L'intelligenza emotiva: che cos'è e a cosa serve
L'intelligenza emotiva comprende la consapevolezza, l'espressione e la gestione delle emozioni, nonché la capacità di relazionarsi efficacemente con gli altri. È una competenza che può essere coltivata attraverso l'allenamento e l'esperienza.
Le emozioni permeano ogni aspetto della nostra esistenza, fornendo profondità e significato a ogni esperienza umana; arricchiscono le nostre interazioni sociali e influenzano le nostre decisioni quotidiane. Pertanto, l'intelligenza emotiva rappresenta un concetto di notevole importanza perché le emozioni sono informazioni attraverso cui valutiamo la realtà oggettiva. Ma cos'è esattamente l'intelligenza emotiva? Come possiamo tradurre questa consapevolezza in vantaggi tangibili nella nostra vita quotidiana? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Intelligenza emotiva: definizione
L'intelligenza emotiva riguarda la capacità di riconoscere, comprendere, gestire e comunicare le emozioni. È essenzialmente la capacità di navigare con successo attraverso il complesso mondo delle emozioni umane, creando una connessione significativa tra il nostro mondo interiore e le situazioni esterne che affrontiamo ogni giorno.
Immagina di trovarti in una situazione stressante al lavoro, dove devi gestire un conflitto con un collega che sembra essere in preda alla frustrazione e all'irritabilità. Invece di lasciarti travolgere dalla diregolazione emotiva e reagire impulsivamente, l'intelligenza emotiva ti consente di comprendere profondamente le tue e le sue emozioni. Questa consapevolezza ti permette di rispondere in modo calmo e assertivo, creando uno spazio di dialogo dove entrambe le parti possono esprimere le proprie opinioni in modo rispettoso. L'obiettivo è quello di trovare una soluzione collaborativa che soddisfi entrambi, superando gli ostacoli e rafforzando il legame professionale.
La funzione primordiale delle emozioni è infatti quella di proteggerci dai pericoli, motivo per il quale sono considerate informazioni fisiche importanti ed utili. Le emozioni sono infatti strettamente correlate all’azione: la paura porta a fuggire, la rabbia ad attaccare, la gioia ad abbracciare. Ma mentre arrivano come risposte fisiche istintive alle valutazioni che facciamo del mondo esterno, il nostro comportamento può passare al vaglio di un ragionamento più funzionale e quindi più consono e controllato.
L'intelligenza emotiva si manifesta come un'abilità preziosa che arricchisce e migliora la qualità della nostra vita in ogni contesto, dall'ambito personale a quello professionale, dalla sfera familiare a quella sociale. In termini pratici, si manifesta attraverso una serie di competenze come:
- abilità a riconoscere le proprie emozioni e a controllare in modo funzionale ed efficace le reazioni impulsive, mantenendo quell’equilibrio emotivo necessario per affrontare anche situazioni stressanti;
- empatia e ascolto attivo verso altre persone senza giudicare;
- capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri, superando i bias cognitivi;
- capacità di gestire e risolvere i conflitti in modo costruttivo e pacifico per costruire relazioni positive;
- abilità di comunicazione chiara, rispettosa ed empatica;
- autoconsapevolezza delle proprie forze, debolezze, valori e obiettivi personali.
Origini: il lavoro di Peter Salovey, John Mayer e Daniel Goleman
L'intelligenza emotiva ha le sue radici nel lavoro pionieristico di due psicologi, Peter Salovey e John Mayer. Successivamente, Daniel Goleman ha ampliato la loro visione, contribuendo alla diffusione del concetto in modo esponenziale. Nel 1990, Salovey e Mayer hanno delineato il concetto in un articolo scientifico intitolato "Emotional Intelligence", definendola come la capacità di percepire, valutare ed esprimere emozioni in modo accurato, oltre alla capacità di regolare le emozioni per favorire il pensiero e l'azione intellettuali.
Goleman, nel suo libro del 1995 "Emotional Intelligence: Why It Can Matter More Than IQ", ha sottolineato l'importanza delle competenze emotive nel determinare il successo nella vita privata, lavorativa e sociale, sdoganando il focus precedentemente relegato alle sole competenze tecniche. Questi contributi hanno consentito di superare l’importanza data esclusivamente al quoziente intellettivo, catalizzando l’interesse verso un nuovo modo di guardare e concepire le capacità umane. Da allora, l'intelligenza emotiva ha continuato a suscitare interesse e ad essere oggetto di ricerca, influenzando pratiche e teorie che hanno impatto sulle nostre vite e benessere.
La teoria di Goleman
Secondo Goleman, l’intelligenza emotiva è composta da competenze fondamentali che contribuiscono al nostro benessere sul piano personale e sociale. Chi le possiede, è più capace di stringere legami significativi e destreggiarsi nel complesso rapporto tra emozioni e comportamento. Inoltre, sviluppare una maggiore competenza emotiva contribuisce a mantenere un livello più elevato di autostima.
Secondo Goleman, le componenti chiave dell'intelligenza emotiva sono le seguenti:
Componente | Descrizione |
---|---|
Consapevolezza di sé | Capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni, nonché le influenze che queste hanno sulle azioni e sulle decisioni. |
Gestione delle emozioni primarie | Abilità di gestire le proprie emozioni in modo efficace, controllando le reazioni impulsive e mantenendo la calma anche in situazioni stressanti. |
Motivazione | Capacità di trovare la motivazione interna per perseguire i propri obiettivi, anche quando le sfide sono difficili e i risultati non sono immediati. |
Empatia | Capacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri, mettendosi nel loro punto di vista e rispondendo in modo empatico. |
Abilità sociale | Capacità di costruire e mantenere relazioni positive e significative, gestendo le dinamiche sociali, risolvendo i conflitti e comunicando in modo efficace. |
L'intelligenza emotiva, a differenza dell'intelligenza cognitiva, non si sviluppa attraverso processi di assimilazione e accomodamento. Goleman sottolinea che essa è una competenza che può essere affinata nel tempo mediante l'allenamento e la pratica costante. Questa visione ha ispirato la creazione di programmi terapeutici e di formazione mirati a potenziare le capacità emotive delle persone.
Con la psicoterapia infatti, oltre ad avere un supporto emotivo, è possibile apprendere tecniche di:
- consapevolezza emotiva;
- gestione dello stress;
- miglioramento delle capacità relazionali, tra le altre cose.
Se stai pensando di iniziare un percorso di psicoterapia, Serenis può offrirti il supporto di uno psicologo online qualificato per aiutarti a sviluppare le tue competenze emotive e migliorare il tuo benessere complessivo.
Perché l’intelligenza emotiva è importante?
Anche se il quoziente intellettivo (QI) è importante e viene valutato mediante specifici test per l'intelligenza, non è l'unico fattore che determina il successo. Infatti, molte persone con un QI elevato possono ancora lottare nel raggiungere i propri obiettivi a causa di una bassa intelligenza emotiva.
L'intelligenza emotiva infatti ci aiuta in numerosi modi:
- alimenta la nostra motivazione e ci spinge a perseverare anche di fronte ai fallimenti, riconoscendoli come trampolini da cui saltare per evolversi e migliorarsi;
- ci permette di gestire lo stress in modo efficace, di comunicare in modo assertivo e di guidare gli altri con successo;
- consente di avere relazioni interpersonali più soddisfacenti;
- permette di affrontare le sfide e i fallimenti con maggiore resilienza;
- facilita la risoluzione dei conflitti e la collaborazione con gli altri;
- consente di prendere decisioni più consapevoli e ponderate, considerando sia le informazioni razionali che le implicazioni emotive coinvolte;
- contribuisce al benessere emotivo e mentale complessivo, facilitando la gestione delle emozioni negative.
Senza di essa, potremmo ritrovarci a lottare con la motivazione, a cedere di fronte alle difficoltà o ad avere difficoltà a gestire il nostro benessere emotivo. Nel contesto lavorativo inoltre, l'intelligenza emotiva diventa ancora più cruciale. Studi dimostrano che all'aumentare del livello gerarchico in un'organizzazione, diventa sempre più importante possedere un'alta intelligenza emotiva. Infatti, fino all'85% delle competenze considerate fondamentali per essere un vero leader dipendono dall'intelligenza emotiva.
Come migliorare l’intelligenza emotiva?
Come abbiamo anticipato, secondo Goleman l’intelligenza emotiva non è un costrutto statico: abbiamo un potenziale innato, ma questo non significa che non si possa svilupparla ulteriormente. Alcune possibili strategie sono le seguenti:
Strategia | Descrizione |
---|---|
Praticare la consapevolezza emotiva | Sviluppa la consapevolezza delle tue emozioni, osserva come influenzano i tuoi pensieri e comportamenti, e accettale senza giudizio. |
Sviluppare la gestione delle emozioni | Impara a gestire le tue emozioni in modo costruttivo, trovando strategie per affrontare lo stress e le situazioni difficili senza reazioni impulsive. |
Potenziare l'empatia | Mettiti nei panni degli altri e cerca di comprendere le loro prospettive e sentimenti. Pratica l'ascolto attivo e mostra empatia nelle tue interazioni. |
Migliorare le abilità relazionali | Lavora sulla tua comunicazione assertiva e sulla risoluzione costruttiva dei conflitti. Coltiva relazioni significative e costruttive con gli altri. |
Praticare la gratitudine | Dedica del tempo ogni giorno per riflettere su ciò per cui sei grato. La gratitudine promuove una prospettiva positiva e riduce lo stress. |
Coltivare l'auto-comprensione | Esplora te stesso, i tuoi valori, le tue aspirazioni e i tuoi obiettivi per sviluppare una comprensione più profonda di te stesso. |
Sperimentare nuove esperienze | Esporsi a nuove situazioni e sfide favorisce la crescita personale e l'adattabilità emotiva. Sii aperto a nuove esperienze e approfitta delle opportunità di apprendimento. |
Consigli per il progresso
Per concentrare i tuoi sforzi e massimizzare il tuo progresso nell'intelligenza emotiva, è essenziale identificare gli indicatori chiave che guidano il tuo percorso di sviluppo.
- Prendi nota del tuo vocabolario emotivo: quanto sei abile nel descrivere le tue emozioni? La capacità di esprimere e verbalizzare le emozioni è un primo passo importante per regolarle efficacemente.
- Curiosità e auto-comprensione: coltiva la curiosità nei confronti del tuo mondo interiore. Essere desiderosi di comprendere se stessi spinge alla ricerca della consapevolezza di sé, fondamentale per lo sviluppo dell'intelligenza emotiva. La curiosità stimola anche la flessibilità mentale e la capacità di adattamento, incoraggiando una mentalità aperta verso nuove esperienze e sfide.
- Autonomia decisionale: Un segno distintivo dell'intelligenza emotiva è la capacità di prendere decisioni in modo autonomo, indipendentemente dall'opinione degli altri. Essere consapevoli dei propri processi mentali consente di assumersi pienamente le proprie responsabilità e assertività.
Le emozioni, con la loro potente intensità, possono rappresentare un ostacolo nel perseguire i nostri obiettivi, limitando la nostra capacità di agire e di comportarsi come una persona razionale. Se gestite in modo appropriato sviluppando l'intelligenza emotiva, possono diventare un prezioso alleato per il nostro benessere.
S. è arrivata in terapia per migliorare le sue prestazioni personali e sociali, lamentando una reattività eccessiva. La sua rabbia e ansia, che influenzavano negativamente le relazioni e progetti lavorativi, sono state il focus iniziale. Ho iniziato con la psicoeducazione emotiva, aiutandola a comprendere le emozioni e il loro ruolo. S. ha imparato a vedere la rabbia come un indicatore utile e l'ansia come una difesa contro la paura del rifiuto. Questo processo l'ha portata ad adottare nuove modalità di pensiero e comportamento, migliorando la gestione delle sue emozioni e aprendo nuove prospettive di interazione con il mondo esterno.
Fonti:
- Bru-Luna LM, Martí-Vilar M, Merino-Soto C, Cervera-Santiago JL. Emotional Intelligence Measures: A Systematic Review. Healthcare (Basel). 2021 Dec 7;9(12):1696. doi: 10.3390/healthcare9121696. PMID: 34946422; PMCID: PMC8701889.
- Saxena A, Desanghere L, Stobart K, Walker K. Goleman's Leadership styles at different hierarchical levels in medical education. BMC Med Educ. 2017 Sep 19;17(1):169. doi: 10.1186/s12909-017-0995-z. PMID: 28927466; PMCID: PMC5606110.