Tutto quello che c'è da sapere sulla masturbazione femminile

L'approfondimento sulla masturbazione femminile e la battaglia contro un tabù da superare. Scopri come rompere il silenzio intorno a questo argomento e promuovere un dialogo aperto e positivo sull'autoerotismo delle donne.

|
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito
Masturbazione femminile

L’autoerotismo è un tema di cui si occupa anche la sessuologia, ma si tratta ancora di un tabù, soprattutto la masturbazione femminile. Questo pregiudizio nasce in un contesto culturale impregnato di stereotipi di genere che pone su piani diversi uomini e donne, incluso quello che riguarda bisogni fisici.

La masturbazione, infatti, è un insieme di comportamenti che viene messo in atto in primis per conoscere il proprio corpo ed, inoltre, per raggiungere in autonomia il piacere, con conseguente miglioramento del livelli di benessere fisico, psicologico e relazionale. Ma se per gli uomini questo fatto è oggi più socialmente accettato, perché per le donne dovrebbe essere diverso?

La masturbazione femminile: un tabù sociale

La convinzione errata che la donna sia passiva nella sessualità e il tabù legato alla masturbazione femminile sono profondamente radicati nella società. Le donne, nonostante la consapevolezza della propria sessualità, hanno spesso vissuto il desiderio sessuale come un tabù, specialmente quando legato all'autoerotismo.

Sin da piccole, le bambine devono spesso affrontare stereotipi di genere, con la credenza errata che bambini e anziani non abbiano una propria sessualità. I comportamenti autoesploratori dei bambini vengono spesso più tollerati nei maschi, generando imbarazzo e disagio quando manifestati dalle femmine; e le ragazze si sentono così colpevoli e vergognose a causa di continui richiami negativi su tali comportamenti.

Nel corso dello sviluppo, alcune famiglie addirittura impongono alle figlie una completa astensione dall'esplorazione sessuale, contribuendo a generare un forte senso di colpa. Questa fase della vita è però cruciale per la costruzione dell'identità sessuale, e le adolescenti (a volte) trovano comunque modi per approfondire l'argomento, spesso attraverso fonti online o con coetanei.

In questo contesto, l'educazione e la consapevolezza sono cruciali per promuovere un approccio sano a sesso e amore.

Quando inizia a masturbarsi una donna?

Generalmente, il momento in cui la maggior parte delle donne inizia a masturbarsi è la pubertà: quella femminile generalmente inizia tra gli 8 e i 13 anni, anche se l'età esatta può variare ampiamente e oggi abbiamo sempre più casi di pubertà precoce.

Nonostante l'età possa variare, sono stati individuati dei range di età in cui è possibile che si presenti la masturbazione:

  • Infanzia e Prima Adolescenza: L'esplorazione del proprio corpo, inclusa la masturbazione, può iniziare già nell'infanzia, intorno ai 3-4 anni. Questo comportamento è generalmente legato alla curiosità naturale e alla scoperta del proprio corpo.
  • Adolescenza: Molte ragazze iniziano a masturbarsi durante l'adolescenza, in genere tra i 10 e i 14 anni, quando la pubertà porta a cambiamenti ormonali e a un aumento della consapevolezza sessuale. Questo periodo è caratterizzato da una maggiore esplorazione del proprio corpo e della sessualità.
  • Adulta Giovane: Per molte donne, la masturbazione continua e diventa una parte consolidata della loro vita sessuale durante l'età adulta giovane (18-25 anni). In questa fase, le donne sono spesso più a loro agio con la propria sessualità e hanno maggiore accesso a informazioni e risorse educative.

Rimane in ogni caso da sottolineare come le esperienze individuali possano variare, e i fattori culturali e familiari giocano un ruolo significativo nella formazione delle norme e dei comportamenti legati al sesso.
 

Alcune statistiche sulla masturbazione femminile

Malgrado la masturbazione sia una pratica sessuale comune, persistono variazioni notevoli nell'incidenza riportata tra uomini e donne, con una minore proporzione di donne che ne ammettono la pratica.

Un dato particolarmente interessante è dato dallo studio di Bowman (2014) in cui il 10,6% delle donne di età compresa tra i 17 e i 26 anni ha dichiarato di non praticare mai la masturbazione. O ancora, uno studio di Baćak & Štulhofer (2011) afferma che il 40% delle donne nella fascia di età 18-25 anni in Croazia dichiarano di non masturbarsi mai.

Masturbazione femminile con orgasmo: in quante?

La ricerca rivela che la masturbazione femminile è una pratica diffusa che porta a risultati significativi in termini di orgasmo. Analizzando i dati di uno studio di Bowman (2014) su 3373 donne, si scopre che ben il 46,8% delle partecipanti raggiunge regolarmente l'orgasmo durante la masturbazione, e un ulteriore 11,5% riferisce di sperimentare più di un orgasmo in queste occasioni. Questi dati sottolineano la capacità della masturbazione di fornire piacere sessuale e rafforzare la conoscenza del proprio corpo femminile.

Nonostante ciò, c'è anche una porzione di donne che trova difficoltà nell'ottenere l'orgasmo attraverso la masturbazione, con il 12,7% che lo raggiunge solo a volte e il 7,6% che non lo raggiunge mai. Questi risultati evidenziano l'importanza della masturbazione come mezzo per esplorare e migliorare l'esperienza sessuale femminile, promuovendo un dialogo aperto e un'educazione sessuale che includa l'autoerotismo come componente chiave del benessere sessuale.

Masturbazione femminile con orgasmo: in quante?

Tecniche di masturbazione femminile

Masturbazione femminile: come fare? Come ci si masturba? La masturbazione femminile è un'attività intima che può giocare un ruolo significativo nel benessere fisico ed emotivo di una donna, offrendo non solo piacere ma anche una preziosa opportunità per esplorare e comprendere meglio il proprio corpo

Esistono diverse modalità di masturbazione femminile, ognuna delle quali può offrire esperienze uniche e soddisfacenti, tra cui:

  • stimolazione clitoridea, che risulta essere quella più utilizzata (dal 79,5% delle donne), sia attraverso la stimolazione diretta che utilizzando oggetti, come vibratori o altri sex toys.
  • stimolazione vaginale
  • stimolazione anale
  • utilizzo di sex toys

Vediamole nel dettaglio.

Stimolazione clitoridea

Il clitoride, con la sua elevata concentrazione di terminazioni nervose, è un centro cruciale per il piacere sessuale femminile. La stimolazione clitoridea può essere praticata con le dita attraverso movimenti circolari, leggera pressione o tocco diretto, a seconda delle preferenze personali.

Un'altra possibilità è quella di dirigere il getto dell'acqua della doccia verso il clitoride per ottenerene la stimolazione.

L'uso di vibratori o altri sex toys specifici per la stimolazione esterna può ulteriormente amplificare il piacere, offrendo diverse intensità e modelli di vibrazione per esplorare e raggiungere l'orgasmo clitorideo.

Stimolazione vaginale

Durante l'eccitamento femminile, si verificano vari cambiamenti fisici e psicologici, sintomi che possono essere esplorati e intensificati attraverso pratiche come la masturbazione vaginale.

La masturbazione vaginale permette di esplorare l'interno della vagina, che può essere stimolato inserendo le dita e applicando varie pressioni, accarezzando o eseguendo movimenti ritmici. Questa pratica può aiutare a identificare zone di particolare piacere, come il punto G, che si ritiene sia localizzato sulla parete anteriore della vagina.

L'uso di dildo o vibratori progettati per la penetrazione vaginale può variare l'esperienza, offrendo stimolazioni diverse a seconda della forma, dimensione e caratteristiche del giocattolo.

Scopri quali sono i sintomi dell'eccitamento femminile.

Stimolazione anale

La masturbazione anale femminile può essere un'aggiunta piacevole all'esplorazione del piacere, sia per la sensazione diretta che per la pressione indiretta che può influenzare piacevolmente le zone erogene vicine.

È fondamentale usare un lubrificante per facilitare questa pratica e garantire che qualsiasi giocattolo utilizzato per la stimolazione anale non venga poi usato vaginalmente senza adeguata pulizia, per prevenire il trasferimento di batteri.

Utilizzo di sex toys: masturbazione femminile con vibratore

I sex toys possono arricchire significativamente l'esperienza di masturbazione, offrendo una vasta gamma di sensazioni e stimolazioni. Dalle palline vaginali, che possono aiutare a rinforzare i muscoli pelvici e aumentare il piacere sessuale, ai vibratori per il clitoride, che offrono una stimolazione mirata, all'uso di dildo o plug anali per esplorare nuove aree di piacere, l'opzione dei sex toys è vasta.

La scelta del giocattolo giusto dipende dalle preferenze individuali e dalla curiosità di esplorare differenti forme di piacere.

Utilizzo di sex toys: masturbazione femminile con vibratore

Secondo un articolo pubblicato su Europa Today, in Italia la percentuale di donne che usano vibratori o giocattoli sessuali è molto più bassa che nel resto d'Europa, seppur in crescita: il 30% nel 2021, dal 17% di 6 anni fa.

Benefici della masturbazione femminile

Come il sesso ha dei benefici anche la masturbazione femminile ha dei benefici fisiologici a psicologici.

Ma quali sono i benefici della masturbazione femminile nel dettaglio?

A livello fisico, questo gesto favorisce il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che porta diversi benefici al tono dell’umore e alla qualità del sonno. Quindi, la ricerca del piacere ha effetti anche a livello fisiologico e, contrariamente a quanto a volte si pensi, non ha effetti nocivi.

Anzi, la scienza dimostra che questa pratica favorisce l’elasticità dei tessuti e del tono muscolare, diminuendo anche i dolori durante i rapporti sessuali (vaginismo), diminuisce la probabilità che ci siano delle perdite urinarie e quelle relative al prolasso dell’utero. Inoltre, aiuta la fuoriuscita di batteri, riducendo il rischio di infezioni a vescica e cervice (Bernario, 2017).

Altri benefici possono essere:

  • Miglioramento della salute sessuale e del piacere

La masturbazione può aiutare le donne a scoprire ciò che preferiscono in termini di stimolazione sessuale, aumentando la possibilità di vivere piacere e orgasmi durante il rapporto sessuale o altre attività sessuali.

  • Riduzione dello stress e aumento del benessere emotivo

Come attività che stimola il rilascio di endorfine nel cervello, la masturbazione può ridurre lo stress, promuovere il rilassamento e migliorare l'umore.

  • Miglioramento del sonno

L'attività fisica coinvolta e il rilascio di tensione possono facilitare l'addormentamento e migliorare la qualità del sonno.

  • Alleviamento del dolore mestruale e altri disagi

Alcune donne riferiscono che la masturbazione può alleviare i crampi e il disagio associato al ciclo mestruale.

  • Promozione della conoscenza del proprio corpo

L'autoesplorazione può aiutare le donne a diventare più consapevoli del proprio corpo, aumentando la confidenza e il comfort con la propria sessualità. La masturbazione ci consente di ampliare il concetto di emancipazione sessuale per includere esperienze non interpersonali (Bowman, 2014).

  • Prevenzione delle infezioni urinarie e promozione della salute pelvica

Attraverso l'eccitazione e l'orgasmo, si verifica una contrazione dei muscoli del pavimento pelvico, che può aiutare a prevenire le infezioni delle vie urinarie e promuovere la salute pelvica.

  • Miglioramento delle relazioni sessuali

La comprensione dei propri bisogni e desideri sessuali attraverso la masturbazione può migliorare la comunicazione e la soddisfazione nelle relazioni sessuali.

È importante ricordare che l'esperienza della sessualità è personale e varia notevolmente tra gli individui. Pertanto, i benefici percepiti dalla masturbazione possono variare. La salute sessuale è un aspetto importante del benessere generale, e discutere apertamente di questi temi può contribuire a una maggiore consapevolezza e a una migliore salute complessiva.

Benefici della masturbazione femminile

Quando la masturbazione femminile può essere sintomo di un problema psicologico?

Ma non sempre la masturbazione femminile è qualcosa di positivo: ci sono dei casi in cui viene strumentalizzata come metodo di gestione delle emozioni negative, come rabbia, ansia e frustrazione. Tutte queste situazioni non hanno nulla a che fare con la ricerca del piacere, e non rappresentano un modo sano di vivere l’autoerotismo. Al contrario, la masturbazione viene presa come un sedativo che consente di dissociare dalla realtà, permettendo di ritrovare uno stato di calma che però non è funzionale, in quanto è il risultato di una fuga dai problemi e dalle emozioni scomode.

In alcuni casi si può ricercare l’autostimolazione come un rituale, ad esempio all’interno di un DOC, oppure la masturbazione può diventare il sintomo di una dipendenza comportamentale, nello specifico, la dipendenza da sesso. Sebbene questa non sia ancora stata inserita all’interno del DSM-5 (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali), la sua classificazione come vera e propria patologia è in fase di lavorazione, dal momento che può diventare un problema in grado di arrecare seri problemi al lavoro, nelle relazioni sociali e nello svolgimento delle attività quotidiane.

In entrambe queste circostanze, si parla di autoerotismo compulsivo, ovvero un bisogno di mettere in atto un comportamento al di là di una necessità razionale e logica, avvertito in maniera urgente e ripetitiva nel corso della giornata. Ma questo comportamento può comportare altre conseguenze, come il calo del desiderio e, perciò, l’evitamento dei rapporti sessuali, un isolamento sociale e un perenne senso di stanchezza.

Il sesso è più importante di quello che si pensa

Inizia un percorso di sessuologia e aggiusta quello che non funziona. 

  • Centro medico autorizzato
  • Solo psicoterapeuti (psicologi specializzati)
  • Primo colloquio gratuito

Masturbazione femminile: alcuni consigli per te

Per migliorare la masturbazione femminile, ci sono diversi consigli utili:

  • Preparazione

Prepararsi mentalmente e fisicamente è importante. Creare un ambiente rilassante con una doccia o un bagno, accendere candele, ascoltare musica rilassante o indossare lingerie sexy può aiutare a sentirsi speciali e pronte per l'esperienza,

  • Esplorazione del corpo

La masturbazione non riguarda solo i genitali, quindi è consigliabile esplorare anche altre parti del corpo durante il processo. Accarezzarsi con una mano mentre si stimola il clitoride con l'altra può essere una pratica interessante.

  • Masturbazione guidata

Esplorare la masturbazione guidata, che consiste nell'ascoltare stimoli audio per connettersi con il proprio corpo.

La ricerca di fantasie sessuali personali può aggiungere un elemento mentale stimolante durante la masturbazione.

Sessuologia e masturbazione femminile

In generale, quindi, la masturbazione femminile può essere fonte di numerosi vantaggi (per esempio masturbarsi fa bene alla depressione), ma deve essere qualcosa che viene cercato in maniera consapevole e finalizzato al piacere. Quando si inizia a sentirne il bisogno insistente, può essere indice di qualcosa che non va a livello di gestione e regolazione emotiva. Se la caratteristica del piacere viene meno oppure, nonostante la masturbazione venga praticata frequentemente, non si riesca a raggiungere l’orgasmo, potrebbe esserci una diversa fonte di malessere che impedisce alla donna di lasciarsi andare e di sentirsi bene con se stessa.

In questi casi è meglio rivolgersi a un esperto sessuologo o psicoterapeuta. A questo proposito, Serenis propone dei percorsi di supporto psicologico e psicoterapia online che potrebbero essere la soluzione giusta. Il servizio è completamente online, con solo psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione). Ti basterà avere un posto tranquillo da cui collegarti, una rete Wi-Fi, e tanta voglia di lavorare su di te.

La sessuologia, in particolare, è quel ramo della psicologia che, grazie alla sua specializzazione in materia, è indicato non solo per affrontare il problema della masturbazione compulsiva, ma anche per ottenere una maggiore consapevolezza grazie a un vero percorso di educazione. Si occupa anche della masturbazione maschile.

Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.

Fonti

  • Bernorio, R. (2017). Il piacere al femminile: miti e realtà della funzione orgasmica nella donna.
  • Bowman, C. P. (2014). Women’s masturbation: Experiences of sexual empowerment in a primarily sex-positive sample. Psychology of Women Quarterly38(3), 363-378.
  • Baćak V. & Štulhofer A. (2011) Masturbation Among Sexually Active Young Women in Croatia: Associations with Religiosity and Pornography Use
Il nostro processo di revisione
Scopri di più
Approfondimento
Coinvolgiamo nella stesura dei contenuti clinici terapeuti con almeno 2.000 ore di esperienza.
Verifica
Studiamo le ricerche sul tema clinico e quando possibile le inseriamo in bibliografia.
Chiarezza
Perfezioniamo gli articoli dal punto di vista stilistico privilegiando la comprensione del testo.
Validano gli articoli
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
Leggi la biografia
Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
Leggi la biografia
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Leggi la biografia
Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Trova un terapeuta
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito