Problemi di socializzazione e amicizia nell'adolescenza

Durante l'adolescenza, i problemi di amicizia possono emergere a causa di complesse dinamiche sociali, con impatti negativi ma anche utili per la propria crescita personale.

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Problemi di amicizia in adolescenza

Punti chiave:

  • Importanza dell'amicizia in adolescenza: l’amicizia offre sostegno emotivo e aiuta a costruire l’identità. Favorisce l’apprendimento di regole sociali ed emotive. Anche le difficoltà nei rapporti stimolano crescita e resilienza.
  • Cause della difficoltà di socializzazione: la mancanza di abilità sociali può dipendere dallo stile genitoriale. Timidezza, paura del giudizio e bassa autostima ostacolano i rapporti. L’esclusione dal gruppo genera insicurezza e isolamento.
  • Conseguenze delle difficoltà di socializzazione: l’isolamento porta a insicurezza e ansia sociale. Possono insorgere disturbi del sonno, depressione e problemi comportamentali. Nei casi gravi, si rischiano autolesionismo e pensieri suicidari.
 

Cos'è l'amicizia per gli adolescenti?

Conquistare l’indipendenza e costruire la propria identità è un processo articolato e ricco di ostacoli e abbiamo bisogno di un traghetto che ci porti verso l’età adulta. Non è un viaggio semplice: le paure, le pressioni, l’ansia adolescenziale e le insicurezze tipiche di questa età lo rendono lungo e tortuoso. L’interazione con gli amici lo alleggerisce, permette di sentirsi parte di qualcosa, di riconoscersi nell’altro e di co-costruire una visione del mondo. I rapporti d'amicizia in adolescenza sono indispensabili per il proprio benessere e diventano la palestra perfetta per l’età adulta. In questa fase infatti apprendiamo regole, impariamo a gestire emozioni, condividiamo segreti, interessi e obiettivi.

Allo stesso modo i problemi di amicizia in adolescenza contribuiscono alla nostra crescita personale, poiché ci spingono a sviluppare capacità importanti come comunicazione, empatia e resilienza.

cos'è amicizia per adolescenti

Problemi di socializzazione nell’adolescenza: da cosa dipendono?

"Mio figlio di 14 anni non esce mai" o "Ho 12 anni e non ho amici": frasi secche, concise che però sono il risultato di difficoltà spesso difficili da gestire e da comprendere.

A volte i problemi di amicizia in adolescenza dipendono proprio dalla difficoltà di socializzazione a scuola, dall’inizio di un nuovo percorso o il trasferimento in un’altra città ma, in molti casi, le cause sono da ricercarsi nella storia familiare del ragazzo.

Per entrare in contatto con gli altri abbiamo bisogno delle abilità sociali, quelle competenze che ci vengono insegnate dai genitori. Se la famiglia è chiusa dal punto di vista relazionale, queste skills mancheranno nell’adolescente che avrà difficoltà a rapportarsi con gli altri.

Lo stile genitoriale ha il suo peso. I due opposti, disinvestito e autoritario, creano insicurezze e ansie che rendono difficile relazionarsi con i propri coetanei, gettando le basi anche per la nascita di problemi di socializzazione nell’età adulta.

I problemi con gli amici possono essere causati inoltre dalla timidezza eccessiva o dalla paura di essere giudicati.

Uno dei problemi più importanti è la scarsa autostima che in alcuni casi dipende da fenomeni come il bullismo e il bodyshaming che, tra le altre cose, tendono a distruggere un’immagine positiva di sé e creano una mancanza di fiducia nelle proprie capacità.

La scarsa autostima diventa ancora più importante in un’altra fase di passaggio, quella relativa alla fine della scuola superiore e l’ingresso nel mondo del lavoro o l'inizio dell’università. I problemi comportamentali di un figlio di 20 anni che non esce sono dettati da uno scoraggiamento interno che rende apatici, incerti e spaventati.

L'adolescenza a volte fa paura

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Caratteristiche e sintomi degli adolescenti con problemi di socializzazione

Quali sono i segnali di un adolescente che non socializza? Il nostro sguardo non deve fermarsi a quello che percepiamo come evidente ovvero la mancanza effettiva di amici.

I problemi di amicizia nell'adolescenza possono manifestarsi come

  • apatia
  • tristezza
  • eccessiva indifferenza
  • rabbia latente; 

Spesso un adolescente con problemi di socializzazione potrebbe utilizzare comportamenti di evitamento per allontanarsi dalle situazioni che gli procurano ansia sociale, e quindi la paura del giudizio. Per attutire la sofferenza emotiva inoltre molti adolescenti si ritirano materialmente e mentalmente nel proprio mondo e nello spazio fisico della cameretta, fuggendo quindi dalle relazioni con i coetanei ma anche con i genitori.

Quali sono le cause della difficoltà di socializzazione?

Proviamo a riassumere i fattori che potrebbero influire sulla mancata socializzazione di nostro figlio:

  • ansie e paure,
  • mancanza di abilità sociali,
  • regole stili genitoriali.

Manca un ultimo elemento all'appello. Come abbiamo avuto modo di sottolineare, durante l'adolescenza la consapevolezza del gruppo è essenziale e questo è uno dei motivi per cui gli adolescenti tendono a omologarsi e a somigliarsi.

Nostro figlio però potrebbe non identificarsi con il gruppo di riferimento, con i gusti, le mode che seguono, con i modi di fare. Il senso di sé è ancora non ben definito per cui l’adolescente potrebbe sentirsi sbagliato, rifiutato e mettere in discussione la propria persona. Durante l'adolescenza l’esclusione dal gruppo dei pari è uno degli ostacoli più grande e difficile da affrontare e superare.

problemi di amicizia in adolescenza

Conseguenze dei problemi di amicizia e socializzazione

I problemi di amicizia in adolescenza, le difficoltà di socializzazione e le insicurezze tipiche della pubertà possono portare a una svalutazione del sé e a una mancanza progressiva di autostima. Ci si sente incapaci, inadeguati al contesto e si prova vergogna a essere se stessi.

Secondo gli esperti, la mancata socializzazione e la paura del giudizio creano le basi per lo sviluppo dell’ansia sociale che porta all’isolamento ma anche alla nascita di disturbi d’ansia, del sonno, problemi nel comportamento, disturbi alimentari e depressione. Nei casi più gravi l'isolamento può portare anche ad atti di autolesionismo in adolescenza e pensieri suicidari.

Come aiutare il proprio figlio a socializzare

È normale per un genitore chiedersi "Come posso aiutare mio figlio a socializzare?" Tuttavia bisogna farlo con attenzione per non invadere i suoi spazi. 

Per aiutare il proprio figlio a socializzare e superare i problemi di amicizia che sorgono in adolescenza, è necessario partire non da lui ma da sé stessi, accettare le sue difficoltà e imparare a gestire le proprie preoccupazioni.

Adottare un atteggiamento paziente e attento, per carpire al volo i momenti in cui il ragazzo è più incline a parlare o a sfogarsi, è fondamentale. Quel piccolo strappo in un muro fatto spesso di silenzi e di porte chiuse, permetterà di entrare e di capire.

Se il proprio figlio ha problemi di socializzazione, è importante prendersi del tempo per ascoltarlo e comprendere se si tratta di un momento per lui difficile o se si nascondono problemi comportamentali più profondi. Bisogna dargli tempo, vigilando con attenzione e non cercare soluzioni pratiche perché quelle spettano a lui. È possibile anche cercare di favorire la sua crescita personale attraverso l'apprendimento di tre regole sociali fondamentali (condizioni di Rogers): empatia, accettazione positiva incondizionata e congruenza.

La psicoterapia per i problemi di socializzazione negli adolescenti

Una consulenza o una terapia professionale possono aiutare nostro figlio a comprendere e gestire le sue emozioni, affrontando meglio i problemi che potrà incontrare in questa delicata fase della vita. La psicoterapia in adolescenza può aiutare ad affrontare questo ed altri problemi adolescenziali

La psicoterapia è un supporto fondamentale anche per i genitori che spesso si sentono sopraffatti da questa situazione. È normale sentirsi impotenti di fronte a difficoltà che non sono del tutto sotto il proprio controllo. Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online: il supporto di uno psicologo può rivelarsi un aiuto importante per prenderti cura della tua salute mentale.

Fonti:

  • Giordano, Peggy C. "Relationships in adolescence." Annual review of sociology 29.1 (2003): 257-281.
  • Adolescenti, resilienza, autostima e soddisfazione di vita: l’impatto del supporto emotivo di genitori, amici e insegnanti - SUPSI Instory. (n.d.). https://repository.supsi.ch/13205/
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Sara MassimiPsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in psicologia dinamico-clinica, mi sono specializzata in Psicoterapia Sistemico-Relazionale. Nel mio lavoro, attraverso l'individuazione, la definizione e la costruzione di obiettivi condivisi, accompagno la persona in un delicato processo esplorativo ed evolutivo al fine di poter imparare insieme a "saper essere come si è".
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