Meltdown autismo - shutdown autismo: cosa sono e come comportarsi

Il meltdown è una reazione emotiva spropositata, che spesso segue un sovraccarico emotivo, cognitivo o informativo.

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meltdown autismo

Autismo: che cos'è

Molto in generale, si può dire che l'autismo deriva da uno sviluppo precoce dell'area cerebrale, che ha cominciato a maturare quando il bambino si trovava ancora nel ventre materno.

Nel dettaglio, ecco uno schema riassuntivi dei principali disturbi dello spettro autistico:

  • sindrome di Asperger;
  • disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato;
  • autismo classico;
  • disturbo disintegrativo dell’infanzia.


Ogni disturbo ha delle caratteristiche singolari e influisce sulla qualità della vita sociale e relazionale in maniera unica.

Ciononostante, i disturbi hanno anche dei caratteri comuni, che comprendono:

  • problemi di comunicazione: che possono riguardare nella fattispecie la comunicazione non verbale e la capacità di interagire col prossimo;
  • comportamenti stereotipati.

Meltdown autismo


Gli scoppi di rabbia non sono rari all'interno del disturbo dello spettro autistico. Questi episodi possono manifestarsi all'improvviso e apparentemente senza motivazione, portando il soggetto a gridare, manifestare comportamenti violenti, colpire oggetti e altro ancora.

Perché nei disturbi vi è una componente tanto invadente di rabbia? La motivazione è subito chiara: generalmente, le persone con disturbo dello spettro autistico vivono con grande ansia le situazioni legate al cambiamento e all'inaspettato. Ecco che, lì dove si verifica un evento inatteso che causa frustrazione e angoscia, possono prodursi le reazioni aggressive.

Ad alimentare la problematica vi è spesso la difficoltà, in chi soffre di autismo, di comprendere le emozioni altrui e anche le proprie. Tale difficoltà si traduce poi nell'espressione disfunzionale degli stati emotivi attraverso la rabbia.

Proprio in questo frangente si situa il meltdown: una reazione emotiva spropositata, che spesso segue un sovraccarico emotivo, cognitivo o informativo. In altre parole: lì dove il soggetto affetto da disturbo dello spettro autistico si scontra con una quantità troppo ampia di informazioni, che non riesce a fronteggiare e a metabolizzare, subisce una violenta attivazione del sistema nervoso autonomo.

Di qui la rabbia, le grida, il pianto incontrollato, talvolta addirittura la violenza rivolta verso oggetti e persone.

Gli stimoli (o trigger), che possono attivare il meltdown comprendono:

  • contatto fisico;
  • eccesso di suoni e rumori;
  • luci eccessive;
  • ambiente rumoroso o caotico;
  • cambiamenti inaspettati;
  • alterazione dei piani per la giornata;

Per rispondere alla problematica, è necessario agire in tempi brevi cercando di sottrarre il soggetto all'ambiente stressante e riportandolo ad uno stato di tranquillità. Allontanando i trigger, si può infatti agire in maniera rapida sullo stato emotivo e sulla reazione emotiva spropositata.

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Cosa fare durante un meltdown autismo

Durante un meltdown associato ai disturbi dello spettro autistico, è fondamentale mantenere la calma e adottare strategie efficaci per aiutare la persona a superare il momento di crisi. Ecco alcune linee guida per gestire un meltdown:

Mantenere la calma: la tua tranquillità è essenziale: non reagire con rabbia o frustrazione, poiché questo potrebbe aggravare la situazione. Mantieni un tono di voce basso e rassicurante.

Allontanare la persona dai trigger: identifica e riduci gli stimoli che hanno scatenato il meltdown, come rumori forti, luci intense o contatto fisico. Cerca di portare la persona in un ambiente tranquillo e privo di stimoli che potrebbero aumentare lo stress.

Non tentare di razionalizzare o discutere: durante un meltdown, la persona può essere sopraffatta da emozioni o sensazioni. Non cercare di discutere o di chiedere spiegazioni in quel momento, perché potrebbe non essere in grado di rispondere razionalmente.

Fornire uno spazio sicuro: lascia che la persona si ritiri o si isoli se lo desidera. Questo aiuta a evitare il sovraccarico sensoriale. Se necessario, crea un "angolo tranquillo" o un rifugio dove possa sentirsi protetta e al sicuro.

Evitare il contatto fisico (a meno che non sia richiesto): alcune persone con autismo non tollerano bene il contatto fisico, specialmente durante un meltdown. Non cercare di abbracciarle o trattenerle a meno che non ti sia stato indicato che questo possa essere di aiuto.

Offrire oggetti o attività calmanti: se la persona ha oggetti che usa per calmarsi (ad esempio un giocattolo sensoriale, una coperta, ecc.), offri loro questi strumenti. Alcuni trovano conforto in attività ripetitive o previste, che possono aiutarli a ritrovare un senso di controllo.

Rimanere neutrali e non giudicanti: evita rimproveri o commenti negativi riguardo al comportamento. Ricorda che il meltdown non è sotto il controllo della persona e giudicarla potrebbe solo aumentare la frustrazione.

Shutdown autismo


Simile e contrario è lo shutdown: un meccanismo di difesa che il soggetto autistico può mettere in atto per mettersi al riparo dall'eccesso di stimoli o trigger. Se il meltdown comporta una reazione emotiva violenta, lo shutdown comporta invece uno "spegnimento": cognitivo, vocale e comportamentale.

Quando si presenta uno shutdown, il soggetto autistico può rannicchiarsi, rimanere in silenzio, estraniarsi dalla situazione presente, ammutolirsi, non rispondere, nascondersi in un luogo sicuro e così via.

Anche in questo caso, lo shutdown segue un accumulo sensoriale, che comporta fattori stressanti per il soggetto autistico come eccesso di suoni, contatto fisico, ambienti affollati e simili.

Per rispondere allo shutdown in maniera funzionale, è necessario aiutare il paziente a trovare un luogo sicuro, lontano dai trigger che hanno innescato la reazione, evitando al contempo giudizi, critiche e rimproveri.

Ricordiamo che i disturbi dello spettro autistico risultano ad oggi ampiamente trattabili, sia con percorsi terapeutici che con terapie farmacologiche volte alla gestione dei sintomi. Se iniziate in tenera età, le terapie per l'autismo possono aiutare chi ne soffre a costruire una vita equilibrata e serena.

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Bibliografia

American Psychiatric Association. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5). 5th ed. Arlington, VA: American Psychiatric Association, 2013.

Attwood, Tony. The Complete Guide to Asperger's Syndrome. London: Jessica Kingsley Publishers, 2006.

Baron-Cohen, Simon, et al. Understanding Other Minds: Perspectives from Developmental Cognitive Neuroscience. 2nd ed. Oxford: Oxford University Press, 2000.

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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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