Linguaggio del corpo: cos'è e come lo dobbiamo interpretare
La comprensione del linguaggio del corpo può essere utile in molte situazioni, dalla comunicazione interpersonale quotidiana alla negoziazione e alla leadership.
Il linguaggio del corpo è in grado di comunicare in maniera completamente preriflessiva tutto ciò che il linguaggio nasconde o non riesce a esprimere. Questo è un aspetto chiave dell'assertività comportamentale, poiché consente di trasmettere messaggi in modo chiaro e diretto senza l'uso delle parole.
Mentire a parole è molto più semplice piuttosto che celare l’espressione delle proprie emozioni o del proprio stato d’animo, proprio perché il corpo e il comportamento non verbale parlano da soli, dimostrando l'importanza delle tecniche di comunicazione efficace.
Il linguaggio del corpo: come funziona e come lo usiamo per comunicare?
Parlare del linguaggio del corpo o linguaggio non verbale, in psicologia, significa parlare di comunicazione non verbale, che ovviamente si contrappone a quella verbale che si serve della lingua parlata. Secondo lo psicologo Albert Mehrabian (1997), la parola comunica solo il 7% del suo significato, mentre il tono di voce ne comunica il 38% e il linguaggio del corpo il 55%. Interpretare correttamente i segnali del corpo permette di capire meglio le emozioni e i pensieri degli altri, migliorando così la comunicazione.
Il linguaggio del corpo può rivelare emozioni, stati d'animo, intenzioni e atteggiamenti di una persona.
Il linguaggio del corpo è quindi una forma di comunicazione non verbale che trasmette messaggi attraverso:
- gesti;
- espressioni facciali;
- posture;
- movimenti;
- contatto visivo,
e altri segnali fisici, anziché tramite le parole. Questo tipo di comunicazione è universale e viene utilizzato da tutte le culture e le società del mondo, spesso in modo inconscio. Attraverso gli esercizi sulla comunicazione, è possibile acquisire una comprensione più approfondita e imparare ad usare il linguaggio del corpo in modo assertivo e efficace.
A livello storico, il pioniere dello studio del linguaggio del corpo è stato lo psicologo Paul Ekman il quale si propose di osservare la comunicazione non verbale delle emozioni in popolazioni appartenenti a culture diverse.
Le sue scoperte furono sconvolgenti: il linguaggio del corpo sembrava essere identico in tutte le popolazioni osservate, senza differenze culturali. Questo perché, a parte i gesti che vengono rivestiti di un particolare significato convenzionale, la comunicazione non verbale non è mediata dal contesto né dalla cultura, ma è connaturata nel nostro patrimonio genetico.
Il linguaggio del corpo: la cinesica e la prossemica
L'importanza della componente non verbale della comunicazione durante le interazioni sociali ha dei fondamenti scientifici che ne attestano la validità. Non solo: esistono delle scienze che si occupano proprio di studiare la comunicazione non verbale, come la cinesica, termine che deriva direttamente dalla parola in greco antico che significa "movimento".
Nello specifico, la cinesica si dedica allo studio dei gesti che vengono compiuti da diverse parti del corpo, alla mimica, alla postura e alle espressioni del volto.
A questa disciplina si affianca la prossemica, che invece si concentra su un aspetto della comunicazione non verbale più strettamente legata all'interazione con l’altro, ovvero le relazioni spaziali che si instaurano, come la gestione e il mantenimento delle distanze.
Quali sono le categorie dei segnali del corpo?
Ekman (2003) ha suddiviso i gesti del linguaggio del corpo in varie categorie:
- Gesti emblematici o simbolici: significato specifico, come il segno “OK”.
- Gesti illustratori: sottolineano alcune parole.
- Gesti pittogrammi: disegnano cose concrete.
- Gesti regolatori: mantengono il flusso della conversazione.
- Gesti manipolatori: indicano stati di stress e ansia.
- Gesti indicatori dello stato emotivo: come il pugno, che indica rabbia.
Linguaggio del corpo maschile e linguaggio del corpo femminile
Il linguaggio del corpo non è legato al genere, e gli stereotipi che suggeriscono differenze significative tra il linguaggio del corpo maschile e femminile sono infondati. L'idea che le donne dovrebbero avere una stretta di mano meno forte degli uomini o che gli uomini debbano mantenere una postura più "forte" è una semplificazione ingiustificata della complessità umana.
Ogni individuo è unico nella sua espressione del linguaggio del corpo, che è influenzato da una serie di fattori, tra cui:
- personalità;
- cultura;
- background;
- esperienze personali.
Quindi è essenziale evitare stereotipi di genere e riconoscere che il linguaggio del corpo è altamente variabile e individualizzato.
Quali sono i 5 livelli di base del linguaggio del corpo?
Secondo il modello proposto dallo psicologo sociale Michael Argyle, ci sono cinque livelli di base del linguaggio del corpo.
Espressione facciale
Le espressioni facciali sono un modo importante per comunicare emozioni e stati d'animo. Sorrisi, rughe sulla fronte, alzare le sopracciglia e altre espressioni facciali possono trasmettere una vasta gamma di sentimenti.
Contatto visivo
Il contatto visivo è cruciale nella comunicazione faccia a faccia. Può indicare interesse, fiducia o persino sfida. Mantenere il contatto visivo durante una conversazione è spesso considerato un segno di ascolto attivo.
Gesti
I gesti delle mani e delle braccia sono un componente importante del linguaggio del corpo. Possono essere utilizzati per enfatizzare parole, chiarire il significato o aggiungere dettagli a ciò che viene detto.
Postura
La postura corporea può comunicare molto sullo stato d'animo e l'atteggiamento di una persona. Ad esempio, una postura eretta può suggerire fiducia, mentre una postura curva può indicare insicurezza.
- Comportamento spaziale o prossemica
Questo livello riguarda la gestione dello spazio personale durante la comunicazione. La distanza tra le persone, l'uso dello spazio e la direzione in cui si rivolgono possono influenzare la percezione della comunicazione.
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Quali informazioni ci dà il linguaggio del corpo?
Per darti un’idea dell’importanza del non verbale nella comunicazione, prendiamo come esempio uno studio dell’Università della California, che ha stimato che il parlato trasmette solo il 7% delle informazioni relative al vero significato di quanto detto. Il restante 93% si suddivide tra il tono di voce, che comunica il 38% delle informazioni e, soprattutto, il resto del linguaggio del corpo, che riveste ben il 55% dell’importanza totale.
Ciò significa che non possiamo essere competenti nella comunicazione se non sappiamo leggere i significati non verbali: questa incapacità implicherebbe, infatti, di non capire e non essere capiti perché ci perdiamo quasi tutte le informazioni salienti in entrata e in uscita. Infatti non solo la comprensione è importante, ma conoscere la valenza del non verbale ed essere in grado di sfruttarla, aiuta anche a essere più efficaci nelle comunicazioni.
Una conseguenza ovvia dell’essere competenti su questo tema è quella di riuscire a leggere le emozioni degli altri grazie ai segnali che inviano, ad esempio, le espressioni del viso. Abbiamo detto, infatti, che le configurazioni che i muscoli facciali assumono mentre proviamo una determinata emozione sono uguali in tutto il mondo, e questo ci aiuta a comprendere meglio chi ci è davanti, risultando così più adeguati nelle reazioni.
Alcuni esempi per leggere il linguaggio del corpo
Le espressioni facciali sono estremamente espressive e universali.
Categoria | Movimento | Significato |
Espressioni facciali | Sorriso | Felicità |
Fronte corrugata | Rabbia | |
Bocca rivolta verso il basso | Tristezza | |
Occhi | Sguardo diretto | Interesse |
Distogliere lo sguardo | Ansia o imbarazzo | |
Dilatazione delle pupille | Eccitazione o attrazione | |
Bocca | Sorridere | Felicità o approvazione |
Mordersi il labbro | Insicurezza o preoccupazione | |
Braccia | Incrociare le braccia | Difesa o chiusura |
Toccare il braccio | Intimità | |
Piedi e gambe | Piedi puntati verso di te | Interesse |
Gambe incrociate | Chiusura | |
Mani e dita | Dare un pollice in su | Approvazione |
Toccarsi il mento | Riflessione | |
Torso e postura | Sedersi eretti | Concentrazione |
Corpo piegato in avanti | Noia o indifferenza |
Come possiamo sfruttare il linguaggio del corpo?
Queste conoscenze possono essere applicate in modo vantaggioso attraverso la pratica della comunicazione assertiva e della comunicazione non violenta. Ad esempio, possiamo utilizzare queste abilità per stabilire rapporti di fiducia con i nostri interlocutori.
Inoltre, è importante comprendere i 5 assiomi della comunicazione, che rappresentano principi fondamentali nella creazione di connessioni significative con gli altri. Questi assiomi ci guidano nel riprodurre i gesti e i segnali necessari per sintonizzarci con gli altri e nel riconoscere ed evitare in modo controllato e consapevole i segnali che possono indicare menzogna. Questo approccio non solo favorisce la fiducia reciproca ma ci permette anche di apparire dotati di assertività.
Vantaggi dell'interpretazione del linguaggio del corpo
- Sviluppo della consapevolezza emotiva: interpretare i segnali del corpo aiuta a sviluppare empatia e a capire meglio le emozioni altrui.
- Costruzione della fiducia: un'interpretazione consapevole del linguaggio del corpo permette di creare fiducia, usando segnali che indicano apertura e onestà.
- Espressione del proprio punto di vista: utilizzare il linguaggio del corpo consapevolmente può enfatizzare il proprio messaggio, rendendolo più assertivo.
Il non verbale nelle relazioni interpersonali e nella seduzione
Nel training assertivo, comprendere e padroneggiare il linguaggio del corpo può migliorare notevolmente la capacità di comunicare in modo chiaro, diretto e rispettoso. L'assertività non riguarda solo ciò che diciamo verbalmente, ma anche come lo diciamo e cosa trasmettiamo attraverso il nostro comportamento non verbale.
Ma oltre agli ambiti formali come quelli dei colloqui di lavoro, anche le relazioni sociali che intratteniamo tutti i giorni sono intrise di segnali non verbali che codifichiamo e decodifichiamo in continuazione, senza rendercene conto. Per fare un esempio, pensiamo a quando stiamo flirtando.
Quello della seduzione è un tema particolarmente sensibile alla potenza della comunicazione non verbale, dal momento che buona parte degli scambi interattivi, in questo caso, si giocano sulla cinesica e sulla prossemica: ogni gesto include informazioni precise sulle intenzioni dell’altra persona e su se e quanto questa sia attratta a livello fisico da noi.
La postura gioca un ruolo fondamentale, di primo impatto, per capire se ci sia dell’interesse, specialmente nelle fasi iniziali del corteggiamento. In generale, possiamo dire che lo sguardo fisso su di noi implica un sincero interesse, un’attenzione genuinamente dedicata a noi, mentre se l’interlocutore si sente a suo agio in nostra compagnia, assumerà una postura accogliente, sporgendosi verso la nostra direzione.
Si va verso un crescendo di intensità dell’interesse con gesti man mano più espliciti. Il toccarsi i capelli, ad esempio, non è sempre segno di nervosismo: in un contesto di flirting, viene utilizzato per affascinare l’altro, mentre piccoli tocchi, ad esempio sfiorare un braccio, indica coinvolgimento e un’intenzione di aumentare l’avvicinamento. Infatti, non è un gesto che si può attuare con tutti, ma richiede una certa confidenza.
Il linguaggio del corpo durante un colloquio di lavoro
Durante un colloquio, la comunicazione non verbale è fondamentale. Ecco alcuni consigli:
- siediti composto e con la schiena dritta.
- Non incrociare le braccia.
- Stringi la mano in modo sicuro ma non troppo forte.
- Non giocherellare con oggetti.
- Mantieni il contatto visivo.
Il linguaggio del corpo è importante anche nella vendita. Un venditore che adotta una comunicazione non verbale appropriata può indurre nel cliente una sensazione di fiducia. Alcuni segnali positivi includono mantenere il contatto visivo, mostrare la parte anteriore del busto, annuire mentre si parla.
Come imparare a leggere il linguaggio del corpo?
Il linguaggio del corpo è una componente fondamentale della comunicazione umana e può essere studiato attraverso vari corsi offerti in ambiti accademici come Psicologia, Scienze della Comunicazione e Marketing. Questi programmi educativi forniscono le basi teoriche e pratiche per comprendere e interpretare i segnali non verbali che accompagnano le interazioni quotidiane.
Per chi desidera approfondire ulteriormente, esistono numerosi libri che offrono strumenti preziosi per decifrare i messaggi nascosti nel linguaggio del corpo. Tra i più consigliati vi sono:
- "I segreti del linguaggio del corpo" di Marco Pacori, un testo che esplora in profondità le varie espressioni corporee e il loro significato, aiutando a comprendere meglio le emozioni e i pensieri degli altri.
- "Il dizionario del linguaggio del corpo" di Joe Navarro, un'opera che funge da guida completa per interpretare correttamente una vasta gamma di segnali non verbali.
- "Il linguaggio del corpo" di Alexander Lowen, un libro che analizza il legame tra il corpo e la psiche, offrendo una prospettiva unica sull'importanza della comunicazione non verbale.
Questi libri sono risorse indispensabili per chi vuole migliorare la propria capacità di leggere e comprendere le espressioni facciali, i movimenti e le posture delle persone, facilitando una comunicazione più efficace e intuitiva.
Che cosa possiamo concludere sulla comunicazione non verbale?
Le ricerche degli studiosi, come quelle di Ekman, ci hanno dimostrato che il corpo ha un linguaggio suo, condiviso a livello universale da tutti gli uomini. Si tratta di una comunicazione che avviene in maniera spontanea, non volontaria e che deve essere conosciuta alla perfezione per poter essere modulata, nonostante alcuni segni (detti microespressioni) riescano addirittura a indicare la presenza di una menzogna.
Il non verbale, quindi, è genuino, immediato, concreto, e per questo il corpo rappresenta il canale più affidabile e informativo che ci aiuta a regolarci durante le interazioni.
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Fonti:
- Mehrabian A, Ferris SR. Inference of attitudes from nonverbal communication in two channels. J Consult Psychol. 1967 Jun;31(3):248-52. doi: 10.1037/h0024648. PMID: 6046577.
- Ekman, P. (2003). Emotions revealed: Recognizing faces and feelings to improve communication and emotional life. Times Books.