Ipersessualità o dipendenza sessuale: cause, sintomi e diagnosi
L’ipersessualità non è semplicemente un’alta frequenza di rapporti sessuali o il desiderio, sano ed intenso, di avere una vita sessuale appagante: è molto di più. Vediamo insieme come riconoscerla e affrontarla.
L’ipersessualità è una dipendenza comportamentale conosciuta anche come dipendenza sessuale. Si tratta di un disturbo caratterizzato da fantasie e pensieri intrusivi legati a una perdita del controllo dei comportamenti sessuali.
Cos'è l'ipersessualità
L’ipersessualità è un comportamento sessuale caratterizzato da un desiderio eccessivo e persistente di attività sessuale, che può interferire con la vita quotidiana e causare difficoltà nelle relazioni o in altre aree della vita.
Chi ne soffre presenta delle fantasie sessuali ricorrenti e impulsi che non riesce a controllare: quando si accorge di avere una dipendenza e tenta di mantenere il controllo - senza riuscirci - finisce per provare vergogna e sensi di colpa.
Inoltre, il sesso viene usato come strategia volta a ridurre l’ansia o lo stress. Questa dipendenza è così invasiva che finisce per interferire con la sfera sociale, relazionale e lavorativa della persona.
Le possibili cause
Parlando di ipersessualità si fa riferimento più che a cause a fattori di rischio. Fra questi vanno citati:
- uno stile di attaccamento insicuro: con il termine “attaccamento” viene indicato il modo in cui un bambino, nei primi anni di vita, struttura il suo legame con la figura di riferimento. Questo comporterà la sua struttura relazionale futura. Lo stile di attaccamento insicuro è caratterizzato da una scarsa affettività e cura;
- ADHD: il disturbo di attenzione e iperattività, se non viene curato nel modo giusto, può avere fra le sue conseguenze una tendenza alle dipendenze, fra cui quella sessuale;
- abusi passati: un vissuto particolarmente traumatico con abusi fisici o psicologici può comportare, in età adulta, una dipendenza sessuale.
Parlane con qualcuno che può aiutarti a superarla.
- Solo psicoterapeuti (psicologi specializzati)
- Primo colloquio gratuito
- Centro medico autorizzato
Sintomi e diagnosi: come riconoscerla
La dipendenza dal sesso è caratterizzata dal "craving", un fenomeno che si manifesta con un intenso desiderio o brama nei confronti di qualcosa, correlato con l’assuefazione e l’astinenza. La persona sessualmente dipendente ha la necessità di incrementare i comportamenti sessuali, per ottenere l’effetto che desidera.
Col tempo si verificano dei mutamenti psicofisiologici, e la dipendenza sessuale si manifesta per evitare o alleviare la sintomatologia legata all’astinenza. I sintomi dell’ipersessualità sono cognitivi, emotivi e fisiologici e comprendono:
- calo del tono dell’umore;
- disinteresse per altre attività;
- irritabilità;
- senso di abbandono;
- impulsi ossessivi sul il sesso e il modo in cui poterlo attuare;
- senso di colpa legato alla dipendenza.
Esistono ulteriori sintomi che possono rivelarsi utili per poter effettuare una diagnosi, per esempio avere fantasie sessuali intense e ricorrenti, in un periodo superiore a sei mesi. In questo caso la persona investe così tanto tempo in pensieri, talvolta simili a ossessioni, da compromettere ogni altra attività quotidiana.
Chi è affetto da dipendenza sessuale concentra tutte le sue energie sui comportamenti sessuali, finendo così per perdere totalmente di vista i propri bisogni primari. L’ossessività e l’impulso sessuale sono slegati da altre malattie psichiatriche e dall’assunzione di sostanze.
Rischi, possibili complicazioni e conseguenze
Per chi è affetto da ipersessualità, il sesso è un’esigenza primaria di fronte a cui è possibile sacrificare qualsiasi cosa, compresi famiglia, salute, lavoro.
I comportamenti messi in atto dal dipendente sessuale possono comprendere:
- rapporti sessuali con chi pratica prostituzione;
- promiscuità sessuale;
- fantasie sessuali continue;
- masturbazione compulsiva;
- voyeurismo;
- esibizionismo;
- dipendenza da materiale pornografico.
La dipendenza sessuale può causare conseguenze a livello economico, cognitivo, sociale, emotivo e fisico.
A livello economico questo problema può causare perdite nel settore lavorativo e comportare delle spese ingenti legate al tentativo di assecondare la propria pulsione. Le conseguenze più gravi però riguardano la sfera psicologica e relazionale. L’ipersessualità, infatti, ha un impatto fortissimo sulla vita emotiva di chi ne soffre. Si sperimentano ansia, colpa, depressione, aggressività e vergogna, ma anche una intrusione di fantasie tali da impedire la concentrazione.
Come si cura la dipendenza sessuale
La psicoterapia è fondamentale per affrontare la dipendenza sessuale. La terapia cognitivo comportamentale si è rivelata con il tempo molto efficace per contrastare il disturbo. Lo psicologo potrà aiutare la persona a lavorare sulla propria dipendenza tramite degli esercizi finalizzati alla necessità di soddisfare l’impulso tramite l’atteggiamento disfunzionale.
Su Serenis, ad esempio, è possibile trovare un supporto psicologico grazie a un team di psicoterapeuti online pronti a fornire nuovi strumenti per affrontare l’ipersessualità.
Altre dipendenze comportamentali che possono richiedere l'intervento di un terapeuta sono:
Il ruolo della psicoterapia
La terapia cognitivo comportamentale è fra le migliori opzioni terapeutiche per trattare le dipendenze e in particolare quella sessuale. La psicoterapia si focalizza sugli eventi e le emozioni che attivano il desiderio di seguire comportamenti compulsivi sessuali, individuando delle modalità più sane per gestire la situazione. Con Serenis, puoi avere il supporto di uno psicologo online adatto alle tue specifiche esigenze.
Le tecniche cognitive consentono di allenare la mente del paziente a riflettere su emozioni, comportamenti e pensieri con lo scopo di comprendere e analizzare i pensieri automatici, grazie anche a tecniche di rilassamento e strumenti come la mindfulness.
Testimonianze di guarigione
Dalla dipendenza sessuale si può guarire, come racconta Giovanna, che grazie alla terapia è riuscita a uscire da quel tunnel.
“A un certo punto non ero più io, non riconoscevo più il mio valore, mi buttavo via, in legami velenosi e sbagliati. Mi ha salvata l’amore di mio marito, che mi ha convinto a rivolgermi a uno psicologo. Insieme abbiamo affrontato un percorso e oggi posso dire di essere guarita. A chi si trova nella mia stessa situazione dico: chiedete aiuto”.
Bibliografia e approfondimenti
- Earle, Ralph, and Marcus Earle, Sex Addiction: Case Studies and Management, New York: Brunner Mazel, 1995
- Goodman, A. Sexual Addiction: an integrated approach, Madison, CT, International Universities Press, Inc. 1998
- Carnes P., Kenneth M. Adams (2002). Clinical Management of Sex Addiction