La depressione maggiore: sintomi, diagnosi e come uscirne?
Una sintesi sulla depressione maggiore: comprendere, individuare e affrontare. Esplora i segni distintivi, identifica i sintomi e scopri strade verso la guarigione emotiva.
In genere, si tende a parlare di depressione come un unico disturbo. Nella realtà non è così: nel tempo, sono state studiate e riconosciute ufficialmente diverse tipologie di depressione, come la depressione cronica (distimia), la depressione bipolare o la depressione ansiosa.
In questo articolo parleremo della depressione maggiore.
Cos’è
Cos'è la depressione maggiore
Il disturbo depressivo maggiore (DDM) o depressione clinica, è un disturbo dell’umore, caratterizzato da un intenso e persistente stato di tristezza, e perdita di piacere nello svolgere attività.
Ma può essere affrontata e superata. Parlane con uno psicoterapeuta.
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Esistono diverse forme di depressione maggiore, come quella catatonica e melanconica.
Etimologia e origine del termine
Il termine "depressione", deriva dal latino deprimere", e significa letteralmente "schiantare" o "abbattere".
Sebbene il termine "melanconia" fosse più diffuso nella diagnostica, "depressione" ha gradualmente guadagnato terreno nei trattati di medicina, con lo psichiatra tedesco Emil Kraepelin che potrebbe essere stato il primo a usarlo come termine generale, riferendosi ai diversi tipi di malinconia come stati depressivi.
Epidemiologia
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2020 la depressione è prevista come la malattia mentale più diffusa a livello mondiale e, in generale, come la seconda malattia più comune dopo le patologie cardiovascolari. Le stime riportate su Lancet, indicano un aumento significativo dei casi di depressione maggiore nel 2020: sono stati registrati 53 milioni di casi in più (28%).
Le donne sono più tendenti a soffrire di depressione rispetto agli uomini, con un rapporto di 2:1 (prevalenza lifetime del 14,9% nelle donne e del 7,2% negli uomini), così come coloro che sono single rispetto agli individui sposati.
Sintomi
Depressione maggiore: i sintomi
I sintomi della depressione si dividono in:
- fisici
- comportamentali
- psicologici
Vediamoli nel dettaglio.
Sintomi fisici
- stanchezza cronica (astenia)
- dolori diffusi
- disturbi psicosomatici (disturbi gastro-intestinali, mal di testa, dolori diffusi, affanno);
- perdita di energie
- difficoltà di concentrazione e memoria
- agitazione motoria
- perdita o aumento del peso/appetito
- senso di nausea
- eccessiva sudorazione
- tachicardia
- vampate di calore/brividi di freddo
- insonnia o ipersonnia
Sintomi comportamentali
- riduzione delle attività quotidiane
- perdita di piacere nel fare le cose (anedonia)
- apatia, insieme alla sensazione di stanchezza cronica
- riduzione contatti sociali e isolamento
- difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi
- comportamenti passivi
- riduzione dell'attività sessuale
- tentativi di suicidio
Sintomi psicologici
- tristezza
- umore basso
- angoscia
- disperazione
- senso di colpa
- senso di vuoto
- mancanza di speranza nel futuro
- perdita di interesse per qualsiasi attività (anedonia)
- irritabilità
- ansia
- eccessiva autosvalutazione
Diagnosi
La diagnosi di depressione maggiore viene effettuata da un professionista della salute mentale, come uno psicologo, uno psicoterapeuta o uno psichiatra, che valuta i sintomi del paziente attraverso interviste cliniche, test psicologici e l’esame dei criteri diagnostici stabiliti dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) o dalla Classificazione internazionale delle malattie (ICD).
Criteri per diagnosticare la depressione maggiore
Per diagnosticare il disturbo depressivo maggiore, devono essersi presenti almeno 5 dei seguenti sintomi durante un periodo di 2 settimane:
- umore depresso
- perdita di interesse e piacere nel fare qualsiasi cosa
- significativa perdita di peso o aumento di peso
- agitazione o rallentamento psicomotorio
- stanchezza cronica e perdita delle energie
- sentimenti di indegnità o sensi di colpa
- maggior difficoltà nel pensare e restare concentrati, oppure patologica indecisione
- ricorrenti pensieri di morte, ricorrenti ideazioni suicidarie oppure tentativi di suicidio
Quando i sintomi della depressione maggiore sono estremamente intensi, causano una sofferenza significativa e persistono per un lungo periodo di tempo, generalmente oltre i 6 mesi, è indispensabile un intervento clinico. Questa necessità si manifesta soprattutto quando tali sintomi non possono essere attribuiti a eventi come il lutto o la separazione.
Depressione: il test
Lo strumento maggiormente utilizzato per la depressione è il Beck Depression Inventory (BDI), un questionario self-report composto da 21 item. Se credi di soffrire di depressione, puoi compilarlo dal nostro sito. Lo trovi qui sotto.
Quanto dura la depressione maggiore?
Non è possibile definire una durata precisa del disturbo, esso può manifestarsi per due settimane, per mesi o anche per anni. In quest’ultimo caso si parlerà di depressione maggiore cronica.
Depressione maggiore e invalidità
La depressione può influire moltissimo nella vita delle persone, andando a stravolgere relazioni, amicizie e vita lavorativa. Per questo, in Italia, chi riceve una diagnosi da parte di un o una professionista può ottenere l’invalidità (ricevendo una percentuale o un punteggio invalidità) per ricevere dei sussidi e agevolazioni da parte dello Stato.
Da un lato, ricevere sussidi può rappresentare un prezioso riconoscimento e un aiuto concreto per chi soffre di disturbi come la depressione. D'altra parte, questa dinamica rischia di rafforzare l'identificazione del paziente con la patologia, complicando il lavoro psicoterapeutico. L'etichetta di "depresso" diventa più difficile da rimuovere quando è supportata da un vantaggio monetario, poiché crea un rinforzo positivo del sintomo. Questo vantaggio secondario può portare il paziente a mantenere la percezione di sé come malato per continuare a ricevere il sussidio, ostacolando il processo terapeutico che mira alla guarigione e al superamento della patologia.
Leggi il nostro articolo per sapere quanti giorni di malattia per depressione può dare il medico curante.
Cause e fattori di rischio
Depressione maggiore: le cause
Attualmente, la depressione è considerata il risultato di una complessa interazione tra diverse cause, tra cui:
- cause biologiche
- cause ambientali
- cause psicologiche
Vediamole nel dettaglio.
Cause biologiche
Ad oggi ancora non si è stati in grado di stabilire una correlazione diretta tra umore e neurotrasmettitori. Tuttavia, diversi studi hanno sottolineato come eventi stressanti o traumatici, soprattutto se protratti nel tempo, possono influenzare i livelli di neurotrasmettitori (come serotonina e noradrenalina), oltre a iper-attivare l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, provocando un aumento dei livelli di cortisolo nel sangue.
Cause ambientali
Queste includono l'ambiente familiare e l'educazione ricevuta, così come le esperienze vissute al di fuori del nucleo familiare, come le relazioni scolastiche e sociali.
Esperienze negative precoci, come lutti o una mancanza di reti sociali solide, possano aumentare la suscettibilità alla depressione e alimentare un senso di disperazione verso il futuro.
Cause psicologiche
Tra le cause psicologiche che possono contribuire allo sviluppo della depressione, il modo in cui la persona interpreta gli eventi della propria vita gioca un ruolo cruciale.
La tendenza all'autocritica, le credenze negative riguardo a sé stessi, agli altri e al futuro, insieme a schemi di pensiero distorti e una mancanza di adeguate strategie di coping per affrontare lo stress e le difficoltà possono aumentare il rischio di soffrire di disturbo depressivo maggiore. Così come una bassa autostima e senso di efficacia aumentano il senso di impotenza e disperazione.
Fattori di rischio
Esistono poi fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare la depressione maggiore, per esempio:
- storia familiare - nel caso sia stato già diagnosticato il disturbo in un membro della famiglia;
- trauma e stress - per esempio un lutto, un licenziamento o la morte di una persona cara;
- altri disturbi preesistenti - alcuni disturbi come l’ADHD o il bipolarismo, rendono più vulnerabile chi ne soffre nello sviluppare la depressione maggiore;
- presenza di una malattia debilitante - diagnosi di una malattia rara o un tumore, che nel lungo periodo sottopongono la persona a emozioni molto più intense rispetto alla media;
- abuso di sostanze stupefacenti e alcol.
Cause biologiche | eventi stressanti possono influenzare neurotrasmettitori e iper attivare l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene |
Cause ambientali | ambiente familiare, educazione ricevuta, relazioni sociali e scolastiche |
Cause psicologiche | credenze negative su se stessi/altri, schemi di pensiero distorti, mancanza di strategie di coping efficaci, tendenza all'autocritica, scarso senso di efficacia |
Cause depressione maggiore
Cura
Di depressione maggiore si guarisce?
Sì, di disturbo depressivo maggiore si guarisce. Ogni persona depressa vive la propria esperienza unica con il disturbo, ma il trattamento più efficace per fronteggiarlo è sicuramente la psicoterapia, accompagnata - se necessario - da supporto farmacologico prescritto da uno o una psichiatra.
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La psicoterapia
La relazione terapeutica svolge un ruolo cruciale nel processo di guarigione, specialmente per i pazienti che hanno vissuto dinamiche relazionali disfunzionali o che si trovano in uno stato depressivo caratterizzato dall'isolamento. Iniziare la terapia rappresenta un passo significativo verso l'uscita dall'isolamento e dalla demotivazione tipica della depressione, poiché il paziente si sente finalmente compreso e supportato. Il terapeuta offre una presa in carico empatica e accogliente, creando un ambiente sicuro e non giudicante in cui il paziente può esplorare i propri pensieri e sentimenti.
Non esistono percorsi predefiniti, ci sono diversi approcci psicoterapeutici utilizzati nel trattamento della depressione, tra cui:
- terapia cognitivo-comportamentale
- terapia psicodinamica
- terapia interpersonale
- terapia della mindfulness
Infatti ogni terapeuta procederà cucendo il percorso su misura del o della paziente.
È fondamentale avere una buona comunicazione paziente-terapeuta: abbi fiducia, non temere il giudizio ed esprimiti sempre con sincerità, altrimenti rischi di provare ancora più frustrazione perché la terapia non funziona.
Terapia cognitivo-comportamentale
La terapia cognitivo-comportamentale si concentra sui modelli di pensiero distorti e sui comportamenti disfunzionali associati alla depressione, aiutando i pazienti a sviluppare strategie per modificare i pensieri negativi e adottare comportamenti più adattivi.
Terapia psicodinamica
La psicoterapia psicodinamica si basa sull'analisi delle dinamiche inconsce che influenzano il comportamento e i sintomi depressivi del paziente. Si focalizza sui modelli di relazione e sui conflitti interni che possono contribuire alla depressione.
Terapia interpersonale
La terapia interpersonale si concentra sul migliorare le relazioni interpersonali del paziente, identificando e affrontando i problemi nelle relazioni che possono contribuire alla depressione.
Terapia della mindfulness
Le tecniche di mindfulness si basano sull'essere consapevoli e presenti nel momento attuale, attraverso la pratica della meditazione e altre tecniche di consapevolezza, per ridurre il disagio emotivo associato alla depressione.
Altre tecniche terapeutiche
Oltre alla mindfulness, altre tecniche terapeutiche possono essere utilizzate per favorire il processo di guarigione. Ad esempio, l'ipnosi può essere impiegata per aiutare il paziente a recuperare risorse interiori e a superare blocchi emotivi o comportamentali. Le tecniche di respirazione sono utili per aumentare la consapevolezza del legame tra mente e corpo, facilitando il rilassamento e la gestione dello stress. Inoltre, le tecniche immaginative, come le metafore o i sogni da svegli guidati, possono essere utilizzate per esplorare profondamente i vissuti interiori del paziente e favorire la comprensione e la trasformazione dei sintomi depressivi. Questi approcci terapeutici integrati, combinati con una relazione terapeutica empatica e collaborativa, possono favorire un percorso di guarigione completo e duraturo.
Una donna di 50 anni con sintomi depressivi rifiutava la consulenza psichiatrica e l'uso di farmaci. L'offerta di una terapia integrata, nonostante il suo rifiuto, le fa prendere coscienza della gravità del disturbo. Attraverso la psicoeducazione e l'esplorazione delle dinamiche interne, come sensi di colpa e autostima, ha iniziato un percorso di guarigione. Si sono registrati progressi nell'attenuazione dei sintomi depressivi, confermando l'efficacia della terapia integrata in corso.
Depressione maggiore: i farmaci
Tra gli psicofarmaci comunemente prescritti per trattare la depressione troviamo gli antidepressivi divisi diverse classi, tra cui:
- antidepressivi triciclici (TCA)
- inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI)
- inibitori selettivi del reuptake della noradrenalina e della serotonina (SNRI)
- inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO)
In casi di depressione grave con sintomi psicotici (depressione psicotica), possono essere prescritti anche farmaci neurolettici.
Supporto di amici e di familiari
Tu che stai leggendo, hai una storia unica, e non possiamo dare per scontato il fatto che tu abbia una famiglia e delle amicizie perfette. Va bene così.
Vogliamo spiegarti però, che avere il supporto di qualcuno è estremamente d’aiuto, per chiederlo e riceverlo. L’invito quindi è quello di provare a circondarti di persone che ti amano.
Possono darti supporto emotivo, motivazione e aiutarti a trovare la spinta giusta per decidere di intraprendere un percorso di cura.