dubitare delle sue percezioni. Nel tempo, questo tipo di risposta non solo non aiuta il bambino a gestire la sua ansia, ma lo porta a intensificare le sue reazioni emotive per cercare di essere ascoltato e capito. Questo porta allo sviluppo di comportamenti disadattivi, in quanto il bambino non impara strategie sane di coping e di gestione delle emozioni.

Condizioni psicopatologiche che comportano disregolazione emotiva

La disregolazione emotiva è legata anche alla disfunzione esecutiva, una difficoltà nella gestione delle abilità cognitive, che influisce sulla capacità di una persona di gestire i propri pensieri, emozioni e azioni. Questa può essere associata a diverse condizioni di salute mentale e disturbi neurologici, tra cui:

Condizioni neurologiche come lesioni cerebrali traumatiche o disturbi del neurosviluppo possono influenzare sia la capacità di riconoscere ed esprimere le emozioni che la capacità di regolarle. Questo può portare a una combinazione di alessitimia e disregolazione emotiva.

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La finestra di tolleranza: quando una reazione è esagerata?

Questo concetto è stato introdotto dallo psichiatra statunitense Daniel Siegel.
Durante la giornata, ogni volta che dobbiamo affrontare degli stimoli, ci muoviamo all’interno di una “finestra” che prevede due risposte neurofisiologiche: 

  • iper-attivazione, se reagiamo alle situazioni più stimolanti;
  • ipo-attivazione, se rispondiamo a quelle più calme.

Fintanto che siamo all'interno della finestra, le nostre risposte sono adeguate agli stimoli: significa che abbiamo una buona regolazione emotiva.

Se invece superiamo la soglia dell'iper-attivazione o stiamo sotto a quella dell'ipo-attivazione, abbiamo una disregolazione emotiva, che può portarci a percepire perdita del controllo, agitazione, ansia, apatia o prostrazione.

La dimensione della finestra non è uguale per chiunque: ognuno ha la sua. Chi ne ha una troppo stretta può avere la sensazione che le emozioni siano intense e difficili da gestire.
La finestra di tolleranza viene influenzata in parte dall'ambiente in cui si vive: in un ambiente sicuro e protetto è più facile regolare le emozioni.

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Si può guarire dalla disregolazione emotiva?

Si, si può migliorare la disregolazione emotiva con un intervento che compreda la terapia, il sostegno della famiglia e le tecniche di autoregolazione che aiutano a sviluppare competenze emotive e comportamentali.

Un aiuto importante può essere offerto anche dalla meditazione e dall'approccio alla mindfulness. Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online e il supporto emotivo di un esperto al tuo fianco. L'intelligenza emotiva è un'abilità che si può coltivare e migliorare giorno dopo giorno.

Fonti:

  • D’Agostino, Alessandra, et al. "Reconsidering emotion dysregulation." Psychiatric Quarterly 88 (2017): 807-825.
  • Aldea, Mirela A., and Kenneth G. Rice. "The role of emotional dysregulation in perfectionism and psychological distress." Journal of counseling psychology 53.4 (2006): 498.
  • Dvir, Yael, et al. "Childhood maltreatment, emotional dysregulation, and psychiatric comorbidities." Harvard review of psychiatry 22.3 (2014): 149-161.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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