I 6 sintomi del disinnamoramento
Riconoscere i segnali del disinnamoramento può essere cruciale per affrontare le sfide di una relazione in crisi. Questo articolo esplora i sintomi comuni e offre approfondimenti su come gestirli. Dai un'occhiata per comprendere meglio le dinamiche del disinnamoramento e scoprire strade per il recupero emotivo e relazionale.
I sintomi del disinnamoramento sono numerosi: saperli riconoscere è fondamentale per comprendere se l’amore è davvero finito e se esiste ancora la possibilità di un futuro a due.
Segnali della mancanza di amore possono emergere in vari aspetti della relazione e della comunicazione, indicando che i legami emotivi potrebbero essere indeboliti o compromessi.
Scegliere un percorso terapeutico, sia individuale che di coppia, può aiutarti a ritrovare il benessere psicologico e a ristabilire una comunicazione chiara ed efficace.
In questo articolo approfondiremo cos'è il disinnamoramento, le cause, i sintomi e quali sono i tipi di supporto disponibili. Una volta letto ci auguriamo che tutti i tuoi dubbi siano chiariti.
Come nasce l’amore?
L’amore è un sentimento difficile da definire. A volte è incontrarsi e riconoscersi all'istante, altre ancora è un traguardo raggiunto lentamente, con il passare del tempo. Qualunque sia la genesi di un rapporto, la sensazione che proviamo è la medesima: abbiamo finalmente trovato l'amore.
A confermarlo sono la voglia e il desiderio di stare insieme, di progettare un futuro a due, certi che ci sentiremo per sempre così.
La sensazione di euforia che accompagna le nostre giornate ha molto a che fare con la chimica: le famose farfalle nello stomaco sono causate da una serie di risposte fisiologiche e di cambiamenti ormonali determinati dall’aumento delle secrezione di dopamina nell’ipotalamo.
Questa piacevole sensazione però ha una scadenza.
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Secondo una recente ricerca condotta dalla Harvard Medical School, l’euforia dell’innamoramento può durare da uno a due anni: cosa succede dopo?
Il disincanto che segue la prima fase dell’amore provoca un brusco calo della dopamina e ci si avvia sulla strada di quello che gli esperti chiamano l'amore compassionevole: meno euforico, certo, ma senza dubbio più maturo e profondo dell'iniziale "amour fou".
La strada più auspicabile per la sopravvivenza della relazione è quella che permette di rivestirla della cosiddetta vocazione alla permanenza: ci si impegna, nonostante la mancanza dell'incanto, a far sì che duri nel tempo.
La coppia è una vocazione poiché implica l'accettazione dell'altro così com'è, con le sue virtù e le debolezze, i suoi successi e i fallimenti.
E se non ci riuscissimo?
Cos’è il disinnamoramento?
Sarebbe troppo semplice pensare che una storia d’amore possa finire solo per una serie di eventi eclatanti come, ad esempio, un tradimento. La maggior parte delle volte ci si sveglia e ci si rende conto di guardare il partner con occhi diversi, forse più disillusi e disincantati.
Il disinnamoramento è proprio questo, è comprendere, giorno dopo giorno, di aver smarrito l’euforia che ci ha fatti sentire così felici e appagati all'inizio della nostra relazione.
Disinnamorarsi vuol dire perdere una parte di noi stessi o forse, significa proprio smarrire o spegnere per sempre quella luce che illuminava le nostre giornate. Questo processo è uno dei più dolorosi da sopportare, sia per chi lo subisce ma anche per chi lo vive e lo sperimenta.
Quando ci rendiamo conto che i nostri sentimenti non sono più gli stessi, ci sentiamo assaliti da una confusione che non fa altro che acuire la sensazione di estraneità e di dolore. Ci si guarda smarriti e ci si chiede che fine ha fatto quella eccitazione che ci faceva sentire vivi e quel sentimento che alimentava progetti e sogni in comune.
Le cause del disinnamoramento
L'amore e il disamore sono ciclici e ogni coppia, anche la più unita e felice, lo sperimenta sulla propria pelle. Il sentimento vero e profondo è intervallato da momenti di intensa stanchezza in cui sembra che tutto stia per svanire in un pugno di polvere.
L’amore segue un andamento paragonabile a quello delle maree: sale per poi scendere per tornare a salire ancora.
Eppure ci sono delle volte in cui questo moto incessante sembra arrestarsi definitivamente.
I motivi per cui ci disinnamoriamo del partner possono essere numerosi.
Una relazione finisce perché ci si sta allontanando, perché i litigi sono all’ordine del giorno, perché la sfera sessuale diventa problematica o magari ci sono delle ingerenze esterne che mettono a dura prova la resistenza della coppia. Altre ancora è un tradimento, fisico o mentale, o una sensazione costante di disillusione o sfiducia.
L’elenco potrebbe allungarsi ulteriormente ma sarebbe inutile indagare a oltranza. Quello che conta è comprendere che ci disinnamoriamo perché siamo umani e siamo progettati anche per disinnamorarci.
Lasciamo da parte i sensi di colpa che non ci porterebbero a nulla ma cerchiamo di cogliere quelli che sono i sintomi inequivocabili del disinnamoramento per comprendere se possiamo salvare la coppia e per ritrovare il nostro benessere psicologico.
Quali sono i sintomi del disinnamoramento?
Secondo lo psicologo John Gottman, il segreto di una relazione sana e duratura è mantenere il rapporto tra interazioni positive e negative nella misura a di 5 a 1: cinque interazioni positive per ogni negativa.
Iniziamo proprio da questo punto e cerchiamo di capire se queste interazioni esistono ancora nella nostra coppia o se invece le recriminazioni, la noia e il disinteresse stanno prendendo il sopravvento. Accorgersi di questi segnali non è semplice perché spesso, per non soffrire e per non creare dolore al partner, preferiamo ignorarli, confidando nel potere salvifico del tempo che aggiusta tutto.
In realtà, capire che ci stiamo disinnamorando è fondamentale per individuare la strada da percorrere. I principali sintomi del disinnamoramento sono:
- mancanza di passione e attrazione sessuale;
- scarsa tolleranza;
- il noi diventa io;
- assenza di progetti comuni;
- mancanza di comunicazione;
- discussioni frequenti;
- aspettative disilluse.
Vediamo ognuno di questi sintomi nel dettaglio.
1) Mancanza di passione e desiderio fisico
Quando amiamo, stare vicino fisicamente al partner ci fa stare bene: desideriamo toccare la persona amata, la troviamo attraente e desiderabile. Il disinnamoramento disinnesca la miccia della passione fisica, spegne il desiderio ed elimina quella connessione mentale che accende immaginazione e passione.
2) Scarsa tolleranza
L’amore ci permette di accettare e tollerare di buon grado i difetti del partner. Quando ci disinnamoriamo iniziamo a notare anche le più lievi imperfezioni. Abitudini che consideravamo piacevolmente bizzarre iniziano a infastidirci e provocarci disagio.
3) Il noi diventa io
La coppia è sinonimo di unione e stabilità: non esiste l’io ma il noi. Disinnamorarsi del partner vuol dire iniziare a sostituire la prima persona singolare alla plurale, in maniera impercettibile ma inesorabile.
4) Assenza di progetti comuni
Amarsi vuol dire anche condividere interessi, attività e obiettivi da raggiungere insieme. Un sintomo di disinnamoramento è proprio la diminuzione dei progetti comuni. Lo spazio individuale finisce per imporsi su quello condiviso, i traguardi comuni sfumano fino a scomparire.
5) Mancanza di comunicazione
Coppia e dialogo rappresentano un binomio indissolubile. Saper parlare di ogni cosa, confrontarsi o condividere semplicemente un’impressione sono le basi per costruire e mantenere un’intesa forte e stabile.
Le capacità comunicative vengono meno quando l’amore finisce. Si litiga spesso, magari per motivi futili e le recriminazioni sono all'ordine del giorno oppure ci si riduce allo scambio di semplici monosillabi.
Il dialogo, nelle crisi di coppia, sopravvive soltanto in un luogo pericoloso e ricco di insidie, quello della rabbia.
6) Le aspettative disilluse
All’inizio della storia d’amore tendiamo a idealizzare la persona che abbiamo accanto, ma spesso, con il passare del tempo, ci rendiamo conto che le nostre aspettative non sono state soddisfatte. La sensazione che proviamo è una frustrazione sorda ma costante che si trasforma lentamente in rabbia.
I segnali del disinnamoramento non finiscono qui perché ci si trova intrappolati in una rete fatta di rimproveri, di intolleranza e di recriminazioni che riguardano il passato.
L'amore che finisce fa male e non solo a chi ama ancora ma anche a chi si rende conto che ormai si è spezzato qualcosa. Ritrovare il benessere psicologico per entrambi è necessario per comprendere e costruire un nuovo equilibrio.
Disinnamoramento: un aiuto dalla psicologia
La psicoterapia può aiutarci a elaborare il disinnamoramento perché offre un supporto ideale per analizzare, comprendere e superare questo momento così difficile. Possiamo tentare due approcci terapeutici ovvero:
- individuale;
- di coppia.
La terapia individuale ci permette di comprendere eventuali comportamenti disfunzionali ma soprattutto ci consente di elaborare il dolore aiutandoci a lasciar andare tutto quello che ci fa star male e che lede il nostro benessere emotivo.
La terapia di coppia è un mezzo per ristabilire una comunicazione chiara ed efficace in un ambiente sereno. Il fine è quello di aiutare la coppia a trovare una nuova chiave di lettura dei propri comportamenti e ad apportare eventuali cambiamenti nel rapporto, se entrambi i partner lo desiderano o per capire se interrompere una relazione.
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Fonti
- Love and the brain. (n.d.). Harvard Medical School. https://hms.harvard.edu/news-events/publications-archive/brain/love-brain
- Rusnak, K., & Rusnak, K. (2023b, January 24). The magic ratio: the key to relationship satisfaction. The Gottman Institute. https://www.gottman.com/blog/the-magic-ratio-the-key-to-relationship-satisfaction/