Paura: cause, effetti e terapie per curarla
La paura è una risposta emotiva naturale di fronte a una percezione di pericolo o minaccia. Può manifestarsi attraverso sintomi fisici e comportamentali e può variare in intensità a seconda della situazione e dell'individuo.
La paura è un’emozione primaria naturale che sperimentiamo in risposta a una minaccia o a un pericolo. Questa reazione di sopravvivenza ci permette di essere vigili ma soprattutto ci aiuta ad affrontare o evitare situazioni che potrebbero rivelarsi rischiose. Tuttavia, quando diventa eccessiva o irrazionale, la paura può avere effetti sulla nostra salute mentale, trasformandosi in fobie e disturbi d'ansia.
Cos’è la paura?
La paura è un’emozione naturale caratterizzata da una sensazione intensa e spiacevole che proviamo di fronte alla percezione di un pericolo reale o immaginario. L’inquietudine ci permette di valutare l'evento rischioso e di decidere se combattere o fuggire.
Questa sensazione insieme al disgusto, alla gioia, alla tristezza, alla felicità, al disprezzo e alla sorpresa fa parte delle 7 emozioni primarie ossia quel bagaglio di risposte universali che ereditiamo geneticamente e che ci permette di assolvere a funzioni essenziali per la nostra sopravvivenza.
La paura quindi è un’esperienza che viviamo nel momento in cui ci sentiamo in pericolo. Non ha importanza se tale minaccia consiste in un rumore di passi dietro di noi mentre torniamo a casa, un esame, un colloquio di lavoro o l’incontro con un animale pericoloso: la nostra reazione, qualunque sia la causa, sarà sempre la stessa ovvero preparati, combatti o fuggi.
Fisiologia della paura
L’agitazione, la tensione e l'angoscia che proviamo di fronte a un pericolo vengono vissute nella nostra mente ma hanno la capacità di innescare una forte reazione fisica nel nostro corpo.
La biologia della paura segue un meccanismo ben preciso: nel momento in cui percepiamo la presenza di una minaccia, la nostra amigdala inizia a lavorare, allertando il sistema nervoso.
Questa sensazione di allarme mette in moto la risposta fisiologica della paura perché stimola il rilascio del cortisolo e dell'adrenalina, gli ormoni dello stress, aumenta la frequenza del respiro ma anche la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. I muscoli si tendono, la sudorazione si fa abbondante: il nostro corpo si sta preparando alla cosiddetta fight or flight response ovvero alla reazione di attacco o fuga.
Se alcune aree del nostro cervello vanno su di giri, altre si spengono: la percezione della paura infatti va a rallentare e compromettere temporaneamente l’attività dell’area del cervello che sfrutta il ragionamento (corteccia prefrontale): in questo frangente quindi la nostra capacità di giudizio viene compromessa ed è oggettivamente difficile pensare in maniera razionale o prendere decisioni ponderate e ragionate.
Paura e ansia differenza e correlazioni
Paura e ansia sono la stessa cosa?
Queste due sensazioni hanno senza dubbio dei punti in comune. Entrambe implicano una risposta emotiva stressante che crea disagio e tensione; innescano risposte fisiologiche simili e implicano una valutazione soggettiva del pericolo.
Sia la paura che l’ansia influenzano il nostro comportamento e possono portarci a combattere o a fuggire dalla situazione che temiamo. Infine, entrambe possono essere classificate come esperienze soggettive e personali, ognuno di noi le sperimenta in modo diverso in termini di durata, sintomi e intensità.
Le somiglianze finiscono qui perché questi due stati d’animo presentano delle differenze sostanziali.
L’ansia è un’emozione generalizzata e diffusa caratterizzata da una preoccupazione che riguarda situazioni incerte o il futuro (ansia anticipatoria).
Una delle sue caratteristiche principali è quella di non essere sempre riconducibile a una causa ben determinata. La paura è specifica: di fronte a un serpente velenoso, avvertiamo una sensazione di pericolo. L’ansia invece sorge come risposta a un’ampia gamma di situazioni o preoccupazioni.
Infine, a dividerle è anche la risposta fisiologica, simile nel meccanismo ma diversa nella durata: la paura è momentanea e transitoria, l’ansia è persistente e mantiene il nostro corpo in un costante stato d’allarme.
Tipi di paura
Da un punto di vista generale, la paura si divide in tre grandi gruppi:
1) Paura razionale
Questa emozione nasce come risposta a una minaccia reale e imminente: se vedo una persona davanti a me con un oggetto contundente, ho paura di essere aggredito. In questo caso, temere per la mia incolumità è del tutto normale e razionale.
2) Paura irrazionale
La paura non ha un senso logico, può variare da individuo a individuo e non solo. Il nostro cervello è diviso a metà: da una parte avverte la sensazione di panico, dall’altra non ne comprende il motivo.
3) Paura primordiale
Questa paura è naturale e determinata dall’evoluzione umana. Pensiamo a un ipotetico uomo primitivo: la paura dei serpenti o quella dei ragni velenosi gli hanno permesso di riconoscere un pericolo reale e di mettersi al riparo da tale minaccia. In pratica, una sana paura garantisce un tasso di sopravvivenza elevato.
Lo psicologo Karl Albrecht ha classificato ulteriormente le paure dividendole in 5 gruppi:
- Paura della morte
- Paura delle mutilazioni e delle malattie
- Paura della solitudine
- Paura della perdita di autonomia
- Paura del pregiudizio e dell’umiliazione
Quali sono le cause?
La paura spesso non nasce per una causa specifica ma deriva da una concomitanza di fattori. Tra i principali ricordiamo:
• Apprendimento e condizionamento
Secondo gli esperti, la paura è sia innata che appresa. Nel corso dell'evoluzione, l’uomo ha imparato e a identificare e rispondere a situazioni pericolose per sopravvivere. A volte però possiamo stabilire un collegamento tra una determinata situazione, che abbiamo interpretato come negativa e pericolosa, e un'altra situazione che non è necessariamente correlata alla prima.
Il condizionamento può portare all’apprendimento della paura: attraverso questo meccanismo, una persona apprende che il comportamento ha determinate conseguenze. Se accarezziamo più volte un cane e veniamo ripetutamente morsi, sviluppiamo una paura condizionata.
• Vulnerabilità biologica
Alcuni di noi nascono con un sistema nervoso molto più sensibile e vulnerabile: questo vuol dire che alcune persone sono più predisposte alla paura di altre.
Tra gli altri fattori, ricordiamo l'esperienza, la presenza di traumi e abusi nel passato ma l’influenza dell’ambiente socio-culturale.
È innegabile che la paura possa essere può anche essere culturalmente dipendente o rafforzata dai media. Ad esempio, in un Paese in cui l’attenzione dei canali di informazione è rivolta agli attacchi terroristici, è probabile sviluppare e convivere con la sensazione di panico correlata all’idea che possa avvenire da un momento all’altro un evento del genere.
Quali sono gli effetti sulla salute mentale?
La paura è un’emozione importante che ci protegge dal pericolo. Se però si verifica frequentemente senza che vi sia nessuna minaccia reale e il timore si trasforma in panico e ansia continui, questa emozione diventa disfunzionale per il nostro benessere psicologico.
La paura può evolversi in qualcosa che altera la nostra percezione della realtà, trasformandola in qualcosa di spaventoso. Questa situazione può causare sintomi fisici come mancanza di sonno, tachicardia da ansia, mal di testa, aumento della pressione sanguigna e allergie cutanee.
La paura influisce sul nostro benessere mentale perché:
- ci costringe a evitare situazioni, luoghi o attività che percepiamo come minacciose;
- impedisce di prendere decisioni per paura del fallimento o del rifiuto;
- rende sfiduciati;
- isola socialmente;
- blocca la nostra crescita personale perché preferiamo evitare di affrontare le sfide rimanendo nella nostra zona di comfort.
La paura, quando è patologica, ci impedisce di affrontare la vita di tutti i giorni e si trasforma nel disturbo d'ansia generalizzato, in fobie o attacchi di panico.
Gestione della paura
Come si fa a gestire al meglio la paura?
La prima cosa da fare è accettarla perché è un'emozione naturale e spesso positiva. Utilizziamo in maniera positiva i canali di informazione evitando il doomscrolling ovvero il cercare in maniera costante e ossessiva cattive notizie online.
Rilassiamoci con tecniche come la mindfulness, il rilassamento progressivo muscolare o l’esercizio fisico che ha il potere di distrarci dalle cose che ci preoccupano. Spesso le paure si sviluppano in noi senza che ce ne accorgiamo: un diario emotivo può aiutarci a diventare più consapevoli.
Non rimaniamo soli con le nostre paure ma parliamone ai nostri amici, alla famiglia. E se questo aiuto non basta, possiamo rivolgerci a un professionista della salute mentale
Terapie per la paura e i disturbi correlati
La psicoterapia ci offre strumenti efficaci per superare la paura e i disturbi d’ansia. Tra i principali approcci ricordiamo:
- Terapia cognitivo-comportamentale
- Tecniche di esposizione
- Ristrutturazione cognitiva
- Terapia dell'accettazione e dell'impegno per accettare e affrontare la paura invece di cercare di sopprimerla o evitarla
Trattamento della fobia specifica
La fobia è una paura sproporzionata rispetto al pericolo a cui siamo esposti: questa sensazione può portarci a evitare la situazione che ci allarma e può provocare un attacco di panico o un’ansia grave e persistente.
Esistono diversi modi per trattare una fobia. La terapia cognitivo comportamentale con l’esposizione graduale, l’ipnoterapia e l'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) rappresentano gli approcci più efficaci e funzionali.
La psicoterapia per superare le paure
La paura e l'ansia sono risposte normali e adattive in determinate situazioni, tuttavia, quando queste risposte diventano sproporzionate, persistenti o interferiscono in modo significativo con la tua vita, possono indicare la presenza di un disturbo legato all'ansia. In questi casi, è consigliabile cercare un sostegno psicologico.
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Fonti:
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- Grogans, S. E., Bliss‐Moreau, E., Buss, K. A., Clark, L. A., Fox, A. S., Keltner, D., Cowen, A., Kim, J. J., Kragel, P. A., MacLeod, C., Mobbs, D., Naragon‐Gainey, K., Fullana, M. À., & Shackman, A. J. (2023). The nature and neurobiology of fear and anxiety: State of the science and opportunities for accelerating discovery. Neuroscience & Biobehavioral Reviews/Neuroscience and Biobehavioral Reviews, 151, 105237. https://doi.org/10.1016/j.neubiorev.2023.105237
- Zsidó, A. N., Láng, A., Lábadi, B., & Deák, A. (2023). Phobia-specific patterns of cognitive emotion regulation strategies. Scientific Reports (Nature Publishing Group), 13(1). https://doi.org/10.1038/s41598-023-33395-6