L'intelligenza emotiva: che cos'è e a cosa serve

L'intelligenza emotiva comprende la consapevolezza, l'espressione e la gestione delle emozioni, nonché la capacità di relazionarsi efficacemente con gli altri. È una competenza che può essere coltivata attraverso l'allenamento e l'esperienza.

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Intelligenza emotiva

Punti chiave:

  • Cos'è l'intelligenza emotiva: l'intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere, gestire e comunicare le proprie emozioni. Essa permette di navigare efficacemente nel mondo delle emozioni, creando un legame tra il nostro mondo interiore e la realtà esterna. L'intelligenza emotiva è fondamentale per migliorare le relazioni personali e professionali.
  • Intelligenza emotiva di Daniel Goleman: Daniel Goleman ha approfondito il concetto di intelligenza emotiva, distinguendo tra competenze personali e sociali. La sua teoria sottolinea che, per raggiungere il successo, le emozioni devono essere comprese e gestite. Goleman ha cambiato la visione tradizionale, evidenziando l'importanza delle emozioni rispetto al solo quoziente intellettivo.
  • Allenare l'intelligenza emotiva: l'intelligenza emotiva può essere allenata attraverso pratiche quotidiane. Alcuni esercizi efficaci includono la consapevolezza emotiva, la gestione dello stress, e lo sviluppo dell'empatia. Tecniche come la comunicazione assertiva e la gratitudine contribuiscono al miglioramento delle capacità relazionali e al rafforzamento del benessere emotivo.
 

Intelligenza emotiva: definizione e significato

L'intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere, gestire e comunicare le emozioni. È essenzialmente la capacità di navigare con successo attraverso il complesso mondo delle emozioni umane, creando una connessione significativa tra il nostro mondo interiore e la realtà esterna nella quale siamo immersi quotidianamente.

Cos'è l'intelligenza emotiva: definizione e significato

Come si manifesta l'intelligenza emotiva? Esempi

L'intelligenza emotiva si manifesta come un'abilità preziosa che arricchisce e migliora la qualità della nostra vita in ogni contesto, dall'ambito personale a quello professionale, dalla sfera familiare a quella sociale. In termini pratici, si manifesta attraverso una serie di competenze come:

  • abilità a riconoscere le proprie emozioni e a controllare in modo funzionale ed efficace le reazioni impulsive, mantenendo quell’equilibrio emotivo necessario per affrontare anche situazioni stressanti;
  • empatia e ascolto attivo verso altre persone senza giudicare;
  • capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri, superando i bias cognitivi;
  • capacità di gestire e risolvere i conflitti in modo costruttivo e pacifico per costruire relazioni positive;
  • abilità di comunicazione chiara, rispettosa ed empatica;
  • autoconsapevolezza delle proprie risorse, fragilitàf, valori e obiettivi personali.

Ad esempio, immagina di trovarti in una situazione stressante al lavoro, dove devi gestire un conflitto con un collega che sembra essere in preda alla frustrazione e all'irritabilità. Invece di lasciarti travolgere dalla diregolazione emotiva e reagire impulsivamente, l'intelligenza emotiva ti consente di comprendere profondamente le tue e le sue emozioni. Questa consapevolezza ti permette di rispondere in modo calmo e assertivo, creando uno spazio di dialogo dove entrambe le parti possono esprimere le proprie opinioni in modo rispettoso. L'obiettivo è quello di trovare una soluzione collaborativa che soddisfi entrambi, superando gli ostacoli e rafforzando il legame professionale.

Modelli teorici dell’intelligenza emotiva

L'intelligenza emotiva ha le sue radici nel lavoro pionieristico di due psicologi, Peter SaloveyJohn Mayer. Successivamente, Daniel Goleman ha ampliato la loro visione, contribuendo alla diffusione del concetto in modo esponenziale. 

Salovey e Mayer: Emotional Intelligence

Nel 1990, Salovey e Mayer hanno delineato il concetto in un articolo scientifico intitolato "Emotional Intelligence", definendola come la capacità di percepire, valutare ed esprimere emozioni in modo accurato, oltre alla capacità di regolare le emozioni per favorire il pensiero e l'azione intellettuali.

I due studiosi definiscono l'intelligenza emotiva come "un tipo di intelligenza sociale che implica la capacità di di monitorare le proprie e altrui emozioni, di discriminarle e di usare le informazioni per guidare il proprio pensiero e le proprie azioni. (The intelligence of emotional intelligence, 1993).

Modelli teorici dell'intelligenza emotiva: Daniel Goleman

La teoria sull'intelligenza emotiva di Daniel Goleman

Goleman approfondisce il tema dell'intelligenza emotiva nel suo libro del 1995 "Emotional Intelligence: Why It Can Matter More Than IQ", poi revisionato e approfondito in "Intelligenza emotiva: che cos'è e perché può renderci felici" del 2011. 

Goleman ha sottolineato l'importanza delle competenze emotive nel determinare il successo nella vita privata, lavorativa e sociale, il focus precedentemente relegato alle sole competenze tecniche. Questi contributi hanno consentito di superare l’importanza data esclusivamente al quoziente intellettivo, catalizzando l’interesse verso un nuovo modo di guardare e concepire le capacità umane. Da allora, l'intelligenza emotiva ha continuato a suscitare interesse e ad essere oggetto di ricerca, influenzando pratiche e teorie che hanno impatto sulle nostre vite e benessere.

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Secondo Goleman, l’intelligenza emotiva contiene in sé competenze fondamentali che contribuiscono al nostro benessere sul piano personale e sociale. Chi le possiede, è più capace di stringere legami significativi e destreggiarsi nel complesso rapporto tra emozioni e comportamento. Inoltre, sviluppare una maggiore competenza emotiva contribuisce a mantenere un livello più elevato di autostima.

Le componenti dell’intelligenza emotiva secondo Goleman

Goleman distingue due componenti dell’intelligenza emotiva: la competenza personale e la competenza sociale. 

La componente personale riguarda il controllo di sé e delle proprie emozioni che avviene attraverso:

  • La consapevolezza di sé, intesa come la capacità di riconoscere le proprie emozioni, analizzare il loro impatto sulle prestazioni e acquisire una conoscenza approfondita dei propri punti di forza e debolezza, supportata dalla riflessione sull’esperienza.
  • La padronanza di sé, ovvero l’abilità di regolare le proprie emozioni, adattarsi con flessibilità ai cambiamenti e mantenere un atteggiamento ricettivo verso nuove idee e prospettive.
  • La motivazione, ovvero la spinta intrinseca a migliorarsi, sfruttare le opportunità e perseguire gli obiettivi con determinazione, superando le difficoltà lungo il percorso.

La componente sociale si manifesta invece nella capacità di costruire e mantenere relazioni efficaci con gli altri. Può essere suddivisa in cinque macroaree:

  • Competenze comunicative
  • Competenze di leadership
  • Competenze nella risoluzione dei conflitti
  • Competenze nel problem-solving
  • Competenze decisionali

Quindi, secondo Goleman, le componenti chiave dell'intelligenza emotiva sono le seguenti:

ComponenteDescrizione
Consapevolezza di séCapacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni, nonché le influenze che queste hanno sulle azioni e sulle decisioni.
Gestione delle emozioni primarieAbilità di gestire le proprie emozioni in modo efficace, controllando le reazioni impulsive e mantenendo la calma anche in situazioni stressanti.
MotivazioneCapacità di trovare la motivazione interna per perseguire i propri obiettivi, anche quando le sfide sono difficili e i risultati non sono immediati.
EmpatiaCapacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri, mettendosi nel loro punto di vista e rispondendo in modo empatico.
Abilità socialeCapacità di costruire e mantenere relazioni positive e significative, gestendo le dinamiche d'interazione, affrontando i conflitti e comunicando in modo efficace.

L'intelligenza emotiva, a differenza dell'intelligenza cognitiva, non si sviluppa attraverso processi di assimilazione e accomodamento. Goleman sottolinea che essa è una competenza che può essere affinata nel tempo mediante l'allenamento e la pratica costante. Questa visione ha ispirato la creazione di programmi terapeutici e di formazione mirati a potenziare le capacità emotive delle persone.

Con la psicoterapia infatti, oltre ad avere un supporto emotivo, è possibile apprendere tecniche di:

  • consapevolezza emotiva;
  • gestione dello stress;
  • miglioramento delle capacità relazionali

Se stai pensando di iniziare un percorso di psicoterapia, Serenis può offrirti il supporto di uno psicoterapeuta online qualificato per aiutarti a sviluppare le tue competenze emotive e migliorare il tuo benessere complessivo.

S. è arrivata in terapia per migliorare le sue prestazioni personali e sociali, lamentando una reattività eccessiva. La sua rabbia e ansia, che influenzavano negativamente le relazioni e progetti lavorativi, sono state il focus iniziale. Ho iniziato con la psicoeducazione emotiva, aiutandola a comprendere le emozioni e il loro ruolo. S. ha imparato a vedere la rabbia come un indicatore utile e l'ansia come una difesa contro la paura del rifiuto. Questo processo l'ha portata ad adottare nuove modalità di pensiero e comportamento, migliorando la gestione delle sue emozioni e aprendo nuove prospettive di interazione con il mondo esterno.

Perché l’intelligenza emotiva è importante?

Anche se il quoziente intellettivo (QI) è importante e viene valutato mediante specifici test per l'intelligenza, non è l'unico fattore che determina il successo. Infatti, molte persone con un QI elevato possono ancora lottare nel raggiungere i propri obiettivi a causa di una bassa intelligenza emotiva.

L'intelligenza emotiva infatti ci aiuta in numerosi modi:

  • alimenta la nostra motivazione e ci spinge a perseverare anche di fronte ai fallimenti, riconoscendoli come trampolini da cui saltare per evolversi e migliorarsi;
  • ci permette di gestire lo stress in modo efficace, di comunicare in modo assertivo e di guidare gli altri con successo;
  • consente di avere relazioni interpersonali più soddisfacenti;
  • permette di affrontare le sfide e i fallimenti con maggiore resilienza;
  • facilita la risoluzione dei conflitti e la collaborazione con gli altri;
  • consente di prendere decisioni più consapevoli e ponderate, considerando sia le informazioni razionali che le implicazioni emotive coinvolte;
  • contribuisce al benessere emotivo e mentale complessivo, facilitando la gestione delle emozioni negative.

Senza di essa, potremmo ritrovarci a lottare con la motivazione, a cedere di fronte alle difficoltà o ad avere difficoltà a gestire il nostro benessere emotivo. Nel contesto lavorativo inoltre, l'intelligenza emotiva diventa ancora più cruciale. Studi dimostrano che all'aumentare del livello gerarchico in un'organizzazione, diventa sempre più importante possedere un'alta intelligenza emotiva. Infatti, fino all'85% delle competenze considerate fondamentali per essere un vero leader dipendono dall'intelligenza emotiva.

Intelligenza emotiva: perché è così importante?

Come allenare l’intelligenza emotiva?

Come abbiamo anticipato, secondo Goleman l’intelligenza emotiva non è un costrutto statico: abbiamo un potenziale innato, ma questo non significa che non si possa svilupparla ulteriormente. Alcune possibili strategie sono le seguenti:

StrategiaDescrizione
Praticare la consapevolezza emotivaSviluppa la consapevolezza delle tue emozioni, osserva come influenzano i tuoi pensieri e comportamenti, e accettale senza giudizio.
Sviluppare la gestione delle emozioniImpara a gestire le tue emozioni in modo costruttivo, trovando strategie per affrontare lo stress e le situazioni difficili senza reazioni impulsive.
Potenziare l'empatiaMettiti nei panni degli altri e cerca di comprendere le loro prospettive e sentimenti. Pratica l'ascolto attivo e mostra empatia nelle tue interazioni.
Migliorare le abilità relazionaliLavora sulla tua comunicazione assertiva e sulla risoluzione costruttiva dei conflitti. Coltiva relazioni significative e costruttive con gli altri.
Praticare la gratitudineDedica del tempo ogni giorno per riflettere su ciò per cui sei grato. La gratitudine promuove una prospettiva positiva e riduce lo stress.
Coltivare l'auto-comprensioneEsplora te stesso, i tuoi valori, le tue aspirazioni e i tuoi obiettivi per sviluppare una comprensione più profonda di te stesso.
Sperimentare nuove esperienzeEsporsi a nuove situazioni e sfide favorisce la crescita personale e l'adattabilità emotiva. Sii aperto a nuove esperienze e approfitta delle opportunità di apprendimento.

Consigli pratici per migliorare la propria intelligenza emotiva

Per concentrare i tuoi sforzi e massimizzare il tuo progresso nell'intelligenza emotiva, è essenziale identificare gli indicatori chiave che guidano il tuo percorso di sviluppo.

  • Prendi nota del tuo vocabolario emotivo: quanto sei abile nel descrivere le tue emozioni? La capacità di esprimere e verbalizzare le emozioni è un primo passo importante per regolarle efficacemente.
  • Curiosità e auto-comprensione: coltiva la curiosità nei confronti del tuo mondo interiore. Essere desiderosi di comprendere se stessi spinge alla ricerca della consapevolezza di sé, fondamentale per lo sviluppo dell'intelligenza emotiva. La curiosità stimola anche la flessibilità mentale e la capacità di adattamento, incoraggiando una mentalità aperta verso nuove esperienze e sfide.
  • Autonomia decisionale: Un segno distintivo dell'intelligenza emotiva è la capacità di prendere decisioni in modo autonomo, indipendentemente dall'opinione degli altri. Essere consapevoli dei propri processi mentali consente di assumersi pienamente le proprie responsabilità e assertività.

Le emozioni, con la loro potente intensità, possono rappresentare un ostacolo nel perseguire i nostri obiettivi, limitando la nostra capacità di agire e di comportarsi come una persona razionale. Se gestite in modo appropriato sviluppando l'intelligenza emotiva, possono diventare un prezioso alleato per il nostro benessere.

Fonti:

  • Bru-Luna LM, Martí-Vilar M, Merino-Soto C, Cervera-Santiago JL. Emotional Intelligence Measures: A Systematic Review. Healthcare (Basel). 2021 Dec 7;9(12):1696. doi: 10.3390/healthcare9121696. PMID: 34946422; PMCID: PMC8701889.
  • Saxena A, Desanghere L, Stobart K, Walker K. Goleman's Leadership styles at different hierarchical levels in medical education. BMC Med Educ. 2017 Sep 19;17(1):169. doi: 10.1186/s12909-017-0995-z. PMID: 28927466; PMCID: PMC5606110.
  • Goleman, D. (2011). Intelligenza emotiva. Che cos' è e perché può renderci felici. Bur.
  • Mayer, J. D., & Salovey, P. (1993). The intelligence of emotional intelligence. intelligence, 17(4), 433-442.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Teresa PerrettaPsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in psicologia, ho deciso di continuare il percorso formativo e mi sono specializzata in psicoanalisi con il metodo dello psicodramma analitico. Baso il mio lavoro su accoglienza, ascolto e comprensione, per consentire la condivisione delle proprie emozioni in un clima che vada a stimolare la crescita di nuove strategie di pensiero e di comportamento, necessarie per dare inizio al cambiamento. Insieme troveremo la strategia migliore per vivere meglio con sé stessi e con gli altri.
Susanna FerreliPsicologa e Psicoterapeuta
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Sono la Dott.ssa Susanna Ferreli, sono laureata in Psicologia clinica e sono specializzata in psicoterapia rogersiana, orientamento fenomenologico esistenziale. Nella pratica professionale, mi ritengo un compagno di viaggio che guida la persona verso l'autorealizzazione, in termini di trovare o ritrovare la propria salute psichica, favorire il cambiamento, raggiungere gli obiettivi, conoscersi e/o approfondire la conoscenza di sé, affrontare e superare i momenti critici del ciclo di vita.
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