Lexotan: cos'è e a cosa serve

Il Lexotan è un farmaco utilizzato per trattare ansia, insonnia e tensione muscolare. Scopriamo cos’è, come funziona, i suoi effetti collaterali, se può causare dipendenza o danneggiare il cervello, e qual è il modo migliore per trattare i disturbi d’ansia.

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Lexotan

Cos'è il Lexotan?

Lexotan è il nome commerciale del bromazepam, un farmaco della categoria delle benzodiazepine ampiamente utilizzato in psichiatria. Questo medicinale agisce sul sistema nervoso centrale aumentando l'attività del GABA, un neurotrasmettitore che riduce l'ansia e favorisce il rilassamento. Di solito i medici prescrivono il Lexotan per trattare i disturbi d'ansia, l’insonnia e i sintomi fisici dell’ansia, come le palpitazioni e la tensione muscolare. L'effetto del farmaco è rapido: spesso agisce entro 30-60 minuti dall’assunzione, per questo è utile nelle crisi acute d'ansia. Il Lexotan però ha alcune controindicazioni ed effetti collaterali, che è meglio conoscere prima di iniziare il trattamento.

Come si assume il Lexotan

Il Lexotan non è un farmaco da banco e può essere assunto solo su prescrizione medica. Il medico stabilisce il dosaggio di Lexotan in base alla condizione del paziente, alla sua età e alla risposta al farmaco. Prescrive la dose minima efficace per il minor tempo possibile, al fine di evitare effetti collaterali e rischi di dipendenza.

Le compresse di Lexotan (da 1,5 mg o 3 mg) si assumono una o più volte al giorno, seguendo lo schema indicato dal medico, per mantenere costante il livello del farmaco nel sangue.

Il Lexotan esiste anche in forma liquida. Anche in questo caso, il medico stabilisce con precisione quante gocce di Lexotan assumere: di solito, 10-20 gocce equivalgono a 1-2 mg di bromazepam. Le gocce si possono mescolare con acqua o altri liquidi per facilitare l'assunzione. Se assunto secondo le prescrizioni, il Lexotan non fa male. Un uso scorretto o prolungato aumenta invece il rischio di effetti collaterali, rendendo il trattamento meno sicuro ed efficace. Per ridurre questi rischi al minimo, non bisogna mai modificare la dose senza consultare il medico e occorre rispettare con attenzione le tempistiche di assunzione.

Come si assume il Lexotan

Il Lexotan fa male? Controindicazioni ed effetti collaterali

Come tutti gli psicofarmaci, anche il Lexotan può avere degli effetti collaterali. È fondamentale che il medico valuti i rischi e i benefici del trattamento, considerando la situazione individuale. Gli effetti indesiderati più comuni sono stanchezza e sonnolenza, che si manifestano soprattutto all'inizio del trattamento e tendono a ridursi nel tempo. Possono comparire anche vertigini, difficoltà di coordinazione, problemi di memoria, cali di concentrazione e alterazioni dell’umore. Questi sintomi possono influire sulla capacità di guidare o usare macchinari, quindi è importante prestare attenzione nelle attività quotidiane.

L'intensità degli effetti collaterali del Lexotan dipende dalla dose, dalla durata del trattamento e dalla risposta individuale al farmaco. Se assunto nelle dosi consigliate e per periodi brevi, molti effetti restano temporanei e gestibili.

Il rischio cresce in modo significativo quando si combina il Lexotan con alcol, dato che entrambe le sostanze deprimono il sistema nervoso centrale. Questa combinazione può provocare problemi seri, come difficoltà respiratorie o perdita di coscienza. Durante il trattamento con Lexotan risulta quindi essenziale evitare qualsiasi assunzione di alcol.

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Dipendenza da Lexotan

Un aspetto cruciale da valutare nell'uso del Lexotan è il rischio di dipendenza, sia fisica che psicologica. Questo pericolo cresce quando si assume il farmaco per oltre 2-4 settimane, quando si superano le dosi prescritte o se si interrompe il trattamento all'improvviso dopo un utilizzo prolungato.

L'interruzione del Lexotan può scatenare sintomi di astinenza, tra cui ansia (spesso più forte di quella originaria), irritabilità, insonnia, tremori e, nelle situazioni più serie, convulsioni. Risulta quindi essenziale non sospendere mai il farmaco senza consultare il medico. Lo stop deve essere graduale, sotto stretto controllo medico, con una riduzione progressiva della dose distribuita su settimane o mesi.

Diversamente da altre dipendenze, per le quali esistono terapie sostitutive come il metadone per gli oppiacei, non disponiamo di farmaci specifici per trattare la dipendenza da benzodiazepine. L'approccio più sicuro rimane una diminuzione lenta e monitorata del Lexotan, sempre con la guida del medico.

Dipendenza da Lexotan

Quali sono gli effetti del Lexotan sul cervello?

Il Lexotan fa male al cervello? Un dubbio comune riguarda i possibili danni cerebrali causati dal bromazepam. Le ricerche indicano che l'uso prolungato di benzodiazepine come il Lexotan può alterare la plasticità cerebrale e i meccanismi di apprendimento, ma questi effetti generalmente regrediscono con la sospensione graduale del farmaco.

Il Lexotan rallenta i processi cognitivi e può compromettere la memoria a breve termine, creando difficoltà nel ricordare eventi recenti. Questo accade perché il farmaco potenzia l'attività del GABA, un neurotrasmettitore che frena l'attività cerebrale. Se da un lato il Lexotan calma l'ansia, dall'altro può provocare effetti indesiderati come rallentamento mentale e problemi di concentrazione. Gli studi scientifici non hanno dimostrato danni cerebrali permanenti quando il Lexotan viene usato correttamente, nelle dosi appropriate e per periodi limitati. Resta comunque essenziale utilizzare il farmaco solo quando veramente necessario e per il tempo minimo indispensabile. Per ogni preoccupazione è sempre consigliabile consultare il proprio medico.

Quali disturbi tratta il Lexotan

A cosa serve il Lexotan? I medici lo prescrivono per diversi disturbi legati all’ansia e alle sue manifestazioni fisiche:

  • Stati d'ansia acuti e cronici - Il Lexotan riduce tensione e preoccupazioni eccessive, aiutando a recuperare la calma nei momenti di intensa ansia. Agisce sul sistema limbico del cervello, l'area responsabile delle emozioni.
  • Attacchi di panico - Il farmaco contrasta sintomi come palpitazioni, tremori e difficoltà respiratorie. La versione in gocce agisce più velocemente in queste situazioni critiche, offrendo sollievo in pochi minuti quando l'angoscia raggiunge livelli insopportabili.
  • Insonnia legata all'ansia - IIl Lexotan funziona principalmente come induttore del sonno grazie al suo effetto sedativo che facilita l'addormentamento. Riduce il tempo necessario per addormentarsi e diminuisce i risvegli notturni causati da pensieri ansiosi.
  • Tensione muscolare - Il medicinale distende i muscoli contratti dallo stress, attenuando dolori e rigidità tipici degli stati ansiosi prolungati. Questo effetto miorilassante aiuta a ridurre mal di testa tensivi e dolori cervicali spesso associati all’ansia.
  • Manifestazioni fisiche dell'ansia - Quando l'ansia si manifesta attraverso sintomi fisici senza causa organica, il Lexotan può attenuare queste manifestazioni e interrompere il circolo vizioso ansia-sintomi-maggiore ansia.
  • Agitazione psicomotoria - In casi di forte agitazione, il farmaco placa rapidamente lo stato di eccitazione, consentendo al paziente di ritrovare autocontrollo e lucidità mentale.
  • Ansia preoperatoria - I medici prescrivono il Lexotan prima degli interventi chirurgici per diminuire paura e nervosismo, facilitando le procedure mediche e riducendo lo stress del paziente.
  • Stress acuto situazionale - Il medicinale fornisce sollievo temporaneo durante periodi particolarmente stressanti, come lutti, separazioni o crisi lavorative, concedendo tempo per elaborare strategie di gestione più durature.
  • Sindromi da astinenza - In alcuni casi, sotto stretto controllo medico, il Lexotan viene utilizzato per gestire i sintomi di astinenza da alcol o da altre sostanze, grazie alla sua capacità di stabilizzare il sistema nervoso centrale.
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Il Lexotan e la psicoterapia

Per ottenere risultati duraturi nel trattamento dell’ansia, il Lexotan può essere affiancato alla psicoterapia. Il farmaco agisce rapidamente sui sintomi acuti, mentre la terapia lavora sulle cause profonde, fornendo strumenti utili per gestire l’ansia nel lungo periodo e prevenire le ricadute. In particolare, la terapia cognitivo-comportamentale si integra bene con il trattamento farmacologico, aiutando i pazienti a identificare e modificare i pensieri disfunzionali che alimentano l’ansia. Questo approccio permette di ridurre gradualmente il dosaggio del farmaco, limitando il rischio di dipendenza e migliorando la gestione dell’ansia in modo autonomo. L’uso combinato di farmaco e psicoterapia offre un doppio vantaggio: il Lexotan garantisce un sollievo immediato dai sintomi, mentre il supporto psicologico favorisce cambiamenti duraturi. Grazie a questa strategia, è possibile ridurre la necessità di assumere il farmaco a lungo termine, evitando così gli effetti indesiderati legati a un uso prolungato.

Il Lexotan e la psicoterapia

Il Lexotan e la psicoterapia online su Serenis

Affrontare l’ansia non significa solo tenere a bada i sintomi, ma anche imparare a gestirla in modo profondo e duraturo. Se assumi Lexotan, affiancarlo a un percorso psicoterapeutico può fare la differenza, aiutandoti a ritrovare equilibrio e sicurezza. Serenis ti mette in contatto con psicoterapeuti specializzati nei disturbi d’ansia, offrendoti un supporto personalizzato direttamente da casa. 

Il primo colloquio è gratuito, ti basta compilare un breve questionario, successivamente le sedute costano 49€.

Fonti

  • Silva, P. R., Marinho, V., Magalhães, F., Farias, T., Gupta, D. S., Barbosa, A. L. R., Velasques, B., Ribeiro, P., Cagy, M., Bastos, V. H., & Teixeira, S. (2022). Bromazepam increases the error of the time interval judgments and modulates the EEG alpha asymmetry during time estimation. Consciousness and Cognition100, 103317. https://doi.org/10.1016/j.concog.2022.103317
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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