Musofobia: la paura dei topi
La musofobia, o paura dei topi, è una fobia comune che può avere impatti significativi sulla vita quotidiana di chi ne soffre. Questa guida completa fornisce strategie per affrontarla efficacemente.
Tutti noi abbiamo paura di qualcosa, o ci troviamo ad avere a che fare con qualcosa che proprio non riusciamo a superare. Nei casi delle fobie questo timore diventa talmente estremo che si struttura un vero e proprio disturbo, che può avere per oggetto una varietà sterminata di oggetti specifici. Una delle fobie più comuni è la fobia dei topi, meglio conosciuta come musofobia.
Che cos’è la paura dei topi
Il termine musofobia, che deriva del greco μῦς (mys) che significa "topo", indica la paura dei topi, o la fobia dei ratti in generale e fa parte della sezione dedicata alle fobie specifiche, che il DSM-5 (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali) racchiude tra i disturbi d’ansia.
Stiamo parlando quindi di un vero e proprio disturbo con una rilevanza clinica, caratterizzato da una paura intensa alla sola vista o rumore di un topo in casa, che può produrre una serie di sintomi e indurre addirittura condotte di evitamento allo scopo di scongiurare ogni situazione in cui si potrebbe imbattere nello stimolo che scatena la fobia.
Si tratta di reazioni decisamente sproporzionate rispetto al reale pericolo, ma sono capaci di far sentire in gabbia la persona che ne soffre.
La musofobia viene chiamata anche:
- murofobia;
- muridofobia;
- surifobia.
La fobia dei topi rientra nel quadro più ampio della zoofobia (paura degli animali), di cui fanno parte anche:
- l'aracnofobia (paura dei ragni);
- l'ailurofobia (paura dei gatti);
- l'entomofobia (paura degli insetti);
- la selacofobia (paura degli squali);
- l'ofidiofobia (paura dei serpenti).
Parla con un professionista di quello che ti fa paura: l'affronterete insieme.
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Quali sono i sintomi della musofobia?
In che modo puoi capire se la tua paura dei ratti o di altri roditori è un semplice timore o una fobia a tutti gli effetti? Stando a quanto stabilito dal DSM-5, esistono sintomi ben precisi che, quando si presentano contemporaneamente, possono dar vita a una diagnosi di fobia specifica, come la musofobia.
Vediamoli nel dettaglio:
- eccessiva paura o un’ansia incontrollabile che si manifestano soltanto nel momento in cui si presenta lo stimolo fobico. A volte, addirittura, basta solo la sua idea a scatenare questa reazione;
- l'angoscia è talmente eccessiva che porta a mettere in atto comportamenti finalizzati a evitare ogni potenziale situazione ansiogena;
- la paura eccessiva porta a un disagio clinicamente significativo e ripercussioni negative su sfere della vita, come quella sociale, lavorativa e relazionale.
Sintomi fisici della fobia dei ratti
Chiaramente, anche il corpo esprimerà questa paura esagerata attraverso sintomi fisici che caratterizzano solitamente l’ansia:
- battito cardiaco e la respirazione accelerati;
- senso di oppressione a livello del petto;
- aumento della sudorazione;
- sensazioni di nausea o vomito;
- malessere gastrointestinale.
Tutti questi sintomi possono manifestarsi a un’intensità tale da sfociare in un vero e proprio attacco di panico. È importante però precisare però che non tutte le fobie specifiche sfociano sempre in attacchi di panico: rappresenta piuttosto un effetto collaterale all’eccesso di ansia causato dalla fobia e, solo nel caso in cui gli attacchi di panico raggiungono una frequenza abbastanza significativa, possiamo porre una diagnosi separata di disturbo di panico.
Quanto dura la paura dei topi?
Per poter davvero parlare di musofobia, la sintomatologia deve persistere da almeno 6 mesi. Se consideriamo il decorso, invece, la musofobia, come ogni altra fobia specifica, può presentarsi già dall’infanzia, dall’età o 10 anni o anche prima. Ciò non esclude che si possa diventare musofobici anche da adulti, a seguito di una diretta esperienza negativa.
Quali sono le cause della musofobia?
Di solito la paura patologica dei topi si presenta in seguito a un evento traumatico, vissuto in prima persona o al quale si ha assistito. Più specificatamente, per trauma intendiamo una situazione nella quale la persona ha rischiato la vita o comunque di veder compromessa la propria o l’altrui incolumità.
In alcuni casi, possono essere delle informazioni errate a provocare l’insorgere di una fobia specifica e il relativo desiderio di evitare situazioni che potrebbero produrre ansia. Gli effetti non sono però meno drammatici e riguardano specialmente i soggetti maggiormente predisposti agli stati d’animo ansiosi.
Infine, in queste personalità fobiche i pensieri possono essere intrusivi e così invalidanti da compromettere molti aspetti della propria vita come il lavoro, la semplice quotidianità, le relazioni sociali e di coppia.
Come si cura la paura patologica dei topi?
Il modo nel quale la fobia dei topi si può superare dipende sostanzialmente da quanto quest’ultima è accentuata e dalla severità dei sintomi.
Come abbiamo accennato, infatti, bisogna distinguere tra una fobia ben strutturata e il semplice disgusto che, nel caso dei topi, è un sentimento comune da parte di noi umani, alimentato anche da un fattore culturale e da convinzioni specifiche, come quelle che vedono questi animali come portatori di malattie e sporcizia.
In alcuni casi però, la fobia diventa così esagerata da trasformarsi in un ostacolo per la propria libertà, andando a limitare le esperienze che prevedono un contatto diretto con la natura e tutte le attività che potrebbero comportare l’incontro con un roditore.
Se ti riconosci in una situazione di questo tipo, significa che la tua musofobia ha raggiunto un livello non trascurabile, motivo per cui è bene chiedere aiuto a un professionista della salute mentale come lo psicoterapeuta.
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Psicoterapia per la fobia dei ratti
I disturbi fobici sono categorizzati come disturbi d’ansia. Le ipotesi di cura comprendono quindi: terapia cognitivo-comportamentale atta alla gestione dello stimolo ansiogeno. Il percorso che ti attende saprà fornirti tutti gli strumenti per trascorrere il tuo tempo all’aria aperta con la massima serenità, puntando a ridurre le reazioni ansiose che te lo impediscono. Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online.
Ciò sarà reso possibile grazie a un’attenta analisi delle motivazioni alla base della musofobia e dall’applicazione di particolari tecniche espositive che ti aiuteranno ad affrontarla gradualmente. Così facendo imparerai a gestire nel modo migliore il tuo disagio e tenere l’angoscia sotto controllo.
Infine, nel caso in cui le tue emozioni diventino troppo intense e difficili da modulare, alcune tecniche di meditazione come la mindfulness possono venirti in aiuto: ti permetteranno di porre la tua concentrazione sul presente e allontanare ansie e pensieri intrusivi collegati allo stimolo fobico.