People pleasing: quando vogliamo piacere agli altri a tutti i costi
In psicologia il people pleasing sta ad indicare quel bisogno incontrollabile di piacere agli altri a tutti i costi.
Cos'è esattamente il people pleasing?
Il people pleasing è la tendenza a voler piacere agli altri a tutti i costi. Per carità, può capitare a chiunque di incontrare persone dalle quali vorremmo essere particolarmente apprezzati, ma come tutte le cose della vita, anche in queste circostanze l'eccesso non porta a nulla di buono.
Stando a un articolo di Julie J. Exline e collaboratori, il people plasing è molto diffuso e ci porta a modificare i nostri comportamenti per compiacere chi ci sta intorno, per il bene dei sentimenti o delle reazioni di chi abbiamo di fronte.
I bisogni personali, quindi, perdono di importanza, perché l'obiettivo è piacere, anche a costo di distorcere completamente la nostra natura.
Identikit del people pleaser
Coloro che soffrono di poeple pleasing vengono definiti people pleaser. In genere sono persone che vanno molto d'accordo con gli altri e che risultano particolarmente gradevoli, disponibili e gentili.
Sono quindi esseri umani molto empatici e premurosi, qualità senza ombra di dubbio molto positive, ma che in queste specifiche circostanze potrebbero essere il frutto di un disagio ben più profondo che comporta che la propria autostima lasci il posto alla necessità di compiacere sempre il prossimo.
In tantissime circostanze, infatti, queste persone evitano di esporsi, quasi come non avessero opinioni. Il people pleasing, inoltre, ci spinge così tanto ad assecondare gli altri che mettiamo in secondo piano tutte le nostre idee o i nostri valori.
Diventiamo quasi camaleontici, nel senso che possiamo cambiare atteggiamento, interessi, opinioni in base al contesto e/o alla persona a cui desideriamo di piacere.
Casi di people pleasing ci sono anche nel mondo dello spettacolo, come l'attrice Matilda De Angelis che ha raccontato più volte di averne sofferto.
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Quali sono le cause del people pleasing
Le cause del people pleasing sono da ricercare nella nostra infanzia. Molto spesso, infatti, alla base di questo disordine c'è la paura dell’abbandono come conseguenza di traumi vissuti quando eravamo bambini.
Sembrerebbe, infatti, che a un certo punto della crescita si sia imparato a porre dei limiti ai propri bisogni e alla propria individualità, in quanto il non farlo avrebbe portato a vivere un forte senso di colpa, ma anche vergogna, giudizio e separazione.
È come se da piccoli capissimo che avere dei bisogni è troppo per gli altri, e che l'unica soluzione per essere accuditi e accettati è reprimere i propri sentimenti.
I fattori che incidono sulla nascita e sullo sviluppo di questa tendenza, chiamata people pleasing, sono:
- scarsa autostima: non si apprezzano i propri desideri e bisogni e si ha poca fiducia in se stessi, per questo si sente il bisogno di apprezzamenti che vengono dall'esterno, perché è solo così che ci si sente approvati e interessanti;
- insicurezza: ci si ritrova ad essere disposti a fare di tutto per rendere felici gli altri;
- perfezionismo: perché da piccoli si apprende che per ottenere l’approvazione degli altri è necessario soddisfare certi standard di comportamento;
- esperienze passate: situazioni dolorose, difficili o traumatiche. Ne sono un esempio le persone che hanno subito abusi, in quanto credono che compiacere gli altri gli eviti che questi si approfittino di loro.
Le malattie associate al people pleasing
Il people pleasing può essere il sintomo di diversi disturbi. A raccontarci quali sono è uno studio scientifico condotto da Ruth Martínez e collaboratori:
- ansia;
- depressione;
- Disturbo Evitante di Personalità;
- Disturbo Borderline di Personalità;
- Disturbo di Personalità Dipendente.
Mentre le maifestazioni più comuni del poeple pleaser sono:
- difficoltà a dire “no”;
- essere spaventanti da quello che pensano gli altri;
- senso di colpa quando si riesce a dire “no”;
- l'ansia del giudizio negativo su se stessi da parte di chi si ha di fronte:
- accettare di fare le cose che non piacciono;
- bassa autostima
- essere sempre a disposizione;
- trascurare i propri bisogni personali.
Come smettere di essere un people pleaser
Diversi studi scientifici hanno individuato che gli interventi più efficaci sono:
- coltivare l’autoconsapevolezza: l'obiettivo non devono più essere gli altri, ma noi stessi. Ciò vuol dire che occorre mettere le energie nell'accogliere i propri bisogni emotivi, fisici e relazionali. Un valido esercizio è praticare le respirazione, in modo da alimentare la propria razionalità e imparare ad esprimere le proprie esigenze;
- definire i confini: la cura di sé prima di tutto, capendo che per farlo è essenziale anche imparare a dire di no. In questi casi, il people-pleaser potrebbe respingere questi nuovi i limiti, ma ciò non toglie che risulta essenziale sviluppare dei confini in modo da preservare la proprie energie;
- lasciare andare le opinioni altrui: bisogna capire che non si può pretendere di piacere a tutti. In questo senso, occorre imparare che non si può costantemente controllare i pensieri degli altri su di noi e che, in alcune situazioni, l’opinione di chi abbiamo di fronte non è altro che una proiezione personale che nulla ha a che fare con la nostra persona.
Tuttavia, riuscire in quanto detto sopra con la sola e unica forza di volontà, purtroppo, non è sempre possibile: la via più rapida ed efficace per liberarsi del people pleasing è rivolgersi a un esperto della salute mentale.
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Fonti
- Exline, J. J., Zell, A. L., Bratslavsky, E., Hamilton, M., & Swenson, A. (2012). People-pleasing through eating: Sociotropy predicts greater eating in response to perceived social pressure. Journal of Social and Clinical Psychology, 31(2), 169-193.
- Martínez, R., Senra, C., Fernández-Rey, J., & Merino, H. (2020). Sociotropy, autonomy and emotional symptoms in patients with major depression or generalized anxiety: The mediating role of rumination and immature defenses. International Journal of Environmental Research and Public Health, 17(16), 5716.