Insonnia Familiare Fatale: cause e sintomi

L'insonnia familiare fatale è una malattia rara e pericolosa. Scopri le cause e i sintomi.

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bambino che soffre di insonnia si copre la testa con un cuscino

Nell'Insonnia Familiare Fatale, la privazione del sonno non è solo un disturbo, ma una sentenza di vita.

In questo articolo facciamo luce sulla natura dell'insonnia familiare fatale, esaminando attentamente le sue origini e i sintomi.

Cos'è l'Insonnia Familiare Fatale?

L'Insonnia Familiare Fatale (IFF) è una malattia genetica rara di stampo neuro-degenerativo causata da una mutazione nel gene PRNP. Questa mutazione è responsabile di sintomi quali insonnia, disfunzioni nel sistema autonomo e alterazioni motorie.

La mutazione nel gene PRNP, che codifica per la proteina prionica, causa la produzione di una forma anomala della proteina prionica, che si accumula nel cervello e provoca la degenerazione delle cellule nervose, in particolare nel talamo.

I sintomi scatenati da questa mutazione sono un’insonnia progressiva resistente ai trattamenti convenzionali, e altri quali:

  • Disturbi cognitivi: Deterioramento della memoria, confusione e allucinazioni.
  • Alterazioni motorie: Atassia (difficoltà di coordinazione dei movimenti), spasmi muscolari e tremori.
  • Autonomici: Disfunzioni del sistema nervoso autonomo, come problemi con la regolazione della temperatura corporea, sudorazione e pressione sanguigna.
  • Deterioramento fisico e mentale: Con il tempo, la malattia porta a uno stato di demenza e a una debilitazione fisica progressiva.

L’età di esordio dell’Insonnia Familiare Fatale varia tra i 35 e i 60 anni e il decorso della malattia varia tra i pochi mesi e i 3 anni.

Cause dell'Insonnia Familiare Fatale: le radici genetiche dell'IFF

La trasmissione genetica dell’insonnia familiare fatale avviene in modo autosomico dominante, il che significa che una persona ha il 50% della possibilità di contrarre la malattia se uno dei due genitori è portatore della mutazione genetica. Poiché la malattia è rara, spesso si osserva in alcune famiglie specifiche, dove la mutazione è presente da diverse generazioni. Tuttavia, in alcuni casi, la mutazione può verificarsi spontaneamente, senza che vi sia una storia familiare della malattia.

ragazza che fa difficoltà ad addormentarsi per cause dell'insonnia

Come capire se si soffre di insonnia fatale? Test e diagnosi

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Se si presenta un quadro clinico con il sospetto dell’insonnia fatale familiare, è possibile effettuare dei test clinici come la polisonnografia o la Pet.
La polisonnografia registra in contemporanea più elementi: l’attività encefalografica, cardiaca, muscolare e respiratoria durante il sonno.
La tomografia a emissione di positroni (Pet) può mostrare un’attività metabolica ridotta nel talamo.
Data l’ereditarietà della malattia, il sospetto clinico può inoltre essere confermato da un’analisi della storia familiare.

Esiste una cura per l’insonnia familiare fatale?

Sebbene esistano molte opzioni di trattamento per l'insonnia comune, al momento non c'è una terapia efficace per l'Insonnia Familiare Fatale. 
Le ricerche si stanno concentrando sullo studio della doxiciclina. La doxiciclina potrebbe aiutare a ridurre l’accumulo di prioni nel cervello e a rallentare la progressione della malattia.

Al momento però, la gestione attuale della malattia si concentra principalmente sul miglioramento della qualità della vita.
Per questo, il sostegno da parte di professionisti della salute mentale, che sia neurologo o psichiatra per l'insonnia, è fondamentale per affrontare questa difficile condizione. Attraverso una collaborazione multidisciplinare e un sostegno solidale, coloro che affrontano questa malattia estremamente rara possono trovare conforto e supporto mentre navigano attraverso questa sfida unica e impegnativa.

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FONTI:

Pricl, Sabrina, et al. Studio dell'interazione di potenziali inibitori con il prione (90-231) della BSE tramite tecniche di simulazione molecolare.

Bonfiglio, Rosita. Malattie genetiche da prioni e insonnia familiare fatale: elaborato finale. Diss. Università degli studi della Tuscia, 2019.

Stefanelli, Paolo, Andrea Piazzi, and Laura Sapienza. "Il sonno e l'insonnia: cosa ci accade quando dormiamo." Il sonno e l'insonnia (2022).

 

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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