Ossessione per una persona: come smettere?
L'ossessione per una persona è una condizione caratterizzata da pensieri e comportamenti persistenti e incontrollabili verso un individuo, spesso risultando in un coinvolgimento emotivo estremo e disfunzionale che può danneggiare la salute mentale e le relazioni interpersonali.
Esiste un confine sottile tra un amore sano e l'ossessione per una persona. Quando l'amore e il soggetto del nostro affetto diventano un pensiero fisso, intrusivo e distruttivo, l'amore si trasforma in vera e propria ossessione, configurandosi spesso all'interno di una relazione tossica.
Cosa vuol dire essere ossessionato da una persona?
In generale l'ossessione è un pensiero irrazionale e intrusivo che non può essere fermato con uno sforzo intenzionale. L'ossessione per una persona rappresenta un particolare stato mentale e emotivo in cui un soggetto non riesce a smettere di pensare ad una precisa persona, la desidera costantemente e sviluppa fantasie su di lei. Questo tipo di fissazione può diventare così intensa da interferire con la vita quotidiana in tutti gli ambiti dal lavoro alle relazioni interpersonali e compromette la complessiva salute mentale del soggetto. L’ossessione per una persona che non ti vuole può manifestarsi in vari modi come ad esempio l'incapacità di concentrarsi su altre attività, la difficoltà ad accettare una mancata risposta o un rifiuto, il bisogno di controllare e monitorare la vita dell'altra persona.
Come si chiama l'ossessione per una persona?
In termini clinici l'ossessione per una persona può essere associata a vari disturbi psicologici soprattutto quando si tratta di un'ossessione per una persona sconosciuta. Questo tipo di atteggiamento può essere tipico di un manipolatore affettivo. In questo caso l’ossessione per una persona è una malattia in quanto è caratterizzato da pensieri intrusivi e desideri irrazionali e intensi. In casi estremi l'ossessione può evolvere in un vero e proprio disturbo ossessivo-compulsivo da relazione (DOC).
In alcuni casi l'ossessione si manifesta con i sintomi della dipendenza affettiva che includono senso di vuoto, pensieri ossessivi rivolti al partner (attuale, ex o futuro) e un costante tentativo di piacere o cambiare per avvicinare o mantenere vicino l'oggetto della propria ossessione. Questo stato di continua insoddisfazione e fallimento nella ricerca di amore e riconoscimento può portare a depressione, ansia generalizzata, insonnia e pensieri ossessivi.
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Come si comporta una persona con un'ossessione?
Una persona con un'ossessione può mostrare comportamenti compulsivi nei confronti dell'oggetto della sua fissazione come ad esempio:
- controllo ossessivo del telefono e dei profili social dell'altra persona;
- tentativi continui di contatto;
- fantasie irrazionali su possibili scenari futuri con la persona oggetto dell'ossessione;
- mancanza di rispetto della privacy nella relazione;
- gelosia intensa e immotivata;
- cambiamenti di umore legati ai comportamenti dell'altra persona ed esplosioni di rabbia immotivata.
Perché ci si fissa su una persona?
L’ossessione per una persona che non si conosce può derivare da vari fattori psicologici, emotivi e ambientali tra cui:
- bassa autostima: le persone con bassa autostima possono sviluppare una dipendenza emotiva;
- traumi passati come esperienze di abbandono o rifiuto vissute durante l'infanzia o l'adolescenza;
- bisogno di controllo che nasce dalla paura dell'incertezza.
Come nasce l'ossessione per una persona?
I risultati di uno studio pubblicato su Behaviour Research and Therapy dimostrano che le ossessioni più sconvolgenti per un paziente nascono nel contesto di preoccupazioni o problemi di vita. Per il 43% si tratta di ossessioni aggressive, religiose o sessuali, il 32% riguardano preoccupazioni di contaminazione e il restante 25% è legato al senso di sè come il bisogno di sapere o ricordare, pensieri sul salvare le cose e dubbi sulle azioni. I risultati di questa ricerca supportano le teorie cognitive secondo cui l'ossessione è sempre associata ad un pensiero che crea disagio e genera un disequilibrio interiore (Rowa et al., 2005). L'ossessione per una persona può nascere in vari modi ma spesso inizia con un'attrazione o un interesse che cresce fino a diventare una fissazione malsana. Tra i fattori che possono contribuire alla nascita di un'ossessione possono esserci:
- mancanza di reciprocità, terrore del rifiuto o paura dell'incertezza;
- idealizzazione di una persona;
- isolamento sociale e mancanza di un adeguato supporto sociale;
- esperienze di vita traumatiche.
Come capire se una persona è ossessionata da me? Segnali e sintomi dell'ossessione
Ci sono alcuni segnali che puoi cogliere per capire se una persona è ossessionata da te tra cui:
- comportamenti di controllo: tentativi frequenti di monitorare o controllare le tue attività quotidiane;
- messaggi continui: messaggi o chiamate incessanti anche dopo aver chiesto di smettere ed episodi di love bombing;
- presenza costante: la persona sembra apparire ovunque tu sia senza apparente motivo;
- gelosia eccessiva: dimostrazioni di gelosia o possessività anche se non ci sono motivi apparenti;
- interazioni inappropriate: tentativi di entrare nella tua vita personale o professionale senza il tuo consenso attraverso forme di manipolazione mentale.
Fasi di una Relazione Ossessiva: un'analisi del ciclo psicologico
Le relazioni ossessive, caratterizzate da un coinvolgimento emotivo intenso e spesso patologico, seguono un ciclo ricorrente composto da quattro fasi principali: attrazione, ansia, ossessione e distruzione, che talvolta possono condurre al ciclo della violenza. Questo ciclo può avere conseguenze devastanti per entrambe le parti coinvolte, portando spesso a un deterioramento significativo della salute mentale e del benessere emotivo.
Fase dell'Attrazione
La fase iniziale di una relazione ossessiva è contraddistinta da una forte attrazione e idealizzazione della persona oggetto dell'ossessione. In questa fase, l'individuo ossessivo tende a vedere l'altro come perfetto, attribuendogli qualità esagerate e idealizzandolo in modo irrealistico (Baumeister & Vohs, 2004). Questa idealizzazione può portare a un coinvolgimento emotivo rapido e intenso, creando le basi per una dipendenza affettiva.
Fase Ansiosa
Segue la fase ansiosa, in cui emergono paure irrazionali di abbandono e perdita. L'individuo ossessivo sviluppa comportamenti di controllo, cercando costantemente rassicurazioni e conferme dell'affetto dell'altro (Pietromonaco & Barrett, 2000). Questa fase è caratterizzata da un aumento dell'ansia e dell'insicurezza, che può manifestarsi attraverso gelosia, possessività e tentativi di limitare la libertà dell'altro partner.
Fase Ossessiva
Nella fase ossessiva, i comportamenti di controllo diventano più intensi e pervasivi. L'individuo ossessivo può ricorrere a manipolazioni psicologiche, tentativi di isolare il partner dai suoi amici e familiari, e altre tattiche per mantenere il controllo e prevenire l'abbandono (Dutton & Painter, 1993). Questa fase è spesso accompagnata da un'escalation di conflitti e tensioni, con il partner ossessivo che diventa sempre più intrusivo e dominante.
Fase Distruttiva
La fase finale è quella distruttiva, dove la relazione tende a deteriorarsi irreparabilmente. Le pressioni e i comportamenti manipolatori possono portare alla fine della relazione, causando depressione e disperazione nell'individuo ossessivo (Mullen et al., 1999). In questa fase, l'ossessivo può fare tentativi disperati di recupero della relazione, spesso ricorrendo a comportamenti ancora più estremi e dannosi.
Come si fa a capire se è amore o ossessione?
Distinguere tra amore e ossessione può essere difficile ma esiste un confine in cui i sentimenti diventano eccessivamente intensi e la relazione diventa tossica. Se si tratta di amore autentico dovrebbero essere presenti alcuni comportamenti:
- reciprocità: l'amore autentico è caratterizzato da un rapporto reciproco e bilanciato;
- rispetto dei confini: nell'amore si rispettano i confini e l'autonomia dell'altro;
- crescita personale: l'amore incoraggia la crescita personale e il benessere reciproco nella coppia;
- sicurezza: l'amore tende a generare un senso di fiducia e sicurezza.
Come ci si libera da un'ossessione?
Quando c'è un'ossessione per una persona capire come curarla non è semplice. Il processo può essere lungo e impegnativo ma è possibile grazie ad alcuni accorgimenti:
- riconoscere il problema: il primo passo è ammettere di avere un'ossessione e comprendere di avere un problema;
- ridurre il contatto: limitare il più possibile il contatto con la persona oggetto dell'ossessione;
- distrarsi: concentrarsi su altre attività ed interessi che possano distogliere l'attenzione;
- cercare supporto: è importante non tenersi dentro questo pensiero ma aprirsi e parlarne con amici e familiari per avere un confronto più razionale e realistico.
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L'importanza del supporto psicologico per uscire dall'ossessione per una persona
Se l’ossessione diventa invalidante, compromettendo le normali attività quotidiane, è fondamentale rivolgersi a uno psicologo. I pensieri ossessivi non migliorano col tempo senza intervento professionale e possono compromettere seriamente la qualità della vita.
Rivolgersi ad uno psicoterapeuta per migliorare la propria autostima e cercare l'origine dell'ossessione è un passo molto importante per evitare in futuro di ricadere nella stessa condizione. I terapeuti e le terapeute online di Serenis sono professionisti qualificati che possono aiutare a comprendere e affrontare l'ossessione esplorandone le cause profonde, sviluppando strategie di coping e accompagnando le persone verso una guarigione emotiva.
Fonti:
- Rowa, K., Purdon, C., Summerfeldt, L. J., & Antony, M. M. (2005). Why are some obsessions more upsetting than others? Behaviour Research and Therapy, 43(11), 1453–1465.
- Baumeister, R. F., & Vohs, K. D. (2004). Handbook of self-regulation: Research, theory, and applications. Guilford Press.
- Dutton, D. G., & Painter, S. L. (1993). The battered woman syndrome: Effects of severity and intermittency of abuse. American Journal of Orthopsychiatry, 63(4), 614-622.
- Mullen, P. E., Pathé, M., & Purcell, R. (1999). Stalkers and their victims. Cambridge University Press.
- Pietromonaco, P. R., & Barrett, L. F. (2000). The internal working models concept: What do we really know about the self in relation to others? Review of General Psychology, 4(2), 155-175.