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Conoscere l’ipercinesia infantile, diagnosi, sintomi e cura

Andiamo ad approfondire in cosa consiste l’ipercinesia, quali sono le tipologie di movimento involontario ipercinetico, come diagnosticare la presenza di questo disturbo e quali sono i trattamenti più efficaci per gestire il problema.

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Ipercinesia

Il disturbo ipercinetico, noto anche come disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), si caratterizza per la presenza contemporanea di sintomi quali breve durata dell’attenzione, distrazione, iperattività e almeno un sintomo di impulsività. L'ipercinesia può manifestarsi in vari contesti della vita del bambino affetto da ADHD infantile, come l'ambiente scolastico e familiare.

Cos’è l’ipercinesia?

L’ipercinesia è una condizione che consiste nella presenza di movimenti muscolari involontari e indesiderati. Questi movimenti anomali possono essere ripetitivi, ritmici o del tutto casuali. Si tratta di un sintomo spesso associato a disturbi neurologici che colpiscono individui di qualsiasi età e può manifestarsi con diverse tipologie di movimento come tremori o tic, sintomi dell'ADHD. Queste condizioni possono presentarsi da sole oppure in associazione con altri sintomi all’interno del quadro generale di un disturbo neurologico.

Quando si parla di movimenti involontari è bene precisare che esistono due possibili condizioni che si riferiscono al loro aumento o alla loro diminuzione. I disturbi del movimento sono generalmente classificati in due categorie:

  • ipocinesia: si riferisce ad un rallentamento dei movimenti corporei spesso associata al morbo di Parkinson, all’obesità o ad altre condizioni che portano alla diminuzione dei movimenti;
  • ipercinesia: condizione in cui l’attività muscolare è aumentata in assenza di controllo volontario. I movimenti ipercinetici possono avvenire senza alcuna influenza esterna.

L'esame del tipo specifico di movimento aiuta i professionisti a determinare in quale categoria rientra il sintomo.

Ipercinesia e iperattività: differenze

L'ipercinesia si riferisce a movimenti involontari e incontrollati, spesso osservati in malattie neurologiche come Parkinson, distonia e Huntington, caratterizzati da movimenti eccessivi e scoordinati. In contrasto, l'iperattività è un sintomo comportamentale tipico dell'ADHD, contrassegnato da un'eccessiva attività motoria e difficoltà nel mantenere l'attenzione. Mentre l'ipercinesia riguarda movimenti non intenzionali e disfunzionali, l'iperattività implica comportamenti impulsivi e agitati che derivano da una difficoltà nell'autoregolazione.

Ipercinesia infantile: come si manifesta?

In molti bambini, l'esuberanza tipica dell'infanzia può evolvere in irruenza: corrono continuamente, parlano ad alta voce, non giocano mai seduti, cercano di imporre la loro volontà e reagiscono con ire furiose se incontrano ostacoli (Barkley, 2014). Quando questi comportamenti interferiscono negativamente con lo sviluppo del bambino, è fondamentale intervenire per preservare i rapporti con i coetanei e la relazione con gli adulti.

Il problema principale riguarda le capacità di autoregolazione. Le carenze si esprimono sul piano comportamentale, ma sono fortemente coinvolte anche le funzioni cognitive, con difficoltà a livello di pianificazione, organizzazione, funzioni esecutive, flessibilità cognitiva, automonitoraggio e autocorrezione (Brown, 2013). Ne risentono la capacità di rappresentazione mentale di un obiettivo, il mantenimento volontario dello sforzo, l’uso intenzionale di strategie e l’inibizione di risposte inappropriate (Sonuga-Barke, 2002).

Ipercinesia bambini ADHD

Come riconoscere un bambino con disturbo ipercinetico: i sintomi

I bambini con sindrome ipercinetica presentano una serie di comportamenti distintivi, tra cui:

  • Vivacità estrema: corrono o si arrampicano, non riescono a stare seduti tranquillamente, e le loro mani e piedi sono sempre in movimento.
  • Gioco irrequieto: non partecipano a giochi tranquilli e passano da un’attività a un’altra senza concluderne nessuna.
  • Distrazione: si distraggono facilmente durante le attività scolastiche e di gioco.
  • Mancanza di ascolto: sembrano non ascoltare quanto gli viene detto e fanno fatica a seguire le istruzioni.
  • Parlare incessantemente: rispondono in modo irruente prima di ascoltare tutta la domanda.
  • Interruzioni inappropriate: interrompono o si intromettono mentre altri bambini giocano o gli adulti parlano.
  • Impazienza: non aspettano il loro turno nei giochi o nelle attività di gruppo.
  • Comportamenti pericolosi: fanno cose pericolose senza pensare alle conseguenze.
  • Dimenticanza: perdono o dimenticano il necessario per attività a casa o a scuola (Biederman et al., 2005).

I tipi di ipercinesia

Per diagnosticare l’ipercinesia è necessaria l’anamnesi del soggetto per comprendere la storia familiare, verificare la presenza di infezioni e l’eventuale esposizione a sostanze dannose. Per ottenere la diagnosi corretta è indispensabile anche sottoporsi ad un esame neurologico e considerare anche l’associazione con il sintomo dell’ipertonia. L’ipertonia si riferisce ad un insolito aumento della resistenza muscolare quando il movimento viene imposto dall’esterno. Esistono diversi tipi di movimenti che rientrano nella categoria dell'ipercinesia. Tra questi si possono includere la corea, la distonia, il mioclono, l'atetosi, l’atassia, le stereotipie, gli spasmi emifacciali, il tic e il tremore.

Tipologie di movimenti dell'ipercinesia motoria

Corea

La corea è un tipo di movimento ipercinetico caratterizzato da movimenti brevi, irregolari e instabili che possono essere solo parzialmente sopprimibili in modo volontario. I movimenti coreici tendono ad essere collegati insieme, il che rende difficile individuare quando un singolo movimento inizia e quando si conclude. Questi movimenti sono continui, appaiono casuali e comunemente coinvolgono il viso, il collo, la lingua e le estremità del corpo. I bambini affetti da corea tendono ad avere movimenti più rapidi e imprevedibili e possono apparire irrequieti. La presenza di questo disturbo nell'età infantile spesso porta a una diagnosi errata. Le cause della corea possono essere genetiche (disturbo ereditario) oppure dovute a condizioni secondarie come infezioni, lesioni strutturali, anomalie metaboliche, ipertiroidismo, encefalite e malattia di Huntington. Anche l’uso intensivo di farmaci neurolettici, antiepilettici e antidepressivi può causare o peggiorare i movimenti ipercinetici di questo tipo.

Distonia

La distonia è un disturbo del movimento caratterizzato da contrazioni muscolari involontarie e incontrollate dei muscoli agonisti e antagonisti, che si manifestano in modo continuo o intermittente. L’ipercinesia in questa condizione si presenta con movimenti di torsione ripetitivi, posture anomale della parte del corpo interessata o una combinazione dei due. La distonia può essere localizzata in determinate parti del corpo o colpire più gruppi muscolari. Esempi comuni di distonia includono la deviazione del polso ulnare, le posture lordotiche del tronco e le inversioni del piede. La distonia può anche presentarsi in relazione ad un compito specifico come ad esempio il crampo dello scrittore o il torcicollo.

Mioclono

Il mioclono è causato da contrazioni e rilassamenti improvvisi di uno o più muscoli. Viene spesso vissuto come una sequenza di movimenti non ritmici ma ripetitivi che assomigliano a dei sussulti. Questi movimenti sono involontari e possono influenzare più gruppi muscolari del corpo. L'ipercinesia mioclonica è spesso associata a demenza, delirio, convulsioni e altre malattie neurologiche. Il mioclono è un movimento che può essere positivo come nel caso di una contrazione muscolare o negativo se si verifica una diminuzione del tono muscolare.

Atetosi

Il tipo di ipercinesia chiamato atetosi si caratterizza per una serie di movimenti contorti lenti e prolungati. Il soggetto che ne soffre potrebbe trovare molto difficile assumere una postura stabile. I movimenti involontari dell'atetosi sono fluidi e casuali in quanto non seguono uno schema ritmico. Le zone del corpo più colpite dall'atetosi sono il viso, il collo, il tronco e le estremità.

Atassia

L'atassia è una tipologia di ipercinesia in cui vi è uno scarso controllo muscolare. Il paziente con atassia potrebbe avere molte difficoltà nella coordinazione motoria e nel mantenimento dell'equilibrio. In particolare l'atassia colpisce la coordinazione mano-occhio, procura difficoltà nel parlare e sviluppa un'andatura instabile durante il cammino. Spesso l'atassia è associata a disturbi neurologici, ictus, infezioni, tumori e traumi.

Stereotipie

Diversamente da altri tipi di ipercinesia, le stereotipie hanno la caratteristica di poter essere eliminate volontariamente. Si tratta di movimenti ritmici e ripetitivi che solitamente coinvolgono i muscoli delle mani, dei polsi e degli arti superiori. Le stereotipie hanno generalmente un'origine psicologica e si possono trovare in associazione con disturbi del neurosviluppo infantile come l'autismo e per questo si tratta della forma di ipercinesia più frequente nelle sindromi che colpiscono i bambini in età prescolare. Questi movimenti ipercinetici possono manifestarsi anche in disturbi psichiatrici come la schizofrenia.

Spasmi emifacciali

Gli spasmi emifacciali sono contrazioni involontarie dei muscoli della faccia che colpiscono solo un lato del viso. La gravità del disturbo dipende dalla frequenza con cui si manifestano gli spasmi che può variare da rara a costante.

Tic

I tic sono un tipo di ipercinesia caratterizzata da movimenti anomali, ripetuti e riconoscibili. Per il soggetto che ne soffre il tic può essere prevedibile in quanto spesso è associato a particolari situazioni che generano stress o eccitazione fisiologica. Questi movimenti possono essere soppressi volontariamente quando si riesce a controllare l'impulso. I tic coinvolgono frequentemente muscoli del viso e del collo ma talvolta possono anche presentarsi come suoni vocali.

Tremori

I tremori sono un caso particolare di ipercinesia in cui non ci sono movimenti a scatti ma attività muscolari oscillanti e ritmiche. I tremori possono essere associati a numerose patologie sia di tipo neurologico che psichiatrico e coinvolgono solitamente gli arti superiori come le braccia e le mani.

Cause dell'ipercinesia e comorbilità

Le malattie di Parkinson, distonia e Huntington sono patologie diverse, ma condividono un aspetto comune: i movimenti incontrollati noti come ipercinesia. Uno studio pubblicato su Nature Neuroscience ha fatto luce su un meccanismo condiviso che causa questi movimenti incontrollati. Ricercatori della Fondazione Santa Lucia IRCCS e dell’Università di Perugia, coordinati dal Professore Paolo Calabresi, insieme ai team di ricerca del professor Antonio Pisani dell’Università di Tor Vergata, dello University College di Londra e dell’Istituto Carlos III di Madrid, hanno scoperto che i pazienti affetti da queste diverse patologie presentano un problema comune: l’incapacità dei neuroni dello striato di tornare a riposo dopo essere stati stimolati per apprendere un movimento (Ghiglieri et al., 2023).

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Come gestire l'ipercinesia

Il trattamento per l'ipercinesia è strettamente legato alla causa del disturbo e si riferisce dal quadro generale della condizione clinica del paziente. In caso di Disturbo da deficit dell'attenzione, è bene sapere che l'adhd è curabile. Le opzioni di trattamento per gestire l'ipercinesia devono anche tenere conto dell'età del soggetto e del livello di gravità dei sintomi.

Tuttavia è importante ricordare che esistono molte altre cause. Quando si tratta di una condizione neurologica spesso si ricorre all'uso di farmaci beta-bloccanti, o farmaci per l'ADHD che hanno l'obiettivo di sopprimere il movimento involontario e anomalo.

Se l'origine è prevalentemente psicologica come in molti casi di ipercinesia che si manifesta attraverso tic, tremori o stereotipie allora è necessario fare un percorso di psicoterapia per cercare di aiutare il soggetto a recuperare il controllo di sè e sviluppare la capacità di autoregolazione corporea.

Indipendentemente dal tipo di ipercinesia è comunque fondamentale offrire un supporto psicologico al paziente e ai suoi familiari per favorire l'accettazione e il superamento della condizione clinica. Magari puoi pensare di aiutarti facendo psicoterapia con Serenis, un centro medico autorizzato, con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione) con in media circa 10 anni di esperienza.

Fonti:

  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
  • Barkley, R. A. (2014). Attention-Deficit Hyperactivity Disorder: A Handbook for Diagnosis and Treatment. New York: Guilford Press.
  • Biederman, J., Petty, C. R., Evans, M., Small, J., & Faraone, S. V. (2005). How persistent is ADHD? A controlled 10-year follow-up study of boys with ADHD. Psychiatry Research, 135(2), 109-118.
  • Brown, T. E. (2013). A New Understanding of ADHD in Children and Adults: Executive Function Impairments. New York: Routledge.
  • DuPaul, G. J., Weyandt, L. L., & Janusis, G. M. (2016). ADHD in the classroom: Effective intervention strategies. Theory Into Practice, 50(1), 35-42.
  • Sonuga-Barke, E. J. S. (2002). Psychological heterogeneity in AD/HD—a dual pathway model of behaviour and cognition. Behavioural Brain Research, 130(1-2), 29-36.
  • Tannock, R. (2013). Rethinking ADHD and LD in DSM-5: Proposed changes in diagnostic criteria. Journal of Learning Disabilities, 46(1), 5-25.
  • Ghiglieri, V., Picconi, B., Calabresi, P., Pisani, A. (2023). Neuronal Dysregulation and Movement Disorders: New Insights. Nature Neuroscience.
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FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
DDDDomenico De Donatis
Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.