Perché mi annoio: riconoscere la noia positiva da quella negativa

Riconoscere la noia è importante per poter affrontare le emozioni associate e trovare modi costruttivi per affrontarla.

|
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito
Unhappy female freelancer showing depression

La nostra vita è scandita da ritmi vertiginosi, che ci sottopongono a continuo stress. Ma, quando arriva il momento in cui possiamo finalmente rilassarci, rimaniamo spiazzati dal non avere un’occupazione e ci sentiamo assalire dalla noia.

Sembra un paradosso ma, se sei in cerca di una risposta alla domanda "Perché mi annoio?", continua a leggere e ne saprai di più.

Che cos’è la noia

La noia nasce quando siamo inattivi oppure ci stiamo dedicando a un’attività che non riesce a catturare il nostro interesse perché è ripetitiva o semplicemente non ci piace. È anche uno stato d’animo che subentra quando abbiamo un momento di pausa che non sappiamo come occupare.

Il problema della noia è frequente soprattutto ai nostri giorni, per via dei ritmi frenetici ai quali siamo costretti e dai continui stimoli che bombardano la nostra vita. Complice la comparsa di internet sempre a disposizione di tutti, siamo ormai assuefatti a essere circondati da continue novità e, appena il livello di coinvolgimento cala, la noia si prepara a fare la sua comparsa.

Prendi il controllo delle tue emozioni
Dà loro lo spazio che meritano: né troppo né troppo poco. Prenota un colloquio gratuito con un professionista.

Mi annoio: è sempre una cosa negativa?

La noia, però, ha anche dei vantaggi per il nostro benessere psico-fisico. Se ci stiamo annoiando, significa che ci troviamo in un momento di inattività, oppure che stiamo facendo qualcosa che ci sta alienando. In entrambi i casi la nostra mente viene lasciata libera di vagare, e può andare in qualsiasi direzione.

Contrariamente a quanto potresti pensare, la noia non ha solo un significato negativo. Pensando alla noia, probabilmente, ti vengono in mente emozioni come malinconia, tristezza, indecisione, insoddisfazione, ma non necessariamente la realtà questa: il vuoto lasciato dalla noia, infatti, può fungere anche da pausa rispetto allo stress che la vita quotidiana ci causa ogni giorno. Ci sono delle circostanze in cui la noia rappresenta un’occasione per trovare uno spazio per se stessi anche se, le nostre abitudini, ce la fanno vivere come insostenibile e, immediatamente, cerchiamo di riempire il vuoto con altre attività, piuttosto, ad esempio, rifugiandoci nei social network.

Quello che spesso non riusciamo a cogliere è che questi momenti possono essere preziosi per prendere le distanze dallo stress e dall’ansia che ci accompagnano costantemente, per avere modo di riprendere contatto con noi stessi, con i nostri pensieri e con i nostri bisogni. Non solo: la noia ci permette di espandere i pensieri uscendo dalla routine e lasciandoci trasportare dalla fantasia. In pratica, la noia può fornire lo spunto per qualcosa di molto creativo.

Mi annoio perché ho qualcosa che non va?

Ma è anche vero che non sempre la noia è positiva e non sempre rappresenta un’occasione da cogliere. Alcune volte, quando sopraggiunge troppo spesso, con troppa intensità, e diventa invalidante perché toglie ogni energia e ogni motivazione a fare qualsiasi cosa, può assumere dei connotati patologici e, infatti, si può accompagnare a un disagio profondo, come quello dato dalla depressione.

In questi casi, la noia prende la forma dell’apatia, uno stato d’animo che pone la persona in una condizione di completa passività priva di energia e di stimoli a cercare una via d’uscita e solitamente si accompagna ad altri stati mentali negativi, come umore depresso, tristezza, mancanza di speranza per il futuro e sentimenti di autocolpevolizzazione.

In questi casi la noia pervasiva non è altro che un sintomo di un problema radicato che, per essere superato, necessita dell’aiuto di un professionista. Se pensi di averne bisogno, Serenis può esserti d'aiuto attraverso la psicoterapia online.

Che cosa posso fare quando mi annoio?

La noia, quando non arriva a livelli eccessivi, dovrebbe quindi essere vissuta serenamente, come qualsiasi altro stato d’animo che arriva, transita brevemente e poi se ne va. Ma non sempre questo è possibile, anche perché in certe condizioni la noia rappresenta un ostacolo al raggiungimento dei propri obiettivi, ad esempio quando si cerca di dimagrire e la fame nervosa è dietro l’angolo, specialmente quando si avverte un senso di vuoto e si cerca un modo per non pensare.

Ecco quindi alcune strategie che possiamo mettere in atto per contrastare la noia quando non è portatrice di riflessione e creatività.

Gestire la noia a casa

Se la noia ti coglie mentre ti trovi a casa, puoi approfittare del tempo che questo stato d’animo crea per trovare degli spunti creativi. Ad esempio, cimentarti nell’imparare qualcosa di nuovo (ad esempio suonare uno strumento musicale) è un’attività che garantisce infinite ore di attività senza sentire la noia. La musica è un’ottima compagna per scacciare la malinconia, così come lo è l’arte. Se ti piace questo mondo, dedicati al disegno, alla pittura e a ogni genere di attività manuale.

Puoi provare, ad esempio, a creare qualcosa di nuovo, imparare a ricamare o cucire, oppure personalizzare qualche oggetto della casa, fare esperimenti in cucina con nuove ricette o coltivare piante che porteranno un tocco di vita al tuo balcone.

Esattamente come l’arte, anche la lettura è un’attività contemplativa, che ti consentirà di mantenere la vicinanza al mondo dei pensieri senza avvertire la noia. Se, invece, preferisci mantenerti in movimento, esci a fare una passeggiata o prova a fare ginnastica: tenersi in forma è un modo per prendersi cura della propria persona che ti darà grandi soddisfazioni.

La noia nell’attesa di un lavoro

Se stai cercando un lavoro ma finora non hai avuto fortuna, la noia delle giornate trascorse senza occuparti di nulla si combina all’ansia e facilmente può cedere il posto alla disperazione. Rimanere in questa attesa passiva non è salutare e rischia di innescare un circolo di preoccupazioni e rimuginio.

Ciò che puoi fare per non cedere all’angoscia è cercare di migliorare la tua condizione attuale senza fasciarti la testa pensando a un futuro che non puoi prevedere. Per prima cosa, puoi aumentare il tuo livello di sicurezza professionale dedicandoti alla formazione o al perfezionamento delle tue competenze. Rendi costruttivo e produttivo il tempo che passi in attività, approfittandone per diventare migliore o per staccare la spina, magari concedendoti un viaggio od organizzando una gita in giornata.

L’importante è non cedere alla completa inattività: anche se non hai un lavoro e stai aspettando di sapere com’è andato l’ultimo colloquio, non rimanere con le mani in mano e non mettere in pausa la tua vita: rendi piena ogni giornata cercando, ad esempio, di stabilire e rispettare una routine.

Mi annoio in solitudine

Ci sono anche delle persone che vengono assalite dalla noia quando manca una determinata altra persona, o più generalmente quando sono sole. Questa dinamica è molto frequente nelle coppie che si trovano all’inizio di una relazione: quando si è interessati a qualcuno che si conosce da poco, si cerca di passare insieme più tempo possibile e anche una breve separazione può mettere a disagio.

Questo è del tutto normale nei primi periodi ma, quando la coppia diventa stabile ed è tale da molto tempo, è importante che ciascuno dei due sia in grado di mantenere la propria indipendenza e di continuare a esistere anche come individuo singolo. Se ciò non succede, c’è il rischio che si sviluppi una dipendenza affettiva.

Al contrario, se si avverte un senso di noia quando si ha del tempo da condividere con il proprio partner, occorre lavorare in senso opposto, cercando di rendere qualitativamente migliore ogni momento passato insieme. Una buona idea può essere cercare delle attività diversificate che possano spezzare la routine e dare una sferzata di aria fresca alla coppia.

Infine, l'ultimo suggerimento è quello di non concentrarsi esclusivamente sulla coppia, ma di coltivare anche i rapporti con gli amici: questo è fondamentale per avere una vita equilibrata, ricca di stimoli positivi che facciano crescere a livello personale. Gli amici possono essere una risorsa preziosa per affrontare i momenti di maggiore tristezza e disperazione e aiutano a tenere lontana la noia rendendo la vita più interessante.

Il nostro processo di revisione
Scopri di più
Approfondimento
Coinvolgiamo nella stesura dei contenuti clinici terapeuti con almeno 2.000 ore di esperienza.
Verifica
Studiamo le ricerche sul tema clinico e quando possibile le inseriamo in bibliografia.
Chiarezza
Perfezioniamo gli articoli dal punto di vista stilistico privilegiando la comprensione del testo.
Validano gli articoli
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
Leggi la biografia
Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
Leggi la biografia
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Leggi la biografia
Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Trova un terapeuta
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito