Quando cammino ho paura di cadere: la basofobia

La paura di cadere può avere cause diverse e variegate e si presenta con i sintomi tipici delle fobie. Scopri come può essere diagnosticata e curata.

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basofobia: paura di cadere

La basofobia è la paura irrazionale di cadere, una reazione naturale presente in molti mammiferi. Pur essendo correlata all'acrofobia, si distingue da essa, poiché riguarda principalmente il movimento e l'equilibrio.

È un disturbo fobico che colpisce soprattutto gli anziani ma è stata riscontrata anche nei neonati e in generale nei mammiferi.

Per il trattamento, viene utilizzata la terapia cognitivo-comportamentale quando il problema è di natura emotivo-psicologica. In alternativa, si utilizza un approccio che mira a rinforzare alcuni gruppi muscolari.

La basofobia si distingue dall’acrofobia perché, se quest’ultima indica una fobia delle altezze, la prima indica invece un timore relativo alla caduta e alle sue conseguenze negative.

Scendiamo più nel dettaglio.

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Basofobia: definizione

Il termine basofobia deriva dal greco: lì dove básis significa ‘sostegno’ e -fobia significa invece paura. Ecco che, il soggetto affetto da questo disturbo fobico, sperimenta un incontrollato e ossessivo timore di cadere.

Vari studi sono stati condotti sulla basofobia.

Alcuni di questi (Gibson e Walk, 1960), hanno dimostrato come la basofobia abbia un precedente naturale anche nei neonati. Diventa quindi difficile distinguere la paura di cadere, tipica di tutti i mammiferi in presenza di condizioni critiche, e la basofobia: vero e proprio disturbo fobico in cui il timore di cadere si presenta come pensiero invasivo e ricorrente.

Molto in generale, possiamo individuare alcune cause della basofobia. Vediamole insieme.

Basofobia: definizione

Quali sono le cause della basofobia?

La basofobia può essere una conseguenza naturale di una sindrome post-caduta. Quindi, se un individuo ha vissuto un’esperienza traumatica in posizione eretta, tenderà a sviluppare basofobia.

Ciò può riguardare soprattutto le persone anziane: 

  • dopo una caduta, con effetti anche sul fisico, gli anziani tendono ad avere timore di cadere.

Ma vi sono anche altre possibili cause, tra cui:

  • poco controllo del sistema posturale;
  • disagio spazio-motorio.

Sistema posturale 

Le persone affette da basofobia sembrano avere un basso controllo del sistema posturale. Ecco che, in presenza di dislivelli o altezze, potrebbero percepire la loro postura eretta come instabile o pericolosa.

In alternativa, tali individui potrebbero avere problematiche al sistema vestibolare responsabile dell’equilibrio.

Disagio spazio-motorio

Un’altra causa è il cosiddetto disagio spazio-motorio: si verifica quando le informazioni fornite dalla vista e dal sistema vestibolare entrano in contraddizione tra loro. Secondo altri studi, questa contraddizione potrebbe essere resa possibile da un disturbo d’ansia.

Il soggetto ansioso, dando molta importanza alla vista per il controllo posturale, finirebbe per mettere gli input visivi in contraddizione con quelli vestibolari. La contraddizione sarebbe poi causa organica della basofobia o paura di cadere.

Sintomi della basofobia

Come accennato, i sintomi della basofobia vanno distinti dalla semplice paura di cadere. Il basofobico, infatti, fa di questo timore un motivo di ossessione irrazionale e immotivata: 

  • percepisce ansia quando deve stare in posizione eretta;

Sintomi della basofobia

  • può sviluppare i sintomi tipici del panico: come ansia, sudorazione, brividi, tachicardia, respiro affannoso e altro ancora;
  • può mettere in atto strategie di evitamento per allontanarsi dalla fonte di stress.

In psicologia, l’evitamento è sempre concepito come una soluzione disfunzionale. Evitando la fonte dello stress, il soggetto fobico aumenta il timore relativo alla fobia e diviene a lungo termine incapace di autonomia motoria. 

Ipotesi di cura

Le ipotesi di cura dipendono interamente dalle cause specifiche della basofobia. Per esempio, se un anziano vive un trauma post-caduta, si andrà a lavorare sui suoi gruppi muscolari per aumentare la confidenza del soggetto fobico nelle proprie capacità.

In questo caso, la basofobia può dipendere da cause psicologiche oltre che fisiche: probabilmente l’aziano ha un reale rischio di cadere. Ciononostante, il suo timore non rispecchia la percentuale di possibilità che ciò accada.

Se invece la basofobia è causata da un più generale disturbo d’ansia, le ipotesi di trattamento possono ampliarsi fino a comprendere la terapia cognitivo-comportamentale.

Cure specifiche

Più nel dettaglio, le cure per la basofobia dipendono dalla diagnosi. Si prenderà quindi in considerazione:

  • l’analisi della forza muscolare e delle problematiche relative all’equilibrio;
  • la situazione cognitiva e neurologica;
  • le capacità fisiche dell’individuo;
  • relative cadute passate.

Per poi passare al trattamento vero e proprio: 

  • allenamento terapeutico muscolare;
  • rinforzo dei muscoli;
  • terapia cognitivo-comportamentale per trattare il disturbo d’ansia e la relativa fobia;
  • somministrazione di stimoli in ambiente controllato (es. lo studio del terapeuta o del fisioterapista).

In tal modo, individuando la causa specifica, è anche possibile trattarla con un approccio perrsonalizzato. 

Conclusione

Non è sempre facile individuare correttamente la basofobia. Alcuni pazienti potrebbero soffrire di disordini del movimento o presentare cause fisiologiche sottostanti al problema. 

Solo lì dove, in assenza di cause fisiologiche, persiste la paura di cadere, possiamo a ragione parlare di disturbo fobico relativo alla paura di cadere.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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