Problemi dell'adolescenza maschile: affrontare l'adolescenza di un figlio maschio
Leggi questo articolo per scoprire come affrontare i problemi che potrebbero insorgere durante l'adolescenza di un figlio maschio.
L'adolescenza è una fase della vita caratterizzata da cambiamenti marcati e veloci, che coinvolgono non solo gli aspetti fisici, ormonali o strettamente anatomici, ma anche la sfera psicologica più profonda. Infatti, i giovani in età adolescenziale attraversano una crisi identitaria nella quale abbandonano gradualmente i modelli di comportamento tipicamente associati ai bambini per iniziare a sviluppare la loro personalità adulta.
Durante questo periodo, gli adolescenti si mettono in discussione allo scopo di definire la percezione che hanno di loro stessi. Questo processo è caratterizzato da progressi e regressi, nei quali potranno manifestarsi nuovamente alcune delle modalità e degli schemi di comportamento più infantili.
Per questo è fondamentale che i genitori tengano sempre presente che tutto ciò rientra in un processo naturale di sviluppo, che comprenderà anche un’eventuale fase di ribellione adolescenziale caratterizzata da possibili conflitti con la madre o con il padre. In questa momento importante per la crescita, infatti, i giovani si avviano verso un cambiamento capace di renderli degli adulti autonomi e indipendenti.
Vediamo quindi quali sono i principali problemi che caratterizzano l'adolescenza, con particolare accento su quella maschile. Se anche tu stai affrontando questo difficile momento della vita di tuo figlio, continua a leggere e troverai molti spunti di riflessione per riuscire a comprenderlo meglio.
I principali problemi adolescenziali maschili
Questo periodo della vita porta con sé una serie di sfide, e alcune di queste possono manifestarsi in modi molto specifici. Uno degli aspetti più evidenti è l'acne adolescenziale, una condizione che coinvolge la pelle e può avere impatti significativi sulla salute mentale.
Un'altra problematica affrontata da molti ragazzi è la perdita dei capelli durante l'adolescenza. Questo fenomeno, sebbene fisiologico, può generare preoccupazioni profonde, influenzando negativamente la sfera emotiva e sociale. Dunque, la consapevolezza di tali problematiche è fondamentale sia per genitori che per gli adolescenti, affinché possano affrontare queste sfide con empatia e supporto reciproco.
Parallelamente, è essenziale distinguere tra comportamenti tipici dell'adolescenza e segnali di possibili disturbi comportamentali. L'indipendenza crescente degli adolescenti, infatti, li espone inevitabilmente a scelte che possono avere impatti a lungo termine.
Infine, anche riconoscere i segni di ansia e depressione è cruciale per intervenire tempestivamente. La pressione sociale, la mancanza di supporto e l'eccessivo utilizzo di tecnologie possono contribuire a dosturbi mentali. Proprio per queste motivazioni, affrontare l'adolescenza maschile richiede consapevolezza dei problemi specifici che i ragazzi possono affrontare.
Problemi fisici degli adolescenti maschi
Alcuni problemi tipici dell'adolescenza maschile possono manifestarsi come cambiamenti fisici. Vediamo quali sono i principali.
Acne adolescenza maschile
L'acne giovanile è una malattia cronica infiammatoria che coinvolge follicoli piliferi e ghiandole sebacee e tende a manifestarsi comunemente tra i 12 e i 18 anni, indipendentemente dal genere di appartenenza, attraverso la comparsa di comedoni sul volto.
Oggi, fortunatamente, sono meglio compresi tutti quegli effetti psicologici che l’acne può avere su un adolescente e che spesso vengono ancora sottovalutati sia dai familiari che da alcuni professionisti sanitari, nonostante possano portare a gravi conseguenze sociali. Infatti, in molti casi, l'acne provoca imbarazzo e spinge all’isolamento le persone che ne soffrono.
Con l'avanzare dell'età, la situazione psicologica può aggravarsi ulteriormente, influenzando anche la sfera lavorativa e causando un crollo dell'autostima. Quindi, è fondamentale evitare di minimizzare il problema perché i ragazzi e le ragazze che ne sono affetti saranno già alle prese con le beffe e le derisioni da parte di compagni di scuola e conoscenti.
Perdita dei capelli adolescenza maschile
La caduta dei capelli rappresenta un fenomeno fisiologico estremamente spiacevole per un adolescente, capace di influenzare profondamente la sfera emotiva, psicologica e sociale di chi ne è colpito. Le cause di questo disturbo possono essere molte. Spaziano dallo stress all'ereditarietà, fino all'utilizzo di prodotti troppo aggressivi o inadatti per chi li utilizza. Possono aggravare la situazione squilibri ormonali, cambiamenti stagionali e inquinamento.
La perdita di capelli assume una connotazione ancora più problematica quando colpisce i giovani poiché non fa che accentuare le sfide di questo periodo di cambiamenti, suscitando non poche preoccupazioni nei ragazzi e nei loro famigliari. Molti adolescenti che affrontano il diradamento dei capelli tendono a non accettare la propria condizione, accusando un senso di disagio profondo, specialmente nelle interazioni con coetanei.
Oltretutto, la preoccupazione per l'aspetto esteriore può influire negativamente sull'autostima e sulla percezione di sé, portando ad una difficoltà nel sentirsi a proprio agio in mezzo agli altri.
Problemi comportamentali in adolescenza maschile
Come abbiamo avuto modo di vedere finora, l'adolescenza tende allo sviluppo dell'indipendenza ed è spesso caratterizzata dalla manifestazione di comportamenti sfidanti e interrogativi da parte dei giovani. Proprio per questa ragione è fondamentale che genitori e professionisti sanitari siano capaci di distinguere tra errori di giudizio occasionali, tipici di questa fase, e comportamenti inadeguati che richiedono interventi molto più specifici e mirati. La gravità e la frequenza di tali comportamenti sono indubbiamente dei segnali significativi: ad esempio, campanelli di allarme sono l'abuso regolare di alcol, l’assenteismo scolastico ingiustificato e i veri e propri crimini rilevanti a livello penale, come nel caso dei furti.
Anche il deterioramento del rendimento scolastico, la fuga da casa e i comportamenti autolesionisti o violenti durante gli scontri sono altri segnali importanti di un possibile disturbo comportamentale.
Ma, per quanto gli adolescenti bramino l'indipendenza, sanno benissimo di non essere ancora adulti maturi, e proprio per questo motivo, il supporto caloroso e la guida dei genitori giocheranno un ruolo essenziale nel mitigare il rischio dei comportamenti problematici.
Ma quando gli sforzi genitoriali si dimostrano insufficienti per la corretta gestione dei comportamenti a rischio, diventa molto importante agire tempestivamente e, soprattutto, professionalmente.
Riconoscere i segni di ansia e depressione
Ansia e depressione sono due tra i disturbi maggiormente diffusi tra gli adolescenti e possono manifestarsi in molti modi diversi. Ciò è dato dal fatto che, spesso e volentieri, i giovani affrontano sentimenti di rabbia indirizzati sia verso la società in generale che verso se stessi, con riflessi significativi sulla loro stessa interiorità. Inoltre, le varie forme di manifestazione del malessere dipendono anche dalla loro stessa origine. Ad esempio, Pace e Zappula hanno sottolineato, nel loro studio del 2012, come lo stile di attaccamento con i genitori giochi un ruolo importante nel determinare l'insorgenza di depressione, autolesionismo e problemi comportamentali di varia natura.
La rabbia, in questo particolare e delicato contesto diventa un segnale di disagio da non sottovalutare e che indica la reale difficoltà nel trovare una via d'uscita praticabile. Questa emozione negli adolescenti richiede un intervento tempestivo per aiutarli a transitare verso una maggiore serenità psicologica.
Le forme di disagio giovanili, tra cui l’abuso di alcol o altre sostanze, avvengono principalmente durante i momenti di aggregazione in cui il gruppo dei pari, anziché supportare favorire esperienze di tipo costruttivo e funzionale, esercita una pericolosa influenza negativa. Infine, non bisogna dimenticare che un ulteriore problema può essere rappresentato dall’eccessivo utilizzo dei social network.
Dunque, se da un lato è importantissimo continuare a sviluppare e coltivare relazioni con gli altri, anche virtualmente, dall’altro sussiste il rischio di "intossicarsi" e di non essere più capaci di rinunciare alla propria e costante presenta in rete.
Affrontare l’adolescenza di un figlio maschio
Affrontare l'adolescenza di un figlio maschio rappresenta per il genitore un momento di incertezza e, qualche volta, di spavento. La trasformazione del ragazzo, ora ribelle o silenzioso, può far sorgere dubbi su quel bambino cresciuto con amore e impegno.
La sfida contro l'autorità, manifestata attraverso comportamenti disfunzionali, è, però, un aspetto sano dell'adolescenza: entro certi limiti, è una possibilità per il giovane di equipararsi al genitore, riconoscendolo come un essere umano con pregi e difetti e completamente demarcato.
Tuttavia, è fondamentale che il genitore eviti di assumere un atteggiamento eccessivamente amichevole, che potrebbe creare confusione tra il ruolo effettivo e quello che potrebbe avere un amico. L'autorevolezza costituisce il modello di comportamento ideale da adottare in questa fase.
Ma con l'aiuto di un professionista puoi superare molti ostacoli che hai sempre dato per scontati.
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Comunicazione efficace tra genitori e figli adolescenti
La comunicazione efficace tra genitori e figli adolescenti è fondamentale per mantenere un legame aperto e comprensivo durante questa fase di cambiamenti. In questo periodo critico è possibile adottare strategie che favoriscano un dialogo costruttivo. Ascoltare attivamente e senza giudicare tutte le espressioni, le emozioni e le preoccupazioni dei figli è un primo passo fondamentale.
Creare uno spazio in cui il giovane si senta libero di esprimersi e senza la paura di essere giudicato favorisce indubbiamente una comunicazione molto più aperta. Dunque è bene evitare atteggiamenti troppo autoritari e incoraggiare la condivisione di pensieri e sentimenti. Anche porre ai ragazzi domande aperte può stimolare ulteriormente la discussione e far emergere le prospettive dei figli
In sintesi, la comunicazione efficace richiede ascolto attivo, rispetto reciproco e comprensione delle sfide adolescenziali. Infatti, mantenere un dialogo di questo tipo contribuirà a costruire un rapporto sano e duraturo tra genitori e figli in questa fase cruciale della crescita.
Strategie di supporto e intervento precoce
Nel contesto degli interventi psicologici destinati agli adolescenti, si cerca generalmente di adottare percorsi più concisi, a meno che non emergano problemi più evidenti che richiedano un approccio più completo. Altrimenti, questi percorsi tendono ad essere consulenze mirate specificamente ai temi che provocano disagio nell'individuo.
Per esplorare soluzioni iniziali, molte scuole mettono a disposizione uno psicologo per una valutazione preliminare della situazione. Ciò può essere richiesto direttamente negli istituti scolastici per ottenere maggiori e più precise informazioni su questa opportunità. Allo stesso modo, i consultori giovanili nelle città sono un'altra possibilità per ricevere supporto.
In alternativa è sempre possibile rivolgersi a psicologi e psicoterapeuti liberi professionisti con esperienza specifica nel trattamento del disagio adolescenziale. Questa informazione può essere facilmente ottenuta attraverso la consultazione delle esperienze professionali presenti sui siti web dei singoli professionisti.
Il ruolo dello psicologo nell'aiutare un adolescente
Ma ci sono casi in cui la buona volontà non basta. Che fare in questi casi?
Ci sono circostanze in cui la situazione di malessere può venire accentuata dalla presenza di altre difficoltà emotive che aggravano il quadro di ansia e tensione che il ragazzo sta sperimentando. In questi casi, come abbiamo detto prima, vengono in aiuto gli esperti di salute mentale, come le psicologhe e gli psicologi di Serenis.
La nostra piattaforma offre percorsi di psicoterapia online che possono rappresentare, per molti ragazzi e ragazze, l'occasione per crescere più serenamente, imparando ad affrontare le sfide che di volta in volta la vita propone, riuscendo a ritrovare la propria serenità e la voglia di vivere che durante la giovinezza non deve mai mancare.
Il primo colloquio è gratuito e le sedute successive costano 49 € l'una.