Qual è la differenza tra psicologo e psichiatra
La principale differenza tra psicologo e psichiatra risiede nella formazione e approccio al paziente. Lo psicologo si focalizza su terapie psicologiche e interventi comportamentali, mentre lo psichiatra è un medico specializzato nel trattamento dei disturbi mentali, spesso attraverso l'uso di farmaci.
Entrare nel campo complesso della salute mentale richiede una comprensione accurata dei ruoli professionali coinvolti. Nonostante la significativa differenza tra psicologo e psichiatra, queste due importanti figure sono spesso confuse tra loro. Tuttavia, è fondamentale riconoscere le competenze proprie di entrambi questi professionisti per garantire un percorso di cura adeguato.
In questo articolo, esploreremo le sfumature dei ruoli dello psichiatra e dello psicologo, per aiutarti a individuare quale professionista possa meglio soddisfare le tue esigenze.
Differenza tra psicologo e psichiatra: evidenze nell'etimologia
La differenza tra psicologo e psichiatra risiede nella formazione e approccio al paziente. Lo psicologo è laureato in psicologia e tratta problemi emotivi e comportamentali tramite dei colloqui, mentre lo psichiatra è laureato in medicina e tratta i disturbi mentali attraverso l'uso di farmaci.
La differenza tra psicologo e psichiatra si manifesta anche nelle radici etimologiche di entrambe le parole. "Psichiatra" trae origine dal greco antico "psukhē" (ψυχή), che si traduce come "anima" o "mente", combinato con "iatros" (ἰατρός), che significa "medico". Di conseguenza, il termine "psichiatra" si configura letteralmente come "medico della mente".
Al contrario, "psicologo" condivide l'elemento "psukhē" (ψυχή) con il significato di "anima" o "mente", e "logos" (λόγος), ovvero "studio" o "discorso". Di conseguenza, "psicologo" si traduce come "studio della mente" o "discorso sull'anima". Questo suggerirebbe che la differenza tra psicologo e psichiatra sia principalmente nell'approccio. Mentre lo psichiatra si concentra principalmente sul trattamento medico, lo psicologo si dedica più all'analisi e comprensione di pensieri, emozioni e comportamenti.
Infatti, l'approccio dei moderni psicologi affonda le radici nel passato. Un esempio interessante è la maieutica, o metodo socratico. Socrate, sosteneva che la verità fosse una componente intrinseca della natura umana, e il metodo socratico consisteva nel porre domande mirate per stimolare il pensiero critico e la riflessione, permettendo così alla verità di emergere.
Ruolo e competenze dello psichiatra
Ippocrate, noto come il "padre della medicina", può essere considerato uno dei precursori della psichiatria per diversi motivi. Prima di tutto, ha introdotto l'idea innovativa che salute e malattia dipendessero dalle circostanze della vita umana, non da interventi divini. Questo cambiamento ha portato ad un approccio più razionale e scientifico alle malattie mentali, superando le credenze superstiziose del passato. Inoltre, ha elaborato una delle prime teorie sistematiche sulla salute mentale, basata sulla teoria umorale. La sua opera pionieristica nell'osservazione e nella descrizione dei sintomi e dei trattamenti ha gettato le basi per lo sviluppo della psichiatria come disciplina medica.
Per comprendere la differenza tra psicologo e psichiatra, è importante approfondire il ruolo di questi professionisti. Cosa fa lo psichiatra? Oggi, per diventare psichiatra occorre un percorso di formazione intensivo, dalla laurea in medicina alla specializzazione in psichiatria della durata di quattro anni. Questo percorso include una solida base teorica e un tirocinio pratico mirato. Proprio per la sua formazione, una importante differenza tra psichiatra e psicologo è la capacità dello psichiatra di prescrivere psicofarmaci, come antidepressivi e ansiolitici. Viceversa, psicologo non può farlo. In situazioni gravi, lo psichiatra può anche considerare il ricovero ospedaliero come parte del trattamento.
Ma è un medico come tutti gli altri. E può aiutarti a rimettere a posto le cose.
- Solo psicoterapeuti (psicologi specializzati)
- Primo colloquio gratuito
- Centro medico autorizzato
Ruolo e competenze dello psicologo
Lo psicologo è laureato in psicologia e per poter svolgere la professione clinica deve conseguire l’abilitazione allo svolgimento della professione. Nel caso dello psicologo clinico, si tratta di un professionista che può diagnosticare, trattare e prevenire i disturbi mentali, emotivi e comportamentali sia degli adulti che dei minori. La differenza tra psicologo e psichiatra risiede anche in questo: per i minori, esiste la neuropsichiatria infantile. Alcuni psicologi inoltre, scelgono di fare un’ulteriore formazione in aree specifiche della psicologia, come:
- neuropsicologia;
- psicologia della salute;
- psicologia dello sviluppo;
- psicologia dello sport;
- psicologia forense, tra gli altri.
Gli psicologi generalmente sono indicati per svolgere la fase psicodiagnostica, per comprendere le caratteristiche e disturbi del paziente. Oltre a chiederci cosa fa lo psicologo, potremmo domandarci come lo fa. Per rispondere, riassumiamo i principali approcci terapeutici.
Approccio | Descrizione |
---|---|
Cognitivo | Lo psicologo aiuta i pazienti a cambiare il processo di pensiero, per modificare il modo in cui si sentono e comportano, per renderlo più adattivo e funzionale. |
Comportamentale | Modifica del comportamento disfunzionale e irrazionale attraverso tecniche come la desensibilizzazione sistematica, per trattare ad esempio disturbi d’ansia e fobie. |
Umanistico | Terapie come la psicologia umanistica e la Gestalt, valorizzano le risorse personali del paziente, aiutandoli a fare scelte positive per raggiungere un alto livello di funzionalità e realizzare il loro potenziale. |
Integrato | Unisce diverse tecniche terapeutiche, personalizzando il trattamento in base alle esigenze del paziente. Questo approccio potrebbe adottare un orientamento sistemico-relazionale, focalizzato quindi sull'affettività e i rapporti tra le persone, ma anche cognitivo-comportamentale, che interviene cioè sugli schemi di pensiero e di comportamento. |
Oggi iniziare un percorso di psicoterapia è diventato più accessibile. Molti psicoterapeuti hanno abbracciato le opportunità offerte dal mondo digitale. Ad esempio, con Serenis hai la possibilità di accedere al supporto di uno psicologo online, comodamente da casa tua e quando preferisci.
Quali sono le differenze tra psicologo e psichiatra?
Di seguito riassumiamo le principali differenze tra psicologo e psichiatra. È fondamentale comprendere che se lo psicologo ti manda dallo psichiatra, è proprio in luce di queste distinzioni importanti. Vogliamo rassicurarti che non c'è bisogno di preoccuparsi. Questo passo è pensato unicamente per garantire il tuo benessere, offrendoti un supporto aggiuntivo per assicurarne la migliore cura possibile.
Psicologo | Psichiatra | |
---|---|---|
Formazione | Dopo una laurea in psicologia, lo psicologo completa un tirocinio e supera un esame di stato. | Lo psichiatra è laureato in medicina e specializzato in Psichiatria, con competenze mediche specifiche. |
Approccio terapeutico | Lo psicologo adotta un approccio globale, focalizzato sul benessere psicologico generale. | Lo psichiatra utilizza un approccio diagnostico/terapeutico, concentrato sulla gestione dei sintomi e delle malattie mentali. |
Metodo di intervento | Utilizza principalmente colloqui e una vasta gamma di metodologie psicologiche, come test e esercizi di vario tipo (comportamentali, carta e matita, immaginativi, ecc.) | Utilizza psicofarmaci e altre terapie specifiche, oltre a colloqui e valutazioni psicologiche. |
Ambiti operativi | Oltre al settore sanitario, lo psicologo può operare in ambiti aziendali, educativi e sociali. | Lo psichiatra lavora principalmente in contesti sanitari, ma può anche essere coinvolto in altri ambiti terapeutici. |
Utilizzo di farmaci | Non prescrive farmaci, ma collabora con lo psichiatra se è necessario un trattamento farmacologico. | Prescrive e monitora l'assunzione di psicofarmaci e altre terapie mediche per trattare disturbi mentali e psichiatrici. |
Altri aspetti | Lo psicologo può fornire terapia per adulti e minori. | La visita psichiatrica è rivolta agli adulti. Per i minori esiste la neuropsichiatria infantile. |
Come capire se rivolgersi a uno psichiatra o a uno psicologo?
Esiste molta confusione sui diversi ruoli dei professionisti e la differenza tra psicologo e psichiatra. Capire quando rivolgersi a uno psichiatra o a uno psicologo è fondamentale per ricevere il supporto più adatto alle proprie esigenze di salute mentale. Ecco alcuni punti chiave per orientarsi nella scelta:
Quando consultare uno psichiatra | Quando consultare uno psicologo |
---|---|
Sintomi gravi, acuti o condizioni psichiatriche complesse | Sintomi meno invalidanti, in fase non acuta o problemi di salute mentale meno gravi |
Necessità di supporto farmacologico per trattare disturbi mentali gravi | Supporto per affrontare sfide quotidiane come cambiamenti, situazioni di stress o di crisi emotiva |
Gravi disturbi come depressione psicotica, disturbi d’ansia intensi, ecc. | Sfide simili a quelle che vengono presentate allo psichiatra, ma di minore entità |
Sintomi persistenti nel tempo o che compromettono significativamente la vita quotidiana | Volontà di lavorare su sé stessi per la propria crescita personale, migliorare l'autoconsapevolezza e autocompassione |
Necessità di valutazione e gestione dei rischi legati a gravi disturbi psichiatrici | Superare paure o fobie, che possono limitare il benessere personale |
È molto importante anche tenere in mente la differenza tra psichiatra e neurologo. In particolare, si dovrebbe consultare un neurologo quando si manifestano sintomi fisici o neurologici evidenti, come:
- tremori;
- perdita di memoria;
- disturbi del movimento.;
- debolezza muscolare;
- perdita di sensibilità.
Anche se si sospetta una condizione neurologica come epilessia o sclerosi multipla, è consigliabile rivolgersi a un neurologo. Inoltre, poiché i sintomi possono sovrapporsi tra le due discipline, talvolta è necessaria una valutazione da parte di entrambi i professionisti per una diagnosi accurata e un trattamento completo.
Fonti:
- Fiocco, Paola Maria. Teoria sociale della cura. Strutture delle identità curanti. Franco Angeli, 2004.
- Folgheraiter, Fabio. Teoria e metodologia del servizio sociale: la prospettiva di rete. Vol. 5. Edizioni Erickson, 1998.
- Zanzi, Mauro. "La psicologia. Le ragioni del suo conflitto con la cultura psichiatrica e l'organizzazione sanitaria." Psicoterapia e scienze umane. Fascicolo 4, 2002 (2002): 1000-1016.