Cosa sono i neurotrasmettitori?

I neurotrasmettitori sono un elemento vitale per il nostro organismo e permettono di operare uno scambio continuo tra l’individuo e l’ambiente circostante.

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Neurotrasmettitori cosa sono

I neurotrasmettitori sono messaggeri chimici essenziali nel nostro corpo, trasportati tra le cellule nervose, e tra neuroni e altre cellule come ghiandole e muscoli. Questi messaggi chimici sono fondamentali per tutte le funzioni umane e vengono studiati dalle neuroscienze cognitive.

Cosa sono i neurotrasmettitori?

In termini neurobiologici i neurotrasmettitori sono sostanze chimiche che agiscono a livello di sistema nervoso e sono contenute nelle vescicole sinaptiche. Le sinapsi chimiche sono come delle sacche che trattengono i neurotrasmettitori e si trovano nella parte terminale di ogni cellula nervosa anche chiamata neurone. Il corretto rapporto tra sinapsi e neurotrasmettitori permette il buon funzionamento del sistema nervoso in quanto sono le sinapsi a rilasciare queste sostanze durante la trasmissione del segnale nervoso.

I neurostrasmettitori più conosciuti sono la dopamina, l'acetilcolina, il glutammato, il GABA e la serotonina.

Storia della scoperta dei neurotrasmettitori

Fu uno scienziato austriaco di nome Otto Loewi a scoprire nel 1921 il primo neurotrasmettitore che chiamò vagustoff anche detto acetilcolina. Otto Loewi, Henry Dale, Wilhelm Feldberg e Walter Cannon svolsero in merito interessanti ricerche a cavallo tra le due guerre mondiali. In quel periodo si riteneva che la trasmissione sinaptica fosse solo di tipo elettrico mentre gli studi di neurofisiologia riuscirono a dimostrare l’esistenza di una trasmissione chimica a livello cerebrale.

Grazie ai sorprendenti risultati delle loro ricerche Henry Dale e Otto Loewi ricevettero il premio Nobel per la fisiologia e la medicina nel 1936. Successivamente nel campo delle neuroscienze si aprì una lunga controversia tra i sostenitori della trasmissione chimica e coloro che sostenevano la trasmissione elettrica tra i neuroni. Questo dibattito scientifico continuò per quasi tutto il Novecento fino ad arrivare alla conclusione dell’esistenza di processi chimici nel sistema nervoso con neurotrasmettitori a livello simpatico e parasimpatico.

Quali sono i principali neurotrasmettitori?

Capire quali sono i neurotrasmettitori equivale a conoscerne la classe di molecole a cui appartengono. Secondo questa classificazione esistono due tipi principali di neurotrasmettitori che sono i trasmettitori di piccole molecole e i neuropeptidi. All'interno di questi due raggruppamenti ci sono più di 60 tipi di neurotrasmettitori. Tipi di neurotrasmettitori quali sono glutammato, acetilcolina, acido gamma-aminobutirrico (GABA), noradrenalina, dopamina e serotonina rientrano tra i principali neurotrasmettitori studiati dalle neuroscienze e appartengono alle seguenti classi di molecole:

  • neurotrasmettitori peptidici: rientrano nella classe dei peptidi e includono sostanze come le endorfine, coinvolte nella modulazione del dolore e delle emozioni;
  • neurotrasmettitori monoaminergici: nella classe delle monoamine neurotrasmettitori ci sono la dopamina, la serotonina e le catecolamine neurotrasmettitori come l'adrenalina e la noradrenalina che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione dell'umore, nello sviluppo delle emozioni e delle funzioni autonome. A questa classe di molecole appartengono anche l'epinefrina, la norepinefrina e la melatonina;
  • neurotrasmettitori aminoacidi: rientrano il glutammato e neurotrasmettitori GABA (acido gamma amino-butirrico).

Principali neurotrasmettitori

Cosa provoca la mancanza di neurotrasmettitori?

La mancanza di neurotrasmettitori può avere importanti ripercussioni sulla salute psico-fisica. Per avere una mappa concettuale, è bene chiarire come funzionano e a cosa servono i neurotrasmettitori.

Fondamenti e processi

Le funzioni dei neurotrasmettitori si svolgono mediante il loro rilascio nello spazio sinaptico. I neurotrasmettitori del simpatico e parasimpatico interagiscono con la membrana post-sinaptica del neurone o delle cellule ghiandolari e muscolari dove si trovano i recettori. Neurotrasmettitori e recettori entrano dunque in contatto stimolando una specifica risposta cellulare. La mancanza, la diminuzione o l'alterazione di questi può portare a numerosi disturbi neurologici e psichiatrici. Ad esempio esiste uno stretto legame tra neurotrasmettitori come la serotonina e la depressione.

I neurotrasmettitori servono ai neuroni per 

  • comunicare tra di loro;
  • agire sulle cellule muscolari;
  • stimolare una risposta da parte delle cellule ghiandolari.

Un recente studio condotto presso l'Università degli Studi di Padova ha trovato una correlazione significativa tra dieta alimentare e funzionamento dei neurotrasmettitori. In particolare si è notato che lo squilibrio dei neurotrasmettitori potrebbe essere clinicamente correlato alle nostre abitudini alimentari. La letteratura scientifica oggi sta indagando questa relazione anche per chiarire l'efficacia di alcuni integratori alimentari proposti dalle aziende farmaceutiche a base di GABA e altri neurotrasmettitori (Maccatrozzo, 2022).

Caratteristiche della risposta cellulare ai neurotrasmettitori

La risposta delle cellule ai neurotrasmettitori dipende dai recettori presenti sulla membrana del neurone postsinaptico. Il segnale nervoso che stimola il rilascio del neurotrasmettitore nello spazio sinaptico si chiama potenziale d'azione. L'elenco dei neurotrasmettitori in base al tipo di attività che svolgono comprende neuromodulatori e neurotrasmettitori eccitatori e inibitori:

  • eccitatori: i neurotrasmettitori eccitatori sono responsabili dell'eccitazione del neurone e favoriscono il passaggio del messaggio da una cellula all'altra. Questi neurotrasmettitori aumentano la probabilità che il neurone postsinaptico generi un potenziale d'azione rilasciando le sostanze chimiche. Esempi includono il glutammato e l'acetilcolina;
  • inibitori: i neurotrasmettitori inibitori hanno la funzione di bloccare un'ulteriore trasmissione di messaggi chimici. Questo tipo di neurotrasmettitori riduce la probabilità che il neurone postsinaptico generi un potenziale d'azione. I neurotrasmettitori inibitori più comuni sono l'acido γ-amminobutirrico (GABA) e la glicina.
  • modulatori: i neurotrasmettitori modulatori sono responsabili della regolazione dei messaggi chimici. Ad esempio possono regolare il modo in cui le cellule comunicano e possono agire su più neuroni contemporaneamente. I più importanti neuromodulatori sono acetilcolina, dopamina, noradrenalina e serotonina.

Qual è la differenza tra ormoni e neurotrasmettitori?

Ormoni e neurotrasmettitori svolgono la stessa funzione di messaggeri chimici ma differiscono principalmente per il loro meccanismo di azione. Infatti i neurotrasmettitori agiscono sulle cellule mediante le sinapsi mentre gli ormoni sono secreti dalle ghiandole endocrine e sono trasportati al resto del corpo dal flusso sanguigno. Bisogna chiarire che alcuni neurotrasmettitori sono ormoni come la dopamina, la norepinefrina, l'epinefrina, la serotonina e la melatonina. Per questo motivo sono anche chiamati ormoni neurotrasmettitori.

Che tipo di neurotrasmettitore è la dopamina?

La dopamina rientra nella classe delle monoamine e svolge un ruolo molto importante tra i neurotrasmettitori del sistema simpatico e parasimpatico. La dopamina è conosciuta soprattutto per la sua implicazione nella modulazione dell'umore. Infatti una carenza di dopamina sembra essere associata allo sviluppo di fenomeni depressivi e dunque esiste una stretta relazione tra depressione e neurotrasmettitori.

Quali sono i neurotrasmettitori dell'ansia?

I neurotrasmettitori principali coinvolti nell'ansia includono il GABA e la serotonina. Il GABA è un neurotrasmettitore inibitorio che aiuta a calmare l'attività neuronale e per questo motivo è spesso bersaglio dei farmaci tranquillanti. La serotonina invece è coinvolta nella regolazione dell'umore e delle emozioni e una sua carenza è associata a fenomeni depressivi. Questo può succedere quando i neurotrasmettitori sono danneggiati come ad esempio nei casi in cui ne vengano rilasciati troppi o troppo pochi. Per questo motivo alcuni farmaci antidepressivi agiscono mediante l'inibizione della ricaptazione dei neurotrasmettitori come la serotonina.

Quali sono i neurotrasmettitori coinvolti nelle emozioni?

I cosiddetti neurotrasmettitori della felicità sono 6 e in particolare la serotonina e la dopamina sono coinvolti nelle emozioni perchè agiscono regolando l'umore, il sistema del piacere e della ricompensa. I neurotrasmettitori coinvolti nell'ansia sono infatti la serotonina ma anche la noradrenalina e il GABA. Inoltre esiste una stretta relazione tra droghe e neurotrasmettitori in quanto quasi tutte le sostanze stupefacenti agiscono alterando o aumentando il rilascio di sostanze chimiche a livello cerebrale.

Quali sono i 6 ormoni della felicità?

I 6 principali neurotrasmettitori che danno un senso di benessere sono:

  • dopamina;
  • serotonina;
  • ossitocina, anche conosciuta come ormone della felicità;
  • endorfine, agiscono come antidolorifici naturali;
  • adrenalina e noradrenalina, regolano la risposta allo stress;
  • feniletilamina: influisce sull'euforia e sull'eccitazione.

Chi produce serotonina e dopamina?

La serotonina è prodotta per la maggior parte nelle cellule enterocromaffini dell'intestino e per una piccola percentuale a livello cerebrale nei neuroni del nucleo del rafe. Si tratta dunque di neurotrasmettitori sintetizzati da batteri intestinali. La dopamina è invece prodotta nel sistema nervoso centrale, in particolare nell'area del telencefalo, dell'amigdala e nella zona della corteccia frontale.

Quali sono i 4 ormoni dell'amore?

Il sentimento dell'amore attiva in modo molto intenso l'intero sistema psico-fisico. I 4 principali ormoni associati all'amore sono:

  • ossitocina: favorisce il sentimento dell'affetto e del legame tra partner e genitori-figli;
  • endorfina: coinvolta nella regolazione dei comportamenti sociali;
  • dopamina: contribuisce alla sensazione di piacere nei rapporti amorosi;
  • serotonina: regola l'umore e contribuisce al benessere generale nelle relazioni.

Perchè il supporto psicologico è importante

Quando si verifica una carenza nel rilascio di un neurotrasmettitore si può andare incontro a diverse forme di disagio psicologico che necessitano di un intervento di supporto. Serenis offre servizi di psicoterapia online con professionisti qualificati che possono aiutare a gestire e trattare questi disturbi grazie all'approccio integrato che può includere sia terapie farmacologiche che psicologiche.

Fonti:

  • Maccatrozzo, L. (2022). Neurotrasmettitori e alimentazione. Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione - BCA. Università degli Studi di Padova.
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