Ossessioni: cosa sono?
L'ossessione è un pensiero o una preoccupazione intrusiva che si manifesta in modo ripetitivo, causando un forte senso di disagio.
Le ossessioni sono una specifica categoria di pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e persistenti. Le ossessioni si verificano principalmente nella categoria dei disturbi di ansia.
Sebbene chi ne soffre possa riconoscerle come irrazionali o esagerate, è spesso difficile allontanarle. Le ossessioni possono riguardare vari temi, tra cui la salute, la sicurezza o la moralità, interferendo con le attività quotidiane e il benessere della persona.
Definizione di ossessione
L'ossessione è un pensiero o una preoccupazione intrusiva che si manifesta in modo ripetitivo, causando un forte senso di disagio. È caratterizzata dalla sua egodistonicità, ovvero la sensazione che questi pensieri siano in contrasto con i propri desideri o valori (Clark, 2004).
Chi sperimenta ossessioni spesso tenta di resistervi, ma senza successo, il che può aumentare il livello di ansia (Salkovskis, 1985). Le ossessioni, contrariamente ai pensieri normali, sono persistenti e invasive.
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Cosa si intende per egodistonia?
I pensieri o immagini mentali si definiscono egodistonici quando sono in contrasto con l’immagine di sé, i principi o gli ideali di un individuo. Questa caratteristica rende inaccettabile i pensieri intrusivi.
Alcuni esempi di ossessioni potrebbero essere:
- Una persona che si trova su un balcone e improvvisamente teme di poter spingere un amico oltre la ringhiera, pur non avendo minimamente il desiderio di commettere tale atto.
- Un individuo che utilizza coltelli in cucina e sviluppa il timore di perdere il controllo e ferire qualcuno, nonostante sia consapevole di non voler mai fare del male a nessuno.
Tipologie di ossessioni
Solitamente le ossessioni variano da persona a persona, ci sono però delle categorie comuni quali:
- Ossessioni legate alla contaminazione: la paura eccessiva di venire in contatto con germi, sporco o sostanze tossiche. Le persone con questo tipo di ossessioni temono costantemente di essere contaminate o di contaminare altri, portando spesso a rituali di pulizia esagerati.
- Ossessioni di controllo: il bisogno di verificare ripetutamente che porte, finestre, fornelli, elettrodomestici siano chiusi o spenti correttamente. Anche dopo aver effettuato più controlli, la persona può continuare a dubitare della propria sicurezza, continuando a ripetere i controlli.
- Ossessioni bizzarre: pensieri assurdi o inusuali, come la paura irrazionale che eventi improbabili, come una catastrofe naturale o un disastro personale, possano accadere. Questi pensieri sono spesso difficili da spiegare razionalmente.
- Ossessioni relative al peso, alla forma del corpo o al cibo: sono frequenti nei disturbi del comportamento alimentare.
- Ossessioni riguardo le relazioni: si possono manifestare attraverso ricorrenti pensieri intrusivi riguardo le relazioni sentimentali come dubitare ossessivamente della fedeltà del partner, portando a gelosia ossessiva.
- Ossessioni religiose e blasfeme: pensieri intrusivi e disturbanti su atti sacrileghi o profanazioni, sulla catastrofica idea che i peccati non verranno mai perdonati.
Ossessioni: cosa sono compulsioni e rituali?
I pensieri intrusivi, ossia le ossessioni, hanno come risposta comportamentale le compulsioni.
Le compulsioni sono delle azioni ripetitive che possono trasformarsi in veri e propri rituali. Esistono due tipi di compulsioni:
- Compulsioni a carattere esplicito: sono azioni motorie ripetute come lavarsi più volte le mani, controllare di aver spento il gas, controllare di aver chiuso la porta di casa, sistemare e allineare continuamente gli oggetti.
- Compulsioni a carattere implicito: sono invece “azioni mentali” come contare mentalmente, recitare delle preghiere, o ripetere continuamente delle parole.
Che siano esplicite o implicite, le compulsioni rappresentano per l’individuo la risposta alle ossessioni. Generalmente le compulsioni portano una sensazione di sollievo perché diminuiscono l’angoscia e l’ansia legata alle ossessioni. Questa dinamica di controllo viene anche chiamata controllo ossessivo: il soggetto vede le compulsioni come metodo di neutralizzazione del pericolo.
Ossessioni nel Disturbo ossessivo compulsivo (DOC)
Le ossessioni sono uno dei sintomi principali del disturbo ossessivo compulsivo. Come già spiegato sopra, chi soffre di DOC è intrappolato in un ciclo di ossessioni e compulsioni, dove ogni pensiero intrusivo scatena una risposta compulsiva che, invece di alleviare il disagio, lo perpetua.
Il DOC è un disturbo che può manifestarsi a qualsiasi età, ma si manifesta prevalentemente nell’infanzia, adolescenza o prima età adulta. Circa il 25% dei casi esordisce prima dei 14 anni, mentre un’altra fascia in cui si sviluppa vede l’età media intorno ai 19 anni.
Cura delle ossessioni
Una delle opzioni più efficaci per il trattamento delle ossessioni è la terapia cognitivo-comportamentale. Una delle tecniche che vengono utilizzate è la Prevenzione della Risposta: la persona viene gradualmente esposta alle situazioni che scatenano i pensieri ossessivi senza permettere l’esecuzione dei rituali. Questo approccio consente al paziente di tollerare l’ansia e il disagio senza ricorrere alle compulsioni, difatti spezzando il circolo vizioso e perpetuo che caratterizza il disturbo.
In alcuni casi si ricorre anche alla terapia farmacologica con SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), che possono aiutare a ridurre i sintomi ossessivo-compulsivi.
Ossessioni e psicoterapia
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Fonti
- Abramowitz, J. S., Taylor, S., & McKay, D. (2009). Obsessive-compulsive disorder. The Lancet, 374(9688), 491-499.
- American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
- Clark, D. A. (2004). Cognitive-behavioral therapy for OCD: A guide to treating obsessive-compulsive disorder. Guilford Press.