Ozempic per dimagrire tra controversie ed effetti collaterali

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OZEMPIC

Ozempic è il nome di un farmaco innovativo (psicofarmaco) che ha recentemente rivoluzionato il settore della gestione del peso.

Approfondiamo ora che cos’è, a che cosa serve e come funziona. Verranno in seguito approfonditi i benefici e gli effetti collaterali, indagando poi l’opinione di alcune organizzazioni che si occupano di medicina e di psichiatria rispetto al farmaco in questione.

Che cos’è l’Ozempic? Il farmaco per dimagrire

L'Ozempic, come accennato in precedenza è fondamentalmente un medicinale che fu inizialmente sviluppato per il trattamento del diabete. In un secondo momento il farmaco inizia a essere concepito anche come un’opzione efficace in tutt’altro contesto, ossia la perdita di peso.

Il principio attivo del medicinale è il semaglutide, che è un analogo del GLP-1 (glucagon-like peptide-1), una sostanza che è presente naturalmente nel corpo umano.

L'Ozempic fa parte dei farmaci detti "agonisti del recettore per l'ormone GLP-1" o "agonisti GLP-1R"- L’Ozempic agisce stimolando i recettori del GLP-1 nel cervello, la conseguenza è la riduzione di appetito e l’aumento della sensazione di sazietà. Questi farmaci possono determinare una perdita pari al 15-20% del peso corporeo in soggetti obesi o sovrappeso, riducendo il rischio di problemi cardiaci. 

Il farmaco venne inizialmente studiato e sviluppato dalla Novo Nordisk, un’importante società farmaceutica, e fu in seguito approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti, prevalentemente per trattare l’obesità e il diabete di tipo 2.

Perché l’Ozempic fa dimagrire?

L’Ozempic aiuta a perdere peso attraverso diversi meccanismi. Come sopra citato, ha la possibilità di ridurre l’appetito, limitando in questo modo innanzitutto il consumo di cibo e la quantità di calorie che vengono assunte giornalmente.

Inoltre, rallenta lo svuotamento dello stomaco, ciò rende ancora meno probabile il cibarsi in modo eccessivo.

Secondo il dott. Scott Kahan, il direttore del National Center for Weight and Wellness a Washinton D.C., l’Ozempic può essere considerato un utile passo avanti per gestire il peso corporeo. L’azione del farmaco, sia sul cervello che sul sistema digestivo, lo rende un trattamento che risulta efficace per molte situazioni.

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Posologia dell’Ozempic

La posologia dell’Ozempic può variare molto in base alla motivazione per cui viene prescritto dal medico, quindi diabete oppure problemi legati al peso.

Ad esempio, per il controllo del diabete è sufficiente una dose non superiore a 1 mg per settimana di ozempic per raggiungere il massimo effetto sulla glicemia. Se invece si usa per contrastare l'obesità serve raddoppiare la dose (2.4 mg per settimana) per perdere più di 10 kg di peso.

In entrambi i casi si inizierà con un dosaggio tendenzialmente basso per poi aumentare, nel momento in cui ne emergesse la necessità.

Effetti collaterali dell’Ozempic

L'Ozempic può causare degli effetti collaterali, anche a lungo termine. Diversi studi hanno infatti riportato effetti collaterali a lungo termine piuttosto gravi, tra i quali:

  • pancreatiti;
  • ostruzioni intestinali;
  • paresi dello stomaco;
  • pensieri suicidiari o autolesionistici (effetto collaterale smentito da studi più recenti). 

Ci sono poi altri effetti collaterali meno gravi che potrebbero comparire, tra questi:

  • sensazione di nausea;
  • vomito;
  • diarrea;
  • mal di testa;
  • stipsi;
  • dolore addominale;
  • aumento del rischio di tumori tiroidei.

Per chi è indicato l’Ozempic?

Le ricerche mostrano come il farmaco risulta indicato per chi ha un diabete di tipo 2, che fatica a controllare in modo efficace la glicemia con terapie mediche differenti.

Viene inoltre considerato indicato per chi è intenzionato a perdere peso in modo significativo.

Naturalmente per iniziare a utilizzare un farmaco di questo tipo si rende necessario, innanzitutto confrontarsi con il proprio medico, e seguire con precisione le indicazioni che quest’ultimo fornisce in merito al dosaggio.

Per chi non è indicato l’Ozempic?

Ozempic sembra essere un medicinale promettente in alcuni casi, non è tuttavia adatto a tutti.

Alcune delle controindicazioni principali includono possibili reazioni allergiche in particolare al semaglutide oppure ad altri ingredienti contenuti nel farmaco.

È inoltre importante valutare anche la situazione in base alla storia sia personale che famigliare della persona che eventualmente potrebbe assumerlo. In particolare, va approfondita la presenza di neoplasie tiroidee maligne, oppure diabete di tipo 1.

Un’altra situazione da tenere sotto controllo sono le donne in gravidanza oppure nella fase dell’allattamento, in questo caso un farmaco di questo tipo è controindicato.

Come si assume l’Ozempic?

Il farmaco può essere utilizzato sotto forma di iniezione, viene dunque somministrato sotto la cute, generalmente una volta a settimana.

Tale procedura può essere eseguita in modo facile e veloce dallo stesso paziente, naturalmente dopo aver ricevuto tutte le corrette informazioni sulla somministrazione da parte di un medico di fiducia.

L’endocrinologo Jhon Anderson ribadisce come la facilità di utilizzo del farmaco lo renda accessibile a molte persone desiderose di migliorare la propria salute, innanzitutto fisica ma anche mentale.

Qual è l’opinione dei medici sull’Ozempic?

La dottoressa Sarah Hallberg, dopo essere diventata medico ha approfondito la formazione e la ricerca nel tema della perdita di peso. Ella percepisce l’Ozempic come promettente sia per la gestione del peso che del diabete. Ne parla come di una preziosa aggiunta nell’arsenale dei trattamenti.

Anche il dottor Micheal Jensen, professore di medicina e fisiologia alla Mayo Clinic vede in Ozempic un passo avanti che può aiutare molte persone.

Ozempic funziona veramente?

Sono state diverse le organizzazioni mediche aventi competenza e autorevolezza sulla questione a dare la propria opinione sul farmaco.

In particolare, l’American Diabetes Association si espone a favore dell’Ozempic, confermando la sua efficacia.

Nonostante ciò, viene raccomandato di prendere qualunque decisione sotto la guida di un professionista, è bene inoltre ricordare che l’efficacia del medicinale varia da persona a persona.

Controversie dell’Ozempic

L’uso del farmaco, come visto in precedenza, può portare a diversi benefici. Naturalmente, come spesso accade nei trattamenti perlopiù innovativi sono emerse anche alcune controversie sull’argomento:

  • costo del trattamento: il prezzo del medicinale può essere considerato un ostacolo per l’accesso di alcuni pazienti. Parliamo inoltre di un farmaco che richiede somministrazioni settimanali anche sul lungo termine, motivo per cui a maggior ragione potrebbe essere considerato ancora meno accessibile;
  • somministrazione: principale modalità di somministrazione al momento attuale è l’iniezione. Metodo con il quale non tutti i pazienti potrebbero sentirsi totalmente a loro agio, soprattutto a causa della necessità di autosomministrazione.

Possibili ed eventuali interazioni farmacologiche

Innanzitutto, quando ci si rivolge al medico, che potrebbe proporre l’utilizzo dell’Ozempic, bisogna valutare attentamente quali sono i farmaci attualmente in uso e quali le possibili interazioni con essi. Il modo tale che il medico consigli il dosaggio più adeguato e monitori l’efficacia del trattamento.

Alcune delle possibili interazioni con altri farmaci includono:

  • farmaci legati al diabete: l’uso in concomitanza dell’Ozempic con altri farmaci per il diabete, potrebbe aumentare il rischio di ipoglicemia;
  • farmaci utilizzati per le disfunzioni tiroidee: l’Ozempic può influenzare la funzione tiroidea, per cui è indicato valutare con attenzione l’interazione con altri farmaci che agiscono sulla tiroide;
  • farmaci di altro tipo: l’Ozempic può agire sul vuotamento gastrico. Motivo per cui potrebbe andare a influenzare l’assorbimento di altri farmaci che vengono presi in contemporanea.

La storia dell’Ozempic

Il farmaco in questione ha una storia relativamente recente. Uno dei punti salienti è naturalmente la sua introduzione, avvenuta nel 2017.

È infatti nel 2017 che l’Ozempic ottiene l’approvazione regolamentare da parte della Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti.

Negli anni seguenti è stato approfondito e studiato dimostrandosi in più occasioni un valido prodotto, nello specifico nella riduzione del controllo glicemico dei pazienti con diabete di tipo 2.

Il 2019 è un anno dove l’Ozempic ha visto l’espansione del proprio uso, anche in vista della sua efficacia relativa alla perdita di peso, in persone aventi problemi di salute come obesità e sovrappeso. Proprio in quest’anno viene verificata la possibilità di applicarlo in diverse condizioni.

Prospettive future

Al momento attuale la ricerca sul farmaco e sui suoi effetti si sta concentrando perlopiù nell’esplorazione delle ulteriori applicazioni del semaglutide. In particolare, una parte dell’indagine vuole indagare se si tratta di un medicinale che può risultare utile anche nel trattamento dell’obesità infantile.

L’endocrinologa e ricercatrice Lisa Sanchez, insieme ad altri colleghi del settore, riporta che tra le sfide attuali potrebbe essere utile migliorare le modalità di somministrazione, per esempio la creazione di una versione orale potrebbe rendere il trattamento maggiormente flessibile ed efficace.

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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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