Malattia di Raynaud: cos'è?

La malattia di Raynaud, o sindrome di Raynaud, è caratterizzata da episodi di vasospasmo delle arterie che riducono il flusso di sangue, causando pallore o colorito bluastro delle dita, spesso seguito da formicolio o bruciore.

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La malattia di Raynaud (in gergo clinico, Sindrome di Raynaud), è una patologia delle arterie che vanno incontro ad episodi di vasospasmo. Nei pazienti affetti dalla sindrome, le arterie subiscono un episodico restringimento, che può riguardare sia l'estremita delle mani che dei piedi (40% dei pazienti).

Il vasospasmo, che impedisce il corretto flusso di sangue alle dita, genera a sua volta un colorito pallido o tendente al blu. Quando le arterie tornano ad allargarsi, i pazienti possono sperimentare strani formicolii alle dita, sensazione di bruciore o di intorpidimento.

In casi straordinari, altre zone del corpo possono essere colpite, tra cui il naso, le orecchie, le labbra e i capezzoli.

Le patologie di natura somatica, possono talvolta avere effetti collaterali anche sulla psiche del paziente, inducendo momenti di forte stress, ansia e tensione.

Malattia di Raynaud: una definizione


In gergo clinico, la malattia di Raynaud è talvolta indicata col nome di fenomeno di Raynaud. Ma i due sintomi sono davvero sinonimi?

In realtà, è corretto parlare di malattia o sindrome lì dove non esiste una causa secondaria che possa spiegare lo sviluppo della condizione. Lì dove per causa secondaria, si intende una patologia pregressa, ad esempio di natura cardiaca, che causa il restringimento delle arterie.

Quando questa causa secondaria è presente, invece, i medici preferiscono parlare di fenomeno di Raynaud. In tal caso non ci troviamo infatti davanti ad una sindrome, ma ad un sintomo di una condizione concatenata.

Possiamo quindi dividere la condizione in:

  • malattia di Raynaud (o Raynaud primario);
  • fenomeno di Raynaud (o Raynaud secondario.


La condizione primaria è paradossalmente meno grave, perché indica un malfunzionamento occasionale delle arterie e non una problematica a carico del sistema cardiovascolare.

Quali sono i sintomi principali della patologia?

Gli episodi di vasospasmo possono presentarsi davanti al minimo cambio di temperatura. Questo sia che la sindrome sia primaria che secondaria.

Per esempio, quando i pazienti escono senza guanti, e la temperatura esterna è diversa da quella interna, possono presentarsi episodi di restringimento delle arterie con conseguente cambio del colorito delle dita, formicolio o insensibilità.

Nei casi più gravi, questi episodi comportano delle lacerazioni dei tessuti, che possono poi evolversi in delle ulcere, portando (nel lungo periodo) alla perdita della sensibilità delle dita o delle altre parti interessate.

I sintomi possono comparire anche dopo stress emotivi o momenti particolarmene dolorosi sul piano psicologico (lutti, perdite, etc).

I sintomi principali comprendono:

  • restringimento delle arterie;
  • formicolio alle dita dei piedi o delle mani;
  • dolore alle dita per il raffreddamento.


La durata degli episodi è variabile: può essere di un'ora o di appena qualche minuto. Anche la frequenza varia da paziente a paziente (episodica, costante, intermittente).

Cause della malattia di Raynaud

La malattia di Raynaud non è facilmente diagnosticabile, soprattutto per quel che riguarda la condizione primaria. Viene definita condizione idiopatica (detto altrimenti, che non si accompagna ad altre patologie e di cui è ignota la causa).

Sembra comunque che esistano dei fattori genetici che concorrono allo sviluppo del disturbo, oltre ad alcuni fattori di rischio (la malattia sorge prima dei 30 anni, le donne sono più colpite degli uomini).

Al contrario, la malattia secondaria ha cause note, che possono comprendere:

  • aterosclerosi;
  • artrite reumatoide;
  • crioglobulinemia;
  • ipotiroidismo;
  • ipertensione polmonare.

Anche determinati farmaci, o l'esposizione a sostanze chimiche, può favorire la comparsa della sindrome di Raynaud.

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Diagnosi e terapia


La malattia di Raynaud è una condizione grave? Generalmente, la sindrome causa prurito, formicolio, fastidi, ma non arriva a causare la necrosi del tessuto. Nei casi più gravi, è necessario un ricovero ospedaliero per trattare al più presto gli episodi ulcerosi ed evitare possibili complicazioni.

La diagnosi è ad ogni modo abbastanza semplice. Il medico la effettua mediante anamnesi e test specifici volti a confermare la diagnosi iniziale.

Tra i test, compaiono:

  • test da stimolazione da freddo;
  • capillaroscopia delle unghie;
  • esami degli anticorpi e delle proteine.


In seguito alla diagnosi, ha inizio la terapia vera e propria. Ricordiamo che ad oggi non esiste possibilità di recessione per la malattia di Raynaud: gli interventi sono volti al controllo dei sintomi e alla prevenzione degli episodi di vasospasmo.

Per esempio, il paziente deve proteggersi dai cambi di temperatura attraverso l'utilizzo di appositi strumenti. Nei casi più gravi, vengono invece somministrati farmaci specifici o effettuati interventi chirurgici per prevenire la necrosi.

Dati gli effetti sulla vita quotidiana, la sindrome può avere un forte impatto sulla psicologia e l'emotività del paziente. Costui, si trova a dover evitare possibili fattori scatenanti, con una concreta riduzione della qualità della vita. Ricordiamo che un supporto psicologico professionale può essere ideale per affrontare la diagnosi di una malattia e le conseguenze sulla vita di ogni giorno.

Psicoterapia e malattia di Raynaud

La psicoterapia può avere un ruolo importante nel supporto ai pazienti affetti dalla malattia di Raynaud, specialmente per gestire l'impatto emotivo che la condizione può avere sulla qualità della vita.

In Serenis puoi trovare psicoterapeuti con più di 13 anni di esperienza in media, che possono supportarti.

Puoi prenotare il tuo colloquio gratuito compilando il questionario, successivamente le sedute hanno un prezzo di 55€ oppure di 196€ per 4 sedute.

 

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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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