Patologie: cosa sono, elenco e invalidità
Questo articolo esplora diverse aree chiave legate alle patologie, inclusi i criteri per ottenere l’assistenza domiciliare integrata (ADI), l’invalidità civile, l'indennità di accompagnamento, i diritti previsti dalla legge 104 e le implicazioni sul rinnovo della patente di guida.
Patologie: introduzione generale
Comprendere cosa sono le patologie, come vengono classificate e quali danno diritto a specifiche agevolazioni e indennità è fondamentale per molte persone che convivono con queste condizioni e per i loro familiari. Le patologie possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona influenzando numerose aree dell’esistenza come la gestione della famiglia, la capacità lavorativa, il grado di autonomia, le abilità relazionali e il livello di socialità. Per molte condizioni mediche sono previsti dalla legge diritti e benefici che permettono l’integrazione sociale del soggetto che presenta determinate patologie, come i criteri per ottenere l’assistenza domiciliare integrata (ADI), l’invalidità civile, l'indennità di accompagnamento, i diritti previsti dalla legge 104 e le implicazioni sul rinnovo della patente di guida.
Cosa si intende per "patologie"?
Le patologie si riferiscono a una condizione medica che altera l’equilibrio psicofisico di un soggetto determinando una sindrome o una malattia che può colpire il corpo o la mente. Quando si parla di patologie si fa riferimento ad una categoria generale che include qualsiasi tipologia di condizione medica che possa colpire un soggetto impattando sulla sua qualità di vita. Queste condizioni possono variare in base a due fondamentali parametri:
- gravità del disturbo e dei suoi sintomi: la valutazione del livello di gravità si misura sulla base di quanto i sintomi o le condizioni psicofisiche incidono sul benessere personale e sull’autonomia nelle aree di vita come lavoro, famiglia, socialità;
- reversibilità o irreversibilità del disturbo: nel primo caso i sintomi della malattia possono essere risolvibili mediante adeguate cure e il soggetto potrà tornare alla condizione di salute precedente alla malattia. Nel caso di una patologia irreversibile come ad esempio accade nelle malattie neurodegenerative il soggetto dovrà convivere con la malattia imparando a fronteggiare la cronicità dei sintomi.
Qual è la differenza tra malattia e patologia?
La definizione di malattia si riferisce alla presenza specifica di segni clinici e sintomi che indicano un quadro diagnostico delineato come nel caso di molte malattie croniche o malattie rare. Il termine patologia invece indica in modo più generico lo studio delle cause, e dello sviluppo di una malattia comprendendo gli effetti sulla salute complessiva del paziente sia dal punto di vista fisico che psicosociale. Infatti, un sinonimo comunemente utilizzato di patologia è il termine malattia anche se il primo indica un concetto medico e biologico più ampio.
Tabella delle patologie per invalidità civile
Le patologie possono essere suddivise in base alla loro gravità e grado di riduzione della capacità lavorativa. Il riferimento normativo riguarda le tabelle del d.m. del 5 febbraio 1992, dove sono indicate le percentuali di invalidità civile per le patologie riconosciute. Le linee guida dell’INPS forniscono un elenco dettagliato di patologie e relativi criteri di invalidità che permettono alla commissione medica di stabilire gli eventuali benefici di cui il soggetto può usufruire.
La tabella delle patologie per l'invalidità civile 2023 permette di individuare il grado di riduzione delle capacità lavorative sulla base di una percentuale che va da un minimo di 34% ad un massimo del 100% ai fini del riconoscimento del livello di invalidità. La tabella di invalidità civile del 2023 aggiornata con la legge 80/2006 permette inoltre di individuare i criteri di definizione del calcolo della percentuale di invalidità. Non rientrano in questi casi patologie come l’endometriosi o la fibromialgia anche se comportano un dolore cronico spesso invalidante e alcune patologie rare riconosciute come invalidanti, come l'emoglobinuria parossistica notturna, la mielofibrosi e la talassemia major, con una percentuale di invalidità fissata. Tuttavia, molte malattie rare non sono ancora incluse, lasciando la valutazione dell'invalidità alle commissioni INPS, spesso non familiari con queste patologie.
Quali sono le patologie per ottenere l'invalidità civile?
L'invalidità civile è riconosciuta a persone con ridotta capacità lavorativa o autonomia personale a causa di patologie specifiche quali:
- patologie cardiache;
- patologie dell’apparato respiratorio;
- patologie dell’apparato digerente;
- patologie dell’apparato urinario;
- patologie dell’apparato endocrino;
- patologie dell’apparato locomotore;
- patologie del sistema nervoso centrale e del sistema nervoso periferico;
- patologie mentali psichiatriche o psicopatologie come ad esempio le nevrosi isteriche o il disturbo da conversione, mentre altre condizioni come il disturbo somatoforme non appartengono a questa categoria;
- patologie degli apparati sensoriali come quello uditivo, vestibolare, olfattorio, fonatorio e patologie dell’occhio;
- patologie dell’apparato fisiognomico, stomatognatico e riproduttivo;
- patologie congenite o malformative;
- patologie immunitarie;
- patologie neoplastiche e sistemiche.
Questo stesso elenco di patologie vale per l’esonero dalla visita fiscale così come è valido per le patologie in cui serve la camera iperbarica come ad esempio malattie degenerative, artrite, osteomielite o ulcere.
Quali malattie sono riconosciute come cause di servizio?
Le patologie riconosciute come cause di servizio sono quelle malattie o infermità che insorgono o si aggravano a causa dell'attività lavorativa svolta. La dipendenza da causa di servizio dà diritto a specifici benefici e tutele per il lavoratore. La domanda deve includere documentazione che provi la dipendenza delle infermità o lesioni dal servizio: stato di servizio, memoriale dei servizi prestati, certificazione nosologica e cartelle cliniche.
Come si calcola la percentuale di invalidità in caso di più patologie?
Il calcolo della percentuale di invalidità in caso di più patologie segue criteri specifici. Ad esempio un paziente cardiopatico con patologie metaboliche avrà una percentuale di riduzione della capacità lavorativa che non viene calcolata sommando le due condizioni ma il calcolo dell’invalidità civile per più patologie avviene in base ad una formula che considera l'impatto complessivo e combinato delle due condizioni.
Quali sono le patologie che danno diritto alla legge 104 e a chi spetta?
La legge 104 del 1992 è un importante strumento legislativo che tutela i diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari. A seconda del grado di invalidità la legge 104 garantisce agevolazioni come ausili e protesi, collocamento lavorativo obbligatorio, permessi lavorativi retribuiti e congedi straordinari per i familiari, assegno mensile e pensione di inabilità.
Per sapere a chi spetta la legge 104 e per quali patologie si fa riferimento alla legge 80/2006 e successivi aggiornamenti. Le patologie per l’indennità di accompagnamento riconosciute ai fini della legge 104 riguardano le disabilità gravi riconosciute con una percentuale di invalidità del 100% che necessitano di assistenza continua, come ad esempio la condizione di non autosufficienza, l’impossibilità di deambulare e la riduzione permanente della capacità lavorativa. Tra le patologie per indennità accompagnamento rientrano le patologie neoplastiche, patologie psichiatriche, patologie neurologiche, patologie autoimmuni e patologie cardiovascolari. Ad esempio, una persona con una severa insufficienza cardiaca potrebbe avere diritto a tale indennità se la sua condizione richiede assistenza costante.
Quali patologie permettono invalidità o l'inabilità al lavoro?
Una persona è inabile al lavoro quando la sua capacità lavorativa è impedita a causa di una condizione medica grave. Mentre l’invalidità civile consente lo svolgimento di una professione seppure in forma ridotta o limitata, l’inabilità al lavoro consiste in una condizione che rende impossibile svolgere una professione. In questi casi si ha diritto ad un assegno di invalidità. Le patologie che permettono l’invalidità al lavoro possono esserci gravi infortuni, incidenti sul lavoro o condizioni fisiche e psichiche che compromettono permanentemente la capacità lavorativa.
Quando è possibile attivare l'ADI e per quali patologie?
L'ADI è l'Assistenza Domiciliare Integrata che consiste in un servizio di cura a domicilio per supportare i pazienti in modo continuativo. L'ADI può essere attivata per tutte le patologie e condizioni croniche gravi e invalidanti come handicap fisici o psichici, malattie degenerative o terminali a causa delle quali la persona necessita di un’assistenza costante.
Patologie che impediscono il rinnovo della patente
La presenza di alcune gravi patologie può rendere necessario l'esonero dal rinnovo della patente. Il rinnovo della patente per persone con patologie invalidanti può essere un processo complicato dal fatto che alcune condizioni cliniche possono compromettere la capacità di guida. Le patologie che impediscono il rinnovo della patente includono gravi condizioni cardiache, neoplastiche, neurologiche e psichiatriche. In quest'ultimo caso è possibile trovare maggiori informazioni ed un supporto più specifico su portali come il National Alliance on Mental Illness (NAMI). Il rinnovo della patente per ultraottantenni con patologie richiede infatti una valutazione medica approfondita per verificare che le condizioni di salute non compromettano la sicurezza alla guida.
Cosa succede se non si dichiarano le patologie per rinnovo patente?
Se una persona non dichiara le proprie patologie durante il rinnovo della patente può incorrere in sanzioni, nella sospensione o nella revoca del documento. È fondamentale comunicare le patologie al medico del lavoro e alla commissione medica durante la visita. Non dichiarare le patologie per il rinnovo della patente può avere gravi conseguenze sia legali che di sicurezza stradale.
Psicopatologie: cosa sono?
La psicopatologia, secondo il DSM-IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quarta edizione), rappresenta un campo della psichiatria e della psicologia clinica dedicato allo studio dei disturbi mentali e delle loro patologie associate in tutte le fasi della vita: dalle psicopatologie infantili a quelle negli adulti. Questi disturbi possono essere suddivisi in due principali categorie (Schultze-Lutter F, Schmidt SJ, 2018).
- Disturbi da Cause Organiche
Questi disturbi sono caratterizzati da alterazioni anatomiche riconoscibili, come quelle derivanti da cerebropatie, traumi cranici, problemi vascolari (come l'aterosclerosi cerebrale), esposizione a sostanze tossiche (come l'etilismo cronico), o malattie infettive (come l'encefalite e i suoi postumi). I sintomi associati a questi disturbi spesso includono problemi nella percezione, nel pensiero, nell'area affettivo-emozionale e nel comportamento.
- Disturbi da Cause Non Organiche
Le cause possono essere di natura psicologica, ambientale o sociale. Esempi includono disturbi come la depressione maggiore, i disturbi d'ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo.
La percezione del comportamento patologico è influenzata da fattori soggettivi e culturali. Non tutti i comportamenti che esibiscono queste caratteristiche sono necessariamente patologici, ma è il loro impatto sulla vita del soggetto e sulla sua capacità di funzionare adeguatamente che definisce la patologia mentale.
Malattie cardiovascolari: conseguenze psicologiche e relazionali
Le malattie cardiovascolari possono dare numerosi sintomi, uno tra questi è l'avere sempre freddo, una sensazione presente in patologie dell'apparato circolatorio. Inoltre, può verificarsi una gravidanza a rischio per patologie quali ipertensione o malattie cardiocircolatorie.
Secondo il Ministero della Salute, queste patologie rappresentano le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia, con un forte impatto sul piano psicologico e relazionale: l'ISTAT, nel 2021, ne ha riscontrato un'incidenza del 30,8% di tutti i decessi in Italia.
I fattori di rischio per le malattie cardiovascolari si dividono in:
- non modificabili: Età, sesso, familiarità.
- modificabili: comportamenti e stili di vita come fumo, alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà, spesso causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa.
In particolare la psicocardiologia si occupa del modo in cui le persone con problemi cardiovascolari reagiscono allo stress e di quanto il loro stile di vita possa incidere sulla prognosi della malattia stessa.
Supporto della psicoterapia
La psicoterapia è uno degli strumenti di cura più importanti per il trattamento delle persone con patologie acute o croniche. Il supporto psicologico infatti aiuta a gestire lo stress e ad adottare stili di vita sani che possano fungere da fattori di protezione per lo sviluppo di complicazioni. Inoltre la psicoterapia aumenta la compliance delle cure e migliora la qualità della vita delle persone che devono affrontare terapie e riabilitazione. Gli psicoterapeuti online di Serenis sono pronti ad offrire sostegno e supporto per te e i tuoi cari, affiancandoti nel percorso di guarigione o di accettazione della malattia.
Fonti:
- https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/legge-ecco-quali-sono-patologie-danno-diritto-maggiori-benefici/3583.html;
- https://www.nami.org/
- Schultze-Lutter F, Schmidt SJ, Theodoridou A. Psychopathology-a Precision Tool in Need of Re-sharpening. Front Psychiatry. 2018 Sep 19;9:446. doi: 10.3389/fpsyt.2018.00446. PMID: 30283368; PMCID: PMC6156265.