Maternità anticipata: come funziona e come richiederla

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Maternità anticipata

Il periodo di sospensione del lavoro può essere utile non solo per tutelare la salute della donna e del nascituro ma anche per prepararsi psicologicamente a diventare neogenitori e intraprendere il percorso della genitorialità.

Cos'è la maternità anticipata e cosa dice la normativa


La maternità anticipata è un diritto per tutte le donne lavoratrici sia del settore pubblico che privato. Se ci sono particolari condizioni di salute della donna o ambienti lavorativi che mettono a rischio la gravidanza, il D.Lgs. 151/2001 prevede una misura denominata maternità anticipata che consente alle donne in gravidanza di astenersi dal lavoro in anticipo rispetto ai tempi previsti dal congedo obbligatorio di maternità. Questa misura è pensata per tutelare la salute della madre e del bambino e gestire situazioni di rischio durante la gravidanza. La maternità anticipata è prevista anche in caso di parto prematuro, ossia quando il bambino nasce prima dell'inizio del congedo di maternità obbligatorio, che generalmente inizia dall'8° mese di gravidanza.

Maternità anticipata

Ad ogni modo, l'art. 16 del D.Lgs. 151/2001 prevede per legge un periodo di 5 mesi di astensione obbligatoria dal lavoro per tutte le donne in gravidanza durante l'arco temporale che precede e segue il momento del parto. Secondo la normativa infatti il congedo di maternità obbligatorio deve iniziare 2 mesi prima della data presunta del parto ed estendersi fino ai 3 mesi successivi al parto. Grazie alla norma della maternità flessibile la lavoratrice madre può fare domanda per ottenere l'astensione dal lavoro a partire da 1 mese precedente al parto fino ai 4 mesi successivi. A partire dal 2019 la legge ha introdotto la possibilità di svolgere tutti e 5 i mesi di congedo obbligatorio nel periodo successivo al parto.

Maternità anticipata: come funziona e quali sono le condizioni per richiederla?


La maternità anticipata è un'opzione fondamentale per le future mamme che si trovano ad affrontare situazioni particolari durante la gravidanza. Ci possono essere due condizioni fondamentali perchè la lavoratrice madre possa fare richiesta di maternità anticipata:

  • condizioni mediche avverse o complicazioni che mettono a rischio la salute della donna o del feto. Nel caso di problemi di tipo medico la donna si rivolge al proprio ginecologo per valutare le condizioni di salute e successivamente deve richiedere un certificato medico all'Azienda Sanitaria Locale (ASL);
  • condizioni di lavoro e ambientali non Idonee e lavoro faticoso, insalubre o pericoloso per la gravidanza. In questi casi è lo stesso datore di lavoro a dover constatare l'incompatibilità del lavoro con la gravidanza e dunque ad occuparsi della gestione del caso saranno gli Uffici Territoriali dell’Ispettorato Nazionale Lavoro.


Non bisogna dimenticare che a volte ci possono essere condizioni stressanti sul lavoro o problemi familiari che impediscono alla donna di vivere serenamente il periodo della gravidanza o i mesi immediatamente successivi al parto come ad esempio i casi di burnout genitoriale o condizioni che mettono in crisi il neopapà o la neomamma. Fortunatamente in tutte queste situazioni il sistema previdenziale italiano offre alle mamme lavoratrici la possibilità di chiedere l'attuazione della misura della maternità anticipata. Bisogna anche sottolineare che a partire dal 2023 la maternità anticipata può essere richiesta anche dalle lavoratrici autonome grazie al D. Lgs. 105/2022 che modifica il D. Lgs. 151/2001.

Maternità anticipata: quanto dura?


La durata della maternità anticipata dipende dal motivo per cui viene richiesta. La lavoratrice madre deve immediatamente comunicare lo stato di gravidanza al suo datore di lavoro il quale ha l'obbligo di constatare la compatibilità della mansione lavorativa assegnata con le condizioni di salute della donna. Nei casi di un'attività professionale considerata rischiosa il datore di lavoro deve garantire una mansione alternativa che non sia pregiudizievole alla salute della lavoratrice in stato di gravidanza. Nell'impossibilità di garantire tale posizione l'Ispettorato del Lavoro dispone la maternità anticipata per tutta la durata del periodo di gravidanza.

È prevista la visita medica fiscale?

Durante la maternità anticipata, la gestante non è soggetta a visita medica fiscale e può uscire liberamente. Tuttavia, deve presentare la domanda per la maternità obbligatoria alla metà del 7° mese di gestazione. Se le condizioni di lavoro rimangono pregiudizievoli e non è possibile un trasferimento di mansioni, gli ispettorati possono adottare un provvedimento di interdizione posticipata fino a 7 mesi dopo il parto.

Stipendio e indennità nel congedo di maternità anticipata


L'indennità di maternità anticipata viene erogata dall'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) nella misura dell'80% dello stipendio medio giornaliero calcolato sulla base degli ultimi stipendi percepiti prima di fare la domanda. A seconda dei casi questo importo è versato direttamente alla lavoratrice o tramite il datore di lavoro. Durante il periodo di astensione anticipata la lavoratrice mantiene il diritto a tutti i benefici e contributi sociali previsti dal suo contratto di lavoro.

Maternità anticipata: come richiederla all'INPS


La gestione delle richieste di maternità anticipata è a carico dell'INPS. È possibile presentare la domanda direttamente all'INPS oppure tramite il proprio datore di lavoro. Può richiederla anche chi svolge lavori occasionali, con contratto a progetto, libere professioniste o dipendenti con contratto part-time.

Maternità anticipata INPS: il modulo e la domanda online


Per richiedere la maternità anticipata all'INPS è necessario compilare il modulo apposito in via telematica accedendo al portale online. Il modulo richiede informazioni dettagliate sulla lavoratrice, sul suo datore di lavoro, sulla gravidanza e sulle ragioni della richiesta di maternità anticipata. È necessario allegare anche il certificato rilasciato dal medico specialista di una struttura pubblica o convenzionata con il SSN (Sistema Sanitario Nazionale) che attesta la necessità del congedo anticipato. Se il certificato di gravidanza a rischio viene rilasciato da un ginecologo privato la donna ha un periodo di tempo limitato entro il quale fare la richiesta di visita medica ginecologica presso una struttura pubblica del SSN.

Domanda di maternità anticipata INPS: come fare?


Per presentare la domanda di maternità anticipata all'INPS è possibile seguire due percorsi:

  • online attraverso il sito dell'INPS: accedendo con le proprie credenziali (SPID, CNS o CIE) è possibile compilare e inviare la domanda in via telematica;
  • call center: chiamando il numero 803164 (gratuito da rete fissa) oppure 06164164 (da rete mobile a pagamento);
  • di persona: recandosi presso gli uffici dell'INPS o tramite un patronato.

Dopo quanto tempo l'INPS paga la maternità anticipata?


Quando l'astensione anticipata è disposta dall'ASL il provvedimento decorre a partire dalla data del rilascio del certificato medico. Nel caso di condizioni di lavoro rischiose l'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) può disporre la maternità anticipata immediata. L'INPS paga l'indennizzo a partire dalle date indicate nei rispettivi provvedimenti.

Maternità anticipata e INPS

Maternità anticipata per lavoro a rischio 2023-2024: a chi spetta?


Con il messaggio n. 572 del 7 febbraio 2023 l'INPS ha comunicato che la maternità anticipata per lavoro a rischio è estesa a tutte le donne lavoratrici sia con contratti di lavoro dipendente che libere professioniste. Tra le categorie di lavoratrici che possono ottenere l'indennità per interdizione anticipata ci sono artigiane, commercianti, coltivatrici dirette o imprenditrici agricole, impiegate nella pesca marittima. Tra i lavori considerati a rischio per la gravidanza ci sono:

  • attività e mansioni che espongono alla silicosi e all’asbestosi;
  • uso di scale o impalcature;
  • manovalanza faticosa oppure mansioni che costringono ad assumere posizioni affaticanti;
  • utilizzo di macchinari mossi a pedale o scuotenti;
  • ambienti a contatto con malattie infettive, sostanze tossiche o nocive;
  • mondatura del riso;
  • qualsiasi lavoro che si svolge a bordo di un veicolo in movimento come aerei, navi, treni, autobus.

Maternità anticipata per gravidanza a rischio


L'obiettivo della norma che regolamenta la possibilità di maternità anticipata per gravidanza a rischio è di permettere alle donne di conciliare maternità e lavoro. Tra i principali fattori di rischio per complicanze durante la gravidanza ci sono condizioni mediche della madre antecedenti alla gravidanza come diabete o ipertensione, eventuali problemi che si sono presentati in precedenti gravidanze, altre caratteristiche fisiche come l'età.

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Cosa dire al ginecologo per ottenere la maternità anticipata?


Se le condizioni mediche della donna in gravidanza mettono a rischio la salute della donna o del feto e se il tipo di lavoro che si svolge è troppo faticoso oppure insalubre è fondamentale parlarne con il proprio ginecologo. Al ginecologo bisognerà spiegare i sintomi, le preoccupazioni e il tipo di lavoro svolto.

Ginecologa maternità anticipata

Il ginecologo non vuole rilasciare il certificato: cosa fare?


In alcuni casi il ginecologo potrebbe rifiutarsi di rilasciare il certificato non riconoscendo validi motivi per richiedere l'astensione anticipata dal lavoro. In queste situazioni è possibile chiedere un secondo parere ad un altro medico o rivolgersi direttamente all'INPS per avere ulteriori informazioni sulle condizioni che giustificano la maternità anticipata.

L'importanza del sostegno psicologico per affrontare la maternità


Affrontare la maternità e la paternità è un'esperienza emozionante che talvolta può provocare stress e preoccupazioni. Serenis offre supporto psicologico alle future mamme e papà attraverso sessioni di consulenza con psicoterapeuti online che hanno oltre 10 anni di esperienza. Serenis può aiutare le famiglie a gestire i problemi familiari legati alla genitorialità e favorire il processo di rientro al lavoro dopo la paternità e la maternità.

Fonti

  • https://www.inps.it/;
  • https://www.lavoroediritti.com/abclavoro/maternita-anticipata;
  • https://www.apss.tn.it/Servizi-e-Prestazioni/Gravidanza-a-rischio-Tutela-lavoratrici-madri.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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