Psicoterapia in adolescenza: perché è importante
Scopri l'importanza della psicoterapia in adolescenza e come può aiutare i giovani a affrontare sfide emotive e comportamentali. Esplora i benefici della consulenza adolescenziale nel promuovere la salute mentale, migliorare le relazioni e sviluppare competenze di adattamento.

Punti chiave
- Necessità di uno psicologo in adolescenza: l'adolescenza è una fase di crescita e scoperta di sé, durante la quale i ragazzi affrontano sfide emotive. Quando questi problemi diventano persistenti, come ansia o depressione, è importante cercare l'aiuto di uno psicologo per supportarli nel loro percorso verso l'età adulta.
- Come cambia l’adolescente in psicoterapia: la psicoterapia aiuta l'adolescente a gestire resistenze e difficoltà emotive, sviluppando la consapevolezza e gli strumenti per affrontare il futuro. L’obiettivo è migliorare la sua autostima e prepararlo a vivere in modo sicuro e autonomo.
- Ruolo dei genitori nella psicoterapia: i genitori devono essere comprensivi e supportare il figlio, senza forzarlo. La psicoterapia deve essere vista come parte della crescita, aiutando il giovane a sviluppare autonomia e responsabilità, senza sentirsi giudicato.
Quando è necessario uno psicologo in adolescenza?
L'adolescenza è una fase cruciale per lo sviluppo dell'identità. I ragazzi non sono più bambini, ma non sono ancora adulti e, in questo periodo, si trovano nel mezzo di un processo di crescita che li porta a scoprire se stessi. Questo cammino, però, può presentare delle difficoltà.
A volte si tratta di difficoltà temporanee come ad esempio: conflitti, scelte impulsive o momenti difficili che si risolvono senza particolari conseguenze. Altre volte, però, questi problemi possono diventare più persistenti e influire negativamente sulla capacità del giovane di affrontare la vita quotidiana, come lo studio, le relazioni sociali o gli interessi personali.
Alcuni segnali dall'arme che possono indicare la necessità di uno psicologo per un ragazzo sono:
- Isolamento sociale: il ragazzo si ritira dalle attività sociali, si isola da amici e famiglia.
- Cambiamenti drastici nelle abitudini: modifiche improvvise nel comportamento, come un calo delle prestazioni scolastiche o cambiamenti nei pattern alimentari.
- Comportamenti autolesionisti o rischio di suicidio: pensieri suicidi o autolesionismo sono segnali di allarme gravi che richiedono un intervento immediato.
- Comportamenti aggressivi o violenti: un aumento di rabbia, aggressività e comportamenti violenti verso gli altri.
- Ansia e preoccupazione eccessiva: un'ansia che impedisce di svolgere attività quotidiane o una preoccupazione costante.

Psicoterapia durante l'adolescenza
L’obiettivo della psicoterapia in adolescenza è aiutare il ragazzo a sviluppare strumenti concreti per affrontare le difficoltà emotive, relazionali e comportamentali che possono emergere durante la crescita.
Più nel dettaglio, la psicoterapia mira a:
- Rendere consapevoli le emozioni: l’adolescente impara a riconoscere ciò che sente e a dare un nome alle emozioni.
- Gestire situazioni difficili: acquisisce strategie per affrontare ansia, rabbia, tristezza o conflitti.
- Migliorare l'autostima: costruisce una visione più chiara e positiva di sé.
- Favorire l'autonomia: impara a prendere decisioni e a capire le conseguenze delle proprie azioni.
- Rafforzare le relazioni: migliora il rapporto con la famiglia, i coetanei e gli adulti di riferimento.
L’adolescente che inizia un percorso psicoterapico affronta spesso una forte sensibilità al giudizio, che può ostacolare l’adesione al trattamento. Le resistenze, la rabbia e il senso di incomprensione sono comuni, ma è importante far capire al ragazzo l’importanza di prendersi responsabilità per il proprio benessere e di fare qualcosa per sé.
Se sei un adolescente e pensi di avere bisogno del supporto di un professionista della salute mentale, parlane con i tuoi genitori. Insieme, potrete contattare anche noi di Serenis che ci occupiamo di fare terapia a ragazzi che abbiano almeno 14 anni.
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Il ruolo dei genitori nella psicoterapia in adolescenza
Quando si parla di psicoterapia in adolescenza, automaticamente si parla di famiglia: anche se le difficoltà del paziente (adolescente o giovane adulto) possono essere al di fuori di questo contesto, il ruolo dei genitori è fondamentale per la buona riuscita dell’intervento.
Affinché il ragazzo o la ragazza accetti il percorso, questo deve essere configurato come un cammino che fa parte della crescita, che possa sostenere il passaggio verso l’età adulta in modo che sia meno doloroso e più semplice possibile. Per questo motivo è essenziale lavorare sullo sviluppo dell’autonomia, in modo che lui o lei riesca a prendere fiducia in sé e nelle sue capacità.
Il rapporto tra genitori e figli durante l'adolescenza può essere estremamente complesso, ma è proprio in questo periodo che il sostegno dei genitori risulta fondamentale. Le regole di Rogers, un concetto sviluppato dallo psicologo Carl Rogers che si basa sulla fiducia, l'accettazione e l'empatia, intervengono in questo contesto migliorando il rapporto durante questa fase cruciale dello sviluppo.
È necessario che i genitori debbano indietreggiare di un passo, in modo da lasciare spazio al figlio per sviluppare al meglio le sue risorse e il suo senso di autoefficacia. Chiaramente questo non significa lasciarlo a se stesso, ma dargli modo di sperimentare le sue risorse per metterle alla prova e rafforzarle.

Suggerimenti per i genitori con adolescenti che vanno dallo psicologo
Alcuni suggerimenti per i genitori di ragazzi che seguono un percorso psicologico o psicoterapeutico, possono essere:
- Siate comprensivi: spesso gli adolescenti non prendono l'iniziativa di iniziare una psicoterapia. Possono sentirsi sotto pressione e cercare di evitare l’appuntamento. È importante che i genitori non reagiscano con rabbia, ma con comprensione, spiegando che la terapia è una necessità per il loro benessere.
- Fornite supporto senza forzare: è utile spiegare che andare dallo psicologo è un passo importante per crescere, assumersi delle responsabilità e prendersi cura della propria salute mentale. Non è un esame, ma una parte del processo di crescita.
- Comunicazione chiara e onesta: parlate apertamente con il vostro figlio o figlia, senza usare menzogne o sotterfugi. La trasparenza aiuterà a prevenire sentimenti di esclusione e ribellione. Mantenete sempre un dialogo diretto, mostrando che siete lì per supportarlo.
- Coinvolgetevi senza invadere: il terapeuta potrebbe chiedere di parlare anche con i genitori, ma sempre con il consenso dell’adolescente. Gli incontri dovrebbero essere trasparenti, e il ragazzo deve sapere che ciò che discute con lo psicologo rimane confidenziale, così come i genitori non devono insistere nel voler sapere i dettagli delle sedute.
- Rispettate il suo spazio: se l’adolescente non vuole parlare di tutto, rispettate la sua privacy. Sapere che il terapeuta è un luogo sicuro e riservato lo aiuterà a sentirsi più a suo agio nel percorso terapeutico.
Fonti
- Hazell P. (2021). Updates in treatment of depression in children and adolescents. Current opinion in psychiatry, 34(6), 593–599. https://doi.org/10.1097/YCO.0000000000000749
- Gunlicks-Stoessel, M., Westervelt, A., Reigstad, K., Mufson, L., & Lee, S. (2019). The role of attachment style in interpersonal psychotherapy for depressed adolescents. Psychotherapy research : journal of the Society for Psychotherapy Research, 29(1), 78–85. https://doi.org/10.1080/10503307.2017.1315465