Paralisi cerebrale: sintomi e cause
La paralisi cerebrale è un disturbo che causa gravi conseguenze dal punto di vista fisico. Non bisogna però sottovalutare l'aspetto psicologico non solo del paziente ma anche quello del caregiver.
La paralisi cerebrale è una categoria, sotto la quale si raggruppano diversi disturbi causati da malformazioni o lesioni del sistema nervoso centrale. Dato che il sistema nervoso centrale svolge anche funzioni di coordinazione dei movimenti e della postura, i pazienti affetti da paralisi cerebrale possono avere difficoltà a camminare o nei movimenti volontari.
Cos'è la paralisi cerebrale?
Con il termine di "paralisi cerebrale", si intende un gruppo di disturbi causati da malformazioni o lesioni del sistema nervoso centrale. Queste lesioni o malformazioni, possono poi causare problematiche nella postura o nei movimenti volontari, con grave compromissione della vita quotidiana del paziente.
L'Istituto Superiore di Sanità la descrive come un insieme di disturbi neurologici in cui "la presenza di un danno del sistema nervoso centrale influenza in modo variabile sia la funzione motoria globale, sia lo sviluppo complessivo del bambino" (Paralisi cerebrale infantile) e sottolinea come "le conseguenze della lesione cerebrale interessano
- in via primaria la postura (la relazione tra le diverse parti del corpo) e il movimento (lo spostamento nello spazio e nel tempo di una o più parti del corpo);
- problemi sensoriali (in particolare visivi), intellettivi, comunicativi (difficoltà di articolazione della parola;
- difficoltà di linguaggio più generali), della deglutizione;
- problemi di tipo emotivo con difficoltà a relazionarsi con gli altri."
Piuttosto che una singola patologia, la paralisi cerebrale è dunque una categoria, che comprende vari disturbi caratterizzati dalla medesima eziologia e da una sintomatologia variegata. Colpisce, secondo i dati, due o tre persone su mille.
Cause della paralisi cerebrale
Le cause del disturbo sono variegate. Possono essere di natura congenita o ambientale e si suddividono in cause:
- prenatali, ovvero malformazioni congenite del sistema nervoso centrale;
- postnatali, ovvero cause ambientali come lesioni;
- perinatali, ovvero quelle che riguardano il parto stesso.
Tra le cause più comuni ricordiamo:
- infezioni durante la gestazione;
- asfissia perinatale;
- ictus.
Queste cause possono a loro volta provocare:
- Diplegia spastica;
- Tetraparesi spastica.
Vanno ricordate anche le cause ambientali di tipo postnatale, che occorrono in genere durante i primi due anni di vita. Ad esempio, sappiamo che ictus e meningiti in tenera età sono tra le principali cause di paralisi cerebrale.
Sintomi della paralisi cerebrale
Esistono varie forme di paralisi cerebrale, a seconda della zona del sistema nervoso centrale che viene colpita dalla malformazione o dalla lesione.
Abbiamo ad esempio la paralisi cerebrale spastica. Si tratta della forma più comune di paralisi cerebrale, dato che coinvolge quasi l'80% dei pazienti. Questa forma di paralisi cerebrale riguarda le funzioni motorie, e può essere a sua volta causa di disturbi del movimento o paralisi di tipo parziale o totale, come paraplegia, diplegia, tetraplegia.
Una seconda forma di paralisi cerebrale è quella atenoide o discinetica. Dopo la forma spastica, è la più diffusa nella popolazione colpita dalla patologia. Riguarda un'alterazione morfologica dei gangli della base, area del sistema nervoso centrale. L'alterazione di questa area, causa movimenti involontari di varia natura, che possono compromettere il movimento volontario. Si caratterizza anche per la presenza di movimenti atetosici, che riguardano il tronco e gli arti.
Infine, la forma meno comune: la paralisi cerebrale atassica. Causa debolezza dei muscoli e difficoltà del movimento.
Ricordiamo che i bambini che presentano la forma spastica, e sviluppano tetraplegia, possono anche avere ritardi nello sviluppo intellettivo e cognitivo. Questi pazienti necessitano di un supporto costante da parte di un caregiver e di un medico specializzato.
Trattamento della paralisi cerebrale
Non esiste una cura definitiva per la paralisi cerebrale. La problematica a carico del sistema nervoso centrale è quindi irreversibile: il supporto medico viene fornito soprattutto in relazione ai sintomi e per migliorare i movimenti del paziente.
Possono essere iniettati alcuni farmaci, che aiutano lo sviluppo e la forza muscolare. In parallelo, è consigliata un'attività di fisioterapia e terapia occupazionale. Questi interventi possono migliorare la capacità di movimento del paziente.
In caso di tetraplegia spastica, i supporti forniti devono essere costanti.
Conseguenze psicologiche
I caregiver dei bambini affetti da paralisi cerebrale possono necessitare a loro volta di un aiuto terapeutico, per affrontare le fasi più critiche della malattia.
Questo supporto può non solo aiutare a rispettare i bisogni del bambino, grazie agli insegnamenti di medici professionisti, ma anche a prendersi cura della propria salute mentale. Non bisogna dimenticare che supportare un figlio con un grave disturbo organico può causare episodi depressivi, di ansia, stress e tensione.
In generale, chi soffre di paralisi cerebrale, può avere bisogno di costante aiuto e supporto da parte di un caregiver. Il caregiver può, a sua volta, essere un medico professionista o un parente che si occupa della cura e dell'assistenza del malato.
Chi svolge questa funzione, non dovrebbe mettere in secondo piano la propria salute mentale, nel difficile percorso di assistenza del paziente malato. I caregiver possono infatti sperimentare forti carichi di ansia, tensione, attacchi di panico, burnout del caregiver.
In questi casi può essere utile rivolgersi ad un professionista che aiuti a gestire il carico emotivo. Oggi si può fare anche online, grazie a Serenis, per esempio: siamo un centro medico autorizzato con un servizio completamente online dove puoi trovare centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute che possono fare al caso tuo.
Fonti:
- Grignaffini, A., Soncini, E., & Ronzoni, E. Paralisi cerebrale: aspetti di pertinenza ostetrica. Riv It Ost Gin 2004; 4: 27, 32.
- Ferrari, A., & Cioni, G. (2005). Le forme spastiche della paralisi cerebrale infantile. Guida all’esplorazione delle funzioni adattive. Milano: Ed Springer.
- User, S. (n.d.). Paralisi cerebrale infantile. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/p/paralisi-cerebrale-infantile
- Fedrizzi, E. (Ed.). (2002). La valutazione delle funzioni adattive nel bambino con paralisi cerebrale (Vol. 3). FrancoAngeli.